Settembre 17th, 2009 Riccardo Fucile
NELLA GUERRA PER CONTO TERZI, PIANGIAMO DEI FIGLI DEL POPOLO: L’ERRORE NON E’ IL NON RITIRARCI, E’ STATO ANDARCI… PER UNA VOLTA ALL’ESTERO PARLERANNO DI NOI PER IL VOLTO PULITO DI QUESTI ONESTI RAGAZZI DEL SUD, NON PER LO SQUALLORE DELLE NOSTRE BEGHE E DELLA NOSTRA CASTA DI POLITICI, DI RAZZISTI E DI PUTTANIERI
Erano sei ragazzi del popolo, potevano essere i nostri fratelli, i nostri figli, ragazzi che non avevano scelto di “trascinare” le giornate nella noia o nello sballo, nella ricerca del successo ad ogni costo o a fare la fila per partecipare a un reality.
Erano ragazzi di quel meridione tanto disprezzato ma ricco di valori umani, di solidarietà , di senso della nazione.
Erano ragazzi della Folgore abituati a operazioni a rischio, consapevoli che “portare la pace” oggi può anche voler dire andare incontro alla morte.
E non si ha paura di morire quando si porta dentro la consapevolezza di onorare e il dovere di rappresentare la propria Patria e la propria comunità nazionale.
Sono i figli del popolo che, lontani da casa, acquistano l’orgoglio dei valori che portano.
I figli dell’Italia viziata, simili a quella di una vecchia aristocrazia decadente, preferiscono pensare al sistema più breve per avere quattrini e successo.
Quei ragazzi che hanno lasciato la vita in Afghanistan ci sono andati da italiani, cercando di regalare anche un sorriso ai bambini e dare una mano ai più poveri.
Oggi si discute se sia meglio restare o ritirarci, il problema è un altro: non dovevamo andarci.
E’ una vita che l’Europa e l’Italia partecipano a guerre per conto terzi, in nome e per conto di chi ritiene di dover “esportare la democrazia” a seconda della propria convenienza economica. Continua »
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Settembre 17th, 2009 Riccardo Fucile
PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA SETTANTA ASSOCIAZIONI DI IMMIGRATI REGOLARI DECIDONO DI MANIFESTARE A SOSTEGNO DI UN LEADER POLITICO ITALIANO… SMENTITA LA TEORIA CHE VUOLE VEDERE LA SINISTRA EGEMONE TRA GLI STRANIERI …NON SI DEVE AVERE PAURA DELL’IMMIGRAZIONE: IMPARATE A TRATTARLI DA ESSERI UMANI INVECE DI BERCIARE ALLA LUNA
La notizia è di quelle che può lasciare stupiti: la riporta il “Secolo XIX”, con un documentato articolo in prima pagina.
Per la prima volta in Italia, le varie comunità di immigrati che lavorano e pagano le tasse, stanno organizzando una manifestazione a sostegno di un leader politico italiano: Gianfranco Fini.
E non si tratta di un’iniziativa foraggiata, con padrini o padroni, ma spontanea, nata sull’impulso delle recenti prese di posizione del Presidente della Camera che ha parlato non solo di doveri degli immigrati, ma anche del doveroso riconoscimento dei loro diritti.
La deputata Souad Sbai, marocchina di origine, racconta al Secolo XIX: “Non sa quanti immigrati mi hanno chiamata dicendo che desiderano realizzare una manifestazione di sostegno per Fini, per quello che ha detto e ha fatto per loro”.
