Luglio 22nd, 2009 Riccardo Fucile
SALE ALL’INTERNO DEL PDL LA PROTESTA VERSO UN PARTITO SEMPRE PIU’ SOTTO RICATTO LEGHISTA E CHE SOTTRAE SOLDI AL SUD… MICCICHE’, DELL’UTRI, MARTINO E PRESTIGIACOMO SI SONO RIUNITI CON MOLTI ESPONENTI LOCALI A SORRENTO… L’OBIETTIVO E’ TREMONTI CHE SOTTRAE AL SUD ANCHE I FONDI EUROPEI
Si sono riuniti per due giorni a Sorrento: i partecipanti erano quasi tutti
esponenti del Pdl del Mezzogiorno, per una volta mossi da una preoccupazione reale e non da interessi personali o territoriali.
Sono partiti da una semplice analisi: gli italiani del Sud che hanno decretato la vittoria di Berlusconi alle politiche del 2008 volevano il cambiamento e credevano che il premier sarebbe riuscito a realizzarlo.
“Non abbiamo vinto per amministrare l’esistente, ma per cambiarlo: gli italiani non vogliono la gestione ordinaria di un sistema che non funziona. Gli italiani ci hanno dato il voto per la riduzione delle aliquote di imposta, la riforma fiscale, la eliminazione dei carrozzoni pubblici e degli sprechi, la riforma del sistema pensionistico, e così via” si legge negli interventi al Convegno di Sorrento.
E ancora: “Berlusconi aveva promesso una rivoluzione liberale, ci troviamo una restaurazione conservatrice. La creazione del Ministero dell’Economia che accentra le competenze del Tesoro, delle Finanze, del Bilancio, delle Partecipazioni statali, del Mezzogiorno, ha dato vita a un mostro dai poteri illimitati. Nel governo non si muove foglia che il ministro dell’Economia non voglia. Questo non è il governo Berlusconi, è il governo Tremonti: nessuno può fare nulla senza il placet del tributarista valtellinese”. Continua »
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Luglio 22nd, 2009 Riccardo Fucile
DENUNCIA DELLA CORTE DEI CONTI: I COSTI SONO LIEVITATI IN MODO ABNORME.….IN ITALIA IL COSTO E’ DI 45 MILIONI A KM, CONTRO I 13 DI FRANCIA E SPAGNA… TERZO VALICO E MILANO-VENEZIA NEL MIRINO, SERVONO RIMEDI TEMPESTIVI …
Così non si può andare avanti, occorre mettere ordine negli appalti per i lavori e nel sistema dei finanziamenti.
E questo vale anche per il Terzo valico, la Genova-Milano per la quale il governo ha trovato solo una parte dei finanziamenti: 500 milioni su 4,9 miliardi.
Il campanello d’allarme arriva dalla Corte dei Conti, nel cui mirino c’è in particolare l’asse orizzontale, ovvero la Milano-Genova e la Milano-Venezia-Padova.
Il progetto è salito dai 15,5 miliardi di euro fissati nel 1992 al livello, per la parte realizzata e a fine 2006, di 32 miliardi di euro, secondo i dati delle Fs.
Si è assistito, secondo la Corte, a “una lievitazione dei costi notevole” e la situazione rischia di diventare “ancora più difficoltosa” a causa della scelta del governo di ripristinare le convenzioni stipulate senza gara con i “general contractor”.
Una procedura secondo molti esperti che sta all’origine del raddoppio dei costi dell’Alta velocità ferroviaria italiana.
Va bene che in Italia l’Alta velocità è anche alta capacità (ovvero è usata anche per il trasporto merci), ma i costi per dotare il nostro Paese di treni rapidi non hanno proporzione con quello sostenuto nel resto d’Europa.
Da noi il costo è di 32 milioni a km di Alta velocità che diventerà di 45 milioni di euro per le linee in corso di progettazione, mentre in Francia e in Spagna sono fermi a 9-10 milioni a km che diventeranno 13-15 milioni di euro per le nuove linee. Continua »
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Luglio 22nd, 2009 Riccardo Fucile
QUANDO UN POLITICO NON VIENE RIELETTO IN PARLAMENTO, IN EUROPA TORNA A CASA, IN ITALIA VIENE RICICLATO IN ORGANISMI CON INCARICHI SPESSO MILIONARI… ECCO ALCUNI ESEMPI DI STIPENDI, DA AMATO A PAISSAN, DA BASSANINI A BARCUCCI, DA LAURIA A NAPOLI, DA MANCA A MARZANO
Normalmente nei Paesi occidentali quando un politico viene trombato ed esce dal
Parlamento, torna a casa e riprende la propria professione (quando ne ha una).
In Italia invece inizia una carriera parallela, oscura e ben retribuita, pilotata dalla partitocrazia. Giuliano Amato, ex presidente del Consiglio, a febbraio è divenuto presidente della Treccani a 150.000 mila euro l’anno.
Mario Paissan, ex deputato dei Verdi, ex vicepresidente della Commissione parlamentare di Vigilanza della Rai, è consigliere dell’Autorità per la privacy, retribuito con 193.323 euro l’anno. Franco Bonferroni, braccio destro di Forlani in Emilia Romagna, è ora nel consiglio di Finmeccanica a 62.500 euro l’anno.
Franco Bassanini, più volte ministro ulivista, guida la cassa Depositi e Prestiti e guadagna 200.000 euro più 40.000 al raggiungimento di determinati obiettivi.
Piero Barcucci, ex ministro del Tesoro ai tempi di Amato e Ciampi, fa parte dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato e prende 398.127 euro l’anno.
I consiglieri dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni guadagnano ciascuno 398.127 euro e i posti sono stati spartiti tra Enzo Savarese (An), Giancarlo Innocenti Botti (Forza Italia), Michele Lauria (Ulivo), Roberto Napoli (Udc), Gianluigi Magri (Ccd). Continua »
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