Febbraio 28th, 2009 Riccardo Fucile
IL GOVERNO LI HA INQUADRATI GRATIS NELLE RONDE, POI NEGA I FINANZIAMENTI ALLE ASSOCIAZIONI D’ARMA DEGLI APPARTENENTI ALLE FORZE DELL’ORDINE IN CONGEDO… 1,5 MILIONI DI EURO L’ANNO DESTINATI INVECE AGLI EX PARTIGIANI DELL’ANPI ET SIMILIA… NEL MILLEPROROGHE SPARITI I SOLDI PER IL PERSONALE DELLE ASSOCIAZIONI D’ARMA
Sembra da ridere. Il governo da un lato li inquadra nelle ronde, ovviamente gratis, dall’altra gli nega i finanziamenti invece concessi ai “cugini” delle associazioni combattentistiche, come i partigiani e i volontari antifascisti in Spagna.
E’ beffardo il destino per le associazioni d’arma che raggruppano i militari e gli appartenenti alle forze dell’ordine in congedo, che costituiranno, dopo il via libera del Consiglio dei Ministri, l’ossatura dei “volontari per la sicurezza”.
Tutto nasce da un articolo del “decreto milleproroghe” su cui il governo, dopo il “sì” del Senato, ha incassato la fiducia della Camera…
Ebbene nel provvedimento, nella “proroga di termini per l’amministrazione della Difesa” c’è lo stanziamento di un milione e mezzo di euro l’anno, per tre anni, a favore delle “associazioni combattentistiche vigilate”.
Si tratta di 17 associazioni tra cui spiccano lì’Anpi, i Combattenti volontari antifascisti in Spagna e la federazione Partigiani d’Italia.
C’e spazio poi per i Veterani e reduci Garibaldini e per l’Associazione italiana ciechi di guerra. Continua »
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Febbraio 28th, 2009 Riccardo Fucile
TRA I PARTITI MINORI DI CENTRODESTRA AVANZA L’IPOTESI DI UN CARTELLO ELETTORALE PER SUPERARE LO SCOGLIO DELLO SBARRAMENTO DEL 4%… IN OGNI CASO PER SALVARE I RIMBORSI ELETTORALI PREVISTI SOLO PER CHI ARRIVA AL 2%… COLPO DI CASINI: MAGDI ALLAM CAPOLISTA
Sono giornate decisive per il futuro di quattro partiti minori del centrodestra, ovvero per il Movimento per l’Autonomia di Raffaele Lombardo, La Destra di Francesco Storace, la Fiamma Tricolore di Luca Romagnosi e il Partito dei Pensionati di Carlo Fatuzzo.
Vanno avanti le riunioni per raggiungere un’intesa su un cartello elettorale unico alle prossime elezioni europee che permetta loro, uniti, di superare lo sbarramento del 4% che permette di accedere ai seggi di Strasburgo.
Una risposta al tentativo dei partiti maggiori di azzerarli anche in Europa.
Una meta che sembrerebbe aritmeticamente alla loro portata, ma in politica due più due non fa sempre quattro, Sinistra arcobaleno insegna.
Conti alla mano, Fiamma e Destra alle scorse politiche presero il 2,4% ( ma c’era una trainante la Santanchè, ora passata al Pdl), il Movimento per l’Autonomia raggiunse l’1,1% e il Partito dei Pensionati si presentò coi propri candidati all’interno delle liste del Pdl, ma comunque nel 2006 prese l’1%.
Dati alla mano il totale farebbe circa il 4,5%, oltre lo sbarramento.
Consideriamo che si presentano all’appuntamento di giugno con 4 deputati europei uscenti: Fatuzzo per i Pensionati, Romagnoli per la Fiamma Tricolore, Nello Musumeci per la Destra e Eleonora Lo Curto per l’MPA.
C’e’ una proposta ritenuta percorribile che, sulla base della valutazione di uguale peso politico per tutte le quattro componenti, prevede un’ipotesi di accordo di questo tipo: un quarto delle candidature, dei collegi e degli eventuali rimborsi diviso in parti uguali a ciascuno. Continua »
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Febbraio 27th, 2009 Riccardo Fucile
SONO 16 GLI EX PRESIDENTI DELLA CONSULTA CON SUPERLIQUIDAZIONI E AUTISTI… PENSIONI DA 25.000 EURO AL MESE … BASTANO TRE MESI DA PRESIDENTE E SCATTANO ALTRI PRIVILEGI
A leggere l’art. 134 della Costituzione il loro compito dovrebbe essere la difesa della Carta, ma i giudici dell’alta Corte sembrano più preoccupati di conservare stipendi e privilegi. Una volta nominati tra le 15 illustri toghe, basta aspettare. Prima o poi arriva una bella nomina a presidente per anzianità .
