Febbraio 2nd, 2022 Riccardo Fucile
GIORGETTI E I GOVERNATORI DEL NORD LAVORANO ALLA SUA SOSTITUZIONE CON FEDRIGA… SALLUSTI: “IL CENTRODESTRA E’ DA 4 ANNI CHE E’ MORTO”
A tre giorni della rielezione di Sergio Mattarella alla presidenza della Repubblica,
il centrodestra sembra evaporato. I rapporti sono gelidi e i singoli partiti viaggiano in ordine sparso.
Segno che per ricostruire qualcosa sulle macerie lasciate dalle votazioni per il Quirinale ci vorrà molto tempo. Di tempo però ce n’è poco dato che in primavera molte città importanti andranno al voto e si devono scegliere i candidati.
Palermo, Parma, Piacenza, Genova, L’Aquila, Como, Lucca, Padova, Verona sono solo alcuni dei capoluoghi alle urne. Già in Liguria, per esempio, traballa la giunta di Giovanni Toti sotto i colpi delle parole di Edoardo Rixi: “Toti è stato scorretto, ora valuteremo tutte le alleanze”, dice il leghista riferendosi al Colle ma anche a un presunto incontro del governatore con Claudio Burlando. “La giunta ligure non è a rischio, ma Toti non è superman”, aggiunge Salvini, alludendo però alle troppe deleghe del governatore. Questo per dire il clima.
La Lega, che oggi ha riunito il consiglio federale, sembra ancora frastornata. Con Salvini che si muove in maniera schizofrenica come nelle giornate del Quirinale. “La Lega è compatta e il centrodestra si ricostruisce. Lavoro per unire e andare oltre”, ha detto l’ex ministro, che però solo il giorno prima aveva proposto una federazione di centrodestra sul modello del partito repubblicano Usa “rivolta inizialmente alle forze che sostengono la maggioranza”.
Quindi Forza Italia e Lega, escludendo ancora una volta Giorgia Meloni. “Meglio prima leccarsi le ferite e lasciar passare un po’ di tempo…”, gli ha risposto Ignazio La Russa. E a poco sembra servito l’incontro con Silvio Berlusconi appena uscito dal San Raffaele. “Partito unico? Ma te l’ho proposto io mesi fa e mi hai riso in faccia…”, la risposta dell’ex Cavaliere.
Salvini ha poi da pensare ai problemi interni. Dai territori sale la protesta per com’è stata condotta la trattativa sul Colle: i capataz del Veneto fedeli a Luca Zaia ribollono e il malcontento arriva fino al Piemonte. Ma anche in Lombardia, la regione più fedele a Salvini, si storce il naso.
“Giorgetti per ora non farà nulla e starà al governo, ma ormai s’è capito che lui lavora per sostituire Salvini con un altro segretario”, racconta una fonte bene addentro alle vicende lombarde. Il nome potrebbe essere quello di Massimiliano Fedriga, chissà. “Prima o poi bisognerà riprendere i congressi locali e arrivare anche a quello nazionale. E lì vedremo ne vedremo delle belle…” continua la fonte interna.
L’idea del partito repubblicano, intanto, serve a Salvini per frenare la nascita di una federazione centrista cui, dopo il Colle, guardano i cespugli presenti in Parlamento, ma pure alcuni pezzi di Forza Italia (tutta l’ala ministeriale di Gelmini, Brunetta e Carfagna ma pure altri) e qualcuno fin dentro la Lega.
Il partito di Berlusconi è davanti a un bivio: perseguire l’intesa con Salvini, con cui condivide l’esperienza del governo Draghi, e tanti saluti alla Meloni, oppure abbandonare il Carroccio al suo destino ostracizzandolo a destra per puntare le sue fiches sull’operazione “grande centro” con Casini, Toti, Lupi, Cesa, Renzi e Calenda? Questo sarà il dilemma su cui i maggiorenti azzurri si lambiccheranno nei prossimi mesi. E la freddezza con cui l’ex Cav ha accolto Salvini suggerisce che forse per un po’ di tempo i berlusconiani terranno i piedi in due scarpe: continuare a tessere la tela centrista senza rompere con la Lega.
Infine, c’è Fratelli d’Italia. La posizione del partito di Giorgia Meloni è la più limpida: opposizione ancor più netta al governo Draghi andando a punzecchiare proprio gli (ex) alleati, con l’obiettivo di incamerare più consensi possibile a scapito del Carroccio.
