Destra di Popolo.net

PARIGI SOTTO ATTACCO DELL’ISIS: SPARATORIE IN CENTRO, ESPLOSIONI IN ZONA STADIO, OLTRE 140 MORTI

Novembre 13th, 2015 Riccardo Fucile

ATTACCO COORDINATO: DUE ATTENTATORI SI SONO FATTI SALTARE ALLO STADIO, 100 OSTAGGI UCCISI AL BATACLAN, POI IL BLITZ E DUE ATTENTATORI GIUSTIZIATI, UNO ARRESTATO

Diverse sparatorie a Parigi, almeno tre esplosioni vicino allo stadio: è l’ inferno in tutta la capitale francese, con almeno 60 vittime registrate sin qui, scatenato da una furia cieca nei luoghi del divertimento e del tempo libero, una partita di calcio, un concerto, una cena al ristorante, sicuramente il più grave nella storia del Dopoguerra in Francia.
Ed è un allarme continuo, con conflitti a fuoco che si aprono e si spengono in diversi punti della città . Difficilissimo da gestire, perchè inaspettato.
Numerose sparatorie
Il primo conflitto a fuoco, a colpi di kalashnikov, ha causato la morte di almeno undici persone in un ristorante del decimo arrondissement di Parigi, vicino a Rue Bichat.
Il secondo è avvenuto nel famoso locale notturno Le Bataclan, dove si stava svolgendo un concerto della band americana Eagles of Death Metal: la sparatoria sarebbe cominciata un’ora dopo l’inizio dell’esibizione della band.
Numerose le vittime alla fine, cento ostaggi sono rimasti nelle mani dei terroristi.
Ma ci sarebbero state altre sparatorie, partite a bordo di auto impazzite che hanno seminato il terrore nelle strade del centro e la cui portata ancora non è chiara.
Un primo assalitore sarebbe stato ucciso dalle forze dell’ordine nei pressi del Bataclan, mentre uno dei terroristi avrebbe urlato «Allah u Akbar», «Allah è grande», secondo quando riferiscono i primi testimoni all’uscita della famosa discoteca.
Esplosioni allo stadio
Infine almeno tre esplosioni sono state anche udite attorno allo Stade de France, alla periferia di Parigi, dove era in corso l’amichevole Francia-Germania che è stata brevemente interrotta e poi portata a termine: anche qui si sono registrate numerose vittime.
Il presidente Francois Hollande è stato evacuato dallo stadio per motivi di sicurezza. Al termine della partita, gli spettatori non sono stati fatti uscire: si sono viste scene di panico all’interno del campo da gioco, dove gli spettatori si sono riversati sul prato. Intanto Hollande si è recato al ministero dell’Interno per una riunione di emergenza: all’incontro ha partecipato anche il ministro degli Interni, Bernard Cazeneuve.
E dalle fonti di sicurezza Usa giunge una prima analisi «Appaiono chiaramente – dicono le fonti – come una seria di attacchi coordinati». Anche Obama è informato strettamente sull’evolversi della situazione.

(da agenzie)

argomento: Attentato | Commenta »

ULTIMA ORA: PARIGI SOTTO ATTACCO, TRE ATTENTATI A COLPI DI KALASHNIKOV, DIVERSI MORTI

Novembre 13th, 2015 Riccardo Fucile

IN CENTRO, IN UN RISTORANTE E IN UNA SALA CONCERTI…HOLLANDE PORTATO VIA DALLA SCORTA MENTRE ASSISTEVA A FRANCIA-GERMANIA

Parigi ripiomba nel terrore. Colpi di kalashnikov in un ristorante del X arrondissement (si parla di sette morti)
Poi spari al Bataclan, una nota sala di concerti nell’XI arrondissement, non lontano dalla sede di Charlie Hebdo.
Quindi una terza sparatoria, sempre nell’XI arrondissement: testimoni parlano di 12 persone a terra. Ci sono sicuramente vittime, ma ancora non si hanno informazioni precise sul numero.
Secondo testimonianze riportate da radio e tv almeno 50 colpi sono stati sparati nei pressi del Bataclan.
Esplosioni sono state udite attorno allo Stade de France, alla periferia di Parigi, dove era in corso l’amichevole Francia-Germania.
Secondo le prime notizie, il presidente Francois Hollande sarebbe stato evacuato dallo stadio per motivi di sicurezza.

(da agenzie)

argomento: Attentato | Commenta »

EX SINDACO LEGHISTA AUGURA LA MORTE A GIORNALISTA MA PER IL PM E’ “LESSICO NORMALE”

Novembre 13th, 2015 Riccardo Fucile

A SEREGNO CHIESTA L’ARCHIVIAZIONE PER CHI DEFINI’ I CRONISTI “ANIMALI, LADRI E SCHIFOSI”

