FINI FUORI DAL PDL? MA PERCHE’ NON SE VANNO GLI ALTRI ?
MA QUALE RISPETTO DEL PROGRAMMA? QUELLO INAPPLICATO? O FORSE LO HANNO SCAMBIATO PER QUELLO DELLA LEGA?…. E DOVE MAI SI PARLAVA DI PROCESSO BREVE, IMMUNITA’, PRESCRIZIONI, SCUDO FISCALE? …DOVE SONO FINITE LA LOTTA ALLA CASTA, L’ABOLIZIONE DELLE PROVINCE, LA RIDUZIONE DELLA TASSE, LE MISURE SOCIALI, IL DIVIETO DEI DOPPI INCARICHI?
Il nostro commento di ieri al fuori-onda del presidente della Camera, Gianfranco Fini, e le relative polemiche, pare abbiano suscitato un discreto vespaio: centinaia di collegamenti, ivi compresi giornali, direzione del Pdl, istituzioni e lettori vari.
Riteniamo quindi doveroso dare una risposta cumulativa a tanti che ci hanno scritto, dichiarandosi anche critici verso quanto da noi affermato.
Premesso che noi siano autonomi da vincoli partitici e non abbiamo gli occhi foderati di prosciutto, diciamo intanto a chi ci ha scritto, sostendendo che in An non c’era democrazia interna, non si svolgeva mai un congresso e decideva tutto Fini, che sfonda una porta aperta.
Però noi lo abbiamo scritto allora, non adesso.
Se a qualcuno non piaceva An, le sue tesi o la sua gestione poteva non entrarci (come abbiamo fatto noi) o andarsene.
Un po’ di coerenza su: troppo comodo criticare Fini ora, quando non avete avuto le palle di dirgli le cose in faccia per convenienza.
Noi abbiamo sempre fatto opposizione a Fini e ne abbiamo pagato giustamente le conseguenze: altri gli pulivano le scarpe al suo passaggio per avere qualche poltroncina e ora fanno gli indignati.
Seconda considerazione: noi guardiamo a quello che uno sostiene come tesi politiche al momento e come tali le valutiamo.
Fini è incoerente, ha cambiato idea?
Giusto: ma allora qualcuno ci spieghi che coerenza avrebbe Berlusconi che ha prima ha finanziato Craxi e poi è entrato in politica anche per tutelare le sue aziende, che coerenza avrebbe Capezzone che nel 2004 accusava il premier di aver pagato magistrati, quale un Bondi che militava nel Pci, quale chi è saltato sul carro di Forza Italia perchè Dc e Psi erano state seppelliti dalle tangenti, quale chi ha visto nel nuovo partito solo un modo di arrivare a una poltrona?
O forse fare parte dei quadri di Publitalia ed essere prestati alla politica era un segno di impegno sociale e civile?
Le palle raccontatele ad altri non a noi.
Altra critica: Fini poteva starsene fuori dal Pdl, cosa ci è entrato a fare per contaminarlo?
A parte che Fini per noi può fare quello che crede, come tutti, a qualche forzaitaliota sfugge un dettaglio: senza An , Forza Italia non sarebbe al governo a studiare processi brevi per il premier, sarebbe col suo 26-28% ad arrancare tra un’aula di giustizia e un’altra.
Tanto per essere chiari a chi è convenuta la “fusione a freddo”.
Se An fosse rimasta per conto proprio, lo abbiamo detto subito, non sarebbe ora coinvolta in una gestione fallimentare del governo.
E arriviamo alla questione fondamentale: cosa ha detto Fini per “essere fuori dalla linea del Pdl?”
La cosa che dà fastidio di più è che chiede il rispetto delle istituzioni, di fronte a una visione monarchica del mandato popolare.
Condividiamo appieno e aggiungiamo: Berlusconi non è stato messo lì per farsi i cazzi propri, ma per rappresentare il popolo italiano di centrodestra.
E si dà il caso che questo elettorato non sia fatto da fighetti dei quartieri bene, da razzisti a piede libero, da evasori fiscali, da egoisti ed ipocriti, ma di gente perbene che se lo chiama un giudice si presenta, se arriva una multa la paga, se vede uno in difficoltà lo aiuta e non lo butta a mare.
