Settembre 21st, 2015 Riccardo Fucile
ALLA CONVENTION DI “CONSERVATORI E RIFORMISTI” SANCITA L’INTESA CON “FARE” DI TOSI
“Il panorama del centrodestra italiano si apra a nuove prospettive”: questa la proposta che sembra emergere dalla due giorni di Cortina, organizzata dai “Conservatori Riformisti” di Raffaele Fitto.
A Cortina si sono alternati politici di vari schieramenti, dai Conservatori e Riformisti a Fratelli d’Italia, da Forza Italia fino al movimento di Tosi.
«Il centrodestra dobbiamo ricostruirlo sui contenuti» ha sottolineato Fitto invitando a prendere esempio dal premier britannico Cameron.
«Dobbiamo andare oltre, guardare ai prossimi anni, non ai prossimi giorni».
E, rispetto ai «troppo timidi» tagli fiscali di Renzi, per Fitto serve «un vero choc fiscale, con 40 miliardi di tasse in meno».
Ma a Cortina si è parlato anche di leadership nel centrodestra. E non sono mancate le frecciate verso la Lega Nord.
Per il deputato Roberto Caon, esponente del Fare! tosiano, «se Salvini e Zaia insistono nell’affrontare la questione della leadership del centrodestra come se si trattasse di una bega condominiale non fanno altro che agevolare il gioco di Matteo Renzi. L’unica strada per mandare a casa il governo di Renzi», ha aggiunto, «è riunire tutte le forze moderate di centrodestra sotto un programma comune, che sia chiaro e realizzabile, e promuovere le primarie di coalizione per scegliere un candidato comune. I giochi di potere all’interno del Carroccio, al contrario, non fanno altro che frammentare il centrodestra e favorire la permanenza di Renzi a Palazzo Chigi».
Nel suo intervento Fitto ha sottolineato: “Proponiamo le primarie, non come le ha fatte il Pd, ma secondo il modello classico americano a tappe, per ricostruire il centrodestra. Il centrodestra italiano deve tornare a parlare ai 10 milioni di nostri elettori delusi e astenuti, alle piccole imprese, agli artigiani, ai commercianti, a tutti quelli che non votano a sinistra, ma sono rimasti delusi dalle stagioni di governo del centrodestra.”
E ancora: “Proponiamo, rispetto ai troppo timidi tagli fiscali di Renzi, un vero “choc fiscale”, con 40 miliardi di tasse in meno, e con corrispondenti tagli alla spesa pubblica. Solo cosi’ l’Italia potra’ tornare a crescere in modo sostenuto : altrimenti, anche con Renzi, si restera’ inchiodati allo “zero virgola”.”
Poi l’annuncio che “nelle prossime settimane, iniziero’ un “giro d’Italia” e partira’ l’organizzazione anche territoriale del nostro movimento.”
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Settembre 14th, 2015 Riccardo Fucile
NUMEROSI OSPITI AL MEETING DEL 19-20 SETTEMBRE: DAL MINISTRO DELLA CARINZIA RAGGER A VAN ORDEN, DALLA GARDINI A RAMPELLI, DAL SINDACO DI VENEZIA BRUGNARO A FLAVIO TOSI, DA LAURA COMI A CAPEZZONE, DA SUSY DE MARTINI A SERNAGIOTTO, DA CONFARTIGIANO A CONFCOMMMERCIO
“L’appuntamento di Cortina è nato anni fa per creare un dibattito nel Centrodestra ed è da qui che
vogliamo ripartire”.
Questo il messaggio di Remo Sernagiotto, europarlamentare del movimento dei Conservatori e Riformisti e organizzatore, insieme a Leonardo Padrin e Cinzia Bonfrisco, della due giorni ampezzana.
Sabato 19 e domenica 20 settembre Cortina ospiterà il meeting che punta a dare un nuovo volto al Centrodestra italiano.