Un politico augura la morte a un gruppo di giornalisti definiti “animali, ladri e schifosi”.
Ma per il pm quelle frasi non sono nè minacciose nè diffamatorie perchè “comunemente utilizzate nel lessico quotidiano”.
Succede a Seregno, ricco comune brianzolo coinvolto in passato da inchieste contro la ‘ndrangheta.
E’ qui che il 14 giugno scorso il sindaco uscente Giacinto Mariani festeggia la sua elezione in consiglio comunale nelle fila della Lega Nord e la vittoria elettorale del suo successore Edoardo Mazza, candidato di Forza Italia e Carroccio, con queste parole: “Che le opposizioni la smettano di rifarsi a siti anonimi gestiti da animali, da ladri e da schifosi. Perchè queste persone devono morire”.
Mariani non nomina i destinatari di quel macabro augurio, che però viene lanciato mentre in platea è presente Michele Costa, collaboratore di Infonodo.org, sito di informazione locale attento a quello che avviene a Seregno, con particolare attenzione ai temi di mafia, politica e imprenditoria e che spesso si è occupato proprio di Mariani.
Il sindaco uscente viene denunciato da Michele Costa per quelle frasi, che per il magistrato però non costituiscono reato.
“Risultano più che altro — scrive il sostituto procuratore di Monza Stefania Di Tullio — nella richiesta di archiviazione al gip — frutto di un momentaneo sfogo sortito anche dall’esito (positivo) delle elezioni amministrative e per tanto non accompagnate da alcun intento criminale”.
Dell’episodio si è occupato anche il fattoquotidiano.it ed è stato riportato anche dall’Index on Censorship’s Mapping Media Freedom, report geolocalizzato sulla tutela della libertà  di informazione ed espressione in Europa, secondo cui l’Italia è seconda in Europa per numero di minacce nei confronti dei giornalisti.
“Farò ricorso, non si può commentare la decisione di un magistrato che considera lessico quotidiano le minacce e gli insulti a un giornalista”, dice Costa al fatto.it.

(da “il Fatto Quotidiano”)

argomento: Giustizia | Commenta »

MATTARELLA GRAZIA UN ASSASSINO: ORA SI PUO’ SPARARE A CHI TI RUBA L’AUTO

Novembre 13th, 2015 Riccardo Fucile

SIAMO CERTI CHE SE I LADRI D’AUTO FOSSERO STATI PADANI E LO SPARATORE STRANIERO, MATTARELLA AVREBBE AVUTO LA STESSA SENSIBILITA’ GIURIDICA

I fatti: la notte tra il 5 e il 6 settembre 2006 Monella, impresario edile di 55 anni, moglie e due figli, villetta in via Verga e dietro l’angolo il capannone della ditta ad Arzago d’Adda, ha ucciso un ladro albanese di 19 anni che aveva tentato di rubargli la Mercedes parcheggiata in giardino, sparandogli una fucilata dal balcone mentre il malvivente scappava insieme a due complici.
Monella è in casa, svegliato nella notte da qualche rumore, insospettivo si alza, si affaccia al balcone e vede i furfanti armeggiare intorno alla vettura.
Afferra il fucile ed esplode un colpo. Il ladro muore, anche se non sul momento.
Condannato a 6 anni e 2 mesi, è entrato in carcere ben 8 anni dopo l’omicidio, dopo i tre gradi di giudizio e ha scontato finora solo un anno di pena.
Ora il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha concesso la grazia anche se parziale, nel senso che Monella andrà  ai servizi sociali per i prossimi due anni, mentre avrebbe potuto usufruire di tale possibilità  solo dopo aver scontato metà  della pena (ovvero non prima di altri due anni).
Cosa che vale per tutti gli altri comuni mortali che non hanno sponsor politici in paradiso.
Monella da allora poteva diventare giusto il simbolo della campagna della Lega sulla giustizia fai da te:, avallata oggi dalla massima autorità  dello Stato con un provvedimento che discrimina palesemente altri condannati.
Da quando era in carcere in parecchi comuni leghisti erano stati esposti striscioni con la scritta: “Monella libero”. E, proprio Salvini, aveva raccolto (appena) 10 mila firme a sostegno della grazia. Addirittura il caso piombò a palazzo Madama in pieno dibattito sulle riforme. Con Roberto Calderoli che disse: “Con grazia a Monella, ritiro tutti i miei emendamenti sulle riforme”.
E oggi le istituzioni saldano il debito come legittimamente è peraltro nella loro discrezione.
Siamo certi che se i ladri d’auto fossero stati padani e lo sparatore straniero, Mattarella avrebbe avuto la stessa sensibilità  giuridica.
Oggi in Italia è stato   fissato un principio: la legge non è uguale per tutti.
Puoi ammazzare un ladro d’auto che non mette neanche in pericolo la tua incolumità , ma solo “la tua roba”, e cavartela con un anno di carcere (e forse anche meno in futuro).
Da patria del diritto a nuovo Far West: con la differenza che nel secondo i colpevoli avevamo almeno la dignità  di scontare la pena e non chiedere la grazia.

argomento: Giustizia | Commenta »

