Marzo 7th, 2008 Riccardo Fucile VELTRONI PIAZZA PARENTI E SEGRETARIE, I RADICALI PIANGONO SUI POSTI, BERLUSCONI OGNI GIORNO CITA SONDAGGI, FINI CONTA LE POLTRONE … E NESSUNO PARLA DI VALORI E DA’ UNA IMPRONTA CULTURALE E CIVILE …
Un flash penso sia rimasto, oltre che nella mia mente, anche in quella dei lettori sempre più numerosi che ci seguono. Ripassate mentalmente i TG dei vari canali di questi giorni: immagini tragiche, ma reali, i morti sul lavoro a Genova e a Barletta, i drammi familiari
, la mancanza di sicurezza sul lavoro, i prezzi alle stelle, i casi di malasanità , la microcriminalità che detta legge in troppe città , la giustizia “ingiusta”… il mondo e l’Italia reale.
Poi la pagina della politica: elezioni alle porte, l’ascoltatore si aspetta la soluzione dei propri problemi, unita alla visione di più modelli di società tra cui scegliere, di culture e valori a confronto, di idee diverse sui cui dibattere, di progetti cui “partecipare”, di soluzioni alternative per migliorare la società e il vivere civile.
Nulla…scorrono le immagini dell’Italia virtuale…ripercorriamole. Veltroni dietro le vesti di predicatore alla Obama, sta piazzando parenti, segretarie e portaborse in lista: una volta si piazzavano le mogli ( quelle di Fassino, Bassolino confermate), ora pure i segretari. Quello di Franceschini in un collegio sicuro in Sicilia, Sircana ( quello che si ferma con l’auto a guardare i trans) in Campania, la capo ufficio stampa di Prodi, Sandra Zampa, in Emilia, altri della segreteria di Prodi come Sandro Gozi in Umbria, Mario Barbi in Piemonte, Ricky Levi in Sicilia. Gli amici di Veltroni: Verini in Umbria, Verducci nelle Marche, Vinicio Peluffo in Lombardia. Franceschini piazza i suoi capisegreteria Losacco e Giacomelli in Puglia e Toscana. Fioroni sistema la sua segretaria particolare, Luciana Pedoto, in Campania; la Rosy Bindi il suo collaboratore Salvatore Russillo in Basilicata. L’ex ministro Salvatore Cardinale piazza la figlia Daniela in un collegio sicuro in Sicilia…
La “nuova stagione” di Veltroni inizia con la “servitu’ al potere”, questo sarebbe il rinnovamento? Forse quello dei badanti, non certo quello politico…e poi si lamentano della gente che odia la Casta… Continua »
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Marzo 7th, 2008 Riccardo Fucile VELTRONI GIRA UN FILM GIA’ VISTO … IN LISTA SFRUTTATI E SFRUTTATORI, PACIFISTI E GENERALI, TEODEM E SCIENZIATI MANIPOLATORI… MA POI INCIAMPA SU PRECARIE FASULLE, L’AMICHETTA DEI VIP E L’INFERMIERA LATITANTE
Per dimostrare che nelle liste del PCI non vi erano solo terrei funzionari di partito, dirigenti sindacali o delle Coop, a suo tempo Palmiro Togliatti fece diventare prassi i suggerimenti di Vladimir Lenin circa gli “utili idioti”, ovvero i candidati di immagine da inserire nelle liste elettorali, spacciati per novità e provenienti dalla società civile. 
Abbiamo avuto blocchi interi di onorevoli del PCI espressione di categorie ben precisate…chi non ricorda in Parlamento i finanzieri Guido Rossi e Luigi Spaventa, oppure scienziati e intellettuali come Rodotà , Spinelli, Ossicini, Pasquino, e ancora il generale Nino Pasti, gli uomini di spettacolo come Eduardo De Filippo, Gino Paoli, Vittorio Foà , Giorgio Strehler, Natalia Ginzburg, Ferruccio Parri, Carla Gravina, per finire coi magistrati Onorato, La Torre, Violante, Mannuzzo, Galante Garrone…
Oggi Veltroni gira in fondo il remake cinematografico di quei tempi, imbarcando nani e ballerine, sfruttati ( l’operaio sopravvissuto al rogo della Thyessen) e sfruttatori ( il capitalista Matteo Colaninno e il confindustriale veneto Massimo Calearo, presidente di Finmeccanica ), rappresentanti pacifisti e il generale Mauro Del Vecchio, precari e il giuslavorista Pietro Ichino, teodem cattolici e il “giovane” scienziato progressista Umberto Veronesi…in un incredibile guazzabuglio dove ormai conta solo l’immagine e non la sostanza della proposta politica e ideale. Continua »
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Marzo 7th, 2008 Riccardo Fucile IL PRESIDENTE DI FEDERMECCANICA DA “SIUR PADRUN DALLE BELLE BRAGHE BIANCHE” A BENEFATTORE DEGLI OPERAI… L’UNITA: CONTRORDINE COMPAGNI !
