Settembre 28th, 2007 Riccardo Fucile
SUL PERCHE’ FARE POLITICA….E COME FARLA LA GENTE E’ STANCA DI INTRALLAZZI E PRIVILEGI : VUOLE COERENZA
Quando il mattino acquistate uno o più quotidiani, ormai da tempo ampie pagine sono dedicate a inchieste molto documentate sui “privilegi” della casta politica, dagli stipendi elevati ai rimborsi spesa, dalle pensioni d’oro dopo appena una legislatura (euro 3.108 per 5 anni di mandato, ma in realtà anche per 2 anni, sei mesi e un giorno) alla mensa a pochi euro, dal barbiere della Camera a 10 euro agli aerei, treni e autostrade gratuite (persino dopo il mandato), dalle auto blu con segretarie sculettanti al seguito al servizio sanitario privilegiato, dagli aerei di stato per le vacanze ai costi delle scorte, dalle case di lusso concesse a costi dimezzati ai piccoli privilegi concessi anche al personale politico periferico, dalle tessere gratuite di tutti i tipi ai conti bancari con interessi tripli rispetto ai comuni mortali, dai politici trombati sistemati a stipendi di lusso in centinaia di migliaia di enti, fondazioni, apparati collegati al finanziamento pubblico ai partiti ( c’era stato un referendum di cui non si è mai tenuto conto ), rientrato dalla finestra come rimborso delle spese elettorali. Diciamolo francamente…è qualcosa di disgustoso per un cittadino normale e addirittura una provocazione per chi stenta ad arrivare alla terza settimana del mese ( anche se Prodi ha assicurato che grazie a lui tutti arrivano alla quarta) . E’ tale la rabbia trasversale che per una vicenda come quella del Presidente della Regione Liguria, 2.000 cittadini sommergono di email di insulti il sito di un politico magari anche a loro vicino per aver ostentato il suo “status” o per aver nascosto la verità . Continua »
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Settembre 28th, 2007 Riccardo Fucile
LE NOSTRE INTERVISTE
10 Domande a ENRICO MUSSO
Inauguriamo la serie delle nostre interviste esclusive con il prof. Enrico Musso, docente universitario alla facoltà di Economia e candidato sindaco per il Polo delle Libertà alle ultime amministrative. Una chiacchierata un po’ fuori dagli schemi a cui Enrico Musso non si e’ sottratto, mettendo in rilievo nuovi aspetti e prospettive, sia per la nostra città che per il futuro del Centrodestra.
1) A detta di molti osservatori,lei ha rappresentato la vera novità delle ultime elezioni comunali. Rispetto ai voti di lista ha catalizzato infatti il 2,4% in più rispetto ai partiti di centrodestra, mentre la Vincenzi ha perso oltre il 3% rispetto ai partiti che la appoggiavano…che lettura si sente di dare a questo fatto?
Le persone non troppo legate agli schieramenti e ai partiti (e forse anche un po’ insofferenti rispetto a questi ultimi, sentimento notoriamente crescente) hanno posto maggiore attenzione ai programmi, ma ancor di più alla novità e indipendenza della candidatura. Continua »
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Settembre 27th, 2007 Riccardo Fucile
Anagrafe democratica
DILIBERTO LICENZIA PURE LENIN
Il segretario del Pcdi , Olivero Diliberto, in un’epoca dove l’aggettivo “democratico” è
abbondantemente usato a sproposito, vanta sicuramente il merito di essere un tenace e attento osservatore della fenomenologia mondialista e della deriva capitalista. Memore dei tempi del KGB, a lui nulla sfugge e tutto ritiene sia censurabile, a parte far fuori il mito Cossutta e partecipare a manifestazioni contro il governo dove siedono i suoi ministri dalla barba bianca. Sempre in prima fila nei cortei dove si urla “10, 100, 100 Nassyria” e si bruciano bandiere nemiche, sempre presente a denunciare la faziosità dei giornali “borghesi” , il docente universitario sardo ed ex ministro della Giustizia ha scoperto un pericolo nuovo per il proletariato.
Riferendosi al ministro dell’economia Tommaso Padoa Schioppa nello specifico, ma poi facendo un discorso più generale ed aulico ha testualmente affermato . “Diffido di quelli che hanno due cognomi, perchè tendenzialmente non stanno coi lavoratori”.