“SE SALTA DE LUCA AL SENATO SI BALLA”: IL VERO SQUALLIDO MOTIVO PER CUI RENZI NON PUO’ SCARICARLO

Novembre 13th, 2015 Riccardo Fucile

IL FILO CAMPANO CHE LEGA DE LUCA E VERDINI, TRA POLTRONE, AFFARI, INCIUCI E CLIENTELE

Da Santa Lucia a Palazzo Madama.
Porta dritti al cuore del Senato il “De Luca gate”. Perchè, sussurra un pezzo grosso del Pd, “è chiaro che se salta De Luca, al Senato si balla”.
Il ballo è legato alle truppe di Denis Verdini, ex plenipotenziario di Berlusconi e ora grande sponsor del governo.
I principali arruolati, già  generali e colonnelli del Pdl di Nicola Cosentino, furono i grandi artefici della vittoria di De Luca in Campania.
Il principale, Vincenzo D’Anna, la sera delle elezioni dichiarò: “I voti di Campania in rete sono stati determinanti per la sconfitta di Stefano Caldoro”. I voti erano 37 mila ed effettivamente la matematica è inconfutabile.
Campania in Rete è una lista a sostegno di De Luca, zeppa di ceto politico già  vicino a Nicola Cosentino.
Oltre a Vincenzo D’Anna che di Cosentino si definisce “amico” e grande estimatore di De Luca, il governatore campano dentro Ala può contare sul sostegno di tutti i campani, da Milo a Langella, da Auricchio a Eva Longo.
E soprattutto su Denis Verdini, che condivide con Cosentino oltre che tante battaglie comuni sotto i vessilli del berlusconismo anche il processo sulla P3.
In maggioranza a palazzo Madama, in maggioranza a Santa Lucia.
Il presidente della commissione Affari istituzionali, la prestigiosa prima commissione del consiglio regionale, è Alfonso Piscitelli, già  vicino a Cosentino ed eletto in Campania in rete.
A lui il governatore ha affidato il compito di riscrivere regole del gioco e procedure. Un ruolo “costituente”, come costituente è stato il ruolo di Verdini&Co al Senato. Perchè De Luca sa che quel mondo ex berlusconiano che si è schierato con lui va rappresentato.
Ecco che, per dirne una, dopo le elezioni ha affidato a Bruno Cesario l’incarico di direttore della Regione Campania a Roma.
Cesario, prima Udc, poi centrosinistra, nel 2011 faceva parte, assieme a Razzi e Scilipoti, dei Reponsabili, operazione anche allora gestita da Denis Verdini.
E diventò sottosegretario. Indimenticabili le foto in cui viene immortalato tra i banchi del governo adorante nei confronti di Berlusconi che parlava in Aula di assedio politico-mediatico giudiziario.
Sempre dopo le elezioni, per dirle un’altra, De Luca propose anzi confermò come sub commissario della Asl 1 Antonella Giuda, nominata dalla giunta precedente, e moglie di Piscitelli, presidente della Commissione Affari istituzionali.
Appena varata la delibera, il governatore disse: “Abbiamo ragionato sulle qualità  professionali e non sull’essere clienti o raccoglitori di preferenze. Così ci siamo mossi finora e così continueremo”.
Pochi giorni dopo, fu la stessa guida a rinunciare di fronte all’insurrezione dei Cinque Stelle e al clamore mediatico che aveva sollevato la nomina.
Insomma, il legame tra Vicienzo e il gruppo di Verdini è stretto. Inscalfibile.
Alla festa di Scelta Civica a Salerno, quando De Luca ha finito il suo intervento, D’Anna gli si è avvicinato in mezzo a una selva di cronisti: “Vincè, sei l’idolo di Denis”.
Più tardi Denis avrebbe parlato di “camorrismo giornalistico” ripetendo l’espressione del suo idolo poche ore prima. Ed è stretto quello con Lotti.
A Salerno Renzi prende alle primarie 12.434 voti su 12.951, un unicum statistico.
A quelle che lo incoronano candidato governatore De Luca prende il 97 per cento.
Il grande organizzatore della macchina è Nello Mastursi. E quando Lorenzo Guerini provò a evitare la sua candidatura in Campania, fu Lotti a prendere in mano il dossier e a ricevere De Luca a palazzo Chigi.
Perchè la Campania in termini congressuali è pesante: “Quello — dicono nel Pd — non lo togli nemmeno con le cannonate”.

(da “Huffingtonpost”)

argomento: denuncia | Commenta »

LOTTI FA SCUDO A DE LUCA, MA IL PD SI SPACCA

Novembre 13th, 2015 Riccardo Fucile

ORLANDO E GUERINI CRITICANO LA SCELTA DI CANDIDARLO, MA IL POTENTE LOTTI LO PROTEGGE

“Come si è arrivati alla candidatura di Vincenzo De Luca alla presidenza della Campania? Lorenzo Guerini ha cercato per dieci volte di farlo ritirare dalle primarie, poi è arrivato Luca Lotti e ci ha fatto l’accordo”. La sintesi retrospettiva è di un deputato dei Giovani Turchi.
Adesso, il capitolo del film è un altro, ma i pesi sono gli stessi e anche i conflitti.
C’è chi racconta che prima di partire per Malta, davanti alla tegola campana, Renzi abbia avuto un vivace scambio di opinioni col suo sottosegretario, l’uomo da sempre a lui più vicino, per capire che margini di azione ci fossero nella gestione del caso.
Lotti, ancora una volta, come fa da mesi, si sarebbe posto come garante assoluto del governatore, ribadendo l’impossibilità  di mollarlo.
D’altra parte è lui che aveva stretto gli accordi per portare i voti del potentissimo sindaco sceriffo a Renzi, durante le primarie del 2013.
È lui che si è fatto garante della sua candidatura in Campania. È lui che lo protegge.
I molti nemici che ha nel partito raccontano che adesso il biondo e potentissimo sottosegretario non lavori solo per conto di Renzi, ma si stia blindando un futuro politico in proprio, anche distinto da quello del capo.
E che De Luca gli serve.Con questa motivazione, spiegano il suo attivismo sui territori, un argine all’eventuale espansione di Graziano Delrio e di Lorenzo Guerini, che dal Giglio Magico sono esclusi ormai da mesi.
È stato proprio dopo un lungo colloquio con il vice segretario dem e responsabile Organizzazione Pd, Guerini, che Assunta Tartaglione (segretaria regionale campana) ha fatto un comunicato per dire che “la vicenda giudiziaria delle ultime ore richiede la massima trasparenza. Le ipotesi di reato di cui si parla sono gravi ed inquietanti”.
Guerini non ha mai fatto mistero di aver subìto, all’epoca, la scelta di De Luca. Meno che mai lo fa adesso: anzi, è furioso per l’accostamento costante con Mastursi.
Certo,in qualità  di dirigente Pd, con l’ormai ex capo segreteria di De Luca ci parlava continuamente. Ma con gli amici si sfoga precisando che Mastursi era ben più vicino a Lotti, e che anzi lui è intervenuto per far escludere dalle liste personaggi come Franco Alfieri (Salerno) e Dionigi Magliulo (Caserta), all’epoca imputati rispettivamente di corruzione e voto di scambio.
Il vicesegretario evita uscite pubbliche, ma da parte dei Giovani Turchi è un fuoco di fila. Ieri il guardasigilli Andrea Orlando si è spinto a dire: “Io De Luca non l’avrei votato alle primarie”.
In serata ha voluto precisare che si tratta di un ‘dato storico’, ma detto in un momento come questo è una chiara presa di posizione.Poi, Orlando ha detto di più: “Il Pd ha bisogno di una profonda revisione. Non so se attraverso la strutturazione degli apparati, ma anche rivedendo alcune formule della vecchia organizzazione. Non mi convince neanche più la dicotomia tra primarie e circoli”.
Di rinforzo, Matteo Orfini, presidente del Pd: quella di De Luca è una vicenda “ancora oscura”.
Ma dopo l’uscita di Stefano Esposito il giorno prima la strategia di arrivare a un chiarimento nel partito e prendere spazio appare evidente.

