Agosto 26th, 2009 Riccardo Fucile ALLA VIGILIA DELL’UNIFICAZIONE, IL REGNO DELLE DUE SICILIE AVEVA UN’ECONOMIA IN SALUTE… IL PIEMONTE DI CAVOUR ERA INVECE SULL’ORLO DELLA BANCAROTTA… A NAPOLI NON SI PAGAVANO TASSE DI SUCCESSIONE, A TORINO ARRIVAVANO AL 10%
Qualche settimana fa, il Sole 24 ore riportava un’interessante analisi storico-finanziaria dal titolo: “Il debito? nasce con l’Unità d’Italia”, in cui si evidenziava che il debito pubblico nasce col Regno di Sardegna nella sua fase liberale.
In un intervento alla Camera, il 1 luglio 1850, Cavour, non ancora ministro, descrive la penosa situazione finanziaria del regno sardo: “Continuando nella via che abbiamo seguito da due anni, andremo difilati al fallimento e continuando ad aumentare le spese, tra pochissimi anni saremo nell’impossibilità di contrarre nuovi prestiti e di onorare gli antichi”.
Divenuto ministro delle Finanze del governo D’Azeglio e successivamente primo ministro, la situazione non migliora.
Basti pensare che mentre nei 34 anni che vanno dalla caduta di Napoleone al 1848, il Regno di Sardegna accumula 135 milioni di debiti, in soli 12 anni, dal 1848 al 1860, ne totalizza oltre un miliardo.
Pier Carlo Boggio, liberale, massone, illustre intellettuale, nel 1859 scrive: “La pace ora significherebbe per il Piemonte la bancarotta”, ritenendo necessaria la guerra con l’Austria. Continua »
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Agosto 26th, 2009 Riccardo Fucile IL 51% DEGLI ISTITUTI SFORERA’ IL TETTO MINISTERIALE, SI SPENDERA’ IL 40% DI UNO STIPENDIO PER I LIBRI DEI FIGLI… DIZIONARI E TESTI CON AUMENTO TRA L’8,3% NELLE MEDIE E IL 14,3% NEI LICEI
Da ieri è iniziata la guerra dei numeri anche sul caro scuola: da un lato le
associazioni dei consumatori che lamentano l’inefficacia delle misure assunte l’anno scorso dal governo per calmierare le spese, dall’altro il Ministero dell’Istruzione che annuncia un calo delle stesse del 30% nei prossimi tre anni.
Ormai è indubbio che far studiare i propri figli pesa molto sui bilanci familiari: soltanto per i libri, la spesa quest’anno si assesterà intorno ai 450 euro e se si aggiungono i costi da sostenere per i ricambi del materiale didattico (quaderni, album da disegno, penne, matite, accessori vari), si può arrivare a spendere altri 300 euro.
Secondo le associazioni dei consumatori costano di più (tra il 10% e il 16%), rispetto al 2008, soprattutto i prodotti di marca (zaini, astucci e diari), quelli più gettonati dai ragazzi che vogliono sempre stare al passo con le mode e le tendenze del momento.
Gli astucci vanno da 10 a 33 euro, gli zaini da 22,50 a 80 euro.
Stabili i prezzi dei quadernoni ( tra 1,95 e 2,40 euro), matite colorate ( tra 6,20 e 9,50 euro per un set da 12) che avevano subito un rincaro lo scorso anno.
Una spesa consistente riguarda i libri di testo, più costosi in media del 5%: in tal senso le associazioni sollecitano maggiori controlli rispetto allo sforamento dei tetti di spesa fissati dal Ministero ( 286 euro per prima media e 320 euro per la 4 ginnasio, ad es.). Continua »
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Agosto 26th, 2009 Riccardo Fucile LA MAGISTRATURA POTREBBE ACQUISIRE IL RAPPORTO RISERVATO DEL VIMINALE CHE ANNOTA 14 RESPINGIMENTI E LA CONSEGNA DI 800 PROFUGHI ALLA LIBIA… SECONDO LE CONVENZIONI INTERNAZIONALI DOVEVAMO IDENTIFICARLI E VERIFICARNE IL DIRITTO DI ASILO POLITICO: NE AVEVANO DIRITTO ESSENDO ERITREI ED ETIOPI
Approfondiamo l’analisi impostata nell’articolo di ieri, anche alla luce delle novità che avvalorano quanto da noi riportato. Esiste un rapporto riservato del Viminale che ha registrato tutti i respingimenti compiuti dalle motovedette italiane, anche nelle acque territoriali maltesi.
Avevamo espresso dubbi sul fatto che fossero state identificate le nazionalità di provenienza dei poveri disperati: invece, a grandi linee, nei rapporti si parla di 14 respingimenti, per circa 800 clandestini, la maggior parte eritrei, etiopi, somali e nigeriani.
Il fatto diventa quindi ancora più grave per un semplice motivo: senza che il popolo italiano sapesse nulla, qualcuno ha dato disposizione alle nostre unità navali, in spregio del diritto internazionale e delle convenzioni firmate dal nostro Paese, di respingere i profughi che, proprio per la loro provenienza, avevano tutti il diritto di asilo politico.
Tra i respingimenti registrati nel rapporto figura anche quello della notte tra il 30 giugno e l’1 luglio, quando il pattugliatore della Marina militare Orione ha soccorso in mare 82 extracomunitari, quasi tutti eritrei, e li ha poi consegnati a una motovedetta libica, con pesanti accuse da parte di sette eritrei che sostennero di essere stati maltrattati e picchiati. Continua »
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