Luglio 30th, 2021 Riccardo Fucile SALVAGENTE DELLA GIUNTA AL SALVINIANO CANDIANI: AVEVA DEFINITO GLI STRANIERI “MARMAGLIA” : NIENTE AUTORIZZAZIONE A PROCEDERE
Definire marmaglia gli stranieri, con tanto di video in un post pubblicato su
Facebook, non è reato.
Non c’è propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa di cui dover rispondere in Tribunale. Basta essere parlamentari.
Il messaggio veicolato tramite i social media dal senatore leghista Stefano Candiani, oggetto di un’inchiesta della Procura di Catania che ha portato il gip Giuseppina Montuori a trasmettere gli atti a Palazzo Madama, è stato infatti considerato ieri dalla Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari un’opinione insindacabile dell’esponente del Carroccio, approvando una relazione con cui chiedere all’aula ci concedergli l’immunità.
Una vicenda partita dalla denuncia dell’associazione antimafia Rita Atria sul posti incriminato, con un video che descriveva il rione San Berillo come la “patria dell’illegalità”, un “quartiere in mano agli immigrati clandestini”, dove “regnano spaccio, contraffazione e prostituzione”.
Candiani si è giustificato con la Giunta sostenendo che, il 5 e 6 luglio 2018 si trovava a Catania per incontri istituzionali e politici, nella duplice veste di sottosegretario all’interno e di commissario regionale della Lega Sicilia Per Salvini Premier, e che per “meglio comprendere la situazione della sicurezza pubblica e della criminalità nel Comune etneo” aveva effettuato un sopralluogo a San Berillo. Per la Giunta, visti i precedenti interventi di Candiani in tema di immigrazione, il salvagente al leghista va garantito.
(da agenzie)
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Luglio 30th, 2021 Riccardo Fucile MARTA FASCINA INTIMA IL “VIA AI TRADITORI” DI FORZA ITALIA
Che sapesse scegliere con maniacale cura l’autore da citare, ecco, questo lo si era capito quando, dovendo ripercorrere tanti anni dopo le tappe che avevano portato al passaggio della campanella tra Silvio Berlusconi e Mario Monti, aveva pescato dal mazzo la carta di Jurgen Habermas.
Quello che per fior di berlusconiani era stato semplicemente «un golpe», per lei era invece «ciò che il filosofo tedesco aveva definito “a quiet coup d’etat”».
Ch’ era un po’ la stessa cosa, ma detta in modo che suonasse assai meglio. L’altro giorno, invece, l’autore preso a prestito è stato Enrico Mattei, il leggendario presidente dell’Eni che a metà degli anni Cinquanta si vantava di usare i partiti «allo stesso modo di come uso i taxi: salgo, pago la corsa, scendo».
Con una dichiarazione mandata alle agenzie, Marta Fascina, deputata e compagna di Silvio Berlusconi, s’ intesta mediaticamente la custodia dell’ortodossia del Cavaliere e sferza quelli che dentro Forza Italia si sono rifiutati di sostenere gli emendamenti azzurri alla riforma Cartabia.
Se ai tempi in cui citava Harbermas dalle colonne de Il Giornale le sue analisi erano considerate il metro per capire che cosa potesse pensare l’ex premier sulle questioni via via dibattute, adesso che evoca nientemeno che Mattei – di fronte a un partito ormai decimato da settantasette addii – la sua sembra la chiave che tenta di blindare la casa con la porta ormai scassinata.
Casa in cui, tra i superstiti, ci sono anche quelli che si interrogano su come mai la «linea» debba arrivare proprio da chi, in un partito costellato a ogni latitudine da un’incredibile densità di coordinatori e responsabili, non ricopre alcun ruolo.
Né di coordinamento, né di responsabilità. Con un’incredibile aderenza alle teorie di Beppe Grillo sul vincolo di mandato, Fascina si è fatta promotrice di una legge costituzionale che faccia decadere dall’incarico parlamentare «chi cambia legittimamente idea e tradisce il patto con i cittadini».
Si tratta, aggiunge, di impedire «di utilizzare i partiti come taxi per raggiungere lauti stipendi e posizioni di potere salvo poi, una volta raggiunto l’obiettivo, cambiare idea, ideali, valori, partito».