(da “il Fatto Quotidiano”)

argomento: governo | Commenta »

IL PRIMO LICENZIATO COL BIDONE JOBS ACT: ERA STATO ASSUNTO OTTO MESI FA

Novembre 13th, 2015 Riccardo Fucile

IL DIPENDENTE AVEVA LASCIATO UN ALTRO LAVORO PER AVVICINARSI ALLA FAMIGLIA… L’AZIENDA PRENDE I SOLDI DELLA DECONTRIBUZIONE E POI SI LIBERA DEI DIPENDENTI: PEGGIO DEI CONTRATTI PRECARI

Il Jobs act ha mostrato ieri l’altra faccia della medaglia: da un lato la concretizzazione del sogno, il posto fisso, dall’altra l’estrema facilità  con cui questo può svanire.
«Stiamo assistendo – dichiara Massimo Albanesi, segretario regionale della Fistel Cisl, il sindacato di riferimento per il settore dei cartai – al primo licenziamento targato Jobs act».
Con una lettera di poche righe, 11 per le precisione, il presidente e amministratore delegato della Pigna Envelopes srl di Tolmezzo, ha comunicato ad un proprio dipendente la risoluzione, praticamente immediata, del rapporto di lavoro.
Invocando la «riorganizzazione della turnistica dovuta ad un persistente calo di lavoro», l’ad informa il lavoratore che con decorrenza dal ricevimento della lettera (datata 11 novembre, e quindi a far data dal 13 novembre), il “posto fisso” agguantato grazie al contratto a tutele crescenti previsto dal Jobs act, scompare.
Bontà  della legge, il lavoratore è stato «dispensato dall’effettuazione del periodo di preavviso» di cui gli verrà  corrisposta la relativa indennità  sostitutiva.
«Le modalità  con cui questo sta avvenendo – prosegue Massimo Albanesi – conferma i dubbi e le critiche che, come sindacato, avevamo avanzato al Jobs act e alle nuove norme intervenute sull’articolo 18. Ed è anche la dimostrazione – sottolinea il sindacalista – che i lavoratori “a tutele crescenti” vengono trattati allo stesso modo dei precari.
Anzi – rincara – direi che vengono trattati peggio dei lavoratori a termine perchè nei contratti a tempo determinato le regole sono chiare: il lavoro c’è ed è a tempo, condizionato all’attività  dell’impresa. Non ci sono illusioni, nè si alimentano.
Qui invece assistiamo ad un licenziamento che lascia a casa un lavoratore che, per essere assunto alla Pigna ed avvicinarsi alla famiglia, una moglie e due figli piccoli, aveva lasciato un’altra occupazione, faticosa, certamente, che gli lasciava poco tempo per la famiglia, ma che gli consentiva di mantenere moglie e figli. Oggi quest’uomo è a casa, senza lavoro e in prospettiva, senza reddito.
Dall’altra parte – ricorda Albanesi – abbiamo un’azienda che ha beneficiato della decontribuzione prevista dalla legge per aver assunto un lavoratore a tempo indeterminato (e non sarà  nemmeno costretta a restituire il vantaggio contributivo incamerato per i mesi di assunzione), e che oggi scarica sulla collettività  lo stesso lavoratore che dovrà  fare domanda per accedere agli ammortizzatori sociali. Per l’azienda nessun conto da pagare; per il sistema Paese un doppio costo sociale».
Il licenziamento su due piedi preoccupa il sindacato non solo per il caso in sè, ma anche per il timore «che altre persone assunte con le medesime modalità  nella stessa azienda, possano subire la medesima delusione», conclude Albanesi.
Timore non peregrino perchè la Pigna Envelopes – una novantina di dipendenti – è controllata dalle Cartiere Paolo Pigna spa di Alzano Lombardo, in provincia di Bergamo, 130 dipendenti, cartiera storica le cui origini risalgono agli inizi dell’800, che a settembre ha ottenuto di essere ammessa al concordato in continuità  aziendale, dal quale dovrebbe uscire ristrutturata per approdare in nuove mani (forse tedesche).
«Doppia preoccupazione dunque – aggiunge Franco Colautti, segretario della Cisl Alto Friuli -, di cui una legata all’impresa e alle vicende che la coinvolgono con quel che ciò potrebbe significare per la tenuta dell’occupazione, e l’altra attiene agli effetti di questa norma di legge.
Non vorremmo che, esauriti i vantaggi economici, le imprese possano liberarsi dei lavoratori senza troppi patemi. E non dimenticherei – conclude Colautti – che questo territorio sta già  patendo le conseguenze di crisi pesanti, basta pensare alla Coopca, e ha anche altri settori in sofferenza. All’alto Friuli non serve un altro fronte».
Ovviamente il licenziamento sarà  impugnato perchè benchè la legge dia ampi margini di manovra alle imprese, impone anche di agire secondo criteri che, nel caso specifico, secondo i sindacati, non sarebbero stati rispettati.