Sarà questa la vendetta di Meloni per quello che lei reputa a tutti gli effetti “un tradimento” da parte di Salvini per come si è conclusa la partita quirinalizia. Anzi, “l’ennesimo tradimento”. “Il problema è che lei di Matteo non si fida più. Poi l’alleanza nel medio termine riprenderà perché nessuno dei due può fare a meno dell’altro, ma sarà un rapporto di convenienza. D’altronde non è la prima volta che Salvini strappa: lui sta al governo e noi all’opposizione…”, ragiona un senatore meloniano.
Insomma, la giravolta su Mattarella (rivendicata anche oggi dal leader leghista) è solo la goccia che ha fatto traboccare un vaso già colmo.
Per averne conferma basta leggere l’editoriale di Alessandro Sallusti. “Il centrodestra così come lo abbiamo conosciuto non esiste più, è morto domenica 4 marzo 2018 quando il risultato delle elezioni ha sentenziato la fine della leadership di Berlusconi”, scrive il direttore di Libero. “Per 4 anni abbiamo fatto finta che così non fosse, abbiamo minimizzato divergenze, contraddizioni e liti, ma oggi non ha più senso continuare a farlo”.
(da Il Fatto Quotidiano)
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Febbraio 2nd, 2022 Riccardo Fucile
LA RAPPRESENTANTE DI LISTA HANNO SOLO FATTO CIAO CON LA MANO, SALVINI HA PERSO L’OCCASIONE PER FARE UNA COSA INTELLIGENTE: TACERE
Prima alza le polemiche, poi fa un post polemiche per lamentarsi delle polemiche lanciando nuove polemiche.
Non è una supercazzola, ma è la sintesi del comportamento delle ultime 24 ore di Matteo Salvini che vuole ergersi al ruolo di king maker (visti i recenti precedenti, forse sarebbe meglio evitare) anche del Festival di Sanremo.
E lo fa criticando praticamente tutto quanto andato in onda nella prima serata della kermesse musicale, prendendosela con Achille Lauro (come al solito) e anche con il gruppo La Rappresentante di Lista.
Questi ultimi, secondo il leader della Lega, hanno chiuso la loro esibizione con un “saluto comunista”.
Come si può notare dal video dell’esibizione de La Rappresentante di Lista, l’esibizione sulle note e le parole di “Ciao Ciao” si chiude con i protagonisti sul palco che muovono la mano verso l’alto a mo’ di saluto e poi la chiudono.
Insomma, esattamente come si saluta a distanza, utilizzando gli arti superiori. Ma per Salvini, quello è un “saluto comunista”.
Ovviamente, nel tritacarne delle sue critiche finiscono anche Ornella Muti e Achille Lauro. Quel che sorprende maggiormente, però, è la scarsa conoscenza dei gesti “attribuiti” al comunismo da parte del leader del Carroccio che – prima di diventare europarlamentare della Lega Nord e segretario della Lega (togliendo il Nord) – faceva parte di quelli che si facevano chiamare “Giovani Comunisti padani”.
Salvini forse non sa che il gesto del pugno alzato è storicamente attribuito ai socialisti e poi utilizzato, ma solo in alcuni Paesi e durante determinate epoche storiche, anche dai “compagni” comunisti.
E, inoltre, quel tipo di saluto non si effettua con il braccio piegato (come invece fatto dai componenti de La Rappresentante di Lista alla fine della loro esibizione), ma con il braccio teso.
Teso come le polemiche di un Salvini telespettatore.
(da NetQuotidiano)
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Febbraio 2nd, 2022 Riccardo Fucile
LO ANTICIPA IL SUO BIOGRAFO UFFICIALE… L’ESCLUSIONE DAI TORNEI UN DANNO MILIONARIO… LA NOTIZIA TENUTA SEGRETA
Prima la presentazione del certificato di esenzione da vaccino, poi la
sospensione e successiva cancellazione del visto che lo ha costretto ad abbandonare l’Australia prima di scendere in campo.
Infine il ritorno in Europa, passando dalla sua Belgrado alla Spagna (dove vive e si allena con continuità). E proprio da lì ha visto Rafael Nadal compiere l’impresa, alzando al cielo il trofeo dell’Australian Open e raggiungendo il record di 21 titoli Open in carriera.
Tutto questo avrebbe spinto Novak Djokovic alla decisione di vaccinarsi.
A dare per la prima volta questa notizia è stato Daniel Müksch, giornalista tedesco che di recente ha scritto la prima biografia ufficiale (e autorizzata) del campione serbo. E lo ha fatto in diretta televisiva, rilasciando un’intervista – proprio per lanciare il suo libro – a una televisione austriaca: “Novak Djokovic potrebbe essersi vaccinato. Ho sentito filtrare questa notizia nell’ambiente, forse la vittoria di Rafael Nadal agli Australian Open ha contribuito e lo ha convinto. Ovviamente lui non pubblicizzerà o renderà nota questa decisione, perché non vuole scontrarsi con sui padre. Però, certamente, non ha approvato quel che è successo a Belgrado mentre lui si trovava a Melbourne impegnato nel processo sul suo visto. Secondo me, la relazione tra lui e suo padre non è più così stretta”.
