Ottobre 31st, 2008 Riccardo Fucile
CON UNA SANATORIA GLI ASSISTENTI PARLAMENTARI SONO STATI EQUIPARATI A CHI LAVORA COME DIPENDENTE ALLA CAMERA E AL SENATO… QUANDO IL LORO CAPO NON VIENE RIELETTO LORO RIMANGONO… QUASI TUTTI AL GRUPPO MISTO…E PASSANO A PRENDERE LO STIPENDIO A FINE MESE
Facciamo un passo indietro, agli anni ’80. A quei tempi i parlamentari non avevano a Roma alcun collaboratore. Chi si serviva delle strutture della direzione o dei gruppi di partito, chi al massimo si concedeva la collaborazione, in amicizia, di qualche pensionato della Pubblica Amministrazione o di ex funzionari di partito che si accontentavano di arrotondare di un minimo lo stipendio.
Fu all’inizio degli anni ’90 che, un po’ per il venir meno dell’autorevolezza dei partiti, un po’ per un nuovo protagonismo individuale dei singoli parlamentari, cominciò a farsi strada l’esigenza di dotarsi di strutture di supporto anche per il singolo rappresentante, ormai concepito come politico “senza vincolo di mandato” e quindi sempre più indipendente nelle scelte.
La strada era ormai aperta ed andò in vigore grazie alla nuova legge elettorale che con il collegio uninominale sanciva la “centralità ” del parlamentare.
Lo stanziamento dei primi contributi da parte del Parlamento ai gruppi e ai singoli parlamentari per dotarsi di strutture di supporto, in pochi anni generò le situazioni più diverse, improntate tutte all’improvvisazione alla nomina di “amici”. Continua »
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Ottobre 31st, 2008 Riccardo Fucile VANI I TENTATIVI DEI CENTRI SOCIALI DI EGEMONIZZARE LA PROTESTA STUDENTESCA, AGGREDENDO I GIOVANI DI DESTRA… LA TV DI STATO LI FA PASSARE PER AGGRESSORI, MA IL FILMATO DI YOU-TUBE MOSTRA CHIARAMENTE CHE 30 RAGAZZI DI DESTRA SONO STATI AGGREDITI DA 300 MILITANTI ATTEMPATI DEI CENTRI SOCIALI… SI SONO SOLO DIFESI. E RESTANO AL LORO POSTO
Alla Sinistra, più o meno parlamentare, ha sempre dato fastidio che qualcuno la scavalchi nel tentativo di egemonizzare
anche le più legittime manifestazione di protesta.
Risulta evidente che contro il decreto Gelmini si sia formata una vasta area di dissenso che va dai docenti ( di varia estrazione), agli studenti ( di vario credo politico), ai genitori ( preoccupati tutti della riduzione del tempo pieno). Nei primi giorni di cortei spontanei, espressione delle scuole romane, hanno sfilato insieme, senza tensioni particolari, le organizzazioni vicine alla sinistra e quelle, come Blocco studentesco, espressione di Casa Pound, dichiaratamente di destra.
Questi ultimi, gridando lo slogan ” nè rossi, nè neri, solo liberi pensieri”, hanno animato la destra capitolina, difendendo il proprio diritto costituzionale a “essere presenti”, con le loro idee e la loro protesta.
Fino agli scontri, peraltro lievi, di due giorni fa, di cui la Tv di Stato ha dato una vergognosa versione, additando i giovani di destra come aggressori. Sembra di essere ritornati ai tempi dell’antifascismo militante, quando la Tv di regime dava versioni univoche, attribuendo alla destra ogni nefandezza, anche quando erano evidenti le responsabilità opposte. Continua »
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Ottobre 31st, 2008 Riccardo Fucile ALTRO CHE MORALITA’ E LEGALITA’… IL PRESIDENTE DELLA REGIONE LOIERO NOMINA DIRETTORE GENERALE DELLA ASL DI COSENZA IL MANAGER FRANCO PETRAMALA, CONDANNATO ANNI FA CON SENTENZA DEFINITIVA PER FALSO IN ATTO PUBBLICO A SEI MESI DI RECLUSIONE, QUANDO ERA COMMISSARIO DELLA STESSA ASL DI COSENZA.
Agazio Loriero, esponente Pd, presidente della Regione Calabria, che ama parlare spesso di giustizia, moralità e legalità , si vede che ha un debole per i “condannati”.
Dopo Enzo Sculco, consigliere regionale del Pd in Calabria, condannato in primo grado a sette anni di carcere per truffa e concussione, prima sospeso e poi riaccolto tra i banchi della maggioranza, tra le perplessità di molti sulla opportunità di tale operazione che getta un indubbio discredito sull’intera Giunta regionale calabrese, ora esplode un caso ancora più clamoroso.
Quello di un premio alla carriera non a un letterato o ad un artista noto, ma a un manager della Sanità calabrese, perennemente al centro di inchieste, casi di malasanità e infiltrazioni della ‘ndrangheta.
Si tratta di Franco Petramala, arrestato nel 1994, quando era commissario straordinario della Usl di Cosenza, con l’accusa di concorso in abuso di ufficio, turbativa d’asta e falso ideologico, poi condannato con sentenza definitiva a sei mesi di reclusione per falso in atto pubblico.
D’accordo che ormai siamo abituati a tutto, ma vedersi nominare un condannato a direttore generale dell’azienda sanitaria provinciale di Cosenza, la più importante della Calabria, la stessa in cui tra l’altro aveva operato guadagnandosi la condanna, beh è qualcosa che fa veramente rabbrividire, per come vengano fatte certe nomine politiche. Continua »
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