L’ultimo presidente, Giovanni Maria Flick, è durato tre mesi. Novantadue giorni, detratte le feste di Natale e festività varie, meno di sessanta giorni.
I ritmi di lavoro sono i seguenti: si lavora una settimana sì e una no, in quella in cui lavora inizio lunedì pomeriggio per la Camera di consiglio, martedì udienza pubblica, mercoledì discussione di qualche causa e scrittura delle sentenze. Giovedì alle 13 scatta il rientro a casa.
Come si arriva a fare il presidente?
Basta essere il più anziano, gli altri aspettano pazientemente per anni che si tolgano dai piedi quelli sopra, a loro volta diventati presidenti e poi pensionati d’oro.
Spesso rimangono in carica pochi mesi, in prossimità giusto della pensione.
Qualche esempio: Giuliano Vassalli dall’11 novembre 1999 al 13 febbraio del 2000.
Tre mesi per Giovanni Conso, quattro per Valerio Onida, sei per Baldassarre. A tutt’oggi oltre a una schiera di ex giudici, siamo costretti a mantenere ben 16 presidenti emeriti. Continua »
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Febbraio 27th, 2009 Riccardo Fucile
ESIBIZIONE USO TV DELLA RONDA DELLA LEGA… DOPO L’INTERVISTA A “VITA IN DIRETTA” SI PARTE ALLE 23 CON LA SCORTA DELLA DIGOS… PASSEGGIANO IN 15 PER SAMPIERDARENA DESERTA IMPETTITI NELLA PETTORINA E COL CANE EX ANTODROGA… POI VANNO A BRIGNOLE PER UNA SITUAZIONE DI DEGRADO E RIMANGONO LA META’, ANCHE IL CANE VA A CUCCIA… TROVANO 4 BARBONI CHE DORMONO E SI CHIEDONO SE MANDARLI VIA… ALLA FINE TORNANO A CASA, LA SICUREZZA E’ STATA GARANTITA
Un cronista del “Secolo XIX”, quotidiano genovese, ha seguito una ronda leghista, convocata per la circostanza, nel suo viaggio serale per le strade della città ( in verità di chilometri ne hanno fatto pochi) al fine di garantire sonni tranquilli ai genovesi.
Leggiamo il “Secolo XIX”: “Lo scopo delle ronde? Portare i media, le telecamere, nelle sacche di degrado urbano segnalate dai cittadini ma ignorate dalle istituzioni. Ma succede anche il contrario: ovvero che sia la presenza di una telecamera a giustificare una ronda. Dopo l’arrivo della troupe della “Vita in diretta” (Rai1) ed esaurito il giro di interviste, la ronda può partire. Sono le 23, siamo a Sampierdarena e il percorso viene controllato discretamente da un’auto civetta della Digos”.
I partecipanti risultano 15 all’appello capitanati da un filiforme e piccolo segretario organizzativo leghista con pettorina d’ordinanza: esaurito lo show uso telecamere si decide di fare una passeggiata nella delegazione deserta.
Ex agenti o appartenenti alle forze dell’ordine come prevede il decreto sulla sicurezza in via di approvazione non ce ne sono. Se si esclude Jago ( in versione padana chiamato Giago) un bel golden retriver che viene qualificato come ” ex cane antidroga dei carabinieri”. Quindi formalmente sono a posto, Maroni sarà contento. Continua »
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Febbraio 26th, 2009 Riccardo Fucile
ROMENI E MAROCCHINI SEGUONO CON IL 7,8% E IL 6,3%… NEL 2008 LE VIOLENZE SONO CALATE DELL’ 8,4%… MA A MILANO I ROMENI CHE SONO MENO DELL’1% DELLA POPOLAZIONE SONO RESPONSABILI DELL’11% DELLE VIOLENZE SESSUALI
In Italia gli episodi di violenza sessuale denunciata sono diminuiti dell’8,4% secondo i dati diffusi dal Dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero degli Interni che ha analizzato il fenomeno nel triennio 2006-2008.
Secondo le cifre riferite al triennio, gli autori degli stupri sono italiani nel 60,9% dei casi, seguiti dai romeni con il 7,8% e dai marocchini con il 6,3%.
Le vittime di violenza sessuale sono per lo più donne ( 85,3%) e di nazionalità italiana (68,9%).
La maggior parte degli stupri rientrano nelle violenze sessuali non aggravate, anche queste in diminuzione del 7,4%.
