Marzo 18th, 2009 Riccardo Fucile
LA BASE DI FORZA ITALIA CONTRO FINI, L’ELETTORE DI AN CONTRO LA FUSIONE… FINI MALSOPPORTA IL CESARISMO DI BERLUSCONI, IN TEORIA AVREBBE PURE RAGIONE, PECCATO CHE SIA LUI LA CAUSA DEL DECLINO DELLA DESTRA
Per una volta cito il vecchio amico, appassionato relatore di tante conferenze in tempi in cui non c’era nulla da spartirsi, se non i guai, Gennaro Malgieri, che sulle colonne di Libero ha vergato: “Basta leggere quel che scrivono i supporter berlusconiani e finiani sui vari blog, per convincersi che il PdL non sarà altro che la “costituzionalizzazione” di una lista elettorale, di una coalizione eterogenea governata da un monarca assoluto, assecondato da una oligarchia che non verrà fuori da una votazione a scrutinio segreto alla quale si assegnerà l’onere di dirigere il partito per il solo fatto di averlo posto in essere”.
E ancora scrive Gennaro: “Ciò che sta accadendo conferma le preoccupazioni di quanti, tanto in Alleanza Nazionale che in Forza Italia, hanno manifestato disappunto in relazione al processo costituente i cui approdi sono quanto meno incerti, problematici, tutt’altro che entusiasmanti. Si è arrivati al fatale appuntamento senza approfondire minimamente le ragioni dell’unione”.
E’ un’analisi precisa e impietosa quella di Gennaro che ha un solo limite, tipico di chi non può andare oltre.
Intanto facciamo una prima considerazione: la base “militante” di Forza Italia ha un limite pauroso, manca di autocritica. Tutto quello che fa il capo va bene, non sono ammesse critiche e se questo potrebbe andare bene in un’azienda, la politica è altra cosa, occorre saper mediare ed essere meno presuntuosi. Continua »
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Marzo 18th, 2009 Riccardo Fucile
LA ASL VUOLE RECUPERARE I SOLDI DELLA PRESTAZIONE E MANDA UNA LETTERA DI RECUPERO CREDITO ALLA DONNA VIOLENTATA… SE LO STUPRATORE NON PAGA ENTRO 30 GIORNI DEVE PAGARE LA VITTIMA
Considerando che il mittente era la Asl di Bergamo, la donna, vittima recente di
uno stupro, quando ha aperto la lettera ha pensato a qualche riga di incoraggiamento e di comprensione per l’episodio di cui era rimasta vittima.
Il testo invece la invitava a fornire entro 30 giorni il nome del suo violentatore, precisando che se entro un mese non fosse stato pagato il conto dal suo aguzzino, avrebbe dovuto pagare direttamente la vittima, cioè lei.
La Asl si vede che è a corto di soldi e deve recuperare velocemente i soldi spesi per le prestazioni mediche effettuate dopo la violenza. In totale 44,23 euro, una cifra con cui assesterà sicuramente il bilancio.
Questo il regolamento che era indicato candidamente in calce alla lettera.
Il cinismo della burocrazia italiana e la sua sgangheratezza è unico, ma una vicenda del genere non era ancora accaduta.
Ora il portavoce della Asl assicura che il caso sarà risolto e sostiene, a parziale discolpa ( o aggravante?) che spediscono ogni anno 400 lettere di questo tenore, come impone la legge.
Orbene, trattandosi di una misera lettera al giorno di media, viene da chiedersi, visto che per l’invio della missiva paghiamo uno stipendio a qualcuno, costui non potrebbe magari informarsi su che caso riguarda? O costerebbe troppa fatica?
La donna intanto ha subito un nuovo trauma. Continua »
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Marzo 18th, 2009 Riccardo Fucile
PER UN COMUNE CITTADINO SCATTEREBBE LA DENUNCIA PER FALSO IN ATTO PUBBLICO E SOSTITUZIONE DI PERSONA… SE LO FA UN DEPUTATO, IN BASE A UNA SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE, NON LO E’… DIVENTA ESCLUSIVA PERTINENZA DEL PARLAMENTO
Sono da poco iniziate le prime votazioni alla Camera con il sistema identificativo delle impronte cui hanno aderito quasi tutti i deputati, salvo 19 che si sono rifiutati e che continueranno a votare come prima.
Insieme ad Albania e Messico, siamo gli unici al mondo ad aver dovuto adottare questo sistema per porre un freno ai “pianisti”, ovvero a coloro che votavano anche per altri colleghi assenti.
Avevamo già espresso la nostra opinione: invece che spendere 450mila euro per porre un argine a un reato, sarebbe bastato fare una legge che, alla terza accertata violazione, rendesse automatica la decadenza dalla carica di parlamentare.
Uno truffa? A casa con ignominia e avanti un altro.
Ovviamente una legge del genere non l’avrebbe votata nessuno, essendo tutti più o meno complici del “malaffare”. Già alle prime votazioni con il nuovo sistema si sono, infatti, verificati i casi di chi fa finta che “non gli funzioni il dito”, mentre qualcuno ha già votato per conto di un paio dei 19 che hanno rifiutato il nuovo sistema ( autori uno della Lega e uno del MPA), tanto per gradire.
Il cammino è ancora lungo, ogni votazione dura almeno 5 minuti, tra polemiche e reclami, c’è chi la sta palesemente ostacolando. Continua »
argomento: la casta, Parlamento, Politica | Commenta »