Voci, ma tanti altri dettagli. Quel che è accaduto a inizio anno con la sua esclusione dagli Australian Open come conseguenza di quel certificato di esenzione vaccinale allegato alla richiesta di visto per l’accesso in Australia, sembra aver colpito – e non poco – il numero uno del ranking Atp. Avrebbe potuto giocare il torneo, se vaccinato, e contendere a Rafael Nadal il 21° Open in carriera. E, invece, lo spagnolo ha trionfato sul rapido australiano, diventando il tennista che ha vinto il maggior numero di titoli Open nella storia. Staccando proprio Novak Djokovic e Roger Federer (entrambi fermi a venti).
Ovviamente, come spiegato dallo stesso giornalista, difficile che arriveranno conferme ufficiali nei prossimi giorni. Maggiori dettagli si potranno avere più in là, magari proprio in occasione del Roland Garros (in programma a metà maggio): stando alle regole attuali francesi, infatti, solamente gli atleti vaccinati (o con regolare certificato da esenzione da vaccino) potranno prender parte al torneo su terra rossa.
(da agenzie)
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Febbraio 2nd, 2022 Riccardo Fucile
DIFESE COERENTEMENTE LA LEGGE ZAN IN CONTRASTO CON LA LINEA DEL PARTITO
Difese la legge Zan e fece coming out nell’aula di Palazzo Madama. Oggi la senatrice Barbara Masini ha annunciato il suo addio a Forza Italia. Entrerà a far parte del gruppo Misto, nella componente di +Europa-Azione.
In una nota spiega i motivi della sua scelta. “Ho comunicato alla presidente Anna Maria Bernini la mia decisione – afferma Masini- di lasciare il gruppo di Forza Italia al Senato. Per rispetto alla candidatura del presidente Berlusconi prima e per evitare di aggiungere tensioni in un momento così delicato poi, ho posticipato la mia uscita a dopo l’elezione del presidente della Repubblica, ma ora è tempo di formalizzare la mia scelta. Lascio il gruppo del quale faccio parte dal momento della mia elezione per approdare al gruppo misto nella componente “+Europa – Azione” che ha dato prova, negli ultimi mesi, di rappresentare molto più chiaramente i valori riformisti, liberali e progressisti nei quali mi rispecchio”.
“È una scelta, questa, che non è stata fatta per nulla a cuor leggero – continua la senatrice – e che è frutto di un lungo travaglio interiore che va avanti da diversi mesi nei quali ho spesso vissuto situazioni di conflitto sui argomenti politici e tematici. Ritengo, quindi, doveroso, per coerenza verso me stessa, lasciare un partito che, mio malgrado, non sento più come casa mia. Ringrazio Carlo Calenda, Matteo Richetti ed Emma Bonino per avermi voluta e accolta e sono certa che insieme potremo portare avanti quelle battaglie che in altre parti si sono spesso arenate per colpa di tatticismi che nulla hanno a che fare con la politica per il bene del paese. Ringrazio il presidente Berlusconi per avermi dato l’onore di sedere in parlamento, la presidente Bernini e tutti i colleghi di Forza Italia per questi anni passati insieme e sono certa che la stima e i rapporti costruiti nel tempo resteranno immutati nonostante tutto”.
(da agenzie)
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Febbraio 2nd, 2022 Riccardo Fucile
LEI ERA VACCINATA
Aveva fatto ottenere almeno 23 Green pass falsi l’infermiera della All di Piacenza
arrestata oggi dai carabinieri.
La donna è accusata di corruzione e falso, dopo che aveva messo in piedi un sistema che le faceva guadagnare tra i 250 e i 300 euro per ogni certificato falso.
L’infermiera non era una No vax, ma risulterebbe regolarmente vaccinata. Assieme a lei è stato arrestato anche un suo collaboratore che aveva il compito di procacciarle clienti. I due facevano riferimento a una farmacia di Piacenza dove la stessa infermiera lavorava.
Qui la donna portava i potenziali clienti spacciandoli per anti vaccinisti convertiti: «Ho portato qui un amico No vax che si è convinto, ma siccome ha paura dell’iniezione ci penso io a fargli il vaccino».