I casi di stupro di gruppo, dopo un picco registrato nel 2007 (+ 10,9%) sono scesi del 24,6%, mentre per le violenze sessuali aggravate è stato registrato un trend decrescente del 16%.
Nel 2007 era stato registrato un aumento dei casi di violenza sessuale del 5% rispetto al 2006 ( da 4812 episodi a 5062).
Lo scorso anno le forze di polizia hanno individuato 8845 autori di violenze a fronte di 8749 segnalazioni nel 2007 e di 7715 nel 2006.
Un po’ diversa la situazione nelle maggiori città italiane.
Nel 2008 il numero di casi di violenza sessuale registrati a Milano è stato di oltre il 50% più alto rispetto a quello delle violenze che si sono verificate a Roma.
A Milano vi sono stati nel 2008 480 casi di violenza sessuale contro i 317 della capitale.
A Bologna invece nello stesso anno sono state 139 le violenze denunciate.
E se a Roma ai romeni si può imputare solo un caso su quattro (24%) a Milano viene loro attribuito un episodio su dieci. Continua »
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Febbraio 26th, 2009 Riccardo Fucile
IL CENTRO SOCIALE LANCIA ALLE AGENZIE IL CASO DI UN ANONIMO DI NOME P.D. CHE VUOLE ENTRARE IN CONVENTO… LA BEFFA “FASCIO-FUTURISTA” PRENDE IN GIRO LA SVOLTA DEL LEADER FRANCESCHINI… E I MEDIA CI CASCANO
L’ultima beffa fascio-futurista arriva dai Castelli. Quelli di CasaPound hanno pensato bene di diffondere un comunicato tarocco, inserendo nella rete dei media una storia di quelle che incuriosiscono le agenzie di stampa.: “Un rappresentate di ceramiche di 45 anni, le sue iniziali sono P.D., ha confessato al parroco la sua omosessualità e il desiderio di diventare donna e farsi suora”. Meraviglioso, morboso al punto giusto, tutti già pronti a integrare la notizia con le opinioni del sociologo e del sessuologo.
Peccato che non fosse vero nulla.
Così, le tre agenzie che hanno abboccato all’amo, hanno fatto la gioia dei concorrenti che hanno invece mangiato la foglia.
E Adn Kronos si è tolta la soddisfazione di svelare l’arcano: ” A Carnevale ogni scherzo vale, Una burla ben riuscita è quella messa a punto da CasaPound che ha tratto in inganno anche qualche organo di informazione”.
I ragazzi del Centro si sono presi la soddisfazione della provocazione goliardica dei media.
I portavoce di CasaPound era sceso anche nei dettagli della notizia: “P.D. ha scelto il mese mariano proprio per la profonda fede che lo contraddistingue in un panorama nichilista povero di virtù e avaro di ideali. Lui ha molte virtù e un forte ideale cristiano che proprio la Chiesa vorrebbe negare. Come tornerà dal Paese europeo dove effettuerà l’intervento, espletate le pratiche anagrafiche e burocratiche del caso, P.D. non dovrà subire alcun ostracismo che lo ostacoli nel suo sogno: entrare in convento”. Continua »
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Febbraio 26th, 2009 Riccardo Fucile
LO DENUNCIANO I SINDACATI DI POLIZIA: IL 60% DELLE AUTO SONO FERME IN OFFICINA PERCHE’ MANCANO I SOLDI PER LE RIPARAZIONI O PERCHE’ IN ATTESA DELLA ROTTAMAZIONE…DISPONIBILI SOLO 9 FUORISTRADA SU 21, SOLO 7 BLINDATI SU 19 E SOLAMENTE 8 FURGONI DAILY SU 17….E’ QUESTA LA POLITICA SULLA SICUREZZA DI MARONI?
Quattro vetture su dieci “ferme ai box”, in attesa che arrivino i soldi per la riparazione. Due su dieci ridotte così male da risultare inutilizzabili e pronte per essere tolte dal servizio.
E solo le rimanenti a disposizione degli agenti, costretti a fare i salti mortali per pattugliare la città , E’ un quadro che ha dell’incredibile, ma che purtroppo ben descrive le condizioni di grave precarietà in cui la polizia milanese versa ormai da tempo, quello che riguarda lo stato di salute delle auto a disposizione della Questura di Milano.
A lanciare l’allarme sono i sindacati di polizia, annunciando un sit in e una manifestazione di protesta il 2 marzo, di fronte alla Questura.
I sindacati denunciano da tempo le carenze di organico, di mezzi e di organizzazione che affliggono la polizia in città : “ Sono anni che facciamo i conti con la mancanza di razionalizzazione di uomini e mezzi, ma anzichè affrontare la situazione con un progetto organico che ci dica come lavorare per garantire la sicurezza, ci ritroviamo a fare i conti con provvedimenti come quello delle ronde dei militari”.