Ci saranno esponenti dei Conservatori e Riformisti, dell’ECR ma anche dei Fratelli d’Italia e di Forza Italia, passando per Tosi e il sindaco di Venezia Brugnaro.
“Abbiamo deciso — spiega Sernagiotto – di invitare tutti i referenti del Centrodestra per sederci ad un tavolo e decidere come costruire il futuro: non può essere che l’unico oppositore di Renzi ad oggi sia la Lega. Dobbiamo lavorare per creare una coalizione forte e compatta, che sappia dare uno slancio all’economia, riduca le tasse, dia sostegno all’impresa e risposte concrete ai problemi di oggi. Disoccupazione, immigrazione, educazione per i nostri figli, solo per dirne alcuni”.
“Ci sarà — annuncia Sernagiotto – anche il Ministro della Carinzia Christian Ragger: un esempio per far capire cosa c’è di sbagliato in Europa. Non possiamo avere regole comuni per i pomodori e avere una fiscalità diversa. C’è tanto da fare, ma per farlo dobbiamo prima di tutto trovare l’identità e i valori di un Centrodestra che negli ultimi anni ha perso la strada. Il primo obiettivo sarà quello di individuare un leader in cui i cittadini si riconoscano, scelto attraverso un percorso democratico che vedrà il confronto di tutti”.
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Settembre 14th, 2015 Riccardo Fucile
NUMEROSI OSPITI AL MEETING DEL 19-20 SETTEMBRE: DAL MINISTRO DELLA CARINZIA RAGGER A VAN ORDEN, DALLA GARDINI A RAMPELLI, DAL SINDACO DI VENEZIA BRUGNARO A FLAVIO TOSI, DA LAURA COMI A CAPEZZONE, DA CATTANEO A SERNAGIOTTO, DA CONFARTIGIANO A CONFCOMMMERCIO
“L’appuntamento di Cortina è nato anni fa per creare un dibattito nel Centrodestra ed è da qui che
vogliamo ripartire”.
Questo il messaggio di Remo Sernagiotto, europarlamentare del movimento dei Conservatori e Riformisti e organizzatore, insieme a Leonardo Padrin e Cinzia Bonfrisco, della due giorni ampezzana.
Sabato 19 e domenica 20 settembre Cortina ospiterà il meeting che punta a dare un nuovo volto al Centrodestra italiano.
Ci saranno esponenti dei Conservatori e Riformisti, dell’ECR ma anche dei Fratelli d’Italia e di Forza Italia, passando per Tosi e il sindaco di Venezia Brugnaro.
“Abbiamo deciso — spiega Sernagiotto – di invitare tutti i referenti del Centrodestra per sederci ad un tavolo e decidere come costruire il futuro: non può essere che l’unico oppositore di Renzi ad oggi sia la Lega. Dobbiamo lavorare per creare una coalizione forte e compatta, che sappia dare uno slancio all’economia, riduca le tasse, dia sostegno all’impresa e risposte concrete ai problemi di oggi. Disoccupazione, immigrazione, educazione per i nostri figli, solo per dirne alcuni”.
“Ci sarà — annuncia Sernagiotto – anche il Ministro della Carinzia Christian Ragger: un esempio per far capire cosa c’è di sbagliato in Europa. Non possiamo avere regole comuni per i pomodori e avere una fiscalità diversa. C’è tanto da fare, ma per farlo dobbiamo prima di tutto trovare l’identità e i valori di un Centrodestra che negli ultimi anni ha perso la strada. Il primo obiettivo sarà quello di individuare un leader in cui i cittadini si riconoscano, scelto attraverso un percorso democratico che vedrà il confronto di tutti”.
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Agosto 25th, 2015 Riccardo Fucile
“BERLUSCONI VUOL REGALARE IL CENTRODESTRA A RENZI PER TRATTARE CON LUI”
“Ormai Berlusconi blocca il centrodestra. Il suo è un modo per continuare a dialogare con Matteo
Renzi”.