Tradotto…il doppio cognome e’ roba da signori e non si concilia con la lotta di classe. Forse Diliberto dimentica intanto che era stata proprio la sua deputata-boxeur Katia Belillo ad accogliere con favore la proposta di legge sul doppio cognome obbligatorio per i figli (ovvero anche quello della madre oltre che del padre), in base alle pari opportunità … povera Katia, messa ora ko dalle nuove direttive del segretario. Continua »
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Settembre 25th, 2007 Riccardo Fucile
BERNARDO CAPROTTI (ESSELUNGA) …LE COOP TRA FALCE E CARRELLO
IL POTERE ROSSO
vignetta da: www.ilgiulivo.com
E’ uscito da pochi giorni il saggio “Falce e carrello” di Bernardo Caprotti, editore Marsilio, prefazione dell’economista Geminello Alvi e già si è scatenata la guerra per procuraselo. Una presentazione a MIlano in una sala di un grande albergo, dove i giornalisti trabordano all’esterno, una esclusiva di Panorama in prima pagina, articoli in tutte le testate nazionali. Il patron di Esselunga, 81 anni splendidamente portati, una grinta eccezionale, scatena l’inferno contro le COOP rivelando fatti documentati, verità scomode, intrallazzi locali per dimostrare quanto il mercato sia ormai condizionato pesantemente dalle COOP rosse e gli ostacoli che vengono a subire i concorrenti che non si vogliono piegare. Definito da molti “l’ultimo imprenditore ancora operoso che ha fatto il miracolo economico in Italia”, Caprotti in effetti per molti è un mito: sempre presente nei suoi uffici, generoso, uno che lavora 13 ore al giorno, eloquio fluviale, grinta da combattente, anticomunista convinto, di fronte alla prospettiva di vendere la sua azienza (per l’età e per i diversi interessi dei figli) e di fronte a una offerta delle COOP (appoggiata da Prodi) dirà : “Non venderò mai alle COOP, ripeto mai” . E snocciola verità scomode… nel 2000 Giovanna Melandri, ministro dei beni culturali, blocca la costruzione di un supermercato Esselunga a Bologna perchè scavando erano stati trovati resti etruschi che non potevano essere toccati. Dopo inutili tentavi di riprendere i lavori, per non perdere un investimento da 20 milioni, Caprotti getta la spugna. Il terreno viene acquistato da Coop Adriatica di Stefanini (oggi anche presidente Unipol) che in pochissimi giorni ottiene tutti i permessi. E…i resti archeologici? Rimossi e abbandonati in periferia… A Livorno ci è stato detto chiaro che non potevamo entrare… Continua »
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Settembre 25th, 2007 Riccardo Fucile
Qui in alto potete vedere in anteprima il manifesto che il nostro circolo fara’ uscire per 10 giorni sui muri di Genova . Esso esprime con allegria il senso del nostro schierarsi a fianco di colori che ritengono che anche nella nostra città si possa e si
debba reagire contro il conformismo e la logica dei poteri forti che tutto vorrebbero fagocitare e indirizzare ai loro fini. Una destra moderna, giovane, ironica e incisiva che sa guidare la protesta e dare proposte concrete alla soluzione dei problemi, una destra culturale, sociale e popolare che vuole fare opinione.
Scarica il manifesto
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Settembre 25th, 2007 Riccardo Fucile
MINUETTI E PASO DOBLE… BURLANDO SOTTO LA PIOGGIA
Che Claudio Burlando, presidente per ora diessino ( a breve Pdieppino) della Regione Liguria, avesse il fisico ultimamente un po’ appensatito era una constatazione che trovava un assenso trasversale tra maggioranza e opposizione. Nonostante le partite a calcetto e gli impegni istituzionali stressanti, nelle sue apparizioni televisive dove ci rassicurava che “stiamo lavorando per voi”, come gli operai dell’ANAS, qualche chiletto di troppo lo aveva messo…e neanche le “notti in bianco” che gli faceva passare la sindaco Marta Vincenzi col suo oscurante attivismo avevano contribuito a una dieta equilibrata. Ma nelle ultime due settimane, come i primi ballerini della Scala ( beh dai facciamolo contento …diciamo del Bolshoi), eccolo ritrovare la forma di una volta, la elasticità dei tempi perduti, lo scatto bruciante di quando correva da un tavolo all’altro del Festival dell’Unità a servire il popolo di sinistra, la capacità di saltare gli ostacoli come un cavallo di razza, dando fondo a tutto il suo repertorio dal classico al moderno al latino americano…dal minuetto alla samba, dal paso doble al valzer contromano. Un artista insigne a cui questa città è onorata di aver dato i natali e anche le pasquette..Cosa non è riuscito ancora a fare in questi ultimi giorni di inizio autunno…il tempo peggiora e lui migliora…Burlando sotto la pioggia…nella celestiale scenografia degli Erzelli con la regia di Castellano ( senza Pipolo ) e il sottofondo musicale del “Vincerò…vinceròò…vinceròòòò” del maestro Pavarotti (gli serve per gasarsi ancora di più) è riuscito a dire tutto e il contrario di tutto, come il più raffinato dei politici. Eccola la nuova stagione del partito democratico, dire tutto e l’opposto di tutto…ebbene ammettiamolo lui c’è riuscito..chapeux . Andiamo per ordine…Burlando viene colto contromano sulla superstrada e dice “Ci sono andato con una vecchia macchina che ho da anni” …circostanza irrilevante …poi si scopre che l’auto è di un suo amico, noto broker genovese. Continua »
