SCANDALO SLOT, INVECE DI 98 MILIARDI, ORA IL GOVERNO FA LO SCONTO: CHIEDE AI CONCESSIONARI SOLO 804 MILIONI
TREMONTI HA CREATO UN COMMISSIONE TECNICA PER RIMODULARE LE MULTE CON “RAGIONEVOLEZZA”: DOPO AVER EVASO IL FISCO, LE DIECI CONCESSIONARIE COSI’ PAGHERANNO UN CENTESIMO DEL DOVUTO…. SOLO I COMUNI CITTADINI VENGONO TASSATI IN BASE ALLA LEGGE… LA ATLANTIS DI CORALLO, LA BOCCETTA E WALFENZAO PASSA DA DOVER PAGARE 30 MILIARDI AD APPENA 345 MILIONI, MA CHE STRANO
La notizia è confermata stamane sul “Secolo XIX” da Marco Menduni, il giornalista che per primo aveva sollevato il coperchio su quello che è stato definito “il più grosso scandalo” economico del dopoguerra e che riguarda il mondo delle slot machine.
Mentre stamane il pm Marco Smiroldo ripeterà , davanti alla Corte dei Conti, la richiesta della Procura, ovvero l’applicazione alle dieci concessionarie della maximulta di 98 miliardi di euro, si moltiplicano i tentativi per favorire gli evasori.
Ricordiamo che la vicenda riguarda i primi passi dell’installazione delle slot nel nostro Paese: per diverso tempo i concessionari non avevano collegato le macchinette al cervellone ministeriale, evitando quindi di versare la parte dovuta allo Stato.
Tra versamenti non effettuati e ammende su imposte evase, la Corte dei Conti aveva quantificato in 98 miliardi di euro la somma dovuta dalle concessionarie.
Dopo vari tentativi “politici” di insabbiare l’inchiesta, gli avvocati delle concessionarie avevano sollevato un problema di competenza di fronte alla Corte di Cassazione che, dopo un anno, ha però dato loro torto, ribadendo la competenza della Corte dei Conti e parlando di “spreco di risorse pubbliche”.
Oggi si ricomincia con due istanze della difesa che punterà sia a un rinvio che alla nullità del procedimento.
Ma l’elemento più clamoroso che rivela Menduni è l’intervento del Ministro dell’Economia in persona per cercare di dare una mano ai concessionari, ovvero agli evasori.
Il ministero ha infatti nominato una commissione tecnica con l’incarico di “rimodulare le multe in base a criteri di ragionevolezza”.
Sapete a che bel risultato ha portato questo esame? A ridurre il dovuto da 98 miliardi di euro a 804 milioni di euro.
La posizione della Corte invece è rimasta ferrea: la “ragionevolezza” può essere sollecitata quando ci si trovi di fronte a calcoli abnormi.
Ma le penali, in questo caso, sono state calcolate secondo quando stabilito al momento della firma del contratto.
La Procura fa notare che “non si può agire con severità nei confronti del comune cittadino e non fare altrettanto in questo caso. Non si può firmare un contratto con lo Stato pensando che le clausole liberamente firmate e sottoscritte siano una burla”.
Alla fine si è mosso il potere politico, proprio quello che ogni giorno sostiene che certe misure non si possono prendere per mancanza di risorse, ma che poi abbuona 97 miliardi a chi invece li deve.
Una cosa incredibile, che può succedere solo in Italia.
Una multa da 98 miliardi che si riduce a meno di 1/100.
E caso strano la società maggiore debitrice, la Atlantis, passa da 30 miliardi a 345 milioni da versare.
Proprio quella società (oggi Betplus) che ha come azionista di maggioranza Francesco Corallo, il re dei casino di St. Lucia, come ex rappresentante in Italia Amedeo La Boccetta (ex An ,ora fedelissimo di Silvio) e come commercialista quel Walfenzao che risulta anche amministratore di Printemps e Timara, le due società di Montecarlo dell’ex casa si An.
Tutti improvvisamente beneficiati di uno sconto di 29,6 miliardi di euro dal governo italiano.
Che ha l’acqua alla gola, ma rinuncia a incassare 97 miliardi dai concessionari delle slot taroccate.
Un altro elemento: la licenza di Corallo per le sue slot machine italiane scade a maggio 2011 e il rinnovo sarà duro perchè serve un robusto certificato antimafia.
Vogliamo scommettere che otterrà il rinovo della licenza?
Leave a Reply