Raffaele Fitto, un tempo enfant prodige di Forza Italia, oggi è il leader della nuova formazione Corservatori e riformisti. Non si scompone, dunque, sulla presa di posizione dell’ex Cavaliere.
Onorevole Fitto, Giovanni Toti evoca le primarie del centrodestra ma Silvio Berlusconi con un tratto di penna boccia la consultazione interna alla coalizione.
“Per quanto mi riguarda non è una novità . Anzi. Come spesso succede attorno a Berlusconi ci sono coloro i quali scelgono di autocontraddirsi, anzichè contraddirlo”.
Lei ha lasciato Forza Italia anche per questo motivo.
“Per anni ho chiesto strumenti di democrazia interna per il rinnovo degli organi di partito. Ma il problema è sempre lo stesso”.
A cosa si riferisce?
“A Berlusconi. Il quale si ostina a gestire il presente ma non pensa in alcun modo al futuro. In sostanza, il leader di Forza Italia, dopo il Nazareno 1, vuole regalare il centrodestra a Matteo Renzi, che è il suo interlocutore principale sulle riforme, sulla Rai”.
Da venti anni parliamo sempre e soltanto di Silvio Berlusconi. Può essere che sia soltanto lui il cancro del centrodestra?
“In realtà c’è anche un ‘altra questione: quello della classe dirigente. C’è la necessità di rinnovarla. Ma la dobbiamo far scegliere ai nostri elettori. Non possiamo pensare di fare dei casting per selezionarla”
Lei è favorevole alle primarie. Ma Berlusconi si oppone perchè “molte volte sono state uno strumento manipolabile”.
“Infatti, devono essere regolamentate per legge. Questo eviterebbe le manipolazioni di cui parla Berlusconi. Faccio un flash: basterebbe far votare coloro i quali sono iscritti nelle liste elettorali. E poi mi faccia dire un’altra cosa su Berlusconi”.
Cosa?
“Per mesi Berlusconi e i suoi hanno evocato come modello il partito repubblicano statunitense. Peccato che i repubblicani americano stiano svolgendo le primarie. Ecco, la contraddizione”.
Se Forza Italia confermasse questa linea anti-primarie, voi Conservatori come vi comporterete?
“Il nostro progetto ha bisogno del tempo necessario. Siamo convinti che si debba tornare a parlare dei problemi dei cittadini. Bisogna adesso comprendere cosa vorranno fare gli altri partiti della coalizione”.
Partecipereste alle primarie con la Lega di Salvini e Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni?
“È un tema aperto. C’è la necessità di mettere in campo questo percorso”.
Nei sondaggi la Lega veleggia attorno 15%. Dunque se così fosse Salvini e le sue posizione oltranziste avrebbero la meglio.
“Le primarie non sono soltanto l’occasione per votare qualcuno. Ma si voterà qualcuno sulla base di ciò che propone”.
Giuseppe Alberto Falci
(da “La Repubblica”)
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Luglio 17th, 2015 Riccardo Fucile
FITTO FONDA IL SUO MOVIMENTO, SILVIO CHIAMA ALLA RIVOLUZIONE CONTRO I GIUDICI, VERDINI FA LE GRANDI MANOVRE
Il finale è un ruggito. Raffaele Fitto arringa i suoi, nella sala gremita: “Facciamo sentire che siamo
dei leoni, andiamo in giro per l’Italia. Qui nasce un nuovo progetto, perchè l’attuale centrodestra non ha prospettive”.
Aula dei gruppi, parlamentari, alla Camera. Pienissima. Pieno anche fuori per il battesimo del nuovo movimento (e della nuova scissione di Forza Italia), Conservatori e Riformisti. Simbolo, un leone blu.
Poche ore prima, stessa sala, altri ruggiti. Dal suono antico.
