L’ARROGANZA DELLA LE PEN CHE SI RIFIUTA DI PRESENTARSI DAVANTI AI GIUDICI: E QUESTA SAREBBE LA DESTRA DELLA LEGALITA’ ?
LA LEADER DEL FN ACCUSATA DI AVER USATO 340.000 EURO DI FONDI PUBBLICI PER IMPIEGHI FITTIZI A SUOI COLLABORATORI RIFIUTA LA CONVOCAZIONE DEI MAGISTRATI FRANCESI… FATELA ANDARE A PRENDERE DALLA GENDARMERIE, COSI’ CAPISCE COSA VUOL DIRE IL SENSO DELLO STATO
Marine Le Pen sfida i giudici, da lei accusati due giorni fa di “complotto” ai suoi danni. Convocata per un interrogatorio previsto per mercoledì scorso nel quadro dell’inchiesta sugli incarichi fittizi dei suoi assistenti parlamentari a Strasburgo, la presidente del Front National, candidata alle presidenziali, ha risposto con una lettera di rifiuto.
Nella lettera, secondo Le Monde, Marine Le Pen ha dichiarato che non si recherà ad alcuna convocazione di polizia o giudici fino alla conclusione delle elezioni politiche dell’11 e 18 giugno.
Le monde scrive che Le Pen era convocata nello stesso giorno in cui i magistrati dovevano ascoltare il suo capo di gabinetto e storica collaboratrice Catherine Griset, che in seguito è stata formalmente accusata di abuso d’ufficio nell’inchiesta che accusa Il Front National, il partito di Le Pen, di aver frodato al Parlamento Europeo circa 340mila euro tramite impieghi fittizi.
Somma che Strasburgo reclama da Marine Le Pen, che è parlamentare europea, perchè considera ingiustamente versati a un altro suo collaboratore, Theirry Legier, nel 2011, e a Griset, dal 2010 al 2016, per dei lavori da assistenti parlamentari che non sarebbero mai stati fatti e per i quali sono stati pagati con fondi pubblici europei.
Intanto, contro Le Pen arriva un duro attacco del connazionale Pierre Moscovici. Il commissario Ue agli Affari economici e monetari, in un intervento su Le Monde, ha scritto che la leader del Fn “propone semplicemente di uccidere l’Europa invece di curarla. Io definisco questo un crimine politico!”.
Secondo Moscovici “il rimedio che propone è peggiore del male: è l’eutanasia dell’Europa. Le Pen è infatti l’unica dei contendenti per la presidenza a favore della fine dell’euro e dell’appartenenza all’Ue come obiettivi politici. Questo è sia un errore enorme di analisi storica ed economica sia una impostura politica senza precedenti, che finirebbe per ritorcersi contro la stessa Francia”.
(da agenzie)
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