EDITORIALE
Gennaio 16th, 2008 Riccardo FucileDAL CASO CALABRESI ALLA SAPIENZA: GLI INTELLETTUALI FIANCHEGGIATORI DEL TERRORISMO …INDIVIDUATO UN SITO PER UNA NUOVA DISCARICA: LA MONNEZZA ALL’UNIVERSITA’ DI ROMA
Ci sono docenti che insegnano, che lasciano il segno nel campo della ricerca e della cultura, che rappresentano un esempio per le successive generazioni e altri che “appongono firme” per avere quella visibilità che la loro pochezza intellettuale e la loro vita di travet frustrati non gli ha concesso. Sono coloro che passano una vita anonima svicolando attraverso i muri degli atenei, andando a elemosinare favori ai potenti, lucrando sulle dispense universitarie che cambiano ogni anno, costringendo gli studenti a spendere cifre non indifferenti per mantenersi agli studi, che sfruttano i laureati nel precariato postuniversitario… Ai tempi dei miei studi universitari era un prototipo diffuso, si infilavano nei partiti di governo per fare carriera, accumulavano cariche pubbliche e denari privati, erano viscidi e spocchiosi, aguzzini e lecchini, forti coi deboli e deboli coi forti. Ricordo un esame di “diritto di famiglia” dove ogni anno il docente inseriva 10 pagine nuove nel testo da lui scritto per giustificare una nuova edizione e un aumento del prezzo…io lavoravo per mantenermi agli studi e avevo comprato di seconda mano il testo dell’anno prima…se ne accorsero e mi invitarono a ritornare al successivo appello col “testo nuovo”…ma loro erano i “proletari” e io il “fascista”, loro firmavano appelli contro il commissario Calabresi che venne così “giustiziato” dai loro amichetti, loro avevano costituito a Lettere un covo delle BR ( un docente, il prof. Fenzi, fu uno degli ideologhi del partito armato) e io lavoravo d’estate per potermi pagare le loro dispense vendute a prezzi 6 volte superiori al costo reale…no, non potevano essere sfuttatori…loro erano le avanguardie morali del “proletariato”. Continua »