UN VIGILE DEL FUOCO DELL’AQUILA TESTIMONIA QUELLO CHE NON VA
Luglio 5th, 2009 Riccardo FucileSI E’ PENSATO TROPPO AL G8 E NON ALLE ABITAZIONI DISTRUTTE….DA DUE MESI FACCIAMO TURNI DI 24 ORE, MA DEGLI STRAORDINARI NON E’ ARRIVATO UN EURO: DICONO CHE I SOLDI NON CI SONO…TRASFERITI AD ASSERGI PER DARE SPAZIO AI GRANDI DEL MONDO…E NON SI PUO’ NEANCHE MANGIARE UN BOCCONE NEI CAMPI DEI TERREMOTATI: COSTRETTI A FARE DECINE DI KM PER TORNARE AL CAMPO BASE
Sono ormai più di due mesi che i dipendenti del corpo nazionale Vigili del fuoco stanno lavorando al sisma che ha colpito la città dell’Aquila il sei aprile scorso.
Io sono un vigile del fuoco dell’Aquila e non è facile lavorare tutti i giorni nella città in cui vivo e vedere le sue profonde ferite.
Ho vissuto le prime settimane in modo molto intenso con i miei colleghi, ho lavorato senza tregua, stavamo veramente aiutando chi ne aveva bisogno e questo è stato ciò che ci ha fatto andare avanti, che ci ha dato il coraggio facendoci dimenticare perfino la stanchezza.
Da più di un mese invece l’esigenza pare si sia spostata solo sulle chiese fatiscenti ed altri pochi beni culturali (edifici storici o contenenti affreschi).
Le abitazioni distrutte insieme a quelle poco danneggiate sono state transennate ed abbandonate, ad aspettare che la pioggia le rovini del tutto.
I cittadini non hanno più alcun diritto sulle proprie abitazioni, relegati nelle tendopoli, sono stati tagliati fuori dallo scenario. Continua »