Di gente umile che lavora nel pubblico e nel privato e che si vede rapinare dallo Stato il 50% di quello che guadagna per avere servizi da terzo mondo, una sanità da intervento di Emergency, disastri ambientali dovuti all’incuria dello Stato.
Un popolo di centrodestra fatto di giovani disoccupati e precari che non possono programmare il futuro, di anziani senza assistenza, di sposi senza casa, di poveri senza tetto.
Senza il voto di costoro col cazzo che il centrodestra avrebbe mai vinto le elezioni e mai le rivincerà in futuro, chiaro?
Se un premier, chiunque sia, è capace di rappresentare queste istanze nel tempo, bene, altrimenti si tolga dalle palle.
Una destra esisteva prima di lui e sopravviverà alla sua dipartita.
E a chi richiama il programma che Fini avrebbe tradito, riserviamo un’altra scarica di domande, con una premessa.
Non pigliateci per i fondelli con il programma, prima tornate a rileggervelo, salvo che nel vostro servilismo non lo abbiate scambiato con quello della Lega.
C’era forse scritto nel programma che ci si sarebbe appiattiti sulle tesi razziste della Lega?
Qualcuno osserva: ma se non calvalchiamo la Lega, perdiamo voti.
Cazzate: da un lato il popolo va educato a riflettere e migliorare, dall’altro da una campagna aggressiva la Lega uscirebbe a pezzi e Bossi lo sa bene e abbassarebbe la cresta.
Dipende con chi ha a che fare: ve la immaginate la famelica classe politica della Lega senza poltrone? Ma siamo seri su.
Oppure forse nel programma c’era scritto che si sarebbe fatto lo scudo fiscale per premiare i grandi evasori, il lodo Alfano, il processo breve, la prescrizione dei reati per evitare i processi al premier?
Certo Berlusconi ha diritto di governare e il dovere di presentarsi in tribunale. Non può farlo per i suoi impegni di presidente del Consiglio?
E chi gli ha detto di presentarsi come candidato premier? Glielo ha ordinato il medico personale o forse non gli conveniva per evitare i processi?
Fermo restando che nessuno dubita, fino a prova contraria, della sua innocenza, ricordiamo che un uomo di destra non scappa, affronta le accuse e dimostra la sua estranietà ai fatti.
O forse nel programma c’era scritto che dovevamo buttare a mare donne e bambini immigrati senza verificare se hanno diritto di asilo?
O discriminare gli immigrati regolari?
O mandare a casa le badanti, come inizialmente qualcuno avrebbe voluto?
O c’era scritto e ci si era impegnati piittosto per ridurre i costi della Casta, abolire le province e gli enti inutili, vietare i doppi incarichi (ministri e parlamentari), ridurre le tasse?
E non è stato forse fatta una mazza per l’opposizione della Lega e l’ignavia di qualcun altro?
Non c’erano forse nel programma impegni per evitare i disastri ambientali, la promessa di creare occupazione, di garantire un futuro ai precari?
Non si parlava forse di riconoscimenti alle forze dell’ordine, di potenziamento dei mezzi per la lotta alla criminalità e siamo finiti con 30.000 agenti incazzati sotto le finestre di palazzo Chigi?
O forse nel programma si parlava di partecipazione ai compleanni di vergini18enni, feste in tubino nero a Palazzo Grazioli, foto nei bagni, escort nel lettone di Putin?
Comportamenti che ci hanno spittanato in tutto il mondo.
E un uomo di destra dovrebbe far finta di nulla? O dovrebbe incazzarsi con chi ha messo il nostro mondo alla berlina?
Quindi meno male che Fini attualmente ha espresso opinioni e critiche sensate: se poi a qualche razzista non piace che un immigrato che lavora e paga le tasse possa anche votare dopo 5 anni, il problema è suo, della sua psiche e dei suoi complessi esistenziali.
Comunque i fighettini, se si trovano a disagio nel Pdl con gente del popolo, possono sempre togliere il disturbo: tornino a giocare a golf, a frequentare i salotti buoni e le feste esclusive dove gira la coca.
A noi girano solo le palle a sentire certi discorsi da snob aristocratici senza neanche lo stemma araldico.
La destra del futuro sarà nazionale, popolare e sociale.
E intellettualmente onesta e tollerante.
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