L’infermiera però ai suoi clienti iniettava solo una soluzione fisiologica, mentre la fiala del vaccino finiva nella spazzatura. La Asl di Piacenza ha provveduto a sospendere l’infermiera, per la quale si è subito aperto un procedimento disciplinare che potrebbe portare al licenziamento.
(da agenzie)
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Febbraio 2nd, 2022 Riccardo Fucile
IL PARROCO DELLA CHIESA DI SANTO STEFANO NON SI ERA VACCINATO
Aveva deciso di non vaccinarsi perché, come ripetuto in diverse occasioni anche durante le omelie, era convinto che nei prodotti immunizzanti utilizzati per la campagna vaccinale fossero presenti tracce di cellule di feti abortiti.
Una posizione non in linea con quella ufficiale della Chiesa, anche perché questa ricostruzione cospirazionista è stata più volte smentita dalla comunità scientifica e dagli stessi esponenti del clero cattolico. Ma don Paolo Romeo non ha mai voluto cambiare la sua idea e, dopo essersi contagiato quasi un mese fa, è morto a Genova. Di Covid.
Il sacerdote ricopriva il ruolo di parroco dell’abbazia di Santo Stefano, nel centro storico di Genova. Un mese fa era stato sostituito da un “collega” che aveva preso, a titolo temporaneo, le redini della chiesa ligure a causa dell’assenza per motivi di salute di don Paolo Romeo.
Problemi legati all’infezione da Sars-CoV-2 che si è palesata in tutta la sua virulenza con quegli effetti nefasti che, purtroppo, abbiamo imparato a conoscere negli ultimi due anni. La sua capacita polmonare si è ben presto compromessa. I medici hanno provato a curarlo e a salvare la sua vita, ma il 1° febbraio è arrivata la notizia del suo decesso. Proprio per colpa del Covid.
Aveva 51 anni ed era molto conosciuto negli ambienti del clero genovese (ma anche tra i fedeli) per le sue posizioni conservatrici. Perché oltre alla sua battaglia contro il vaccino (condizionata da quella falsa credenza delle cellule dei feti inseriti all’interno dei prodotti, come sostenuto anche da altri suoi “colleghi”), in molti ricordano alcune sue omelie – anche durante cerimonie ufficiali – contro il ddl Zan. Parlava dell’omosessualità come di una malattia.
Posizioni senza possibilità di confronto, diventate convinzioni inscalfibili. Come quella sui vaccini anti-Covid che avrebbero potuto salvargli la vita.
(da agenzie)
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Febbraio 2nd, 2022 Riccardo Fucile
L’ARRESTATO AVEVA PRECEDENTI PENALI PER VIOLENZA SESSUALE
Gaetano Notato, 36 anni, paramedico volontario di Bari, è stato arrestato per
aver abusato do una studentessa all’interno di un’ambulanza. La ragazza, che si era sentita male a una festa, non era in grado di difendersi e sarebbe stata sequestrata all’interno del mezzo per due ore.
L’arrestato, presidente dell’associazione “SS Maria del Pozzo” di Capurso e con precedenti denunce per stalking e violenza sessuale, avrebbe “abusato della sua funzione e della minorata difesa della donna” al momento del fatto, in quanto “ubriaca e in stato di semi incoscienza – si legge nell’ordinanza di arresto – e probabilmente indotta alla sonnolenza attraverso la somministrazione di gocce” così l’avrebbe “costretta a subire atti sessuali”.
La presunta vittima ha deciso di denunciare circa due settimane dopo il fatto, rivolgendosi ad un centro antiviolenza, al Policlinico di Bari e poi alle forze dell’ordine. Agli investigatori ha fornito un racconto “estremamente dettagliato e coerente” scrive la gip Rosa Caramia, che ritiene le dichiarazioni della studentessa “attendibili” e “credibili”.
La ragazza, scrive il giudice, “ha descritto i particolari dell’abuso subito, descrivendone lucidamente ogni dettaglio, anche i più umilianti” e non ci sono elementi per “ipotizzare che siano frutto di intenti calunniosi”.
(da agenzie)
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Febbraio 2nd, 2022 Riccardo Fucile
VIOLATO IL DIRITTO INTERNAZIONALE
“Israele pratica l’apartheid contro i palestinesi ovunque essi si trovino”. A dirlo non è una Ong palestinese ma Amnesty International, la più autorevole organizzazione per la tutela dei diritti umani nel mondo, in un dossier di 278 pagine in cui viene descritto nel dettaglio il sistema di oppressione e dominazione israeliano nei confronti della popolazione palestinese, ovunque eserciti controllo sui loro diritti: non “solo” quelli residenti in Israele, ma anche quelli dei Territori palestinesi occupati e persino sui rifugiati che vivono in altri stati.
