Luglio 31st, 2009 Riccardo Fucile
ALTRIMENTI NON SI SPIEGHEREBBE IL “LODO BERNARDO” CHE BLOCCHEREBBE PERSINO LE INDAGINI IN CORSO… I CONTROLLI DELLA MAGISTRATURA CONTABILE SONO UN IMPORTANTE FRENO ALLA CORRUZIONE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E UNA GARANZIA PER I CITTADINI… LA VOGLIAMO FINIRE COI “LODI AD PERSONAM”?
A rischio autonomia e indagini della Corte dei Conti: nel corso della discussione sul decreto anticrisi, infatti, è stato presentato un emendamento da parte del deputato del Pdl, Maurizio Bernardo, nato a Palermo, ma eletto in Lombardia in quota Formigoni, che ha suscitato l’insurrezione da parte della magistratura contabile.
Il lodo impone a tutti i pm di esercitare l’azione solo di fronte a “specifica e precisa notizia di danno, cagionato per dolo o colpa grave”.
I pm potranno procedere con un’azione risarcitoria per danno all’immagine soltanto se c’è già stata una sentenza penale di condanna,
Infine le nuove regole entreranno in vigore anche per i processi nati sotto le norme precedenti, avendo quindi effetto retroattivo.
Il lodo Bernardo per ora è stato scorporato dal decreto, ma ritornerà in discussione a ore.
La Corte dei Conti è in subbuglio perchè una norma del genere ingessa l’azione del pubblico ministero e circoscrive nettamente l’ambito di perseguibilità dei fenomeni di cattiva gestione delle risorse pubbliche.
I vertici della Corte hanno chiesto l’intervento di Napolitano e di Fini di fronte a quello che giudicano un “colpo di mano” per bloccare le loro indagini sulla corruzione di settori della Pubblica Amministrazione.
Facciamo qualche esempio delle conseguenze.
La recente indagine, con 400 inviti a comparire, sulle consulenze concesse da alti dirigenti del ministero della Economia sarebbe bloccata. Continua »
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Luglio 31st, 2009 Riccardo Fucile
SIAMO ALLA FARSA: COTA CERCA DI FARE UN PASSO INDIETRO SULL’ESAME DI DIALETTO AI PROF, MA LA PROPOSTA E’ FIRMATA DALLA LEGHISTA GOISIS… LA GELMINI APRE AI “DOCENTI TERRITORIALI”: PARLA LEI, CHE PER DARE L’ESAME DI STATO DA BRESCIA E’ ANDATA A CATANZARO DOVE SONO TAROCCATI
Alla fine la battuta più simpatica l’ha fatta Clemente Mastella, campano doc: “Test di dialetto per i docenti? Il problema non è il nostro, perchè il dialetto napoletano è universale e potremmo insegnare in tutte le università o scuole popolari del Nord. Il problema sarebbe il loro perchè sarebbero incomprensibili nelle regioni meridionali”.
Più seriamente commenta l’Associazione nazionale presidi: “Quella della Lega oltre a essere una proposta irrealistica è di dubbio profilo costituzionale”.
Mentre il segretario nazionale della Uil ricorda: “Un test regionale per i docenti non sta nè in cielo nè in terra: la formazione degli insegnanti è impostata su tre anni di laurea normale, più due di laurea specialistica per gli aspetti didattici, il superamento di un concorso e un tirocinio di tre anni per conferma. Un iter che offre garanzie adeguate”.
Di fronte alle critiche che piovono a raffica sulla demenziale proposta della Lega, un patetico tentativo di fare un passo indietro è stato affidato al liquido capogruppo leghista alla Camera, Roberto Cota: “Il presunto esame di dialetto per i docenti è una colossale bufala, prima di protestare occorre leggere il testo della nostra proposta”. Continua »
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Luglio 31st, 2009 Riccardo Fucile
NESSUNO VUOLE LE RONDE: ASPRE CRITICHE DA SINDACI SIA DI SINISTRA CHE DI DESTRA, DALLE FORZE DELL’ORDINE, DA ASSOCIAZIONI DI CITTADINI.… MARONI ACCELERA SUL REGOLAMENTO DOVE FA SPARIRE LA PRIORITA’ PER GLI EX FUNZIONARI DI POLIZIA….E LE FORZE DELL’ORDINE VENGONO LASCIATE SENZA FONDI
Il regolamento sulle ronde dovrebbe essere varato in tutta fretta il prossimo 8 agosto e pubblicato immediatamente sulla Gazzetta Ufficiale, in modo da renderlo operativo: così a ferragosto qualche pirla che soffre di insonnia potrà farsi una passeggiata in compagnia, sentendosi Charles Bronson, novello “giustiziere della notte”, fino a che qualcuno non ci rimetterà la pelle.
