Ottobre 2nd, 2009 Riccardo Fucile
NE AZZECCASSE MAI UNA: LA GELMINI AVEVA MESSO DEI LIMITI ILLEGITTIMI ALLE GRADUATORIE… BOCCIATA DAL TAR, HA FATTO FINTA DI NULLA, ORA LA SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO… TUTTO PER BLINDARE I POSTI AL NORD… PROPRIO LEI CHE L’ESAME DA AVVOCATO E’ ANDATO A DARLO A CATANZARO
Ha voluto forzare le norme vigenti e il buon senso, non prendere atto di una sentenza del Tar che le dava torto: ora che la marchetta alla Lega l’ha fatta, a riportarla alla realtà e alla legalità ci ha pensato il Consiglio di Stato che ha dichiarato illegittimo il provvedimento da lei emesso circa le “code” nelle graduatorie ad esaurimento per le supplenze.
Hanno vinto i ricorsi delle migliaia di supplenti che erano stati ingiustamente penalizzati dalla norma del Ministero: l’inserimento in graduatoria deve avvenire a pettine, cioè rispettando il punteggio.
Il che vuol dire rifare tutte le graduatorie a tempo di record, altrimenti se non si dà seguito alla sentenza, l’8 ottobre è già fissata un’udienza per la nomina di un commissario ad acta che ordinerà all’amministrazione periferica di adeguarsi alla pronuncia della magistratura.
Vediamo di ricostruire la vicenda.
Ad aprile la Gelmini aveva firmato un decreto per l’aggiornamento delle graduatorie dei precari con una novità : le stesse venivano bloccate per due anni, con possibilità di inserimento soltanto in coda su tre province, oltre a quella di appartenenza. Continua »
argomento: Gelmini, governo, Lavoro, Politica, scuola | 1 Commento »
Ottobre 2nd, 2009 Riccardo Fucile
IL TASSO UNICO NAZIONALE DI 0,5 GRAMMI NON TERREBBE CONTO DELLA “SPECIFICITA’ DEL TERRITORIO”… IN REGIONE FRIULI, LA LEGA VUOLE ALMENO LO 0,8 PER BERSI IL GRAPPINO E LO SLIVOVITZ IN LIBERTA’…POI, IN PREDA A DELIRIO ALCOLICO, ACCUSA IL SUD PERCHE’ CI SONO MENO CONTROLLI SULLE STRADE RISPETTO AL NORD
Abbiamo sempre sostenuto che il federalismo, senza ricambio di classe dirigente, è una palla mostruosa: il problema non è tanto chi gestisce la cassa, ma se a gestirla ci sono persone oneste e preparate o la Banda del buco.
Può funzionare uno Stato centralista con politici onesti, come fallire uno Stato federalista in mano a dei ladroni.
E il fatto di poter meglio capire, col federalismo, chi è entrato nel caveau e si è fottuto i vostri soldi, non credo sia di grande conforto e sollievo a posteriori, quando siete rimasti col culo per terra.
Ma che si passasse dal “fiasco del federalismo” al perorare il “federalismo del fiasco”, pur conoscendo i ragionamenti da avvinazzati di certi leghisti, non ci avevamo ancora pensato.
La Lega sta, infatti, preparando “la madre di tutte le battaglie”, quella che gli sta particolarmente a cuore: la devolution alcolica.
Basta leggere la notizia sulla Padania ( il quotidiano leghista che vive grazie ai milioni del contributo pubblico di Roma ladrona) e vi renderete conto del clima da battaglia che anima i rivoluzionari padani, pronti alla lotta di liberazione dall’etilometro centralista e romano.
A Trieste, in consiglio regionale, il vice-capogruppo leghista Razzini ha presentato una mozione per trasferire alla Regione il compito di fissare il tasso massimo di chi si mette alla guida.
Cosa sostiene il Razzini? Continua »
argomento: Alcool, LegaNord | 2 commenti presenti »
Ottobre 2nd, 2009 Riccardo Fucile
I GIORNALI ORMAI SVOLGONO UN RUOLO DI NICCHIA NELLA FORMAZIONE DELL’OPINIONE… IL 69,3% DEGLI ITALIANI SCEGLIE PER CHI VOTARE GUARDANDO I TG ( IL 78,7% DEI PENSIONATI, IL 74,1% DELLE CASALINGHE)… E I TG SPESSO OMETTONO, AMPLIFICANO, CENSURANO, A SECONDA DI CHI COMANDA E DI CHI LI CONTROLLA
La libertà di stampa dovrebbe essere la base di qualsiasi democrazia, garantendo al cittadino una pluralità di opinioni e interpretazioni dei fatti, su cui formarsi una propria libera idea.
Partiamo da un concetto comune a tutti, per verificare se in Italia esiste e in che misura, se ha ragione la sinistra a lamentarsi della riduzione degli spazi di libera espressione a scapito dell’opposizione, o se dice il vero Berlusconi quando sostiene che da noi c’è più libertà di stampa che in qualsiasi altro Paese.
La nostra opinione è che al giorno d’oggi solo internet garantisce un vero pluralismo delle informazioni: navigando in libertà puoi conoscere le opinioni più diverse, hanno voce finalmente anche le minoranze, il cittadino può interagire, dissentire o approvare.
E avere a disposizione un ventaglio di opzioni interpretative.
In prospettiva, se non saranno operate censure e interventi che ne limiteranno la diffusione ( peraltro in essere), la rete diventerà la fonte di approfondimento delle generazioni che verranno.
Ma se guardiamo al presente è ancora una nicchia di elite, inutile negarlo, così come lo stanno diventando i quotidiani, la maggior parte dei quali, essendo schierati, costituiscono solo un referente politico per il lettore che già la pensa in un certo modo.
Il vero “quinto potere” in Italia sono le televisioni e i Tg di informazione. Meno le trasmissioni di approfondimento che forse orientano in minor misura perchè già targate politicamente. Continua »
argomento: Berlusconi, Politica, Stampa | 1 Commento »