DALLA CENTRALE DI ZAPORIZHZHIA AI TERRITORI, I PUNTI IN DISCUSSIONE TRA I DUE PRESIDENTI
KIEV CHIEDE LA RESTITUZIONE DELLA CENTRALE DI ZAPORIZHZHIA MA IL CREMLINO PRETENDE DI ANNETTERE L’INTERA AREA E ALTRE TRE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (DONETSK, LUGANSK E KHERSON) SOSTENENDO, SULLA BASE DI UN REFERENDUM FARSA, CHE SIANO “TERRITORI RUSSI”
«Parleremo di terre. Parleremo di centrali energetiche». È questo che ha detto Trump sull’Air Force One quando ha annunciato la telefonata con Putin […] non è possibile sapere in anticipo cosa si diranno Putin e Trump, ma in base alle parole del presidente americano, che ha anche accennato a colloqui sulla «spartizione di asset», diversi osservatori ipotizzano che la centrale nucleare di Zaporizhzhia possa essere uno dei temi all’ordine del giorno.
Quella di Zaporizhzhia è la centrale nucleare più grande d’Europa, e la sua vicinanza ai campi di battaglia ha destato in questi anni enorme preoccupazione, soprattutto per i pericolosissimi bombardamenti sulla zona di cui Mosca e Kiev si accusano a vicenda.
La centrale si trova in Ucraina meridionale, ma è di fatto controllata dalle truppe russe dalle prime settimane dell’aggressione militare ordinata dal Cremlino tre anni fa, e dal settembre del 2022 non fornisce energia elettrica. Kiev chiede che le sia restituita, ma il regime di Putin pretende l’intera oblast di Zaporizhzhia e altre tre regioni ucraine solo in parte occupate dai suoi soldati – quelle di Donetsk, Lugansk e Kherson – sostenendo, sulla base di un referendum farsa, che siano «territori russi».
E proprio il destino dei territori ucraini occupati dalle truppe russe potrebbe quindi essere in teoria uno degli elementi di discussione tra Putin e Trump: una discussione sui territori che potrebbe essere volta a un possibile futuro accordo di pace oppure a tracciare le linee di una linea del fronte da congelare per un’eventuale tregua. […] Putin inoltre è fermamente contrario all’ingresso dell’Ucraina nella Nato, e Kiev non pare avere il sostegno di Trump nel raggiungere questo obiettivo.
L’Ucraina dice di cercare garanzie di sicurezza, e Francia e Gran Bretagna premono per un eventuale dispiegamento di truppe sostenendo di voler far rispettare il cessate il fuoco. Un’idea che però non piace a Mosca, che si dice contro una presenza militare Nato in Ucraina e sostiene che si potrebbe discutere solo di «osservatori disarmati». Putin inoltre non vuole forniture di armi americane a Kiev durante un’eventuale tregua. Un’altra questione centrale è quella della regione russa di Kursk, dove i soldati ucraini appaiono in grave difficoltà […] Putin vuole impedire a Kiev di usare territori russi come potenziale “pedina di scambio”, ha detto che i militari ucraini devono arrendersi
(da La Stampa)
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