Il vecchio leone, Silvio Berlusconi, carica i suoi: “Io non me ne vado. Resto qui ad affrontare anche la sinistra e i pm. E non avendo più nulla, nessuno che mi copre, potrebbe anche accadere che qualche pm potrebbe anche portarmi a non essere più libero. Se dovesse accadere, spero abbiate il coraggio di fare una rivoluzione”.
C’è meno gente alla conferenza degli amministratori di Forza Italia. Pochi i parlamentari perchè sussurrano i maligni, hanno capito quello che frulla per la testa di Berlusconi. Che non è un’idea nuova, ma suona davvero male per l’attuale ceto politico: un nuovo movimento, di non professionisti della politica, lasciando Forza Italia come bad company.
Vecchia storia che il Cavaliere un po’ smentisce (“Non rottamo nulla”) ma al tempo stesso conferma parlando di un’idea “pazza” a cui sta lavorando da settimane: “Una grande casa aperta della speranza, potete chiamarla come volete, L’Altra Italia o come più vi piace, l’importante è che non ci siano politici di professione”.
È la giungla delle nuove sigle, nel giovedì da leoni del centrodestra. Quelle che si vedono.
E quelle che non si vedono, come il gruppo di Verdini pronto — al momento opportuno — a sostenere le riforme di Renzi.
Sono una decina i parlamentari “responsabili”, mentre Fitto i gruppi al Senato già li ha fatti. E Berlusconi continua a ruggire contro i giudici: “Sono stato fatto fuori con una sentenza infame che sarà ribaltata dalla Corte dell’uomo di Strasburgo. Quella sentenza è un obbrobrio che non ha diritto di cittadinanza, siamo in una democrazia sospesa”.
È davvero una giungla. Raffaele Fitto, ormai, parla inglese.
Il suo movimento ha avuto la benedizione dal premier inglese David Cameron: “Il centrodestra che vogliamo costruire ha una posizione non equivoca sul piano internazionale. Noi guardiamo a Washington, a Londra e a Gerusalemme. Non alla Russia o alla Corea del Nord”.
Silvio Berlusconi, nel rispolverare un altro classico del repertorio, il complotto tedesco, invece si spinge a immedesimarsi con Tzipras anche se, come ricorda polemicamente Fitto, Forza Italia sta nel Ppe della Merkel (e in Europa la contesta davvero poco): “Tzipras — dice l’ex premier – l’hanno trattato come me nel 2011. Quando si guarda a questa Europa si avverte una carenza di leadership da paura. Un’Europa che ha accettato l’egemonia della Germania che a sua volta segue i diktat degli Stati Uniti. Il risultato è una situazione non lontanissima da quella che ha provocato due guerre mondiali”.
Insomma, ogni ruggito evoca un aspetto del berlusconismo che fu, ai tempi d’oro. Fitto, di fatto, ripropone la parte liberale del programma di Forza Italia: taglio della spesa, più mercato, un nuovo welfare, sicurezza.
Verdini la manovra sui parlamentari per cercare maggioranze, come i tempi di Scilipoti.
E Berlusconi è in preda all’ossessione dei giudici e immagina rifondazioni e predellini mentre l’immobilismo prosciuga il suo consenso.
Solo il tempo farà vedere chi sbranerà l’altro.
Al momento però nessuno è in grado di sbranare Renzi. E nemmeno di impaurirlo.
(da “Huffingtonpost”)
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Luglio 16th, 2015 Riccardo Fucile
TRA RIFERIMENTI A PREZZOLINI E MODELLO ORGANIZZATIVO LEGGERO, FITTO LANCIA LA SFIDA A BERLUSCONI
Un leone blu con bande tricolore e la scritta Conservatori e Riformisti: nel pomeriggio Raffaele
Fitto ha presentato il nuovo simbolo del partito a cui ha dato vita, insieme a Daniele Capezzone e ad oltre 30 parlamentari.