(da “il Messaggero Veneto”)

argomento: denuncia | Commenta »

BRUNETTA: “NEL PATTO DEL NAZARENO C’ERA LA NORMA SALVA-BERLUSCONI”

Novembre 13th, 2015 Riccardo Fucile

“RIGUARDAVA LA NON PUNIBILITA’ DELL’EVASIONE SOTTO IL 3%”

Nel patto del Nazareno c’era anche la cosiddetta norma Salva-Berlusconi, quella sulla non punibilità  dell’evasione fiscale se le somme sottratte al fisco non superano il 3% dell’imponibile dichiarato.
Norma che all’inizio dell’anno causò una pioggia di polemiche sul governo.
Parola di Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera. “Non ho testimonianza diretta, ma di sicuro ho parlato con Berlusconi dei contorni del patto — ha detto Brunetta in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera — oltre alla riforma del bicameralismo e alla legge elettorale, c’erano la delega fiscale, con la soglia di non punibilità  sotto il 3%, e la correzione della legge Severino”.
E’ il gennaio 2015, quando si scopre che l’articolo 19 bis infilato nel decreto di attuazione della delega fiscale varato il 24 dicembre avrebbe consentito all’ex Cavaliere, condannato a 4 anni e 2 mesi di interdizione dai pubblici uffici nel processo per i diritti tv Mediaset, di chiedere al giudice di far decadere la sentenza perchè il reato si sarebbe estinto.
“Perdonatemi, ma può succedere di non fare le cose fatte per bene”, faceva mea culpa Matteo Renzi il 7 gennaio, dopo tre giorni di polemiche e accuse durissime non solo da parte del Movimento 5 Stelle, di Scelta civica e della Lega ma anche dall’ala sinistra del Partito democratico.
Spiegando che a chiedere di inserire nel decreto attuativo il famigerato articolo 19 bis era stato proprio lui.
Salvo poi minimizzare il tutto solo un mese più tardi, il 3 febbraio, dai divanetti di Porta a Porta, quando il premier definiva la norma salva-B una di quelle leggende metropolitane che non recuperi più. Berlusconi non c’entra niente, lui è stato condannato“.
E bloccare la norma pochi giorni più tardi, l’11 febbraio.
Brunetta traccia la cronologia della trattativa riguardante la modifica della Severino: “La storia della correzione della legge inizia con il governo Letta quando la delega era ancora aperta. Era novembre del 2013. Ma poi Letta mi disse che non se ne faceva niente. Non c’era alcun segreto. Io parlavo come capogruppo e chiedevo al presidente del Consiglio in carica di correggere in corso d’opera il decreto legislativo della legge Severino. Tecnicamente era possibile perchè i termini della delega erano ancora aperti. Con un’interpretazione autentica si poteva chiarire il concetto di non retroattività  della misura afflittiva”.
“Le insopportabili contraddizioni del decreto attuativo della Severino non riguardano solo Berlusconi, ma una moltitudine di soggetti colpiti dalla prima applicazione della norma”, aggiunge.
Brunetta spiega che all’inizio credeva al patto del Nazareno, che “era di andare avanti condividendo le scelte, fossero riforme o altre leggi, a condizione però che in mancanza di accordo ci si fermava”.
E invece “Renzi si è comportato in maniera leonina. Ha applicato quello che in economia si chiama ‘azzardo morale’, minacciando di allearsi con altri. Renzi ha imbrogliato le carte. E davanti all’impegno degli impegni, convergere su Giuliano Amato per il Quirinale, è andato per la sua strada”.

(da “il Fatto Quotidiano”)

argomento: Berlusconi, Renzi | Commenta »

SCONTRINI RENZI, NARDELLA MENTE: “VIETATO DAI GIUDICI”

