Settembre 30th, 2009 Riccardo Fucile
LA “DISCO-DESTRA” HA CONQUISTATO I TEDESCHI: PIU’ LIBERTA’, STATO PIU’ LEGGERO, SOCIETA’ APERTA, PIU’ SCUOLA E BATTAGLIE PER I DIRITTI CIVILI, TUTELE SOCIALI… VINCONO I LIBERALI DELL’INTELLETTUALE GAY WESTERWELLE… IN ITALIA SIAMO ANCORA AL BECERISMO
Ha vinto Angela Merkel, proponendo agli elettori tedeschi l’alleanza coi liberali nella Kleine Koalition, ma il suo partito, la Cdu-Csu, è sceso al 33,8% dei voti, il peggiore risultato da decenni. Ha perso molti voti, ma tutti travasati nel Fdp, il partito liberale tedesco, che ha raggiunto un incredibile 14,7%.
In questa evidente relazione sta il messaggio che l’elettorato tedesco ha voluto inviare alla cancelliera: ci vuole più coraggio nell’attuare finalmente la riduzione delle tasse e sul terreno del riconoscimento dei diritti civili.
Il nuovo non è stato saputo interpretare dai socialisti che hanno perso ilo 12%, mentre salgono al 12,5% i comunisti della Linke e al 10,5% i Gruenen (Verdi) che in Germania sono più di centro che di sinistra.
E la Merkel ha compreso l’imput elettorale e già lavora a un governo che ha come programma “sgravi fiscali per una maggiore occupazione, più spese per l’istruzione, disarmo delle grandi potenze, difesa dell’equilibrio sociale e dell’economia sociale di mercato”.
L’ Fdp porterà invece l’immagine e i contenuti di un centrodestra “soft and cool”, quella che è stata definita “discodestra”: multiculturale, tollerante, aperta al mondo, mano tesa ai migranti.
“I diritti civili sono prioritari, vanno presi più sul serio” annuncia il leader vincente dei liberali Guido Westerwelle, intellettuale gay dichiarato.
Diritti civili, società più aperta, più scuola, Stato più leggero, più liberta per le imprese ma soprattutto per ogni cittadino.
Il successo della coalizione in Germania sta in questo centrodestra sorridente e moderno, molto understatement. Continua »
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Settembre 30th, 2009 Riccardo Fucile
PASOLINI EBBE IL CORAGGIO NEGLI ANNI ’70 DI DIRE CHE I VERI PROLETARI ERANO I POLIZIOTTI E NON GLI STUDENTI BORGHESI… DI FRONTE ALLE CONTESTAZIONI A MARONI, GLI AGENTI DEL SUD DEVONO GARANTIRE L’INCOLUMITA’ A CHI LI TRATTA DA ITALIANI DI SERIE B E PROPONE LORO, CON 21 MESI DI RITARDO, UN CONTRATTO CON 40 EURO LORDI DI AUMENTO
Erano gli anni della contestazione e dei “poeti maledetti”, quando una destra d’avanguardia comprese la carica ideale di un “movimento anti-sistema” e una destra reazionaria bruciò a Valle Giulia ogni speranza di cambiamento.
Erano gli anni della contestazione studentesca, degli scontri tra una larga fascia di studenti di sinistra, ma di origine borghese, contro gli odiati “questurini”, simbolo dello Stato, ma formati in prevalenza da poveri proletari del Sud che per un salario da fame rischiavano ogni giorno la pelle per governi che in Meridione non garantivano lavoro e occupazione, ma solo solidi agganci con la mafia.
E mentre molto ragazzi meridionali arrivavano al nord con la speranza di fare gli operai alla Fiat o alla Pirelli, altri indossavano la divisa come fonte di vita e speranza di riscatto.
Di fronte a quegli scontri tra studenti e agenti, fu Pier Paolo Pasolini a denunciare il conformismo di certa sinistra borghese che faceva finta di non capire che i veri “proletari” stavano tra i questurini e non tra gli studenti: i primi per poche lire la sera rientravano in squallide caserme, i secondi nello loro spesso ricche case borghesi.
Sono passati tanti anni, sono cambiati i protagonisti, qualcuno è un po’ meno povero, qualcun altro è un po’ più ricco, ma il palcoscenico non cambia.
Si rappresentano sempre due Italie, anche negli scontri simbolici che stanno accompagnando le “uscite pubbliche” del ministro degli Interni leghista Maroni.
E per una volta non parliamo degli spot televisivi del peggiore ministro degli Interni dell’Italia repubblicana, ma delle sue sortite conferenziali.
Contestato verbalmente a Milano, con scontri tra gli studenti e la polizia a Bologna ( tra manganellate e due agenti feriti), Maroni attacca tutti, dalla magistratura che ostacolerebbe l’applicazione del reato di immigrazione clandestina all’Unione Europea che si permette di ricordargli che l’Italia è fuorilegge con la pratica dei respingimenti, senza l’accertamento del diritto di asilo politico. Continua »
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Settembre 30th, 2009 Riccardo Fucile
VISTO CHE ERA STATO IL SUO REFERENTE AI TEMPI DI CRAXI, FORSE UN CONSIGLIO GLIELO AVREBBE DATO GRATIS.…VANNO TAGLIATE LE CONSULENZE, TRANNE LE SUE?… INTANTO NEL 2008 SONO AUMENTATE DEL 13,49%, ARRIVANDO A 305.048 E COSTANO COME LE MISSIONI MILITARI ALL’ESTERO
Per carità , non siamo certo ai livelli del Comune di Napoli che nel 2008 ha conferito incarichi a 180 professionisti esterni per una spesa di 6 milioni di euro o a quelli del Comune di Milano che ha 851 consulenti esterni per 14 milioni di euro, però indubbiamente la notizia non è simpatica.
Il fatto che proprio colui che, a parole, ha dichiarato guerra ai fannulloni e ha messo in piedi una crociata mediatica contro il vizio italico di assegnare consulenze esterne, venga ora chiamato in causa per aver reclutato un collaboratore di rango nel suo staff, fa storcere la bocca a molti. Brunetta ha, infatti, assegnato una consulenza esterna ( per cosa, non ci è dato ancora sapere) a Gianni De Michelis, ex potente ministro socialista, con il quale tra l’altro Brunetta lavorò ai tempi di Craxi.
In seguito a varie sollecitazioni, ivi comprese un’interrogazione dell’Idv, ora Brunetta dovrà spiegare in Parlamento a cosa gli serva De Michelis e se vale la pena spendere per i suoi consigli 40.000 euro, cifra non ufficiale ma che è stata resa nota da De Michelis stesso.
Il quale non vive certo nell’indigenza, sommando il vitalizio di ex ministro a quello di ex parlamentare per diverse migliaia di euro mensili. Continua »
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