Esempio di firstladysmo di ritorno, archiviati gli anni in cui era Francesca Pascale a scuotere i nervi del partito, con la sua nota l’onorevole Fascina sembra aver innervosito ulteriormente Forza Italia.
Arrivata all’indomani degli addii di Lucio Malan e di Giusi Bartolozzi, quest’ ultima vicinissima alla ministra Mara Carfagna, la dichiarazione sarebbe la spia del malessere montante di Berlusconi negli ultimi giorni.
L’ex premier avrebbe vissuto malissimo il fatto che la delegazione forzista al governo sia intervenuta presso di lui per chiedergli di far ritirare l’emendamento alla riforma Cartabia e, sul punto, ci sarebbe stato anche un confronto telefonico con la Carfagna.
Per non mettere in difficoltà il presidente del Consiglio Mario Draghi – aggiungendo la sua firma alla lista dei leader della maggioranza che hanno puntato i piedi sulla riforma della giustizia – Berlusconi ha optato la «griffe Fascina» in calce al suo avviso ai naviganti.
Anche perché, avrebbe confessato tra l’arrabbiato e il dispiaciuto ai parlamentari che lo hanno raggiunto telefonicamente a Villa Certosa, dove si trova insieme alla sua compagna, «mi stanno arrivando incredibili pretese dalle persone più inaspettate».
A tormentare le acque di un partito martoriato, c’è l’appuntamento in cui ciascun parlamentare vede moltiplicato il peso del proprio singolo voto, e cioè l’elezione del Capo dello Stato. Per questo, in Sardegna, si è tentato di mettere la sicura alla serratura di un taxi da cui sono scesi in tanti. Anche se forse si è scelto il fabbro sbagliato.
(da Il Corriere della Sera)
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Luglio 30th, 2021 Riccardo Fucile SOLO DOPO LE PRESSIONI DEI MEDIA E DELL’OPPOSIZIONE IL PRESIDENTE OMOFOBO SI DEGNA DI COMPLIMENTARSI CON LEI: CHE SQUALLORE SOVRANISTA
I polacchi esplodono di gioia per la prima medaglia conquistata a Tokyo 2020. 
È mercoledì 28 luglio e nel quattro di coppia femminile le atlete polacche sono arrivate seconde dietro le cinesi.
Tra le canottiere c’è Katarzyna Zillmann che, in un’intervista post gara, fa un ringraziamento alla sua compagna.
Il presidente della Polonia, Andrzej Duda, sempre solerte nel congratularsi gli sportivi del suo Paese raggiungono importanti traguardi, decide di non dire nulla sull’equipaggio in spedizione in Giappone.
Il silenzio viene notato da diversi media polacchi e dai partiti di opposizione, i quali iniziano a fare pressioni affinché il presidente si complimenti con le quattro sportivo.
Il sospetto è che Duda si sia comportato così per la dichiarazione di Zillmann, che ha fatto intendere di essere lesbica.
Il presidente porta avanti da tempo battaglie contro la cosiddetta «ideologia Lgbt». L’opinione pubblica contraria al presidente si aspetta quel ringraziamento proprio perché il partito di cui Duda fa parte, Diritto e Giustizia – di destra, conservatore e clericale – annovera tra i suoi esponenti persone che non fanno segreto della propria omofobia.
Solo dopo 24 ore dalla medaglia, Duda pubblica un tweet in cui dichiara di sostenere e rispettare «tutti – gli sportivi che – si allenano duramente per rappresentare la Polonia».
Anche Mateusz Morawiecki, primo ministro polacco, ha tardato più di un giorno nei ringraziamenti su Facebook. La vicenda si inserisce in un periodo in cui la Polonia è sotto procedura di infrazione della Commissione europea – avviata lo scorso 15 luglio – per le cosiddette lgbt free zone.
(da agenzie)
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Luglio 30th, 2021 Riccardo Fucile AUTORI UN AUTISTA RAZZISTA E ALCUNI SUOI AMICI… LA VITTIMA: “NE HO ABBASTANZA, ME NE VADO”
A Locorotondo in provincia di Bari si è verificato un episodio davvero terribile: un uomo ha coperto di insulti razzisti un cittadino italiano di colore, Rajesh Nair. Il sindaco, Antonio Bufano ha immediatamente preso le parti di Nair.