Novembre 13th, 2015 Riccardo Fucile

ALTRO CHE TRASPARENZA, NON LI RENDE PUBBLICI E SI INVENTA UN DIVIETO CHE NON ESISTE

Dario Nardella continua a scappare.
Non risponde alle domande e si nasconde dietro la Corte dei conti per non divulgare i dettagli delle spese di rappresentanza sue e del suo predecessore, Matteo Renzi, come invece aveva fatto l’ex sindaco di Roma, Ignazio Marino.
Insomma per negare, ancora una volta, la trasparenza.
Ieri il Comune ha diffuso un comunicato: “Alcuni atti non saranno resi disponibili per motivi di riservatezza fino al termine della indagine da parte della Corte dei conti, così come concordato con la procura”.
Peccato che non sia così, lo ha smentito proprio la Corte dei conti: “La riservatezza si può applicare ai cittadini ma non ai consiglieri comunali a cui deve essere garantito il libero accesso agli atti perchè è un loro diritto”.
Spiega Tommaso Grassi, capogruppo di Sel a Palazzo Vecchio: “Ho personalmente chiesto spiegazioni in merito e mi è stato appunto comunicato che a noi consiglieri comunali non è estesa quella riservatezza”.
Che l’amministrazione fiorentina menta è stato confermato anche ai consiglieri del Movimento 5 Stelle, Silvia Noferi e Arianna Xekalos, dai loro legali, interpellati per valutare quali vie intraprendere di fronte al muro di gomma alzato da Palazzo Vecchio. Un atteggiamento che da facilmente adito a dubbi: cosa nasconde Nardella?
Lui continua a trincerarsi dietro il silenzio.
Una possibile risposta la suggerisce il deputato del Movimento 5 Stelle, Alessandro Di Battista: “Il Pd è diventato il partito delle menzogne. Come De Luca ha mentito sul suo coinvolgimento nell’indagine ora Nardella mente sulle spese di Renzi. La verità  è che se ci fornissero tutte le ricevute delle centinaia di migliaia di euro di denaro pubblico speso da Renzi, Marino sembrerebbe mister parsimonia al confronto”.

Davide Vecchi
(da “il Fatto Quotidiano”)

argomento: denuncia | Commenta »

« Previous Entries
  • Destra di Popolo.net
    Circolo Genovese di Cultura e Politica
    Diretto da Riccardo Fucile
    Scrivici: destradipopolo@gmail.com

  • Categorie

    • 100 giorni (5)
    • Aborto (20)
    • Acca Larentia (2)
    • Alcool (3)
    • Alemanno (150)
    • Alfano (315)
    • Alitalia (123)
    • Ambiente (341)
    • AN (210)
    • Animali (74)
    • Arancioni (2)
    • arte (175)
    • Attentato (329)
    • Auguri (13)
    • Batini (3)
    • Berlusconi (4.297)
    • Bersani (235)
    • Biasotti (12)
    • Boldrini (4)
    • Bossi (1.223)
    • Brambilla (38)
    • Brunetta (83)
    • Burlando (26)
    • Camogli (2)
    • canile (4)
    • Cappello (8)
    • Caprotti (2)
    • Caritas (6)
    • carovita (170)
    • casa (247)
    • Casini (120)
    • Centrodestra in Liguria (35)
    • Chiesa (276)
    • Cina (10)
    • Comune (343)
    • Coop (7)
    • Cossiga (7)
    • Costume (5.592)
    • criminalità (1.404)
    • democratici e progressisti (19)
    • denuncia (14.536)
    • destra (573)
    • destradipopolo (99)
    • Di Pietro (101)
    • Diritti civili (276)
    • don Gallo (9)
    • economia (2.332)
    • elezioni (3.303)
    • emergenza (3.080)
    • Energia (45)
    • Esselunga (2)
    • Esteri (784)
    • Eugenetica (3)
    • Europa (1.314)
    • Fassino (13)
    • federalismo (167)
    • Ferrara (21)
    • Ferretti (6)
    • ferrovie (133)
    • finanziaria (325)
    • Fini (823)
    • fioriere (5)
    • Fitto (27)
    • Fontana di Trevi (1)
    • Formigoni (90)
    • Forza Italia (596)
    • frana (9)
    • Fratelli d'Italia (291)
    • Futuro e Libertà (511)
    • g8 (25)
    • Gelmini (68)
    • Genova (543)
    • Giannino (10)
    • Giustizia (5.796)
    • governo (5.805)
    • Grasso (22)
    • Green Italia (1)
    • Grillo (2.941)
    • Idv (4)
    • Immigrazione (734)
    • indulto (14)
    • inflazione (26)
    • Ingroia (15)
    • Interviste (16)
    • la casta (1.396)
    • La Destra (45)
    • La Sapienza (5)
    • Lavoro (1.316)
    • LegaNord (2.415)
    • Letta Enrico (154)
    • Liberi e Uguali (10)
    • Libia (68)
    • Libri (33)
    • Liguria Futurista (25)
    • mafia (544)
    • manifesto (7)
    • Margherita (16)
    • Maroni (171)
    • Mastella (16)
    • Mattarella (60)
    • Meloni (14)
    • Milano (300)
    • Montezemolo (7)
    • Monti (357)
    • moschea (11)
    • Musso (10)
    • Muti (10)
    • Napoli (319)
    • Napolitano (220)
    • no global (5)
    • notte bianca (3)
    • Nuovo Centrodestra (2)
    • Obama (11)
    • olimpiadi (40)
    • Oliveri (4)
    • Pannella (29)
    • Papa (33)
    • Parlamento (1.428)
    • partito del popolo della libertà (30)
    • Partito Democratico (1.034)
    • PD (1.192)
    • PdL (2.781)
    • pedofilia (25)
    • Pensioni (129)
    • Politica (32.702)
    • polizia (253)
    • Porto (12)
    • povertà (502)
    • Presepe (14)
    • Primarie (149)
    • Prodi (52)
    • Provincia (139)
    • radici e valori (3.690)
    • RAI (359)
    • rapine (37)
    • Razzismo (1.410)
    • Referendum (200)
    • Regione (344)
    • Renzi (1.521)
    • Repetto (46)
    • Rifiuti (84)
    • rom (13)
    • Roma (1.125)
    • Rutelli (9)
    • san gottardo (4)
    • San Martino (3)
    • San Miniato (2)
    • sanità (306)
    • Sarkozy (43)
    • scuola (354)
    • Sestri Levante (2)
    • Sicurezza (454)
    • sindacati (162)
    • Sinistra arcobaleno (11)
    • Soru (4)
    • sprechi (319)
    • Stampa (373)
    • Storace (47)
    • subappalti (31)
    • televisione (244)
    • terremoto (402)
    • thyssenkrupp (3)
    • Tibet (2)
    • tredicesima (3)
    • Turismo (62)
    • Udc (64)
    • Università (128)
    • V-Day (2)
    • Veltroni (30)
    • Vendola (41)
    • Verdi (16)
    • Vincenzi (30)
    • violenza sulle donne (342)
    • Web (1)
    • Zingaretti (10)
    • zingari (14)
  • Archivi

