I VERTICI DIMENTICANO CHE ESISTE UNA BASE: DA AN A LA DESTRA UN INTRECCIO DI TRADIMENTI PER UNA POLTRONA… IL POPOLO DI DESTRA NON LO MERITA.
Già alle scorse elezioni amministrative per Comune e Provincia, l’unico partito che allora si richiamava ancora alla destra, ovvero Alleanza nazionale, ha subito a Genova una forte flessione, frutto anche delle polemiche tra le diverse “correnti personali” che avevano caratterizzato i mesi precedenti, raggiungendo una percentuale davvero imbarazzante per una forza politica locale di opposizione. Non dimentichiamo che Alleanza Nazionale è pur sempre un partito con circa 1.200 iscritti “virtuali”, ma sicuramente 600 reali nella nostra provincia. Questi iscritti, tra cui diversi militanti, si sono trovati, per decisione “suprema” di Gianfranco Fini ( giusta o sbagliata che fosse), dall’oggi al domani, senza alcun dibattito interno, privati del proprio simbolo e della propria, se pur breve, storia. Non solo: quello che fino a ieri era diventato ” il nemico”, quello che voleva emarginare la “identità ” di AN, facendo dire a Fini ” mai più con Berlusconi”, ” non siamo i servi di nessuno”, improvvisamente ritorna ad essere “il nostro candidato alla Presidenza”. Un atteggiamento schizofrenico di Fini, dettato da interessi politici tanto evidenti quanto personali, che non hanno tenuto conto e rispettato la “sofferenza” di tanti iscritti e militanti.
In fondo, la chiosa finale di 7 anni senza un congresso, senza dibattito, senza una opposizione interna ( Alemanno…quante responsabilità sul tuo capo), solo a “godere dei privilegi” di un ministero, di un posto alla RAI o nelle ASL, in qualche Ente pubblico o in qualche “salotto buono confindustriale”… Almirante era partito da Salò, qualcuno da Fiuggi e ora ci si trova a Cernobbio, tra il Ghota del capitalismo italiano… Continua »
BEI TEMPI
Sono le 5.30 di domenica mattina…e sto pensando e ricordando. Ricordo altri periodi, altri momenti…ricordo i “bei tempi”
Bei tempi quando eravamo nel MSI e rischiavamo per le nostre idee…sì, bei tempi. Mi ricordo che a Montepulciano, in periodo elettorale, il Preside Nocilla si sedeva al bar del Marzocco e cercava di convincere le persone di destra che passavano ad andare a firmare le liste presso lo studio notarile di fronte. Tutte le volte era difficile trovare gente disposta a candidarsi per le amministrative…non c’era niente da guadagnare, anzi. E, chi lo faceva, lo faceva esclusivamente “per fede”. Sì, bei tempi!
Bei tempi quando volevano “sciogliere il MSI”…e noi ci incazzavamo…allora…e chi avrebbe mai ipotizzato che a scioglierci avrebbe pensato proprio colui che Almirante avrebbe imposto come suo successore.
Bei tempi quando dicevano che i nostri voti non servivano a niente, che erano “in frigorifero”…
stessa frase che viene adesso rivolta a chi vuole votare per altri partiti di destra.
Bei tempi quando gli esponenti del MSI alla televisione non dovevano parlare…mentre adesso abbiamo politici che parlano anche a sproposito.
Bei tempi quando i nostri giovani venivano nelle sedi del movimento per “fare qualcosa di utile per l’idea” e non per ottenere qualcosa. Continua »
IN ITALIA D’ALEMA SI PROSTITUISCE AL LIBERALCOMUNISMO DELLA CINA E TACE…NON VOGLIAMO ATLETI ITALIANI NELLA FOGNA CINESE
Chiamiamo le cose con il loro nome: la Cina sta attuando in Tibet, con l’arroganza tipica dei Paesi comunisti e totalitari una pulizia etnica, quella stessa che mobilita solitamente Stati Uniti ed Occidente in difesa dei valori condivisi della democrazia, laddove essa è in pericolo. Stranamente il discorso non vale per il regime comunista cinese…paura, convenienza, globalizzazione dei mercati, import export da salvaguardare… e i diritti umani non contano più per nessuno. La Cina invade i mercati mondiali grazie al fatto che viola sistematicamente le regole di tutela ambientale ( ma i Verdi tacciono), quelle sul lavoro minorile ( ma i sindacati stanno zitti), quelle sulla sicurezza sul lavoro ( ma la sinistra non insorge), quelle sull’igiene e la sicurezza dei prodotti che fabbrica ( ma nessuno obietta nulla), quelle sulle sovvenzioni statali alle imprese che danneggiano il mercato ( ma i liberisti nostrani fanno finta di nulla).
