Marzo 30th, 2009 Riccardo Fucile
PREVISTO IL TAGLIO DI 25.000 PRECARI NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E DI 42.000 DOCENTI, SOPRATTUTTO AL SUD… CRESCONO LE RICHIESTE DI TEMPO PIENO E DELLE 30 ORE, IL PERSONALE DIMINUISCE….MA LA GELMINI NON AVEVA DETTO CHE NESSUNO AVREBBE PERSO IL LAVORO?
Si taglia, nella pubblica amministrazione e nella scuola: le cifre parlano di un’onda lunga che travolgerà 25.000 precari nei vari enti locali e 42.000 insegnanti, soprattutto al Sud.
E’ lo scenario che emerge dai dati del ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, e dal decreto interministeriale sugli organici nell’anno scolastico 2009/2010.
Numeri che hanno scatenato già le proteste dei sindacati e la solita lite tra la Cgil e il ministro sul numero dei precari esistenti nei due settori.
Secondo la Cgil si tratta di circa 400.000 il numero reale dei precari, Brunetta sostiene che quelli nella Pubblica Amministrazione non sono più di 40.000, metà dei quali in Sicilia. Di questi, secondo il ministro, circa 10.000 hanno speranze di essere regolarizzati con concorsi.
Gli altri dovranno rassegnarsi, compresi migliaia di lavoratori che pure avrebbero i requisiti per essere assunti.
Secondo Brunetta il 25% degli enti non vuole procedere alla regolarizzazione dei precari in carico e quindi il fenomeno non riguarderebbe direttamente lo Stato, fatta eccezione per qualche Ente di ricerca. Continua »
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Marzo 30th, 2009 Riccardo Fucile
A NOLA L’IDV AVEVA ORGANIZZATO UNA FESTA IN DISCOTECA PER IL DOPO ELEZIONI.… I TITOLARI DEL “GLITTER” CHIEDONO ALL’ON. BARBATO (IDV) DI SALDARE IL CONTO DI 15.000 EURO, MA IL DEPUTATO NON PAGA… SIAMO AL PIGNORAMENTO SUL CONTO CORRENTE PARLAMENTARE
Facile ormai la battuta che circola in Parlamento sull’Italia dei Valori
“pignorati”. La storia ha inizio dopo le elezioni 2008 che, nonostante la vittoria di Berlusconi, fanno segnare un ottimo risultato per l’Idv a Nola, comune dell’hinterland napoletano.
Il neodeputato Francesco Barbato decide di fare una festa di ringraziamento per la sua elezione. La serata si svolge presso la discoteca “Glitter”, l’ospite d’eccezione è il leader dell’Idv, Antonio Di Pietro.
Per allietare i 1.500 partecipanti, ci sono anche i fuochi artificiali e un cabarettista.
Diciamo una cosa non troppo sobria, ma giustificabilissima per un neoeletto. I problemi nascono dopo, quando nonostante ripetuti inviti e sollecitazioni, l’on. Franco Barbato si rifiuta di pagare il conto di 15.000 euro pattuita per la festa.
L’epilogo pare ormai inevitabile, ovvero il pignoramento della somma di 20.000 euro ( lievitata per le spese) chiesta dai legali della discoteca presso il Banco di Napoli che storicamente detiene la filiale interna a Montecitorio.
La famosa agenzia 1 presso la Camera dei deputati dove vengono accreditate le indennità dei parlamentari.
Il classico pignoramento presso terzi, secondo il nostro codice di procedura penale, molto comune orami nella prassi del processo di esecuzione, ma insolito nella storia parlamentare. Continua »
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Marzo 30th, 2009 Riccardo Fucile
SCONCERTANTE SENTENZA DEI GIUDICI DELLA QUARTA SEZIONE CHE ANNULLA LA LINEA DURA … NIENTE OMICIDIO VOLONTARIO PERCHE’ LO STATO DI UBRIACHEZZA INGENERA UN SENSO DI ONNIPOTENZA E L’AUTO DI GROSSA CILINDRATA INDUCE A UNA CONDOTTA DI GUIDA IMPRUDENTE
Non basta essere ubriachi al volante e falciare i passanti sul marciapiede per meritare una condanna per omicidio volontario. La Cassazione si oppone, di fatto, alla “linea dura” delle procure contro i pirati della strada e conferma una sentenza dei giudici di Salerno.
I pm salernitani, nel luglio 2008, avevano arrestato per omicidio volontario un rumeno di 24 anni che, completamente ubriaco alla guida, in pieno centro di Salerno, era finito sul marciapiede uccidendo un passante e ferendone un altro.
Poi era ripartito a tutta velocità finendo nelle vetrine di un negozio.
Ma il giudice aveva derubricato l’accusa di omicidio volontario in quella, assai più lieve, di omicidio colposo, anche se aggravato.
La Procura, seguendo la linea che vede diversi uffici inquirenti contestare l’omicidio volontario nei casi in cui l’automobilista sia sotto l’effetto di alcol o droghe, ha presentato ricorso in Cassazione. Ma i giudici della quarta sezione penale, con la sentenza 13083, non hanno condiviso la linea dura e l’interpretazione data dalla procura. Continua »
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