Incurante delle richieste di Napolitano di rivedere le norme, degli appelli al buon senso di Fini, delle proteste delle forze dell’ordine, il sassofonista Maroni accelera la messa in onda del suo ultimo insuccesso.
“Le ronde non servono a nulla nel contrasto alla criminalità , ma aggravano il nostro lavoro” dicono a chiare lettere i rappresentanti di tutti i sindacati di Polizia.
Gli stessi sindaci, che dovranno avere l’ultima parola nell’istituzione delle ronde, sono o nettamente contrari ( quelli di sinistra) o imbarazzati e perplessi (quelli di centrodestra).
Lo stesso Berlusconi lo ha detto chiaramente giorni fa: “Per le ronde, sono stato costretto dalla Lega”. Abbiamo così scoperto che non è la D’Addario la vera ricattatrice del premier, ma un altro genere di zoccole. Continua »
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Luglio 30th, 2009 Riccardo Fucile
ORA BERLUSCONI PROMETTE INTERVENTI PER IL MEZZOGIORNO, MA QUANDO TREMONTI HA SOTTRATTO AL SUD I FONDI FAS NAZIONALI DOV’ERA? … SU 25,4 MILIARDI NE SARANNO RIMASTI SE VA BENE 4, IL RESTO E’ ANDATO ALLA PADAGNA DEL MAGNA MAGNA… ORA RIMANGONO I FAS REGIONALI CUI ATTINGERE…
Il “partito del Sud” si è materializzato un paio di giorni fa alla Camera e ha fatto andare “sotto” il Governo, battuto su un ordine del giorno che impegnava l’esecutivo a individuare in Palermo la sede del forum del Mediterraneo.
Documento firmato da Fabio Granata e Antonino Russo del Pdl (area An) e votato dai parlamentari siciliani del centrodestra, compresi gli uomini vicini a Gianfranco Miccichè, nonostante il parere contrario del Governo.
Un paio d’ore più tardi il sottosegretario ai Trasporti Giuseppe Reina aveva invitato i deputati siciliani a “non votare le leggi che vanno a sfavore del Mezzogiorno” e ha denunciato che “a bloccare i fondi Fas sono stati alcuni ministri di questo esecutivo”.
Il premier Berlusconi ora sta cercando di rimediare allo strapotere dell’asse Tremonti-Lega e ha promesso di sbloccare quei fondi, ma sempre in modo ambiguo.
Miccichè è arrivato a lanciare un ultimatum: “Vogliamo vedere i fatti, il tempo delle deleghe in bianco è finito”.
L’asse sudista ormai è molto esteso e giustamente al Sud ne hanno le scatole piene di essere presi in giro dal “mono-incolore” leghista che governa da mesi l’Italia, con la copertura di Berlusconi.
E l’alleanza comprende personalità come la Prestigiacomo, Dell’Utri, Miccichè, An al completo, Lombardo. Continua »
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Luglio 30th, 2009 Riccardo Fucile
UNO STRANO CASO: MATTEOLI NOMINA DIRETTORE DELL’ENAC IL FIGLIO DI UN GIUDICE DELLA CORTE COSTITUZIONALE DOPO UN GIUDIZIO A LUI FAVOREVOLE IN UNA CAUSA… IL FIGLIO DI MATTEOLI A SUA VOLTA E’ STATO L’ULTIMO ASSUNTO NELLA VECCHIA ALITALIA… IERI A MATTEOLI CONCESSA LA”NON AUTORIZZAZIONE A PROCEDERE” DALLA GIUNTA DELLA CAMERA
Vincere al Superenalotto è difficile di questi tempi, ma un nesso di casualità non comune in politica è forse più facile trovarlo, meglio di tante combinazioni vincenti.
I protagonisti di questa storia sono un ministro, un giudice della Corte Costituzionale e i rispettivi figli maschi.