Nell’Auletta stracolma dei Gruppi in Via di Campo Marzio, di fronte a Geoffrey Van Orden, esponente di spicco dei Conservatori inglesi, vicepresidente del Gruppo ECR dei Conservatori e Riformisti Europei al Parlamento europeo, e guida della New Direction Foundation, think-tank internazionale del mondo conservatore, c’è stata la prima uscita ufficiale del nuovo partito, con la presentazione del programma che si ispira in molte parti ai conservatori inglesi.
Per quanto riguarda l’economia, Stato leggero, meno tasse (addirittura 40 miliardi in meno), riduzione della spesa e forte vocazione aziendalista.
Per quanto riguarda l’Europa, i vincoli europei non devono essere un dogma: a partire dal muro del 3% e dalla contestazione del Fiscal compact.
Per quanto riguarda la collocazione politica Fitto ha ribadito: “Siamo collocati nel centrodestra in modo assolutamente chiaro e non discutibile. Siamo impegnati nel centrodestra in modo alternativo al governo Renzi. Non vogliamo mettere in campo in alcun modo un sottobosco di accordi sottobanco”.
Poi il riferimento a Prezzolini, anche in un video: “”Il vero conservatore guarda indietro per andare avanti”; “per un vero conservatore lo Stato dovrebbe essere forte ma anche minimo”; “un vero conservatore nell’Italia di oggi, in cui non c’è quasi nulla da conservare, è un innovatore”.
Quanto al modello organizzativo, la novità è che non ci saranno cariche calate dall’alto, anzi non ce ne saranno proprio nella prima fase: “Sul sito di conservatori e riformisti permetteremo a tutti di partecipare e fare proposte con Facebook e Twitter. Il nostro programma e il nostro modello organizzativo lo presenterEmo solo dopo avere ascoltato chi vuole contribuire al progetto”.
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Luglio 15th, 2015 Riccardo Fucile
DOMANI A ROMA PRESENTA LOGO E PROGRAMMA DEI “CONSERVATORI RIFORMISTI”…”NE’ CON LA MERKEL, NE’ CON MARINE LE PEN”… “VOGLIAMO CHE IL POPOLO DI CENTRODESTRA TORNI A VOTARE”
«Il nostro movimento nasce per stare fuori dai cortili di Camera e Senato. Stiamo lontani dai
patti del Nazareno futuri così come siamo stati lontani da quelli del passato. E non abbiamo nulla a che vedere nè con il mercato di senatori nè tantomeno con la contabilità dei transfughi».
Ancora ventiquattr’ore e Raffaele Fitto solleverà il sipario sul suo movimento.
Dopo mesi scanditi prima dalla rottura con Forza Italia poi dalla nascita di un gruppo autonomo a Palazzo Madama, l’ex ministro presenta «Conservatori e riformisti».
Forte di un ancoraggio europeo ai conservatori che non stanno nel Ppe, e con in tasca un rapporto privilegiato con i britannici di David Cameron, la «cosa» fittiana potrebbe avere come simbolo un leone, simbolo della pattuglia a Bruxelles.
O, in subordine, l’albero che sta nel simbolo del conservatori d’oltremanica.
Anche Denis Verdini, come lei, sta lasciando Forza Italia. Non farete pezzi di strada insieme ?
«Siamo all’opposizione del governo Renzi. I “nazareni” presenti o futuri non ci interessano»
Anche Silvio Berlusconi è venuto sulla vostra linea.
«Berlusconi si è chiuso in una gabbia di rancore. Mi creda, lo dico col rammarico di chi continua a provare affetto per lui nonostante tutte le cattiverie che mi sono state riservate».
E sulla politica?
«Sulla politica Berlusconi, di fatto, non esiste più. E dire che avrebbe potuto uscire di scena agevolando un ricambio, cosa da cui si è tenuto ben lontano… Il risultato è che ora c’è un centrodestra che non ha più respiro, chiuso in una ridotta minoritaria, in cui Matteo Salvini può agevolmente fare la voce grossa e giocare la sua partita personale».