La Sbai è presidente dell’Associazione donne marocchine in Italia e caporedattore della rivista in lingua araba Al Maghrebiya e precisa: “Siamo tempestati da richieste di adesione a questa manifestazione, oltre 70 associazioni si stanno mobilitando,: eritrei, somali, pachistani, tunisini, algerini, egiziani, polacchi. Sono realtà che non hanno partiti alle spalle, ma che si stanno costituendo come una sorta di Movimento per Fini. Non solo il Parlamento ci si muove a favore di Fini. Anche fuori, tra la gente, ha un grande seguito. In Marocco è molto conosciuto e se ne parla come se fosse un leader religioso”. Continua »
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Settembre 17th, 2009 Riccardo Fucile
I RETROSCENA DELLA FIRMA DEI 71 DEPUTATI DI ALLEANZA NAZIONALE AL DOCUMENTO PRO-FINI E CRITICO VERSO BERLUSCONI… FINO ALL’ULTIMO GASPARRI, LA RUSSA, MATTEOLI E ALEMANNO HANNO CERCATO DI EVITARLO… VISTISI SCAVALCATI DALLA BASE, ALLA FINE HANNO DOVUTO ADEGUARSI
Gli ex di An, dopo l’attacco di Feltri a Fini, si sono mobilitati e, in un raro soprassalto di dignità , hanno steso un documento critico verso la gestione del Pdl e l’attività di governo.
Basta con le cene ad Arcore dove si decide tutto tra il premier e la Lega, basta con una gestione dove non si convocano mai gli organi di partito, basta con la mancanza di dibattito interno, basta con l’egemonia leghista su temi come l’immigrazione.
Alla fine il documento, presentato da Italo Bocchino, è stato firmato da tutti i 71 deputati di An (escludendo i ministri), ma i retroscena della vicenda hanno impietosamente mostrato quali sono in realtà i rapporti di forza all’interno dell’area dell’ex An.
Nonostante la sconfessione di Gasparri, La Russa, Matteoli e Alemanno, gli ex colonnelli di AN, il documento aveva già raccolto 50 adesioni, solo una piccola minoranza aveva dato retta ai berluscones e non aveva firmato il documento che “avrebbe causato ulteriori problemi”.
Non solo: si erano anche inizialmente aggiunte 12 firme di deputati di Forza Italia, che hanno poi ritirato la firma su richiesta di Fini, per non dare l’impressione che si volesse pescare anche nell’orto di Berlusconi.
Fini aveva motivo di commentare: “Qualcuno aveva fatto credere che io fossi isolato nel mio stesso partito: questo è il risultato”. Continua »
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Settembre 17th, 2009 Riccardo Fucile
”PORTA A PORTA” CON IL PREMIER OTTIENE SOLO IL 13,47% DI AUDIENCE, LA FICTION “L’ONORE E IL RISPETTO” IL 22,61%… IN UN SONDAGGIO IPR LA FIDUCIA IN BERLUSCONI E’ SCESA AL 47%, NEL GOVERNO AL 44%… E A ONNA I CARABINIERI BLOCCANO I COMITATI DEI TERREMOTATI CHE CONTESTAVANO IL PREMIER
Stavolta Silvio Berlusconi, il premier “giovane e bello” come ama definirsi, è rimasto vittima di un altro “macho latino” che si è permesso di fargli concorrenza sleale.
Nella serata in cui era stata eliminata anche Ballarò, affinchè nessuno potesse oscurare le “celebrazioni” della consegna delle prime tre ( dicasi tre) case ai terremotati di Abruzzo ( peraltro pagate dalla Croce rossa e realizzate dalla provincia di Trento, non dal governo), a giocare un brutto scherzo al presenzialismo del premier è stato Gabriel Garko.
La fiction “L’onore e il rispetto”, in onda su Canale 5, ha avuto la meglio sulla puntata di Porta a Porta che ospitava Berlusconi. Garko ha mietuto il 22,61% di share con 5.750.000 spettatori, contro il 13,47% e 3.219.000 spettatori di RaiUno.
A complicare le cose, l’appeal delle partite di calcio e l’ispettore Coliandro. Insomma la saga mafioso-melodrammatica della famiglia siciliana ha avuto nettamente la meglio sul melodramma politico.
Gli unici a far festa lunedì sera sono state le due famiglie dei fratelli De Felice e i Becchio, ovvero i soli 3 nuclei familiari che hanno potuto dormire nelle uniche 3 casette di legno consegnate con suono di fanfare dal premier, con batteria incorporata di pentole, bicchieri, asciugamani, spumante, cioccolatini. Continua »
argomento: Berlusconi, televisione, terremoto | Commenta »