Una vicenda che si è protratta cinque anni e che ha inizio nel 2004 quando Altero Matteoli, allora ministro dell’Ambiente del governo Berlusconi, fu rinviato a giudizio per “favoreggiamento in abuso edilizio”, reo di aver “avvertito” il prefetto di Livorno dell’esistenza di un’inchiesta a suo carico per un abuso edilizio all’isola d’Elba.
Il processo che scaturì rimbalzò tra varie Procure per approdare a Firenze, il cui tribunale stabilì che il ministro era indagato per fatti che non avevano nulla a che fare con il suo ruolo e stabilì pertanto che il tribunale di Livorno celebrasse il processo.
La Camera dei deputati sollevò, su sollecitazione di Matteoli, conflitto di poteri e per dirimere la questione il caso arrivò davanti alla Corte Costituzionale.
La quale ha stabilito che spetta solo e soltanto al parlamento decidere se Matteoli debba o meno essere processato. Continua »
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Luglio 30th, 2009 Riccardo Fucile
SECONDO LA LEGA “I TITOLI DI STUDIO DEI DOCENTI NON GARANTISCONO OMOGENEITA’ E SPESSO RISULTANO COMPRATI: DEVONO INOLTRE CONOSCERE IL DIALETTO LOCALE… E’ POSSIBILE CHE LA MAGGIOR PARTE SIANO MERIDIONALI ?”… DURO RICHIAMO DI FINI AL RISPETTO DELLA COSTITUZIONE… MA CHIAMATE IL 118 E DISPONETENE IL RICOVERO COATTIVO, SI FA PRIMA… ALTRO CHE PURI E DURI: ECCO I NOMI DEI BOIARDI DI STATO PIAZZATI DALLA LEGA
I titoli di studio degli insegnanti italiani? Secondo la Lega “non garantiscono un’omogeneità di fondo e spesso risultano comprati, pertanto non costituiscono affatto una garanzia sull’adeguatezza dell’insegnante”.
Chissà come mai allora sono così tanti i laureati del nord che vanno a sostenere certi esami di Stato al sud, magari per diventare avvocati ( vero Gelmini?): forse che si vogliano così “comprare” a buon prezzo una professione? Saranno poi adeguati tutti questi avvocati lombardo-veneti che sono andati a passare l’esame a Catanzaro?
Chi lo sa… qualcuno di comprare e vendere marchi se ne intende… di aprire e chiudere banche in fallimento pure… di gestire giochi d’azzardo anche… di far pagare corsi di equitazione inesistenti alla regione Lombardia pure.
Ma che bella rognosa famigliola quella che fa le pulci agli insegnanti meridionali, rei di insegnare al nord perchè i posti sono vacanti: vogliono sentirli parlare in dialetto perchè è decisivo per sceglierli “la conoscenza della lingua, della tradizione e della storia delle regioni dove si vuole insegnare”. Ma a nostro avviso occorrerebbe anche che i figli dei leghisti fossero obbligati a presentare, all’atto dell’iscrizione a scuola, la cartella clinica dei genitori, una perizia psichiatrica degli stessi, aggiornata, un quadro sanitario di almeno tre generazioni precedenti che indichi le malattie mentali accusate dagli avi e la loro incidenza ereditaria, le malattie sessuali trasmesse, la conoscenza della lingua italiana senza emettere rutti, la prova ogni mattina del palloncino alcolico e la disinfestazione dei locali frequentati. Continua »
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Luglio 29th, 2009 Riccardo Fucile
SECONDO UNO STUDIO DELLA CGIA DI MESTRE UN TERZO DELLE SOCIETA’ NON RIESCE A OTTENERE FINANZIAMENTI BANCARI… AI PRIVATI VA ANCHE PEGGIO: VENGONO CHIESTE GARANZIE DEL 30% DALLE BANCHE E DEL 47% DALLE FINANZIARIE… I TREMONTI BOND NON SONO SERVITI A NULLA, LA SITUAZIONE E’ PEGGIORATA… IL SUD IN BALIA DELL’USURA
Trovare quattrini cash per finanziare grossi o piccoli progetti? Un’illusione, pare.
Una quota di società tra il 23% e il 38% non riesce a trovare i finanziamenti necessari per far fronte alle spese correnti e per artigiani, popolo delle partite Iva e privati va sempre peggio.
Al punto che su 100 euro di finanziamenti per cassa, erogati dalle banche, sono stati richiesti ai clienti ben 29,6 euro di garanzie reali. Questo per gli istituti di credito.