    • Giugno 2025 (573)
    • Maggio 2025 (591)
    • Aprile 2025 (622)
    • Marzo 2025 (561)
    • Febbraio 2025 (352)
    • Gennaio 2025 (640)
    • Dicembre 2024 (607)
    • Novembre 2024 (609)
    • Ottobre 2024 (668)
    • Settembre 2024 (458)
    • Agosto 2024 (618)
    • Luglio 2024 (429)
    • Giugno 2024 (481)
    • Maggio 2024 (633)
    • Aprile 2024 (618)
    • Marzo 2024 (473)
    • Febbraio 2024 (588)
    • Gennaio 2024 (627)
    • Dicembre 2023 (504)
    • Novembre 2023 (435)
    • Ottobre 2023 (604)
    • Settembre 2023 (462)
    • Agosto 2023 (642)
    • Luglio 2023 (605)
    • Giugno 2023 (560)
    • Maggio 2023 (412)
    • Aprile 2023 (567)
    • Marzo 2023 (506)
    • Febbraio 2023 (505)
    • Gennaio 2023 (541)
    • Dicembre 2022 (525)
    • Novembre 2022 (526)
    • Ottobre 2022 (552)
    • Settembre 2022 (584)
    • Agosto 2022 (585)
    • Luglio 2022 (562)
    • Giugno 2022 (521)
    • Maggio 2022 (470)
    • Aprile 2022 (502)
    • Marzo 2022 (542)
    • Febbraio 2022 (494)
    • Gennaio 2022 (510)
    • Dicembre 2021 (488)
    • Novembre 2021 (599)
    • Ottobre 2021 (506)
    • Settembre 2021 (539)
    • Agosto 2021 (423)
    • Luglio 2021 (577)
    • Giugno 2021 (559)
    • Maggio 2021 (556)
    • Aprile 2021 (506)
    • Marzo 2021 (647)
    • Febbraio 2021 (570)
    • Gennaio 2021 (605)
    • Dicembre 2020 (619)
    • Novembre 2020 (575)
    • Ottobre 2020 (639)
    • Settembre 2020 (465)
    • Agosto 2020 (588)
    • Luglio 2020 (597)
    • Giugno 2020 (580)
    • Maggio 2020 (618)
    • Aprile 2020 (643)
    • Marzo 2020 (437)
    • Febbraio 2020 (593)
    • Gennaio 2020 (596)
    • Dicembre 2019 (542)
    • Novembre 2019 (316)
    • Ottobre 2019 (631)
    • Settembre 2019 (617)
    • Agosto 2019 (639)
    • Luglio 2019 (654)
    • Giugno 2019 (598)
    • Maggio 2019 (527)
    • Aprile 2019 (383)
    • Marzo 2019 (562)
    • Febbraio 2019 (598)
    • Gennaio 2019 (641)
    • Dicembre 2018 (623)
    • Novembre 2018 (603)
    • Ottobre 2018 (631)
    • Settembre 2018 (586)
    • Agosto 2018 (362)
    • Luglio 2018 (562)
    • Giugno 2018 (563)
    • Maggio 2018 (634)
    • Aprile 2018 (547)
    • Marzo 2018 (599)
    • Febbraio 2018 (571)
    • Gennaio 2018 (607)
    • Dicembre 2017 (579)
    • Novembre 2017 (634)
    • Ottobre 2017 (579)
    • Settembre 2017 (456)
    • Agosto 2017 (368)
    • Luglio 2017 (450)
    • Giugno 2017 (468)
    • Maggio 2017 (460)
    • Aprile 2017 (439)
    • Marzo 2017 (480)
    • Febbraio 2017 (420)
    • Gennaio 2017 (453)
    • Dicembre 2016 (438)
    • Novembre 2016 (438)
    • Ottobre 2016 (424)
    • Settembre 2016 (367)
    • Agosto 2016 (332)
    • Luglio 2016 (336)
    • Giugno 2016 (358)
    • Maggio 2016 (373)
    • Aprile 2016 (308)
    • Marzo 2016 (369)
    • Febbraio 2016 (335)
    • Gennaio 2016 (404)
    • Dicembre 2015 (412)
    • Novembre 2015 (401)
    • Ottobre 2015 (422)
    • Settembre 2015 (419)
    • Agosto 2015 (416)
    • Luglio 2015 (387)
    • Giugno 2015 (397)
    • Maggio 2015 (402)
    • Aprile 2015 (407)
    • Marzo 2015 (428)
    • Febbraio 2015 (417)
    • Gennaio 2015 (434)
    • Dicembre 2014 (454)
    • Novembre 2014 (437)
    • Ottobre 2014 (440)
    • Settembre 2014 (450)
    • Agosto 2014 (433)
    • Luglio 2014 (437)
    • Giugno 2014 (392)
    • Maggio 2014 (392)
    • Aprile 2014 (389)
    • Marzo 2014 (436)
    • Febbraio 2014 (386)
    • Gennaio 2014 (419)
    • Dicembre 2013 (367)
    • Novembre 2013 (395)
    • Ottobre 2013 (447)
    • Settembre 2013 (433)
    • Agosto 2013 (389)
    • Luglio 2013 (390)
    • Giugno 2013 (425)
    • Maggio 2013 (413)
    • Aprile 2013 (345)
    • Marzo 2013 (372)
    • Febbraio 2013 (293)
    • Gennaio 2013 (361)
    • Dicembre 2012 (364)
    • Novembre 2012 (336)
    • Ottobre 2012 (363)
    • Settembre 2012 (341)
    • Agosto 2012 (238)
    • Luglio 2012 (328)
    • Giugno 2012 (288)
    • Maggio 2012 (258)
    • Aprile 2012 (218)
    • Marzo 2012 (255)
    • Febbraio 2012 (247)
    • Gennaio 2012 (259)
    • Dicembre 2011 (223)
    • Novembre 2011 (267)
    • Ottobre 2011 (283)
    • Settembre 2011 (268)
    • Agosto 2011 (155)
    • Luglio 2011 (210)
    • Giugno 2011 (264)
    • Maggio 2011 (273)
    • Aprile 2011 (248)
    • Marzo 2011 (255)
    • Febbraio 2011 (234)
    • Gennaio 2011 (253)
    • Dicembre 2010 (237)
    • Novembre 2010 (187)
    • Ottobre 2010 (159)
    • Settembre 2010 (148)
    • Agosto 2010 (75)
    • Luglio 2010 (86)
    • Giugno 2010 (76)
    • Maggio 2010 (75)
    • Aprile 2010 (66)
    • Marzo 2010 (79)
    • Febbraio 2010 (73)
    • Gennaio 2010 (74)
    • Dicembre 2009 (74)
    • Novembre 2009 (83)
    • Ottobre 2009 (90)
    • Settembre 2009 (83)
    • Agosto 2009 (56)
    • Luglio 2009 (83)
    • Giugno 2009 (76)
    • Maggio 2009 (72)
    • Aprile 2009 (74)
    • Marzo 2009 (50)
    • Febbraio 2009 (69)
    • Gennaio 2009 (70)
    • Dicembre 2008 (75)
    • Novembre 2008 (77)
    • Ottobre 2008 (67)
    • Settembre 2008 (56)
    • Agosto 2008 (39)
    • Luglio 2008 (50)
    • Giugno 2008 (55)
    • Maggio 2008 (63)
    • Aprile 2008 (50)
    • Marzo 2008 (39)
    • Febbraio 2008 (35)
    • Gennaio 2008 (36)
    • Dicembre 2007 (25)
    • Novembre 2007 (22)
    • Ottobre 2007 (27)
    • Settembre 2007 (23)
  • Novembre 2015
    L M M G V S D
     1
    2345678
    9101112131415
    16171819202122
    23242526272829
    30  
    « Ott   Dic »
  • Leggi gli ultimi articoli inseriti