“Ho appreso, nelle ultime ore, che Rajesh Nair, cittadino italiano, fotografo e ciclista, avrebbe subito un’aggressione verbale razzista nella nostra Locorotondo da parte di un automobilista e di alcuni suoi amici. Come uomo e come sindaco non accetto e non accetterò mai che nella nostra città possano verificarsi simili episodi. A Rajesh dico anche che lo aspetto nel mio ufficio, in Comune, dove sarò pronto a porgergli, a nome della città, le più sentite scuse”.
Lo ha scritto sui social, Antonio Bufano sindaco di Locorotondo (Bari) città della Valle d’Itria in cui Rajesh Nair sarebbe stato insultato da un “autista e dai suoi sostenitori” con frasi razziste
“Ogni giorno – ha scritto su Instagram Nair – mi fanno ricordare il mio colore piuttosto che chi sono. Per questa estate ne ho avuto abbastanza, domani (oggi, ndr) vado in Olanda”.
“Locorotondo è una città accogliente, meta di turisti che la visitano e provengono da ogni parte del mondo: la nostra gente è sempre stata pronta ad accogliere chiunque e ne sono convinto, continuerà a farlo. Non accetterò dunque che si dia una immagine della città distorta e fuorviante”, continua Bufano che invita la vittima a “denunciare quanto accaduto alle autorità competenti, descrivendo alle forze dell’ordine l’aggressione verbale subita.
(da agenzie)
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Luglio 30th, 2021 Riccardo Fucile “L’ASSASSINO E’ UN UOMO POTENTE, IO SONO SOLO LA SORELLA DI UN POVERO MAROCCHINO” …E ILARIA HA RISPOSTO ALL’APPELLO
“Nessuno più di me ti può capire. Ti dico di essere forte, di andare avanti dritta
per la tua strada finché non sarà riconosciuta la verità sulla morte di tuo fratello. Mi piacerebbe dirti che la tua strada sarà facile, ma non sarà così. Sappi che non avrai neanche il tempo di piangere la morte di tuo fratello, perché dovrai lottare per lui come ho fatto io”, le parole che Ilaria Cucchi ha rivolto a Bahija El Boussettaoui, sorella di Youns, ucciso a Voghera da Massimo Adriatici.
Bahija El Boussettaoui ha rivolto un appello a Ilaria Cucchi per chiederle aiuto in merito alla morte del fratello Youns, 39 anni, ucciso a Voghera dall’ex assessore alla Sicurezza, Massimo Adriatici.
Ieri le due donne si sono incontrate nel corso della trasmissione ‘In Onda’, condotta da Concita De Gregorio e David Parenzo su La 7. “Voglio darti un abbraccio e dirti che ti sono vicina. Nessuno più di me ti può capire. Ti dico di essere forte, di andare avanti dritta per la tua strada finché non sarà riconosciuta la verità sulla morte di tuo fratello. Mi piacerebbe dirti che la tua strada sarà facile, ma non sarà così. Devi essere preparata a tutto, sappi che non avrai neanche il tempo di piangere la morte di tuo fratello, perché dovrai lottare per lui come ho fatto io”, le parole di Cucchi.
Ilaria Cucchi: “Ho rivisto me stessa 12 anni fa”
La sorella di Stefano era già intervenuta sulla vicenda di Voghera con un’intervista rilasciata a La Repubblica: “Il pensiero è tornato a me stessa, a 12 anni fa, quando ero sola, quando mi trovavo a sostenere una guerra nell’immaginario di tutti, prima ancora che nelle aule di tribunale. Penso a me quando mi trovavo a dire che mio fratello Stefano non era un santo né un eroe, ma che non doveva morire”.
E ancora: “Questa vicenda mi ha particolarmente toccata, anche per le modalità in cui si è svolta. Fin da subito ho cercato di capire ma si fa davvero fatica ad immaginare che si possa uccidere una persona così. Sentiremo dire le più svariate cose sulla vittima, me le aspetto. L’operazione per infangarlo è già iniziata, ma mi piacerebbe ricordare a tutti che a prescindere da chi fosse, da quali fossero le sue scelte di vita, nessuno può annientare i diritti di un altro essere umano. È una cosa in cui credo fermamente e non lo dico solo per la mia vicenda personale, per mio fratello. Lo dico perché è una battaglia di civiltà, perché i diritti sono qualcosa su cui non si può scendere a compromessi. Soprattutto sui diritti degli ultimi perché sono i più indifesi. Io mi auguro che la magistratura non faccia sconti a nessuno”.