Nel rapporto si legge che le massicce requisizioni di terre e proprietà, gli omicidi illegali, i trasferimenti forzati, le drastiche limitazioni al movimento e il diniego di nazionalità e cittadinanza ai danni dei palestinesi fanno parte di un sistema che, secondo il diritto internazionale, costituisce segregazione, ovvero apartheid, un crimine contro l’umanità secondo lo Statuto di Roma del Tribunale penale internazionale.
Che cos’è l’aparthei
Quello dell’apartheid è un sistema istituzionalizzato di oppressione e di dominazione di un gruppo razziale su un altro. Si tratta una gravissima violazione dei diritti umani vietata dal diritto pubblico internazionale e nota, nel secolo scorso, per essere stata praticata ad esempio in Sudafrica dai bianchi sui cittadini neri. Le ampie ricerche e l’analisi giuridica condotta da Amnesty International insieme a consulenti esterni all’Ong dimostrano che Israele attua un sistema di questo tipo nei confronti dei palestinesi attraverso leggi, politiche e prassi che assicurano trattamenti discriminatori crudeli e prolungati.
Amnesty: “Israele tratta i palestinesi come un gruppo razziale inferiore”
Nel dossier Amnesty chiede al Tribunale penale internazionale di includere il crimine di apartheid nella sua indagine riguardante i Territori palestinesi occupati e a tutti gli stati di esercitare la giurisdizione universale per portare di fronte alla giustizia i responsabili del crimine di apartheid. “Il nostro rapporto rivela la reale dimensione del regime di apartheid di Israele. Che vivano a Gaza, a Gerusalemme Est, a Hebron o in Israele, i palestinesi sono trattati come un gruppo razziale inferiore e sono sistematicamente privati dei loro diritti. Abbiamo riscontrato che le crudeli politiche delle autorità israeliane di segregazione, spossessamento ed esclusione in tutti i territori sotto il loro controllo costituiscono chiaramente apartheid. La comunità internazionale ha l’obbligo di agire”, ha dichiarato Agnès Callamard, segretaria generale di Amnesty International.
(da Fanpage)
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Febbraio 2nd, 2022 Riccardo Fucile
CALANO ANCHE FORZA ITALIA, M5S E AZIONE
Il dopo Quirinale, come è stato gestito, ha una ricaduta enorme sui consensi ai
partiti. E, secondo il rilevamento effettuato da Alessandra Ghisleri per la Stampa, l’intransigenza di Giorgia Meloni ha pagato eccome.
“Tutti i leader politici che hanno partecipato attivamente all’elezione ad eccezione di Matteo Renzi (+4.2%) e Giorgia Meloni (+2.7%) perdono consensi nell’indice di fiducia rispetto alla fine dell’anno appena passato – scrive la Ghisleri a commento del sondaggio sulla Stampa-. Matteo Salvini (-5.3%) e Giuseppe Conte (-5.2%) guidano la classifica perdendo in un mese circa il 5.0%; tuttavia nel confronto con dicembre 2021 in minore difficoltà troviamo anche Enrico Letta con -1.5% e Luigi Di Maio (-1.1%).
Storia a parte per Silvio Berlusconi che da candidato alla guida del Paese con il suo ritiro perde il 2.1% delle preferenze dei suoi fan. Anche il presidente del Consiglio, pur rimanendo in testa alla classifica rispetto a dicembre 2021 perde il 3.7% insieme al suo governo (-3.5%)”.
Sui partiti l’esito è stato analogo, anche se Ghisleri avverte: “È necessario ricordare che registrando questi voti, a caldo dopo un’intensa settimana mediatico-politica, è opportuno leggere i numeri come possibili indicazioni su cui iniziare a lavorare e non come pietre”.
Comunque “Fratelli di Italia in due settimane guadagna il 2.2% arrivando al 21.1% e diventa il primo partito a scapito della Lega di Salvini che perde l’1.8% registrando il 16.7% dei consensi.
Nel centro destra anche Forza Italia (7.4%) paga lo scotto lasciando quasi un punto percentuale nel campo del non voto.
Anche nell’area del centro sinistra il Pd di Enrico Letta perde lo 0.8% attestandosi al 20.8%. Non meglio il M5S che nella confusione generale riesce a mantenere il 14.2% perdendo solo lo 0.2%.
Anche Azione di Carlo Calenda perde lo 0.7% ritrovandosi al 4.1%, mentre Italia Viva lo guadagna ritornando al 3.0%”, scrive Ghisleri.
(da agenzie)
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