    • DALLA SICILIA ARRIVA UN GROSSO GUAIO PER GIORGIA MELONI IN UNO DEI FILONI DELL’INCHIESTA CHE HA COINVOLTO IL PRESIDENTE DELL’ARS GAETANO GALVAGNO, PUPILLO DI LA RUSSA, E’ INDAGATA PER CORRUZIONE ANCHE L’ASSESSORA MELONIANA AL TURISMO ELVIRA AMATA
    • AL PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA CI CREDE SOLTANTO SALVINI: “POLITICO.EU”, LA TESTATA PIÙ LETTA TRA I PALAZZI BRUSSELLESI, DEDICA UN PERFIDO COMMENTO AL TENTATIVO DEL GOVERNO ITALIANO DI INCLUDERE L’INFRASTRUTTURA “FARAONICA” TRA LE SPESE MILITARI
    • TRUMP VUOLE AGGIUNGERE IL SUO FACCIONE SUL MONTE RUSHMORE, ACCANTO A QUELLI DI GEORGE WASHINGTON, THOMAS JEFFERSON, THEODORE ROOSEVELT E ABRAHAM LINCOLN
    • LE INTERCETTAZIONI AI DETENUTI DEL CARCERE DI PRATO RIVELA IL GIOCO SPORCO DI ALCUNI AGENTI DELLA POLIZIA PENITENZIARIA E IL LORO “LISTINO PREZZI” PER FARE ENTRARE GLI SMARTPHONE IN CARCERE
    • TILMAN FERTITTA, IL MILIARDARIO TEXANO CHE TRUMP HA NOMINATO AMBASCIATORE IN ITALIA, PER L’ESTATE HA SCELTO DI VIVERE…NEL SUO YACHT, AL LARGO DEL PORTO DI CIVITAVECCHIA
    • SERBIA, PROTESTE E SCONTRI: MOSCA TEME DI PERDERE L’ALLEATO VUCIC
  • Commenti recenti

    • Log In

      • Accedi
      • Feed dei contenuti
      • Feed dei commenti
      • WordPress.org
    • Credits: G.I





    Usiamo i cookie anche di terze parti autorizzate. Continuando a navigare su questo sito, acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy.
    PreferenzeCONTINUA
    Manage consent

    Privacy Overview

    This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
    Necessary
    Sempre abilitato
    Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
    CookieDurataDescrizione
    cookielawinfo-checbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
    cookielawinfo-checbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
    cookielawinfo-checbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
    cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
    cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
    viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
    Functional
    Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
    Performance
    Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
    Analytics
    Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
    Advertisement
    Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
    Others
    Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
    ACCETTA E SALVA