L’ITALIA S’E’ DESTA, DELL’AUTO DI SCIPIO S’E’ CINTA LA TESTA
Maggio 7th, 2009 Riccardo FucileLA FIAT SPOPOLA CON I SOLDI ALTRUI, QUELLI DI OBAMA PER LA CHRYSLER, QUELLI DELLA MERKEL PER LA OPEL, QUELLI DEL GOVERNO ITALIANO PER LA ROTTAMAZIONE… MA IL LINGOTTO NON ERA IN CRISI?
Sarà che molti quotidiani italiani sono in quota azionaria Fiat, sarà che il latente patriottismo di molti, a lungo represso, ha trovato una valvola di sfogo, ma tra poco metteremo tutti la bandiera italiana alla finestra per festeggiare ogni vittoria del gruppo Fiat ai Mundial dell’auto, o ci faremo una tacca sulla pistola fumante per ogni colpo che Marchionne metterà a segno assorbendo chi sta peggio di lui.
Il manager Fiat, in effetti, è l’unico che merita un applauso convinto: senza un euro, anzi con miliardi di debiti, è riuscito, senza sborsare un quattrino, a far finanziare la rottamazione dal governo italiano, limitando i danni della crisi mondiale di vendite del settore auto.
Con altri miliardi di dollari elargiti da Obama, ha rilevato il 20% della Chrysler e ora con l’appoggio influente della Merkel sta cercando di rilevare pure la Opel in Germania e già si parla di General Motors e compagnia cantando.
Obiettivo dichiarato: 5 milioni di auto vendute ogni anno, pena la scomparsa del marchio.
Quindi si cercano alleanze, partecipazioni, cooperazioni ovunque.
Ci sono governi che intervengono con denaro fresco, basta che qualcuno si prenda aziende decotte sulla schiena e finisca l’esborso di denaro pubblico.
Oddio, in Germania, la Fiat non è stata certo accolta trionfalmente dai sindacati tedeschi . Continua »