Marzo 22nd, 2009 Riccardo Fucile
ELETTRICISTI, MURATORI, PARRUCCHIERI… PICCOLE IMPRESE E LABORATORI OFFRONO 158.000 POSTI… UN TERZO PERO’ RESTA VACANTE
Cercano ma non trovano. Imprese, laboratori artigiani, piccole realtà produttive. Il luogo comune del lavoro che non c’è in tempi di crisi, crolla miseramente sotto i colpi delle richieste delle aziende. A contare la voglia di lavorare di qualcuno ci ha pensato la Confartigianato che sulla base dei dati forniti dalla Unioncamere ha elaborato un’indagine su quali settori risentono maggiormente di carenza di manodopera, più o meno specializzata.
Nel lungo elenco di professioni a caccia di volenterosi addetti c’è un po’ di tutto: dagli installatori di infissi (660 posti disponibili con una carenza di 410 operai), ai parrucchieri ( ne mancano all’appello 3.870).
Anche tra panettieri e fornai c’è richiesta: le aziende artigiane prevedono oltre 1560 nuove assunzioni, ma i titolari di attività sanno già che ne mancheranno all’appello oltre 600.
Tirando le somme, gli imprenditori artigiani dovranno rinunciare a dare lavoro al 32% della potenziale manodopera. Vale a dire che le imprese artigiane non riescono a trovare oltre 50.000 addetti a cui offrire un posto di lavoro.
E neppure si parla di contratti atipici, di consulenze o di collaborazioni sporadiche. Continua »
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Marzo 22nd, 2009 Riccardo Fucile
PER ORA E’ UNA SCATOLA VUOTA: NOVE ANNI DI TEMPO PER DARGLI UN CONTENUTO…. IL FEDERALISMO A COSTITUZIONE INVARIATA…QUANTO COSTERA’ NON SI SA…FEDERALISMO ED EFFICIENZA NON SONO SINONIMI
La recente approvazione del disegno di legge delega sul federalismo fiscale ha
generato le prime osservazioni da parte degli esperti, al di là del facile entusiasmo elettoralistico della Lega che fa festa senza neanche la torta. Ognuno si accontenta come può.
Purtroppo i simboli bastano allo scopo nei carnevali dei semplici, ma sul tappeto restano problemi di ogni genere.
Senza addentrarci nei tecnicismi del provvedimento, uno dei punti nodali è la sostituzione del costo standard alla spesa storica che dovrebbe consentire un più equilibrato finanziamento delle prestazioni essenziali con risorse regionali. Che il meccanismo funzioni è tutto da dimostrare.
L’idea di fondo è quella di aumentare simultaneamente sia le risorse finanziarie dei livelli di governo decentrati che le responsabilità degli stessi nella gestione dei denari.
Vediamo le zone oscure. Intanto si tratta di un disegno di legge delega.
E’ un progetto che conferirà al governo il potere di scrivere norme legislative, per ora inesistenti, che entreranno in vigore in un periodo di tempo compreso entro i nove anni.
Nulla sotto il profilo dei contenuti per ora. E si fa tutto senza toccare la Costituzione, da cui il nome di federalismo a Costituzione invariata.
Un sistema che ha già prodotto ad es la legge Bassanini di cui non si ha certo un bel ricordo.
Che si possa guardare con animo sereno a un’altra riforma che parta dalla legge ordinaria anzichè dalla Costituzione? Le perplessità degli esperti sono molte. Continua »
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