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Settembre 24th, 2007 Riccardo Fucile
Contro l’infame regime militare LIBERTA’ PER IL POPOLO BIRMANO
Il nono giorno della protesta dei monaci buddhisti, a cui si era affiancata la popolazione, ha fatto irruzione, tra le pagode di Yangon, il sangue e la morte. “I monaci hanno avuto coraggio, hanno rischiato la vita per noi, ora tocca a noi stare al loro fianco” urla uno studente mentre impugna la bandiera rossa con il pavone dorato,simbolo della indipendenza dal regime militare. Il regime ha risposto sparando sul proprio popolo raffiche di mitra: si parla di 8 morti, 150 feriti e 300 arresti. Centinaia di monaci sono stati bastonati e trascinati in carcere, stessa sorte pare toccata all’irriducibile eroina Aung San Suu Kyi, già agli arresti domiciliari. Mentre la gente muore di fame e i generali hanno fatto gli affari più loschi arricchendosi a dismisura, l’Occidente finalmente si sveglia e esprime una ferma condanna, finora impedita all’ONU dalla Cina comunista e dalla Russia. Si distingue in fermezza il presidente francese Sarkozy che invita esplicitamente le aziende francesi a non fare più affari col governo militare birmano. Prudente come al solito il governo italiano che esprime una generica condanna, ma niente fatti concreti. La Birmania conta 55 milioni di abitanti ed è un Paese buddhista, i monaci appartengono alla scuola theravada e sono i membri venerati della società . In ogni piccola città esiste una pagoda e un monastero, luoghi tradizionali per la preghiera e per l’istruzione scolastica. I monaci sono sempre stati in prima linea nelle lotte del popolo birmano per le libertà civili, fin dai tempi del colonialismo inglese. Continua »
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Settembre 23rd, 2007 Riccardo Fucile
INDULTO E CARCERI …OGNUNO SIA CLEMENTE ( O SEVERO) A CASA SUA
Partiamo da una premessa: il 92 % dei processi che in Italia si concludono con una condanna prevedono una pena inferiore a quella che l’ indulto cancella. Ne deriva un paradosso, ovvero che gli sgangherati tribunali italiani, che già funzionano in maniera incivile, stanno svolgendo inutilmente la quasi totalità del proprio lavoro. In compenso abbiamo un ministro di Grazie e Giustizia, Clemente Mastella, che oltre a prendere in braccio Benigni in quel di Telese e a litigare quotidianamente con l’altro ministro Antonio Di Pietro, si distingue per chiedere al CSM di togliere dalla procura di Catanzaro chi stava indagando su lui stesso e su Prodi… se ci avesse provato Castelli a suo tempo chissa che fulmini e saette sarebbero scese dal cielo rubizzo.
Ma siamo obiettivi e ritorniamo agli ultimi due indulti.
Prima di quello dell’anno scorso infatti ne fu varato uno il 22 dicembre del 1990: allora nelle carceri c’erano 36.104 detenuti, il provvedimento ne rimise in libertà circa 10.000. A un anno di distanza da quell’indulto i penitenziari italiani ospitavano 35.485 persone. Il colpo di spugna non era servito a nulla: in dodici mesi la situazione era tornata al punto di partenza. Continua »
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Settembre 23rd, 2007 Riccardo Fucile
BURL ANDO’ VAI…SE LA PATENTE NON CE L’HAI ?
vignetta da: www.ilgiulivo.com
Per poco il Presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, non si giocava il posto di capolista per le primarie del Partito Democratico nel ponente…il massimo della pena previsto nella logica interna diessina (altro che indulto…) in caso di sputtanamento stratosferico causa guida contromano, esibizione di tessera da parlamentare e insabbiamento vicenda da compagni di merende. Pare che lo stesso Veltroni si sia incazzato non poco per una vicenda mal gestita, lasciandosi andare a un severissimo commento. Il sito di Burlando, normalmente visitato da 5 persone al giorno eè quasi esploso con fragore, oltre 1500 contatti (momenti di gloria ..) e una richiesta univoca: vergogna, dimettiti, accompagnata da insulti contro la Casta. Continua »
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