Ma se ad erogare un prestito sono le società finanziarie la situazione peggiora ulteriormente: ogni 100 euro sono richieste garanzie reali pari a 46,8 euro.
A suonare il campanello di allarme è la qualificata Cgia di Mestre.
Secondo lo studio dell’associazione artigiani veneziana, “sono le imprese e le famiglie del Sud a essere più penalizzate da questa situazione”.
Rispetto al 31 dicembre 2008, le cose sono peggiorate in maniera sensibile: l’aumento delle garanzie reali richiesto dalle banche in 3 mesi è stato di 1,6 punti.
Ancora peggio quelle richieste da finanziarie, con un aumento del 7,5%. Continua »
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Luglio 29th, 2009 Riccardo Fucile
INTERESSANTE RICERCA DEL “MULINO”: FAMIGLIE SOLE, PICCOLE E POVERE… GLI OVER 60 SONO ORMAI IL 20% DELLA POPOLAZIONE, LE RISORSE DESTINATE ALLA FAMIGLIA SONO LA META’ DELLA MEDIA EUROPEA, IL TASSO DI 1,4 FIGLI PER DONNA UNO DEI PIU’ BASSI AL MONDO, GLI ASILI NIDO 1/4 DELLA FRANCIA
Famiglie cancellate dal welfare e dimenticate dallo Stato, microcosmi con pochissimi figli e molti anziani.
Siamo il primo Paese occidentale dove gli over 60 hanno superato il 20% della popolazione, il tasso di fecondità di 1,4 figli per donna è uno dei più bassi al mondo, le risorse destinate alla voce “famiglia” sono la metà della media europea, i giovani laureati sono il 16% contro il 32% delle statistiche Ocse, il numero dei posti nido disponibili per i piccoli da 0 a 3 anni è dell’11%, contro il 50% della Norvegia e il 40% della Francia.
E’ quanto emerge dalla ricerca di due studiosi, Alessandro Rosina, professore di Demografia alla Cattolica di Milano, e Daniela Del Boca, docente di Economia all’università di Torino, autori di un interessante opera, “Famiglie sole”, edito da Mulino.
Si racconta quanto è duro sopravvivere in Italia partendo da un dato: chi è nato negli anni Sessanta, in pieno baby boom, ha circa un milione di coetanei, la generazione che invece ha 20-25 anni è ridotta del 40%.
La famiglia italiana, al di là dei numeri, è vicina al crac per un fatto nuovo e irreversibile. Continua »
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Luglio 29th, 2009 Riccardo Fucile
SENZA DOCUMENTO DI SOGGIORNO NON SI POTRA’ REGISTRARE LA NASCITA DI UN BIMBO… A PRATO NEI PRIMI SEI MESI DEL 2009 SONO NATI 412 BAMBINI DI GENITORI SENZA PERMESSO DI SOGGIORNO… LA PREFETTURA DENUNCIA: DALL’8 AGOSTO DOVREMO AFFIDARLI AI SERVIZI SOCIALI E TOGLIERLI AI GENITORI… LE MADRI SCAPPERANNO DAGLI OSPEDALI O PARTORIRANNO DI NASCOSTO E RICORRERANNO A PADRI FINTI
Era stato argomento di polemiche al momento della discussione del pacco sicurezza, ma l’insigne giurista Maroni aveva smentito che fosse un problema.
Che invece lo sia lo certifica una denuncia-appello della Prefettura di Prato che lancia l’allarme sull’obbligo di mostrare il documento di soggiorno per compiere gli atti di Stato civile.
Ossia per contrarre matrimonio, registrare la nascita di un bambino e denunciare un decesso.
Gli stranieri dovranno mostrare il permesso di soggiorno, altrimenti non potranno riconoscere il proprio figlio.
E a Prato, dove nel primo semestre del 2009 sono nati 412 bambini di genitori privi del permesso, il problema diventa grosso.
Nel pacco sicurezza è inserita una norma che obbliga i clandestini a mostrare il permesso di soggiorno negli atti d Stato civile. Se vi saranno dei neonati che non potranno essere riconosciuti dai genitori, l’unica via praticabile sarà quella di sottrarli ai loro genitori per essere affidati ai servizi sociali.
Ottenere il permesso di soggiorno temporaneo, infatti, per le donne in stato do gravidanza sarà molto più difficile. Continua »
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