PIANO CASA CON TROPPE OMBRE, ERA MEGLIO VELOCIZZARE LA COSTRUZIONE DI NUOVE CASE POPOLARI
Marzo 15th, 2009 Riccardo FucileTROPPI RISCHI DI CEMENTIFICAZIONE SELVAGGIA SENZA CRITERI PIU’ RIGIDI… L’ITALIA NON E’ SOLO QUELLA DELLE VILLE… L’EDILIZIA POPOLARE POTEVA ESSERE IL VOLANO GIUSTO PER ASSICURARE OCCUPAZIONE DA MESI… GIUSTO SBUROCRATIZZARE, MA SENZA PERMETTERE ABUSI O SPECULAZIONI… AUMENTARE SUPERFICI E VOLUME PUO’ AVERE IMPATTI DIVERSI DA CASO A CASO, RISCHIAMO DI FAR FARE SOLO AFFARI A CHI AMPLIA PER POI RIVENDERE CON UN RICAVO DEL 400%
Il Governo ha annunciato l’intenzione di una radicale semplificazione della burocrazia nel settore edilizio. E fin qui penso possa trovare tutti d’accordo se ciò portasse a un’eliminazione dei vari lacci e laccioli che la burocrazia del nostro Paese pone al cittadino, facendolo girare per settimane da un ufficio all’altro per avere un pezzo di carta.
Ovviamente discorso diverso se si guarda alla sostanza della materia. Non è certo ipotizzabile in Italia costruire senza tenere conto non solo dei vincoli ambientali e naturalistici, ma anche dei problemi di urbanizzazione connessi ( acque nere, impatto ambientale, mobilità urbana, servizi pubblici, aree di parcheggio, tanto per capirci).
Ora l’intervento del Governo si muove su due piani, iniziamo dal primo, il più urgente: risolvere il problema di chi aspetta l’assegnazione, ad affitto a prezzi calmierati, di alloggi popolari.
Il Governo è in ritardo sul piano annunciato sei mesi fa: costruire 20.000 nuovi appartamenti entro il 2011, con una spesa di 550 milioni di euro.
Diciamo subito che i soldi erano quelli che il Governo Prodi aveva destinato a lavori di ristrutturazione di alloggi già esistenti, il Governo Berlusconi cambia strategia e punta su costruirne di nuovi in due tranche, la prima da 200 milioni da girare alle Regioni interessate al progetto, la seconda da 350 milioni nei prossimi mesi.
Se non si fosse perso un anno in chiacchiere sarebbe stato meglio, il piano avrebbe dovuto partire subito, sinceramente abbiamo dei dubbi che entro due anni vedremo 20.000 nuovi decorosi appartamenti a disposizione di ” giovani coppie, anziani, studenti ed immigrati regolari”. Continua »