La Cina fa parte del Wto, l’organizzazione mondiale del Commercio, ma non rispetta le regole dettate dall’organismo internazionale. Essa è la dimostrazione vivente di come esista ancora un regime comunista liberticida e sanguinario, convertitasi al mercato, la raffigurazione vivente di quanto sia sciocco il dogma liberista che più mercato voglia automaticamente dire maggiore democrazia. In Occidente ci si indigna per le condanne a morte eseguite negli Stati Uniti, ma quasi nessuno dice che in Cina vengono eseguite migliaia di esecuzioni ogni anno contro i dissidenti e le minoranze. In Europa ci si indigna perchè gli Stati Uniti non hanno sottoscritto il protocollo di Kyoto, ma i Verdi tacciono sul fatto che in Cina non vi sia alcuna regola di rispetto ambientale e l’inquinamento abbia valori altissimi. Continua »
OCCUPATENE UNA DEL NO GLOBAL DELLE “OKKUPAZIONI” ….BEPPE CACCIA POSSIEDE 23 ALLOGGI
Ricordate Carletto Marx come definiva la proprietà privata? Una istituzione borghese, “il prodotto necessario del lavoro alienato” che la rivoluzione proletaria avrebbe spazzato via. Insomma una volgarità da cui stare alla larga.
A Venezia è lui l’organizzatore delle proteste dei no global, il teorico del diritto alla casa, il leader delle okkupazioni abusive dei senza tetto, il volto istituzionale dei Centro sociali: si chiama Beppe Caccia, capogruppo dei Verdi in Consiglio comunaleù, ex assessore alle politiche sociali, braccio destro di Gianfranco Bettin e corrispettivo “lagunare” del padovano Luca Casarini , ormai specializzato in libri editi da Mondadori, di proprietà dell’odiato Berlusconi.
Caccia ha okkupato coi disobbedienti veneziani stabili, supermercati e persino il cantiere in costruzione del Mose ( le dighe mobili contro l’ acqua alta in laguna). Si è beccato pure una denuncia, un avviso di garanzia e un rinvio a giudizio insieme a Casarini e ad altri 20 no global , con l’accusa di sabotaggio, manifestazione non autorizzata e occupazione abusiva di edificio: a maggio il processo … Continua »
DONNE SULL’ORLO DI UNA CRISI DI NERVI
Donne sull’orlo di una crisi di nervi, si può spiegare soltanto così quello che succede da un po’ di tempo in Italia e ultimamente a Genova.
La casta delle donne che si sono autonominate rappresentanti di tutte le donne e parlano a nome di tutte, senza peraltro aver ricevuto alcun mandato, quelle donne insolenti, arroganti e molto poco democratiche, bene, questa casta soffre di delirio di onnipotenza e non ammette critiche al proprio “pensiero unico”.
Per l’otto marzo, la Sinistra arcobaleno ha affisso sui muri della città manifesti molto “retrò”, facciamo stile anni Settanta, con lo slogan ” Si nasce solo se lei ( la donna n.d.r.) lo vuole “.
Bene, queste donnine, la Sindaco di Genova in primis, hanno finalmente gettato una maschera (ne hanno tante, una per ogni occasione): la donna, e solo lei, è la padrona della vita e della morte.
Finalmente siete state chiare: le balle dell’aborto come dramma dell’ignoranza e della miseria sono saltate, frantumate, fatte a pezzi da quello che spunta, giorno dopo giorno, dall’inchiesta sul suicidio del ginecologo genovese.
” E’ capitato due volte. Due interventi in sei mesi “, ” Dovevo partire per una vacanza ai tropici”, “Avevo tradito mio marito e avevo paura”, ” Devo pensare prima alla carriera televisiva”: queste le motivazioni addotte per ammazzare i loro bambini. Continua »