Giugno 23rd, 2009 Riccardo Fucile
SINGOLARE FORMA DI PROTESTA A GAMBASCA, IN PROVINCIA DI CUNEO… … IL MEDICO CONDOTTO PRENDE SOLI TRE VOTI ALLE ELEZIONI COMUNALI DOPO VENTI ANNI DI ATTIVITA’ E LA DOTTORESSA CHIUDE L’AMBULATORIO… ORA GLI ABITANTI DOVRANNO RECARSI AL PAESE PIU’ VICINO A 5 KM… E CHI TROVERANNO? SEMPRE LEI
Il concetto della candidata è chiaro: “Non mi avete votata? E allora chiudo l’ambulatorio”.
Per tanti aspiranti politici, non ricevere i suffragi delle preferenze che si attendono è sempre traumatico: chi se la prende coi parenti, chi con le clientele locali che tanto aveva cercato di convincere, chi con l’avversario interno che ha remato contro.
Ma quanto è accaduto in quel di Gambasca, paese in provincia di Cuneo, con meno di 300 abitanti è indubbiamente una singolare forma di protesta.
Il medico condotto del paese, infatti, alle elezioni comunali ha raccolto solo tre miseri voti.
Uno smacco che Clara Besso proprio non ha digerito e lo ha scritto a chiare lettere su un cartello che ha affisso alla porta d’ingresso del suo studio: ” Il motivo che mi ha portata a prendere questa decisione è la scarsa considerazione nei miei confronti da parte degli abitanti del Comune, nonostante vent’anni di presenza costante e di servizio medico da me svolto”.
Senza nessun preavviso a pazienti e sindaco, la dottoressa ha riposto ricettario e stetoscopio e se n’è andata sbattendo simbolicamente la porta.
Ovvio che quanto ha ritenuto di porre in essere è perfettamente legale, in quanto un medico può decidere dove aprire un ambulatorio. Continua »
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Giugno 23rd, 2009 Riccardo Fucile
PER UN SITO INDIPENDENTE DI DESTRA E’ UN RECORD SENZA PRECEDENTI… PREMIATA LA LINEA DI UNA DESTRA SOCIALE CHE NON RIFIUTA IL CONFRONTO… RESTITUIRE MORALITA’ ALLA POLITICA, A DESTRA COME A SINISTRA
Grazie a voi che ci seguite, comunque la pensiate, ieri il nostro sito ha superato le tremila visite giornaliere. Se ci avete voluto gratificare di questo successo è perchè rappresentiamo un veicolo di idee e di confronto civile, senza pregiudizi e compromessi.
Poniamo questioni reali, cercando di interpretare quella vasta fascia di elettorato che da qualsiasi governo pretende competenza, onestà e moralità .
Purtroppo l’elettore di centrodestra spesso si limita ad andare a votare, delegando a terzi il compito di risolvere i propri problemi.
Dalla crisi delle ideologie non si esce con partiti senza anima e cuore, non ci si accosta alla politica per interesse o convenienza, non si rinuncia alla propria identità per una mera gestione del potere. Finiamola col ritenere i capi delle icone da venerare: sono a quel posto per rispondere a chi li ha fatti arrivare lì. E se sbagliano, non solo possono, ma debbono essere criticati, per il bene comune e perchè non possono permettersi di tradire il proprio elettorato.
A noi non interessano le promesse o le chiacchiere, guardiamo i fatti. Continua »
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Giugno 23rd, 2009 Riccardo Fucile
IL CENTRODESTRA VINCE PER UN PELO A MILANO, SI SALVA A VENEZIA, BELLUNO, BRINDISI E ASCOLI…IL CENTROSINISTRA VINCE A TORINO, BARI, BOLOGNA, FIRENZE, AVELLINO E FOGGIA….UNA COSTANTE IL RECUPERO A SINISTRA ANCHE DEL 10%….IL CENTRODESTRA CONQUISTA PIU’ PROVINCE, MA I PROGETTI VENGONO RIDIMENSIONATI
Ovviamente hanno vinto tutti, ma la prima realtà da considerare è che cresce costantemente il numero degli astensionisti: una volta il motivo è il mare, altre volte i nubifragi, ma sempre più spesso è il distacco disgustato dal partitismo e dai suoi eccessi.
Il referendum ha visto la partecipazione di appena un italiano su quattro, circa il 24% ha espresso il proprio voto.
I motivi fondamentali sono due, a nostro parere: innanzi tutto gli italiani ne hanno le scatole piene di esprimere un parere referendario, tanto poi rimane inapplicato.
Abbiamo in passato votato per la responsabilità dei giudici e per l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti ( giusto per fare due esempi, tra tanti) e alla fine non è servito a una mazza.
Per quale motivo uno dovrebbe andare a votare un referendum, quando poi già ti dicono che il Parlamento farebbe una legge per invalidarne le risultanze.
In secondo luogo la scarsa affluenza alle urne è derivata dal fatto che ben pochi elettori sapevano di che si trattava. E chi li ha appoggiati ( vedi Pdl e Pd) lo hanno fatto in silenzio, quasi timorosi di esporsi. Il primo ai ricatti soliti della Lega, i secondi divisi all’interno.
Una farsa: prima sembravano tutti per il sì, poi si sono defilati tutti o quasi.
Ma andiamo ai risultati dei ballottaggi. Continua »
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