Quello che servirebbe sono invece risorse umane di qualità che consentano di riformare e riorganizzare l’attività per renderla più efficace sia nella fase di prevenzione, sia in quella di repressione. Continua »
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Febbraio 25th, 2009 Riccardo Fucile
SECONDO IL “SOLE 24 ORE”, OGNI ITALIANO SPENDE 300 EURO L’ANNO PER FINANZIARE LA PROPRIA AMMINISTRAZIONE… A NAPOLI MANTENERE IL CONSIGLIO COMUNALE COSTA 56 MILIONI DI EURO L’ANNO, A MILANO 27,3 MILIONI DI EURO… E NAPOLI E’ ANCHE IL FANALINO DI CODA IN QUANTO A PRODUTTIVITA’: SOLO 55 DELIBERE APPROVATE CONTRO LE 312 DI ROMA, LE 142 DI TORINO E LE 74 DI MILANO
Dalle pagine di Novella 2000 recentemente Rosa Russo Jervolino ha dichiarato in un attimo di autocritica: “Se fossi una cittadina napoletana non mi voterei”.
In effetti, di ragioni ne avrebbe molte per non votarsi e non solo per gli scandali che hanno recentemente coinvolto la sua Giunta.
Il suo Comune, infatti, risulta di gran lunga il più generoso d’Italia.
Solo per far funzionare gli uffici dell’Amministrazione locale, nel 2007 ha speso la bellezza di 525,9 milioni di euro.
Esattamente 539,3 euro per ogni cittadino, record nazionale, come rilevato dall’ultima indagine sul bilancio dei Comuni pubblicata dal Sole 24 Ore.
Già in testa alla classifica per numero di assessori indagati, appalti sospetti e discariche fai-da-te a ogni angolo di strada, il capoluogo campano si deve accontentare del dodicesimo posto in Italia alla voce “spese per organi istituzionali”.
Sindaco, giunta e consiglio comunale costano ai cittadini 56 milioni di euro l’anno, quasi 60 euro pro capite.
Il triplo di quanto costa la politica ai milanesi: 27,3 milioni di euro in tutto, 20,9 ogni residente. Continua »
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Febbraio 25th, 2009 Riccardo Fucile
TRA POCO L’EMERGENZA SARA’ A CALTANISSETTA: 700 PERSONE IN UN CPA CHE AL MASSIMO NE PUO’ OSPITARE 500… NESSUNA REGIONE VUOLE UN CENTRO DI ESPULSIONE… I TEMPI SONO LUNGHI E AL MASSIMO SI RICAVERANNO 1.600 POSTI IN PIU’… CRESCONO LE DELEGAZIONI INTERNAZIONALI CHE INDAGANO SULLA EVENTUALE VIOLAZIONE DEI DIRITTI UMANI A LAMPEDUSA
Qualcuno al governo aveva scommesso che la linea dura a Lampedusa avrebbe pagato: si sarebbero azzerati gli sbarchi di clandestini una volta che si fosse diffusa la notizia che “chi sbarca nell’isola, dall’isola stessa viene rimpatriato”.
Purtroppo non è stato così e, appena il mare l’ha consentito, è arrivato un secondo carico in due notti, stavolta 170 clandestini tra donne incinte, bambini affamati e adulti con gli occhi spalancati e persi.
La Marina militare che li aveva soccorsi li ha dirottati su Porto Empedocle, essendo inagibile dopo l’incendio una buona parte del Cpa di Lampedusa. Ora sono tre i centri di accoglienza sotto pressione in Sicilia: Cassabile, Caltanissetta e Trapani.
Avanti così si rischia il collasso nelle varie strutture già affollate. A cominciare da quella di Pian del Lago (Caltanissetta) dove ieri ne sono stati portati 50 e dove ci sono ormai 700 persone a fronte di una capienza di 500.
I Cpa, essendo centri di accoglienza, secondo le norme vigenti in Europa, non sono prigioni: i clandestini possono entrare e uscire, in attesa che la loro pratica venga esaminata: qualche volta spariscono e non se ne sa più nulla.
Da qui la volontà del Governo di creare dei Centri di Identificazione ed Espulsione, portando da due a sei mesi i termini per il disbrigo delle pratiche, dando loro un nome e una nazionalità .
Teniamo anche presente che circa il 50% degli arrivi di inizio anno era composto di uomini e donne di nazionalità africana a cui è stato concesso lo status di rifugiati politici, per le persecuzioni in atto nei loro Paesi. Continua »
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