Febbraio 17th, 2010 Riccardo Fucile
A GENOVA, I SINDACATI PROPONGONO AI SERVIZI FUNEBRI DEL COMUNE QUESTA SOLUZIONE PER EVITARE DI DOVER CONTROLLARE OGNI ORA CHE IL MORTO NON SI RISVEGLI…UNA LEGGE NAZIONALE IMPONE L’OSSERVAZIONE DEI CADAVERI NELLE 24 ORE SUCCESSIVE AL DECESSO…UNA ALTERNATIVA AL TIMBRARE IL CARTELLINO OGNI ORA
A Genova, come riporta il “Secolo XIX”, è in atto un braccio di ferro con risvolti umoristici, se in fondo non fossero di carattere funebre.
Sindacati dei lavoratori e direzione dell’azienda comunale dei servizi funebri sono infatti ai ferri corti per la richiesta, avanzata dall’azienda, di timbrare ogni ora, durante il servizio notturno, una scheda che testimoni così il monitoraggio di eventuali risvegli della salma.
Una legge nazionale impone infatti di tenere sotto osservazione i cadaveri nelle 24 ore successive all’avvenuto decesso.
Secondo l’azienda comunale i dipendenti fanno tante storie per non voler prendere freddo, attraversando un piazzale che separa l’ufficio dalle camere mortuarie.
Secondo i sindacati invece non è normale che un dipendente che ha anche altri compiti, sia vincolato alla tassativa timbratura di un cartellino, con sanzioni previste piuttosto pesanti.
Sono stati già dodici i provvedimenti disciplinari in un anno: a un dipendente che si era addormentato durante l’orario di lavoro è stata tolta un’intera giornata di lavoro.
Un ordine di servizio del 2009 ha cambiato le mansioni degli addetti alla osservazione delle salme: un tempo, il lavoro consisteva nel semplice ritiro dai reparti ospedalieri, cui seguiva un mero servizio di guardianaggio.
Il Comune a tal fine aveva acquistato appositi letti per consentire ai dipendenti di dormire. Continua »
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Febbraio 17th, 2010 Riccardo Fucile
EMERGONO INTERCETTAZIONI E FATTI CHE SMENTISCONO CLAMOROSAMENTE LE PAROLE DI GIANNI LETTA…. PISCITELLI SI VANTA DI AVERE CAMION ED ESCAVATORI IN LOCO…LA BTP E’ NEL CONSORZIO “FEDERICO II” CHE DAL 15 MAGGIO HA PRESO 12 MILIONI PER MOLTI LAVORI: DAI MODULI SCOLASTICI AL RESTAURO DELLA CASERMA PASQUALI
Si dice spesso che “le bugie hanno le gambe corte” e non depone certo a favore
del governo quanto andremo ad illustrare.
Ricordate le intercettazioni degli imprenditori-sciacalli, svelate dalla Procura di Firenze, in cui costoro, alla notizia del terremoto dell’Aquila, ridevano e festeggiavano pensando già ai lavori che avrebbero così potuto eseguire in loco?
Ricordate le parole “Qua possiamo piglia’ quello che ci pare” e “Qua c’è da fare per dieci anni”, che tanta indignazione hanno suscitato nel popolo italiano e nei politici di tutti gli schieramenti (almeno a parole)?
Allora ricorderete anche le dichiarazioni di Gianni Letta, braccio destro del premier: “Nessuna di quelle persone e imprese ha messo mai piede all’Aquila e non hanno avuto e non avranno un euro”.
Parole incaute evidentemente che non tengono conto del sistema di subappalti e consorzi che “nascondono” sigle e aziende, ma che alla fine rivelano un sistema davvero “gelatinoso”.
A smentire Letta c’è intanto una intercettazione che vede protagonista Francesco Maria Piscitelli, proprio l’imprenditore che avrebbe riso alla notizia del sisma, il quale, tre giorni dopo il tragico evento, afferma entusiasta che “mi sono già stati chiesti sei escavatori e venti camion”.
Ma non è il solo.
La toscana Bpt (Baldassini-Tognozzi-Pontello), l’azienda i cui vertici sono indagati per presunti rapporti di favore con il coordinatore del Pdl, Denis Verdini, lavora anch’essa all’Aquila.
Partecipa al consorzio Federico II con i Barattelli, storici costruttori aquilani, e le imprese di Vittorini, Marinelli ed Equizi, estranei all’inchiesta fiorentina. Continua »
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Febbraio 17th, 2010 Riccardo Fucile
SENZA TROPPI CONTROLLI, HA EMESSO 250 ORDINANZE IN DUE ANNI …LA GRANDE ABBUFFATA DI ANEMONE PASSATO DA 10 A 37 MILIONI DI GIRO D’AFFARI, DI GIAFI DA 44 A 88 MILIONI, DELLA IGIT (+50%)… A PRATICA DI MARE SPESO UN MILIONE DI EURO PER SPUNTARE LE SIEPI
La Protezione civile di Bertolaso è una multinazionale con ben 700 dipendenti che, nei nove anni sotto la guida del suo potente e decisionista capo-dipartimento, ha cambiato volto e moltiplicato la sua potenza di fuoco.
Si interessa di tutto, dal terremoto dell’Aquila al Congresso europeo delle famiglie numerose, dall’esplosione di Viareggio alle regate della Louis Vitton Cup.
Abbiamo assistito a una escalation mostruosa di ordinanze, 330 del governo Berlusconi dal 2001 al 2006, 46 del’esecutivo Prodi, 250 in due anni al ritorno del Cavaliere a Palazzo Chigi.
Con l’attuale premier, la Protezione civile mette il cappello anche sugli scavi di Pompei, sui festeggiamenti per i quattrocento anni della nascita di San Giuseppe da Cupertino, sulle piscine dei mondiali di nuoto, sulla riesumazione delle spoglie di Padre Pio.
Si muovono miliardi, dieci in dieci anni, di cui 1,9 solo nel 2008.
Denaro speso senza troppi controlli, spesso in deroga, in nome costante dell’emergenza, a piani regolatori e alla trasparenza degli appalti.
Insieme ad opere necessarie come le case all’Aquila e alle cattedrali nel deserto della Maddalena ( 327 milioni), abbiamo anche interventi sorprendenti: quelli per sistemare il traffico a Napoli, le gondole e i vaporetti a Venezia, le rotonde per i mondiali di ciclismo a Varese, l’anno giubilare paolino.
Miliardi che creano anche fortune imprenditoriali.
Vediamo alcuni bilanci di società i cui nomi sono emersi nell’inchiesta della Procura di Firenze.
La ditta Anemone di Grotaferrata, che ha costruito alla Maddalena il palazzo delle conferenze e a Roma alcune piscine per i mondiali, è passata da un giro di affari nel 2008 di 10 milioni a ben 37 milioni nel 2009 “in forza di appalti con la Pubblica Amministrazione” come si legge nel bilancio. Continua »
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