Luglio 2nd, 2009 Riccardo Fucile
DALLA RELAZIONE ANNUALE SULLE TOSSICODIPENDENZE IN ITALIA, EMERGE CHE SOLO 175.000 SU 385.000 SONO IN CURA… I MORTI PER OVERDOSE IN CALO DEL 14,7%… LA REGIONE CON I MAGGIORI CASI E’ L’UMBRIA
Sono almeno 385.000 i consumatori problematici, circa 1 ogni 156 italiani. Attualmente sono in cura però solo 175.000 persone.
Sono questi alcuni dei numeri più significativi emersi dalla “Relazione annuale sullo stato delle tossicodipendenze in Italia nel 2008”.
Vi sono poi altri elementi meritevoli di approfondimento, come la diminuzione dei morti per overdose (- 14,7%) e il progetto di destinare l’1% della spesa sanitaria regionale alla lotta alle tossicodipendenze.
Il primo dato che emerge comunque dal rapporto è il confronto tra i 385.000 consumatori problematici, cioè che consumano abitualmente droga e avrebbero bisogno di trattamento, a fronte delle 175.000 persone attualmente in cura.
La relazione presta particolare attenzione alla cannabis, spesso il primo contatto dei giovanissimi con le droghe.
I consumatori di cannabis nel 12,7% dei casi usano anche cocaina e nel 3,1% l’associano all’eroina. I consumatori di eroina nel 76,8% dei casi assumono anche cannabis e nel 51% consumano contemporaneamente cocaina.
Atro dato importante sono i morti per overdose. Continua »
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Luglio 2nd, 2009 Riccardo Fucile
DENUNCIA DELLA CORTE DEI CONTI: PER COLPA DELLA BUROCRAZIA, NEL BILANCIO STATALE SPUNTANO FONDI ENORMI NON UTILIZZATI… MENTRE NON CI SONO MAI SOLDI PER NULLA E TANTI PROGETTI SONO BLOCCATI C’E’ UNA MASSA DI DENARO SPENDIBILE CHE VIENE SOTRATTA AI PROGRAMMI FISSATI
Si tratta di decine di miliardi che, come un’auto di lusso, sono parcheggiati nei
ministeri in attesa di essere spesi. E’ il solito paradosso della burocrazia italiana con soldi stanziati, assegnati in teoria, che poi si spostano, si trasferiscono e alla fine si bruciano nel nulla.
Salvo farli mai arrivare a destinazione. E questo in un periodo di crisi economica acuta, dove avere la possibilità di intervenire spesso sarebbe essenziale.
A denunciare il grottesco fenomeno è ancora una volta la Corte dei Conti che ha diffuso la relazione sulla gestione delle risorse dello Stato.
Con particolare riguardo alle somme già destinate da tempo, con relative partite di spesa del bilancio pubblico.
Parliamo quindi di risorse che tutti sanno dove devono andare e cosa devono finanziare.
Ne sono a conoscenza i ministeri e i destinatari, eppure i soldi, tanti soldi, circa 23 miliardi di euro, rimangono per anni solo nei libri contabili.
La spesa verificata dalla Corte nel 2008 riguarda la bellezza di 19 miliardi in conti residui e 15 in conto competenza.
Di quei soldi, già stanziati da specifiche leggi dello Stato, votate in Parlamento e pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale, ne sono stati effettivamente erogati solo 5 miliardi per i conti residui e 5 miliardi per quelli di competenza con percentuali quindi del 28% e del 40%. Continua »
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Luglio 2nd, 2009 Riccardo Fucile
LA LEGA ATTACCA FINI: VUOL DARE COMPETENZE SUI FLUSSI MIGRATORI AL MINISTERO DEGLI ESTERI, TOGLIENDOLI AGLI INTERNI….MARONI RESTEREBBE SENZA GIOCATTOLINO: A CHI SPARA POI LE PALLE MEDIATICHE? … SOLO UN IMBECILLE PUO’ PENSARE CHE L’IMMIGRAZIONE POSSA ESSERE SOLO UN PROBLEMA DI ORDINE PUBBLICO
L’altro ieri, dopo giorni di avvisaglie in merito alla politica sui flussi e sugli ingressi in Italia, la spaccatura tra il presidente della Camera e la Lega ha preso corpo.
A cannoneggiare ci ha pensato la Padania, noto quotidiano lumbard che copre i milioni di deficit con i contributi di Roma Ladrona, che imputa a Fini l’intenzione di voler far passare la gestione dei flussi migratori da Maroni, che lo detiene come responsabile del Viminale, al Ministero degli Esteri. Per Maroni, abituato il pomeriggio ai giardinetti, dove lo accompagna la badante ucraina, a giocare alla battaglia navale con altri bamboccioni in maglietta verde miseria a chi respinge il maggior numero di profughi aventi diritto all’asilo politico in acqua non territoriale, sarebbe come costringerlo a cambiare vita e a leggere qualche buon libro.
Uno choc troppo forte anche per chi si abbevera alle acque inquinate del Po. Continua »
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