Febbraio 3rd, 2009 Riccardo Fucile NON E’ OPPORTUNO CHE IL MINISTRO SACCONI CHE HA DELEGHE SU LAVORO, PREVIDENZA SOCIALE E SANITA’, MANTENGA QUEST’ULTIMO DICASTERO…SUA MOGLIE E’ ASSURTA ALLA DIREZIONE GENERALE DI FARMAINDUSTRIA… E’ DA STUPIDI DARE ALLA SINISTRA MOTIVO DI PARLARE DI CONFLITTO DI INTERESSI
Ci è stato fatto notare che spesso abbiamo anticipato la sinistra, ponendo delle questioni sul nostro sito di non poca rilevanza, sia a livello locale che nazionale.
In verità ci limitiamo a fare spesso osservazioni di buon senso, veicolando le critiche costruttive che vengono dalla base elettorale del centrodestra, cui non sempre il vertice riesce a farsi interprete.
Da voce indipendente e che non deve rendere conto ad alcuno, se non alle centinaia di lettori che ci seguono ogni giorno, non dobbiamo indire assemblee per stabilire ciò che “è opportuno” scrivere e ciò che invece è disdicevole.
Di quello che scriviamo ce ne assumiamo la responsabilità ed è indicativo che in oltre un anno di “denunce” nessuno ha mai potuto farci oggetto di una misera querela. Ci saremo fatti qualche nemico, ovvio, ma abbiamo sempre scritto cose documentate, con testimonianze e riferimenti precisi.
Mentre la sinistra latita, lacerata al suo interno, e viene spesso meno persino al suo dovere di opposizione, è capitato che più di una volta certe contraddizioni le abbiamo sollevate noi prima di loro. Continua »
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Febbraio 3rd, 2009 Riccardo Fucile A DETTA DEL BRASILE ESSE NON RISPETTAVANO I DIRITTI FONDAMENTALI DELL’UOMO… MITTERAND ACCOLSE MOLTI TERRORISTI SULLA BASE DELLA NON GARANZIA IN ITALIA DEL “GIUSTO PROCESSO”… IN BRASILE AL GOVERNO SONO SALITI ANCHE EX GUERRIGLIERI
Se per assurdo ma non troppo, Cesare Battisti fosse stato condannato come criminale
comune e non come “terrorista”, probabilmente sarebbe da anni ospite delle patrie galere.
Certamente da omicida normale il Brasile ce lo avrebbe già consegnato, ma, come ci ricorda il ministro brasiliano Genro, il Battisti è stato condannato come un terrorista “che voleva sovvertire violentemente l’ordine economico e sociale dello Stato italiano, promuovere un’insurrezione armata e suscitare una guerra civile”.
Contro questo tipo di reato l’Italia aveva emanato negli anni ’70 delle leggi speciali, ricorda Genro, “dando alla magistratura tutta una serie di poteri di polizia”. Era “possibile l’arresto sulla base di semplici sospetti” e “la carcerazione preventiva fino a 10 anni e 8 mesi”.
Per il Brasile il problema non è se Battisti sia colpevole o innocente, ma se le leggi speciali italiane rispettassero i diritti fondamentali dell’uomo, un po’ come il “Patriot Act” americano e Guantanamo. Il ministro brasiliano Genro ricorda che la Francia con la “dottrina Mitterand” accolse i terroristi perchè rischiavano di non avere “un giusto processo” in Italia, da qui il fondato sospetto che Battisti sia perseguitato per “ragioni politiche”. Continua »
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Febbraio 3rd, 2009 Riccardo Fucile SI TRATTA DI UN TUNISINO CHE DAL 1982 E’ IN ITALIA SENZA PERMESSO … UN ANIDIRIVIENI IN CARCERE PER UNA DECINA D’ANNI, POI UN OMICIDIO… LIBERO CON L’INDULTO, FA UNA RAPINA… ANCORA LIBERO E ORA UN ALTRO OMICIDIO… 27 ANNI DI CLANDESTINITA’ E DI ORDINI DI ESPULSIONE MAI ESEGUITI
Ci sono notizie di cronaca che, se approfondite, sono più istruttive di tanti sermoni televisivi e di tante analisi di esperti che si alternano sui nostri schermi mediatici.
Iniziamo da una settimana fa, quando a Milano il 49 enne Chedly Ben Rebah, tunisino, ha ucciso un connazionale per questioni di droga. Dopo averlo accoltellato, è fuggito con il portafoglio e il cellulare della vittima.
La polizia lo ha rintracciato e arrestato nel suo appartamento dove sono stati rinvenuti trenta grammi di cocaina.
Chedly Ben Rebah è un esempio di come l’Italia conduce la lotta alla clandestinità , con particolare riferimento a chi delinque.
Il soggetto in questione è clandestino in Italia dal 1982, quando è stato fermato a Milano per il primo borseggio. Esattamente 27 anni fa.
Per diversi anni, in carcere ci è finito numerose altre volte, per borseggi, furti e rapine. Un andirivieni da san Vittore fino al 1990… Penserete: ” Ah, è stato espulso finalmente?”.
No, finisce in galera per omicidio, ci resta per 16 anni, perchè poi arriva l’indulto ed esce.
Dopo qualche tempo fa una rapina e torna in galera. Continua »
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