Secondo lui Berlusconi “ha una marcia in più e fantasia da vendere”, al Meeting di Rimini questa estate aveva sposato le tesi
leghiste dello sciopero fiscale, la suoneria del suo cellulare aveva l’inno di Forza Italia, ora “correrà ” con il Partito democratico di Walter Veltroni, capolista nel Nord Est: parliamo di Massimo Calearo, fino a ieri presidente di Federmeccanica, prototipo dei “padroni”, nemico dei sindacati, braccio armato degli industriali veneti che a Vicenza nel 2006, applaudì l’intervento di Tremonti. In una puntata di Ballarò, l’anno scorso, epico il suo scambio di battute con Massimo D’Alema che lo apostrofò ” lei dice delle castronerie” e Calearo rispose ” “Impari l’educazione”…ora sono insieme sotto lo stesso tetto.
Non si può dire che la coerenza sia una qualità diffusa in Italia, a tutti i livelli, certamente la “dipartita” di Calearo non smuoverà gli imprenditori veneti “incazzati” con la sinistra, di sicuro creerà problemi a sinistra del PD, perchè dovete sapere come era considerato fino a ieri il Calearo dall’elettore del centrosinistra.
A proposito di coerenza, tra padelle e spadellate, insieme a Calearo, una medaglia alla memoria lo merita certamente il direttore dell’Unità , Antonio Padellaro, che ieri sottolineava in preda a delirio veltroniano come questa adesione “incarni il patto tra produttori e lavoratori e possa avere effetti rassicuranti nel mondo della piccola e media industria”…
Contrordine compagni, avrebbe riso Guareschi, eh sì perchè sentite cosa scriveva l’Unità negli ultimi due anni del re delle antenne di Isola Vicentina. Continua »
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Marzo 7th, 2008 Riccardo Fucile CENTRODESTRA SULLE SCIALUPPE DI SALVATAGGIO…E LA BARCA TORNO’ SOLA …ZUM ZUM
Una volta, quando ci si presentava con una formula politica nuova al giudizio dell’elettorato, o si sperimentavano alleanze in
zone particolari della penisola, era vezzo dei rappresentanti dei partiti parlare di “laboratorio politico” che avrebbe magari potuto avere una ” valenza nazionale”. Erano termini che facevano un po’ sorridere, ma che ormai fanno parte della storia di questa nostra tormentata repubblica.
Da dieci anni a questa parte, se dovessimo concentrare le nostre attenzioni e personali valutazioni sul caso “comune di Camogli”, ridente cittadina della riviera ligure, una tra le più belle perle del mediterraneo, e coniare un idoneo slogan per il centrodestra locale, dovremmo parlare di “manicomio politico” con indubbie tendenze all’autolesionismo. Infatti, nonostante alle elezioni politiche il Centrodestra si attesti intorno al 60% dei voti contro il 40% delle sinistre, quando si tratta di eleggere il sindaco della città , le forze moderate riescono ad inventarsi sempre una serie impressionante di autogol, di liste contrapposte e di nefandezze varie, cosicchè da ormai 10 anni vince sempre la Sinistra.
Ritorniamo in argomento, dopo aver dedicato al caso Camogli un articolo premonitore qualche settimana fa e che a nulla evidentemente è servito. Tranquillizziamo l’elettorato a noi vicino con una doverosa premessa: anche questa volta i locali centrodestri riusciranno a far vincere la Sinistra, ci hanno messo tutta la loro capacità ma sono riusciti a centrare l’obiettivo. Continua »
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Marzo 7th, 2008 Riccardo Fucile 100 CANI IN PERICOLO A GENOVA… MA I VERDI SONO OCCUPATI: DEVONO PENSARE A ENTRARE AL SENATO, NON DISTURBATELI …
Ci sono persone e “personaggi” che alimentano la vita politica genovese, la distinzione è quanto mai opportuna nel caso che
andremo ad illustrare e che riguarda la Giunta di Sinistra che “amministra” ( si fa per dire) il Comune di Genova. Che il sindaco di Genova ambisca a essere un “personaggio” non c’è dubbio, soffrendo di un protagonismo esasperato che l’ha portata a “sfilare” anche per Krizia e a fare visita ai cittadini vittime di casi eclatanti con i fotografi al seguito. Quando due giorni fa è venuto Veltroni a Genova, nel comizio in p/za Matteotti, facevano bella ( si fa per dire anche in questo caso) mostra di sè in prima fila sul palco altri “personaggi femminili”, alias le “veline rosse” Giuliana Melandri, la regina di Malindi, catapultata capolista del PD a Genova, la bionda Sabrina Rossa e la tailleurata Roberta Pinotti, tutte in corsa per la conferma a Montecitorio, emozionate come il primo giorno di scuola.
Ma Genova è ricca di “personaggi” femminili e tra loro spicca anche la consigliera regionale Cristina Morelli, un’altra che non ama certo “apparire”, ma che unisce a questa dote anche la capacità di “scomparire”. Da quando è entrata nella cerchia delle “donne vicesegretarie” di Pecoraro Scanio, infatti, le sue battaglie “animaliste” nel territorio ligure si sono ridotte sempre più …in controtendenza alla caccia al posto “romano” che ora si è concretizzato con la nomina di capolista della Sinistra arcobaleno al Senato in Liguria. Continua »
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