Sempre sulle colonne de La Repubblica, la sorella di Youns aveva lanciato l’appello: “Farò come Ilaria Cucchi, mio fratello era fragile come lui. Spero di essere forte come lei, chiedo che mi aiuti. L’assassino è un uomo potente, io sono solo la sorella di un povero marocchino, ma non sono sola. Vedo che tanti italiani mi ascoltano”.
(da agenzie)
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Luglio 30th, 2021 Riccardo Fucile GIANNI TAGLIANI E’ IL PRIMO CITTADINO DI CASTELNUOVO SCRIVIA
Per convincere i No Vax a vaccinarsi a volte bisogna essere crudi e dire la verità, anche se non è facile e può fare male.
Manifesti-shock contro i No Vax per le strade di Castelnuovo Scrivia (Alessandria).
A volerli è stato Gianni Tagliani, il sindaco della cittadina piemontese a 4 chilometri dalla Lombardia, che già nella prima ondata di Covid ha pagato al virus un prezzo alto, rispetto a tutto il Piemonte: 40 morti da febbraio 2020.
“Dedicato ai No Vax, a chi pensa al complotto e a chi confonde il nazismo con il vaccino”, si legge su questi fogli a sfondo nero che riportano l’elenco delle vittime della pandemia, corredati dalla foto del parroco che benedice una bara.
“Sono stufo di vedere le piazze piene in questi giorni contro green pass e vaccino, non si calpesta la nostra memoria”, spiega a Tgcom24 il primo cittadino, che ha deciso di usare lo stesso linguaggio dei manifestanti con un messaggio diretto.
Il suo, Sindaco, è un gesto molto forte. Perché è arrivato a questo?
“Il motivo è semplice: mi sono stancato di accendere la Tv e aprire i giornali e vedere piazze stracolme di chi, oltre a manifestare il proprio pensiero, che è un diritto sacrosanto, nega l’esistenza di un virus e invita a non ricorrere all’unico strumento che abbiamo per combatterlo. Un comportamento da idioti
Così, in risposta, ho pubblicato l’elenco dei nomi dei nostri caduti per Covid: 40 cittadini che sono morti soffocati. Tra loro c’è anche mio padre”.
Quanto il Covid ha colpito Castelnuovo Scrivia e i suoi 5mila abitanti?
“In maniera molto dura, fin da subito. La provincia di Alessandria è a ridosso dalla Lombardia, noi distiamo 4 chilometri dal confine e dalla prima ondata siamo stati investiti dal virus in maniera pesante, più di tutto il resto del Piemonte.
Così fin dall’inizio della pandemia sono impegnato in prima linea: abbiamo realizzato un calendario, il mese scorso abbiamo piantumato il primo parco piemontese dedicato alle vittime di Covid con 24 gelsi in un’area molto centrale, perché 24 sono le vittime della prima ondata. Ma stiamo già pensando a un altro bosco, in altri spazi, per le vittime della seconda ondata”.
(da agenzie)
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Luglio 30th, 2021 Riccardo Fucile TUTTO QUELLO CHE NON TORNA NEI DATI DIFFUSI DAL GOVERNO
Il premier britannico ha cavalcato l’onda del Freedom Day, ma secondo
l’epidemiologo Tim Spector i dati del governo sono inaffidabili
Dopo una settimana di rallentamento, nel Regno Unito i contagi tornano ad aumentare per il secondo giorno di fila sulla spinta della variante Delta. Ieri, 29 luglio, il numero dei contagiati dal Coronavirus è salito a quota 31.117 (su un totale di tamponi quotidiani di nuovo in ascesa a 911.000), con un leggero calo dei decessi giornalieri (85 contro i 91 del giorno prima) che secondo gli specialisti è merito della protezione offerta dai vaccini.
Ormai nel territorio britannico sono state somministrate 85 milioni di dosi, e secondo le autorità sanitarie negli ultimi mesi in Inghilterra sono stati evitati almeno 60.000 decessi e 22.057.000 contagi.
