A NAPOLI LA MONNEZZA STA NEL “PALAZZO”
Marzo 29th, 2008 Riccardo FucileLA CORTE DEI MIRACOLI DEL RE BASSOLINO INDEBITA NAPOLI
Mercoledì 9 aprile Walter Veltroni salirà sul palco a Napoli, per il programmato comizio elettorale e troverà una “presenza incomoda”, di cui farebbe volentieri a meno, quella del governatore regionale Antonio Bassolino, colui che gli farà perdere le elezioni in Campania, devastata da scandali, monnezza e deficit paurosi nella Sanità .
Walter ci aveva provato a liberarsi del “bell’Antonio“, invitandolo a dimettersi con una frase emblematica ” Sarà la sua coscienza a decidere cosa fare”, ma il governatore non ci ha pensato proprio a mollare la poltrona di Palazzo Santa Lucia. Da buon esperto di come vanno le cose da Napoli in giù, sa che quando uno diventa “perdente” o viene scaricato, rischia di passare dalle stanze ovattate del potere ad altre più umide e anguste, regolate da catenacci e ore d’aria. Affrontare un processo che lo vede imputato con accuse pesantissime, ha altra prospettiva se ci arriva ancora con il “potere dalla sua”, rispetto alle ipotizzate dimissioni. Pensando solo a “pararsi il culo”, ha quindi glissato sulla richiesta pressante che gli veniva dal vertice del PD e si è guardato bene dal mollare la poltrona. Questa sarà la principale causa della sconfitta annunciata del PD in Campania, dove Bassolino aveva mietuto anche il 70% dei consensi in passato, con una gestione scandalosamente clientelare, ma sicuramente efficace nella raccolta dei voti. Ma probabilmente ha tirato troppo la corda, la rovinosa discesa è ormai inarrestabile e travolge l’intera classe dirigente diessina locale.
Un potere gestito in una via di mezzo tra l’antico re e il guappo, con una corte dei miracoli intorno ( o meglio dire di “miracolati”) che ha determinato passivi paurosi, ovunque abbia messo mano.
Pensate che, per far funzionare la Regione Lombardia, Formigoni si avvale di una segreteria di 105 persone. Il re Bassolino ne ha assunte 390: colleghi di partito, ex collaboratori di ministri ulivisti, sindacalisti, docenti universitari, psicologi, giornalisti, persino un ex sacerdote, un miscuglio di interni ed esterni, una vera e propria corte ingiustificata. Continua »