LA MELONI PARACADUTA FIDANZA IN LIGURIA, NON BASTAVA IL GABIBBO DI NOVI LIGURE
TOTI ALLE PRESE CON LA NUOVA GIUNTA REGIONALE: PARTITI A CACCIA DI POLTRONE E INDAGATI CHE CORRONO PER ASSESSORATI
Non sono certi i migranti la prima preoccupazione di Giovanni Toti, neo presidente miracolato della Regione Liguria: sulla composizione della nuova Giunta regionale si stanno infatti scatenando gli appetiti dei partiti di centrodestra, in crisi di astinenza da anni.
Se la Corte sui ricorsi deciderà che i consiglieri devono restare trenta e respingerà il ricorso di Toti per avere una maggioranza più ampia, come peraltro logica e giurisprudenza inducono a pensare, il presidente avrà appena sette assessori da nominare.
Una sicura è la leghista Sonia Viale come vice, esperta in pubbliche relazioni e da sempre molto vicina all’indagato Maroni.
Un assessorato chiave è la Sanità che, sul modello Lombardia, tenderà a dare maggiore spazio alle convenzioni con privati: non a caso si parla di “tecnici” di area Forza Italia-Lega, in linea con la filosofia formigoniana che tanti scandali ha prodotto da quelle parti.
Alle infrastrutture e ai porti o un altro presunto tecnico o un leghista indagato per peculato che, essendo esperto di alpinismo (ha scalato persino i ponteggi di Galleria Mazzini), il mare lo conosce bene, avendolo visto dall’alto.
Ma affittando alloggi a Fincantieri, almeno un raccordo con il mondo marittimo lo si può trovare.
Alla caccia (l’ambiente è altra cosa) potrebbe andare un leghista savonese sponsorizzato da un altro leghista indagato per peculato, da sempre rappresentante della lobbie dei cacciatori.
All’urbanistica si parla di un farmacista, esperto nel dosare i rapporti di forza in Forza Italia e conquistarne la leadership locale. In rappresentanza della Riviera, da sempre terra di accordi trasversali per far eleggere tutto e l’incontrario di tutto.
Alla protezione civile, dopo i disastri paitiani, si sta pensando a sostituire la indagata Raffaella con qualcuno che abbia più titoli di lei: l’ideale pare sia l’indagato Bertolaso.
Infine il turismo, su cui si sta consumando una tragedia sotto il solleone: il posto sarebbe stato promesso a Fratelli d’Italia.
Ma tra l’unico consigliere indagato per peculato e un paio di aspiranti alla poltrona si è scatenata una lotta senza quartiere per il posto allo sgabello di bagnino con vista sul turismo e allora la Meloni starebbe pensando che l’ideale sarebbe l’europarlamentare Carlo Fidanza, residente a Milano, altro pendolare paracadutato in Liguria.
Almeno farebbe il viaggio assieme al Gabibbo bianco sulla Milano-Serravalle e si terrebbero compagnia.
Liguria, terra di conquista: chiunque vinca, è sempre un insuccesso per i liguri e un affare per le lobbies.
Dimenticavamo, esiste anche un eletto di area Ncd: se Toti non dà un assessorato anche a loro, magari al capolista, ovviamente indagato per peculato pure lui, rischia di andare sotto ancor prima di cominciare.
Avanti, c’è posto per te.
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