«Un numero davvero imponente», ha detto l’epidemiologo Jonathan Van-Tam, uno dei tre Deputy Chief Medical Officer per il governo di Boris Johnson. Secondo alcuni esperti di statistica però la cifra sventolata da Van-Tam è esagerata, perché si basa su una stima che immagina un Regno Unito senza vaccini e soprattutto senza lockdown, oltre che priva di misure di contenimento della pandemia (senza nulla togliere al fatto che i vaccini hanno salvato decine di migliaia di vite solo in Inghilterra). Tuttavia, presentare queste stime permette al premier Johnson di raccontare un successo evitando di dover sottolineare un problema: la crescita dei contagi non rilevati.
La percezione del calo dei contagi
Infatti, anche se dall’ultimo rapporto settimanale di sorveglianza Covid-19 del Dipartimento della Salute risulta che che durante il periodo 19-25 luglio i casi sono diminuiti «nella maggior parte dei gruppi di età e in tutte le regioni», secondo un importante epidemiologo del King’s College il calo dei contagi misurato dal governo non è plausibile. Il professor Tim Spector ha detto che dati ufficiali risultano «un po’ dubbi» perché non corrispondono a ciò che mostrano gli altri dati. Spector segue lo studio sui sintomi di Zoe Covid, un’app per convincere le persone a segnalare quando stanno soffrendo i sintomi del Coronavirus.
Più di 4 milioni di persone in tutto il mondo la usano, e i dati raccolti hanno fornito una guida affidabile su come si è sviluppata la pandemia nell’ultimo anno. Come riporta Sky News, le cifre suggeriscono che i contagi in corso sono circa il doppio rispetto al livello registrato e pubblicato dal governo. Spector ha affermato di ritenere che il calo del numero di casi registrati nell’ultima settimana risulti sospetto e inaffidabile.
«Il dato è sceso di qualcosa come il 30% in due giorni, il che è praticamente sconosciuto nelle pandemie, e va ricordato che questo sta accadendo senza restrizioni, senza lockdown e senza alcun evento improvviso. A me sembra un po’ ambiguo, come se ci fosse un’altra spiegazione per questo oltre a quella per cui il virus il virus si è arreso improvvisamente», ha detto.
Secondo l’epidemiologo una spiegazione potrebbe essere che i giovani con sintomi lievi o del tutto asintomatici scelgono di non fare tamponi, e molti di loro devono ancora vaccinarsi.
Al momento nel Regno Unito quasi il 90% degli adulti ha ricevuto una prima dose, e circa il 70% è completamente vaccinato (quasi esclusivamente con AstraZeneca), ma nonostante il vaccino sia stato reso disponibile agli under 30 da giugno, circa il 34% dei giovani di 18-29 anni in Inghilterra e il 30% in Scozia non si è ancora vaccinato neanche con una dose.
La verità nascosta dietro la “pingdemia“
A segnalare la pervasività dei contagi potenziali anche il numero di avvisi di autoisolamento inviati dall’app NHS Covid-19, salito a un nuovo record di 689.313 in Inghilterra e Galles nella settimana fino al 21 luglio. Le cifre rappresentano un aumento di oltre 70.000 rispetto alla settimana precedente.
A chi viene «pingato» dall’app viene chiesto – senza nessun obbligo legale – di isolarsi per 10 giorni. La ‘pingdemia’ delle ultime settimane ha portato centinaia di migliaia di persone a non andare al lavoro, causando disagi diffusi e problemi nella produzione industriale.
Per risolvere il problema il governo ha deciso di consentire ad alcuni lavoratori chiave – come quelli della grande distribuzione alimentare – di essere esentati dall’autoisolamento in cambio di tamponi giornalieri. Attualmente sono disponibili 260 centri per tamponi, Downing Street sta lavorando per arrivare a 1.200 centri entro i prossimi giorni. Una situazione molto diversa dall’atmosfera del Freedom Day annunciato da Johnson.
