BERLUSCONI PER LE AMMINISTRATIVE METTE IN CAMPO KAKA’
Gennaio 22nd, 2009 Riccardo FucileI SONDAGGISTI LO HANNO AVVISATO IN TEMPO: CEDERE IL GIOCATORE BRASILIANO AVREBBE CAUSATO UN NOTEVOLE CALO DI CONSENSI… SAREBBE STATA OFFUSCATA L’IMMAGINE DEL PREMIER: DA UNO CHE COMPRA A UNO CHE VENDE… A RISCHIO UN MILIONE DI VOTI, TRA CONTESTAZIONI E CORTEI DI PROTESTA
Silvio Berlusconi ha rischiato più che durante le liti dell’anno scorso con Fini, si è trovato più in difficoltà che a dare retta alle richieste di Bossi, ha trangugiato amaro più che in occasione delle querelles passate con Casini.
In realtà aveva dato l’assenso per la cessione al Manchester City del fuoriclasse brasiliano Kakà , anche perchè di fronte a un’offerta “esagerata” (120 milioni di euro), qualsiasi presidente avrebbe portato il giocatore in Inghilterra anche in braccio.
Ma domenica a San Siro ha capito che la politica ha i suoi costi: contestazioni alla presidenza da parte dei tifosi, striscioni dal tenore “Berlusca interista”, “Meschini e bugiardi: e ora vendete il Milan”, cortei di protesta dei tifosi sotto via Turati, con blocco del traffico.
L’immagine vincente del Cavaliere sarebbe stata offuscata: lui è uno che compra, non che vende, lui spende, non incassa. Per il premier, calcio e politica sono sempre stati vicini, in termini simbolici. Il Milan rappresenta da sempre quel modello vincente che Berlusconi vorrebbe applicare al Paese. Continua »