Resta il fatto che sempre a quel centrodestra vi rivolgerete anche voi. O no?
«Noi siamo per una nuova visione. Tanto per capirci, come non stiamo con Alexis Tsipras, non stiamo nemmeno con Angela Merkel o con Marine Le Pen. I nostri orizzonti sono a Washington, a Londra e a Gerusalemme»
Ambiziosi.
«Semmai realisti. C’è un intero blocco sociale, che un tempo votava per Forza Italia o per Alleanza nazionale, che adesso si tiene ben distante dalle urne. Noi puntiamo a riprendere quei voti. Voti di partite Iva, di artigiani, di piccoli imprenditori, di professionisti. Un elettorato, insomma, che il Berlusconi di oggi non può più riportare a casa».
E voi sì?
«Noi lavoreremo per questo. Gliel’ho detto, abbiamo già iniziato a mettere il naso fuori dai cortili del Parlamento. E proprio per questo non siamo per nulla interessati nè ai giochetti di palazzo di Matteo Renzi, nè a quelli di altri».
Pensa che Renzi e il suo governo siano messi male?
«Il presidente del Consiglio e i suoi hanno il fiato corto. Boccheggiano manco fosse la fine della legislatura. Lo si vede da come sono impegnati a raccattare a destra i voti al Senato e a come provano a tenere buona la sinistra interna giocando con i rinnovi alle presidenze della commissioni parlamentari. Renzi ha inanellato una serie infinita di partite giocate male. È sotto gli occhi di tutti».
I vostri programmi? Puntate alle primarie del centrodestra, magari con una sua candidatura?
«Le primarie sono ancora un obiettivo ma non è il momento dei nomi. Nel nostro programma ci sono sia uno shock fiscale che quei tagli alla spesa pubblica che il governo aveva promesso e poi non ha mai fatto. Penso a Carlo Cottarelli. E a quel suo lavoro di spending review finito in chissà quale cassetto».
Tommaso Labate
(da “il Corriere della Sera”)
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Luglio 7th, 2015 Riccardo Fucile
“BASTA CON L’ASSE FRANCO-TEDESCO, PER FERMARE I POPULISMI OCCORRE UN’EUROPA MODERNA E RIFORMISTA”… E FITTO CONTINUA A RACCOGLIERE ADESIONI ANCHE ALLA CAMERA
“Dopo un anno di lavoro in Unione Europea — spiega Sernagiotto — ho deciso di cambiare strada.
La mia scelta è dettata da discordanti visioni con il PPE: l’uscita da Forza Italia è una conseguenza inevitabile perchè il partito italiano oggi fa parte del Partito Popolare Europeo”.
“Il PPE — commenta l’europarlamentare veneto — è fermo su posizioni rigide, dopo 8 anni di deflazione bisogna puntare ad una strategia economica espansiva. Un esempio su tutti? Il Quantitative Easing andava fatto 5 anni fa per far ripartire i mercati. L’ECR è a favore del libero mercato, si batte per una minore tassazione e contro la burocrazia e si pone come difensore della sovranità dei singoli stati contro il federalismo europeo: valori in cui mi riconosco e che voglio portare avanti”.
“Non possiamo inoltre sottovalutare la nascita di movimenti di estrema destra ed estrema sinistra nel panorama europeo — dichiara Sernagiotto — bisogna riuscire a contenere queste frange e a lavorare per un’Europa moderna e riformista. All’indomani del referendum greco si sono incontrati la Merkel e Hollande: e gli altri Paesi? La politica europea non può essere stabilita a tavolino da un asse franco-tedesco. Purtroppo questa è la direzione verso cui sta andando il PPE, una posizione che non condivido”.
Il parlamentare europeo Remo Sernagiotto ha così aderito oggi al Gruppo dei Conservatori e Riformisti (ECR) rafforzando il nuovo Movimento di Raffaele Fitto : i Conservatori e Riformisti Italiani che intendono riprodurre in Italia il programma ECR per lo stimolo della crescita economica attraverso una tassazione più bassa ed il taglio dei costi della burocrazia necessari alle imprese per la loro crescita e la creazione di nuovi posti di lavoro.
