200.000 MILANESI IN PIAZZA CONTRO IL RAZZISMO, FESTA DI MUSICA, COLORI E SLOGAN
IMPONENTE PARTECIPAZIONE OLTRE OGNI ATTESA: UN’ALTRA VISIONE DEL MONDO E’ POSSIBILE… CONTRO IL GOVERNO RAZZISTA MOBILITAZIONE DELLA SOCIETA’ CIVILE… E’ FINITA LA PACCHIA, I BUONISTI SI SONO INCAZZATI
Un fiume di persone colorato e allegro. Una partecipazione straordinaria.
Poco dopo la partenza del corteo antirazzista di Milano, c’è già un numero: 200.000.
Felice il sindaco Beppe Sala, che vede nella giornata un segnale di un prima e un dopo: “E’ un momento di grande cambiamento per il Paese, è questa la nostra visione dell’Italia. Uno spartiacque per la società “.
Più che una manifestazione tradizionale, quello di oggi è un grande evento con un afro street party finale in piazza Duomo del dj italo nigeriano Simon Samaki Osagie, l’inventore dell’ultima moda britannica in fatto di flash mob musicali a tema politico, venuto appositamente da Londra.
Partita alle 14 in via Palestro angolo corso Venezia per arrivare in Duomo, è subito un successo (anche oltre le aspettative) la lunghissima passeggiata nel centro della città , accompagnata dalla musica, dai colori, dai balli e dalle speranze di decine di migliaia di persone: “People-prima le persone”, contro tutte le discriminazioni, vuole sfidare il governo, perchè – per usare sempre le parole di Sala: “Un’altra visione del mondo è possibile”.
L’idea è stata lanciata in autunno da sei sigle del terzo settore (Insieme Senza Muri, Anpi, Acli, Sentinelli, Mamme per la pelle e Action Aid).
Numeri da record, 1.200 fra enti e associazioni presenti con striscioni loro, 40mila adesioni solo su Facebook, 700 Comuni aderenti, 20 presenti in piazza anche con il gonfalone e gli assessori, fra questi quello di Riace.
Tanti i politici, leader nazionali e segretari generali di sigle come Cgil, Cisl, Uil, Arci, Emergency, Amnesty International, Medici senza frontiere.
Tutti uniti in nome della tolleranza e del rispetto dei diritti delle persone e delle minoranze, in un ventaglio larghissimo che va dai migranti all’universo Lgbt, dai disabili alle donne. Ci sarà anche famiglia di Bakary, il ragazzo adottivo bersaglio delle scritte razziste.
Obiettivo dichiarato era quello di uguagliare quel traguardo del 20 maggio del 2017 che portò in piazza sempre a Milano 100mila persone e di superare i 50mila arrivati in piazza del Popolo a Roma per il raduno #primaglitaliani del leader leghista Matteo Salvini.
Ma la risposta di Milano anche stavolta’è stata straodinaria: “Siamo 200mila! – twitta Majorino a un’ora dalla partenza – corteo allegro, festoso e tranquillo, di tutti i colori”. Nessun comizio finale e discorsi paludati, tutto si conclude al tramonto, al suono dell’inno “People have the power” di Patty Smith.
Un lungo serpentone, con una decina di carri musicali, fra cui quello dedicato alla legge Pillon e all’omofobia (Sentinelli) e quello a forma di barcone nel quale sfileranno volontari e sostenitori delle ong Mediterranea, Open Arms e Sea Watch.
Poi ci sono le decine di volti del mondo dello spettacolo e della cultura: fra loro, Malika Ayane, Silvio Soldini, Giobbe Covatta, Claudio Bisio, Luca Bigazzi, Amelia Monti, Lella Costa.
Ma il grosso, sono i cittadini, giovani e anziani, single e famiglie. C’è anche Ornella Vanoni: “Perchè tutto questo odio? Spero che questa piazza abbia un senso – dice – siamo qui per dire che non siamo razzisti. Una città importante come Milano deve diventare multietnica come lo sono Parigi e New York”.
(da agenzie)
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