Anche nel Regno Unito verrà introdotto l’uso di un green pass
Van-Tam ha parlato delle 60.000 vite salvate grazie ai vaccini durante una trasmissione di BBC Radio 1 Newsbeat, in cui il responsabile dell’autorità sanitaria ha parlato con gli ascoltatori, inclusi alcuni diffidenti nel vaccino. Tra di loro una studentessa 19enne di Coventry, che ha chiesto perché una persona come lei, molto giovane che ha avuto il Covid-19 con sintomi lievi, dovrebbe vaccinarsi senza conoscere gli effetti a lungo termine.
«Se ci fosse stato qualcosa di molto importante in termini di effetti collaterali e conseguenze a lungo termine, a quest’ora avremmo visto quei segnali, ma non è successo», ha detto Van-Tam, aggiungendo che in futuro potrebbe diventare più difficile per coloro che non sono stati vaccinati accedere a determinati luoghi (come discoteche e concerti) e andare in vacanza. Van-Tam ha detto anche che non può sapere se ci sarà una quarta ondata nel Regno Unito, sottolineando che per scongiurare il rischio di nuovi lockdown è necessario che a vaccinarsi sia una percentuale maggiore della popolazione, compresi i giovani tra i 18-25 anni.
(da agenzie)
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Luglio 30th, 2021 Riccardo Fucile CENTINAIA DI MILITARI IN STRADA A SYDNEY A SEGUITO DELLA DIFFUSIONE DELLA VARIANTE DELTA… MENTRE IN ITALIA FACCIAMO SFILARE I NO VAX
La situazione non è semplice e anche in Oceania i negazionisti e affini purtroppo sono tanti. Centinaia di militari saranno schierati a Sydney, in Australia, per aiutare le forze dell’ordine a far rispettare il lockdown imposto a seguito della diffusione della variante delta che da giugno ha causato quasi 3mila casi e 9 morti.
Come riporta la ‘Bbc’, i soldati dell’Australian Defence Force saranno addestrati durante il weekend e lunedì si uniranno alle pattuglie delle forze di sicurezza.
L’utilizzo dei militari sta facendo discutere in Australia, dove molti reputano la misura esagerata.
Il lockdown – in vigore almeno fino al 28 agosto – finora non ha bloccato i contagi. Oggi le autorità sanitarie hanno registrato 170 nuovi casi nella città più grande del Paese.
(da agenzie)
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Luglio 30th, 2021 Riccardo Fucile 100 DOLLARI A DOSE PER INCORAGGIARE LA GENTE
Joe Biden ha lanciato un ennesimo appello agli americani ancora non vaccinati
contro il coronavirus. “Molti parlano di libertà, ma la libertà comporta anche delle responsabilità. E qui stiamo parlando di una questione di vita o di morte. Dunque bisogna vaccinarsi. Non è una questione tra stati repubblicani o democratici”, ha detto il presidente Usa.
Biden ha chiesto ai governi statali e locali di incentivare le vaccinazioni pagando 100 dollari a tutti i nuovi vaccinati, attingendo le risorse dai 1.900 miliardi dell’American Rescue Plan
Lo ha reso noto il Tesoro americano. Una misura simile è già stata adottata da New York su iniziativa del sindaco Bill de Blasio.
Dopo la retromarcia di alcuni giorni fa sull’uso delle mascherine, il presidente americano ha annunciato l’obbligo di vaccinazione per i dipendenti federali, molti dei quali da oltre un anno sono rimasti a casa a causa della pandemia.
Chi rifiuterà di immunizzarsi per continuare a lavorare sarà costretto a sottoporsi regolarmente al test anti Covid, a rispettare il distanziamento sociale e ad indossare la protezione per naso e bocca, oltre ad essere escluso da gran parte dei viaggi e delle missioni di lavoro.
Un quadro allarmante: contagi in aumento
Il giro di vite della Casa Bianca è dettato da un quadro sempre piuù allarmante: in base agli ultimi dati dell’Organizzazione mondiale della sanità i contagi negli Stati Uniti sono aumentati in 7 giorni di oltre il 130%, facendo registrare nella settimana conclusasi il 25 luglio oltre 500 mila nuovi casi
La campagna di vaccinazione invece è a un punto di stallo, con l’Europa che ha ormai superato gli Stati Uniti sia per numero di dosi somministrate ogni 100 persone sia per numero di persone che hanno ricevuto almeno una dose.
(da Globalist)
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