Il Gruppo ECR comprende 74 parlamentari di 16 diversi Paesi .
Il Presidente del Gruppo On. Syed Kamall ha dichiarato : “Siamo felicissimi che Remo Sernagiotto abbia deciso di unirsi al nostro Gruppo . La sua esperienza imprenditoriale bene si sposa con la nostra opinione che mira a supportare le persone che sanno affrontare dei rischi e che vogliono aprire la loro impresa e sono certo che lui rappresenterà una eccellenza per la delegazione italiana che ha una leadership forte come quella di Raffaele Fitto . Il gruppo ECR continua a crescere perchè noi crediamo fermamente nei principi cari alla maggior parte degli Europei : lavorare sodo , supportare le piccole imprese, seguire i nostri principi e governare nel modo più vicino alla gente . Spero di continuare ad accogliere nel prossimo futuro altri parlamentari italiani e di altri Paesi Europei ”
Il leader dei Conservatori e Riformisti, Raffaele Fitto ha commentato: ” Sono felicissimo per la scelta e l’impegno dell’amico e collega Remo Sernagiotto: con l’Ecr a livello europeo, e con i Conservatori e Riformisti a livello italiano.Le ragioni della sua decisione testimoniano per un verso cio’ che il centrodestra doveva fare da tempo, e per altro verso cio’ che ci proponiamo noi: difendere le ragioni della liberta’, lavorare per l’Italia che lavora e produce, impegnarci per una drastica riduzione delle tasse e della spesa pubblica eccessiva e improduttiva. Pensare di fare queste cose stando nel Ppe della Merkel, come fanno erroneamente altri, e’ pura illusione”.
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Giugno 17th, 2015 Riccardo Fucile
IN OCCASIONE DELL’INCONTRO CON GROVER NORQUIST, IL LEADER DEI CONSERVATORI E RIFORMISTI HA ILLUSTRATO LE PROPOSTE FISCALI DEL NUOVO MOVIMENTO… “PRIMARIE NON SOLO SUI CANDIDATI, MA ANCHE SUL PROGRAMMA”
Raffaele Fitto, leader dei Conservatori e Riformisti, in occasione dell’incontro pubblico a Roma con il
guru antitasse Grover Norquist, leader di Americans for tax reform, che al grido di “Non aumentare mai le tasse” ha creato un movimento che ha coivolto molti candidati presidenti repubblicani, ha colto l’occasione per illustrare il progetto dei Conservatori e Riformisti in campo fiscale.
Ed è tornato su vecchio cavallo di battaglia di Silvio Berlusconi: la tassazione sulla prima casa, che per Fitto va abolita.
Il leader pugliese ha fatto notare che “il binomio Tasi+Imu ha di fatto superato nel gettito la tassazione immobiliare a suo tempo prevista dal Governo Monti: Renzi supera Monti del 7% e abbiamo fondati timori che il nome cambierà (local tax) ma che il gettito tenderà ancora ad aumentare battendo ogni tipo di record.”
L’abolizione della tassazione sulla prima casa, secondo Fitto, potrebbe trovare copertua nel taglio degli acquisti di beni e servizi della Pa.
Sempre sul piano del taglio della tassazione il movimento di Fitto chiede la riduzione di due punti di Iva ed entro tre anni l’abolizione dell’Irap.
Fitto ha ribadito che, per quanto riguarda il centrodestra, occorre una partecipazione dal basso per la selezione delle candidature e della classe dirigente.
Anche le alleanze vanno scelte sulla base di proposte e non di accordi elettorali mordi e fuggi: «sono i contenuti che devono mettere insieme le posizioni politiche, servono quindi le primarie per scegliere i programmi e le primarie per scegliere i candidati»
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