Dicembre 12th, 2008 Riccardo Fucile IN ITALIA I MAGISTRATI SI INDIGNANO SE RESTANO IN MUTANDE DURANTE UNA PERQUISIZIONE, MA NON SI PONGONO IL PROBLEMA SE ACCADE ANCHE AI COMUNI MORTALI… SORU ACCUSAVA DA ANNI BERLUSCONI DI CONFLITTO DI INTERESSI, MA ORA PIAZZA IL FRATELLO AL SUO POSTO ALL’UNITA’ PER RICANDIDARSI… BERLUSCONI NON SI CAPACITA CHE UNA OPPOSIZIONE POSSA AVERE IL DIRITTO DI CRITICARLO
Ogni tanto la politica induce per fortuna a qualche riflessione e a un sorriso che va oltre gli
schieramenti, altrimenti sai che noia. Se dovessimo vivere delle dichiarazioni di Bonaiuti o Bocchino, delle precisazioni della Finocchiaro e di Veltroni, delle affermazioni stradali di Gasparri ( fateci caso, quando rilascia un’intervista è sempre “in mezzo a una strada”), dei rantoli gutturali di Di Pietro o Bossi, dei vocabolari limitati della Gelmini o della Carfagna, della cadenza da clima torrido della Prestigiacomo, degli ammiccamenti di D’Alema e dello sguardo sexy della Rosy Bindi, la percentuale dei tentati suicidi nel nostro Paese subirebbe un’impennata mica da poco.
Meglio non prendersi ( e prenderli) mai troppo sul serio, in fondo la politica è un’arte di arrangiarsi anch’essa, per restare a galla, tra mille compromessi, il più a lungo possibile.
Assistiamo ai monologhi persino di improbabili marziani vestiti tutti uguali ( cravatta e vezzoso fazzolettino verde d’ordinanza) che ne sparano di certe da “barzellettieri nati”, poco importa che si chiamino Cota o Bricolo, l’importante è che ci facciano ridere prima di Greggio e Iachetti.
Ma ormai in Italia non c’e’ settore che sia esentato dall’umorismo involontario, non è solo merito di La Russa che si fionda in mimetica a qualsiasi riunione di militari in congedo o a un presidio notturno al Duomo di Milano.
Ora ci si mettono pure i magistrati a perquisirsi tra loro e a rubarsi la merenda degli incartamenti. Continua »
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Dicembre 12th, 2008 Riccardo Fucile
POI SI DICE DEL MERIDIONE… A TRIESTE DESTRA E SINISTRA SI DIVIDONO UNA TORTA DI 5 MILIONI DI EURO CHE CIASCUNO DEI 59 CONSIGLIERI DISTRIBUISCE A SUA SCELTA A ENTI, CIRCOLI, PARROCCHIE… 120.000 EURO A TESTA AI CONSIGLIERI DI MAGGIORANZA, 60 MILA A QUELLI DI OPPOSIZIONE… BENEFICIENZA COI SOLDI ALTRUI E OGNUNO SI CURA IL PROPRIO COLLEGIO ELETTORALE… AL SUD LO CHIAMEREBBERO VOTO DI SCAMBIO?
Non siamo a Palermo o in una città dell’interno della “omertosa” Sicilia, come amerebbe definire qualche avanguardia padana. Il caso di cui tratteremo riguarda il consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, regione a statuto speciale, con sede nella “civilissima” Trieste.
E’ un caso di cui nessuno ama parlare, nè il centrodestra che regge la Giunta, nè il centrosinistra che sta all’opposizione.
Si tratta di una delibera e di un’inveterata prassi “bipartisan” che va bene a tutti e guai a parlarne, soprattutto male.
Uno spreco poli locale, nel silenzio-assenso di tutti i partiti, fautori della beneficienza fatta coi soldi degli altri.
Miracoli delle regioni a statuto speciale, con Trieste che ogni anno mette a bilancio 5 milioni di euro da distribuire ai consiglieri regionali. I quali, a loro insindacabile giudizio, li gireranno a enti, associazioni, pro loco, circoli, parrocchie, società di mutuo soccorso, bocciofile e circoli del golf: nulla vieta in Friuli di destinare denaro pubblico per allietare i pomeriggi di chi si diverte a tirare al pallino, con la mazza o senza. Continua »
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Dicembre 12th, 2008 Riccardo Fucile
IL RAPPORTO DEL CENSIS SULLA SITUAZIONE DEL PAESE … 12 MILIONI DI FAMIGLIE ( IL 48,8%) TEMONO DI NON FARCELA… IL 10% HA DIFFICOLTA’ A PAGARE IL MUTUO CASA… IL 72% ACQUISTA PRODOTTI SOLO IN OFFERTA SPECIALE AL SUPERMERCATO… LA MOROSITA’ NEGLI AFFITTI ARRIVA AL 30%… CRESCONO I DEBITI E LE INSOLVENZE
Una famiglia su due rischia di essere travolta dalla crisi che colpirà duro soprattutto dopo
Natale. I consumi calano, così come la fiducia degli Italiani, ridotta ormai ai minimi termini.
Il mutuo per la casa diventa spesso un fardello insostenibile, cosicchè il 10% dei nuclei familiari fatica ad onorare l’impegno con la banca, mentre il 2,8% ha già alzato bandiera bianca interrompendo il pagamento delle rate.
A scavare tra le cifre del Rapporto 2008 del Censis, gli unici segnali di vitalità e quindi di ottimismo cui attaccarci sono individuati nella tenuta del nostro sistema produttivo, grazie alla flessibilità delle imprese, nella vocazione al risparmio delle famiglie e nel ruolo degli immigrati come forza propulsiva nel campo del lavoro.
I lati oscuri sono troppi invece, non c’è che l’imbarazzo della scelta: il 25% degli italiani teme di perdere il posto di lavoro, il 71% è convinto che peggiorerà la sua condizione di vita.
Il “rischio default”, il rischio di fare crac, di non arrivare alla fine del mese, è ormai uno spettro per il 48,8% delle famiglie ( 12 milioni di nuclei).
Tra queste vi sono quelle che hanno investito in prodotti rischiosi ( 2,8 milioni), quelle che hanno problemi con il mutuo ( 2 milioni), quelle indebitate per l’acquisto di beni di consumo ( 3,1 milioni) e quelle che non hanno un euro da parte di risparmio ( 3,8 milioni). Continua »
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