Gennaio 19th, 2009 Riccardo Fucile
DOPPI INCARICHI, INCROCI AZIONARI, GROVIGLIO DI POSIZIONI… L’80% DEI GRUPPI E’ GESTITO DA ORGANISMI IN CUI SIEDONO MANAGER CHE HANNO INCARICHI PURE IN GRUPPI CONCORRENTI…UNA GRANDE CUPOLA DI INTERESSI CHE NON HA UGUALI IN EUROPA E CHE CONDIZIONA LA POLITICA
Intrecci personali, doppi incarichi e incroci azionari. Su una cosa battiamo tutti in Europa: i grandi gruppi finanziari italiani, dalle banche alle assicurazioni e alle società di gestione, sono un fiorire di poltrone in conflitto tra loro, quindi in teoria inconciliabili.
Il dato che colpisce è che l’enorme groviglio di posizioni poco chiare riguarda l’80% dei gruppi passati al setaccio dall’Antitrust, l’autorità che vigila sulla concorrenza.
Il dossier che ha messo a punto i panni sporchi dell’alta finanza italiana in un anno di lavoro fornisce un quadro aggiornato degli assetti di governo delle società quotate e non quotate da cui emergono i punti di debolezza di un settore afflitto soprattutto da un deficit di trasparenza.
Dal virus degli interessi intrecciati si salva appena il 20% dei casi esaminati, mentre l’80% dei gruppi è gestito da organismi in cui siedono manager che hanno incarichi anche in gruppi concorrenti, almeno in teoria.
E’ una situazione di enorme confusione di ruoli e di interessi, un’anomalia tipicamente italiana e che non si riscontra per le imprese quotate in Spagna e Olanda, mentre interessa appena il 26,7% dei gruppi quotati a Parigi, il 43,8% del sistema finanziario tedesco e il 47,1 di quello inglese. L’Antitrust ha stilato una lista con i gruppi che presentano nei propri organismi di governance più di dieci persone con cumuli di incarichi in società concorrenti. Continua »
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Gennaio 19th, 2009 Riccardo Fucile
CELARE E CONSERVARE, MAI PUBBLIZZARE E COINVOLGERE: UNA FILOSOFIA MINIMALISTA IMPEDISCE DA DECENNI LO SVILUPPO CULTURALE DELLA CITTA’… UNA CLASSE POLITICA CHE SI AFFIDA AI FORESTI, INVECE DI VALORIZZARE LE TESTE PENSANTI DELLA CITTA’.
E’ di questi giorni la notizia che in Francia, Nicolas Sarkozy ha sostenuto l’esigenza di dotare il Paese di un grande Museo della Storia Patria, una testimonianza della “grandeur” d’oltralpe, ma anche un richiamo turistico per una città ( forse Nimes) del meridione francese.
Uno spazio che raccolga l’immenso patrimonio storico-culturale transalpino e lo renda vivo ed accessibile. Siamo certi che in breve tempo l’idea sarà realizzata.
E’ la filosofia opposta, in termini culturali, di come si muove da decenni la città di Genova, la sua borghesia “illuminata” e la sua classe politica. Parecchi anni fa, il critico d’arte Vittorio Sgarbi, dopo aver visitato alcuni palazzi patrizi, ebbe a dire che a Genova ci sono più opere di grande pregio nelle case private che nei Musei cittadini, cogliendo nel segno.
La cultura a Genova vive nascosta in soffitta, spolverata di nascosto, rassettata dagli addetti ai lavori. Altrove c’è il gusto e l’orgoglio di “esporre”, “rendere partecipi”, pubblicizzare, creare dibattito, a Genova vige la pratica minimalista di celare e di conservare, tenendosi stretti anche le antiche ricette della nonna.
E’ la città che ci ha messo secoli per produrre una iniziativa colombiana di richiamo, dove Mazzini e il Risorgimento sono un circuito per “iniziati”, dove il centro storico più grande d’Europa è stato lasciato in degrado per decenni, dove se riusciamo a costruire un Museo del mare ci distinguiamo per lasciarci una vittima innocente e nessun colpevole, dove gli zampilli di Piazza De Ferrari vengono eliminati e sostituiti con un orrido prato perchè qualche benpensante è stato bagnato dagli spruzzi d’acqua nelle giornate di vento. Continua »
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Gennaio 19th, 2009 Riccardo Fucile
SFIORA L’INCIDENTE DIPLOMATICO LA VISITA IN ITALIA DI THOMAS HAMMARBERG, COMMISSARIO EUROPEO PER I DIRITTI DELL’UOMO… INVITI A NON DISCRIMINARE, ILLECITA LA TASSA SUL PERMESSO DI SOGGIORNO E IL REATO DI IMMIGRAZIONE… FRATTINI ESPRIME DISAPPUNTO PER LE CRITICHE, MA SE AVALLA NORME ANTICOSTITUZIONALI INUTILE POI PRENDERSELA… CHI E’ CAUSA DEL SUO MAL PIANGA SE STESSO.
Quasi un incidente diplomatico in Senato, quando la delegazione leghista avrebbe voluto lasciare l’Aula per protestare contro la sua presenza. Poi il rischio di un conflitto istituzionale a livello europeo, quando Frattini ha espresso lo sconcerto del governo italiano al Consiglio d’Europa.
La visita in Italia di Thomas Hammarberg, commissario per i diritti dell’uomo, ha provocato le tensioni e le polemiche che si temevano.
Già alla vigilia della visita in Italia, il commissario aveva definito incivili i comportamenti del governo italiano e “discriminatorie” alcune delle norme allo studio del Parlamento ( l’introduzione del reato di immigrazione clandestina nella versione rattoppata ridicolmente con la sola ammenda e la nuova ipotizzata tassa sul permesso di soggiorno).
La mattina, durante una visita a un campo nomadi a Roma, il commissario aveva espresso rilievi: “Sono senza acqua, senza luce e in gravi condizione igieniche: una situazione vergognosa”. Continua »
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