Novembre 13th, 2009 Riccardo Fucile
NESSUNA RIDUZIONE, I SOLDI CHE NON SI PAGANO ORA SI PAGHERANNO TRA QUALCHE MESE… MA SEMBRA CHE TI ABBIANO FATTO CHISSA’ CHE REGALO….NULLA A FAVORE DELLE IMPRESE E DEI DIPENDENTI….PER LA SICUREZZA I SOLITI 100 MILIONI…..IN COMPENSO PROPOSTI SGRAVI SUI TARTUFI E SUI PROSCIUTTI STAGIONATI
Il meccanismo fiscale prevede che si paghi il 40% dell’Irpef dell’anno in corso a luglio, facendo una stima approssimata dei redditi dell’anno, e che si versi un secondo acconto del 60% a novembre: si arriva così al 100%, salvo poi versare un conguaglio a luglio dell’anno successivo.
Ieri il governo che ha fatto?
Ha ridotto dal 99% al 79% l’intero acconto del 2009, dando una minima liquidità in più ai soggetti beneficiati in prossimità delle feste di Natale, ma la somma dovrà essere pagata al momento del saldo nel prossimo luglio.
In pratica il Governo non ha regalato nulla, ha solo posticipato il pagamento della bolletta.
Peccato che si fosse partiti con altri annunci, come l’abolizione totale dell’Irap, divenuta poi parziale, poi minimale e poi scomparsa.
Peccato che anche il provvedimento di ieri, che sembra quello dell’ufficiale giudiziario che viene a pignorarti i mobili di casa e poi, impietosito dalle lacrime dei bambini, ti lascia sei mesi di proroga, sia stato presentato come chissà che regalo del governo.
Ti lasciano qualche biglietto da 10 euro in tasca, così ti compri lo spumante a Natale e ti inciucchi “per dimenticare” le promesse di Berlusconi.
Ovviamente anche questa dilazione ha creato polemiche, inizialmente si pensava che si sarebbe concessa su Irap e Ires, ovvero le tasse pagate da aziende e società di capitali, alla fine si è optato sull’Irpef, favorendo professionisti e popolo delle partite Iva.
Esclusi i dipendenti salvo che non abbiano redditi aggiuntivi (case, collaborazioni, ecc.). Continua »
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Novembre 13th, 2009 Riccardo Fucile
PER CARLO TAORMINA IL DECRETO E’ “CRIMINOGENO E RIDICOLO, FRUTTO DI IMBECILLITA’ GIURIDICA: LO STATO DI DIRITTO E’ ORMAI SALTATO” E AUSPICA “UNA RIBELLIONE DEI CITTADINI ONESTI”… FINIANI DELUSI: “BOSS E CLANDESTINI SULLO STESSO PIANO”… E NAPOLITANO POTREBBE BOCCIARE IL DECRETO AD PERSONAM
Ha probabilmente ragione Luigi Leone, editorialista del “Secolo XIX”, che stamane scrive che “la cosa più seria, a questo punto, sarebbe varare una norma con un solo articolo: “Silvio Berlusconi è al di sopra delle legge”. Questo garantirebbe al Cavaliere la premiership più di quanto non faccia il processo breve così come ha preso corpo. Il decreto non rende un buon servizio al premier per la rabbia che salirà , sta già salendo, da quel popolo al quale Berlusconi si appella per mettere la propria investitura sopra ogni cosa. Mai si era arrivati a simili strappi rispetto al comune sentire…Andrà estinto un blasfemo rosaio di oltre centomila provvedimenti, tutto cancellato, come se nulla fosse accaduto, e solo perchè il premier deve sbianchettare i suoi di processi. Siamo a un puro caso di inaccettabile distorsione nell’utilizzo del potere. Ci sono limiti invalicabili e uno di questi è non consentire che gli autori di reati tra i più odiosi la facciano franca”.
Trattandosi di un quotidiano indipendente e non schierato, fa riflettere su come viene interpretato il “comune sentire”.
Ma parole durissime sono arrivate, oltre che da Baldassarre, anche da Carlo Taormina, ex deputato di Forza Italia che definisce il decreto “criminogeno e ridicolo, frutto di imbecillità giuridica senza precedenti” e continua: “è auspicabile una ribellione dei cittadini onesti, il disegno di legge sul processo breve è vergognoso perchè per vietare il giudizio su di un imputato se ne vietano centomila, con danno morale e patrimoniale delle vittime dei reati.
E’ criminale perchè implica l’utilizzazione dello strumento legislativo per fini personali ed integra un attentato alla Costituzione sotto il profilio della vanificazione della giurisprudenza”. Continua »
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Novembre 13th, 2009 Riccardo Fucile
SECONDO IL PRESIDENTE EMERITO DELLA CORTE COSTITUZIONALE IL DECRETO VIOLA IL PRINCIPIO DI UGUAGLIANZA E FAVORISCE “REATI GRAVISSIMI COME LA CORRUZIONE E LA CONCUSSIONE”… ANDRANNO IN PRESCRIZIONE REATI COME ABUSO D’UFFICIO, CORRUZIONE, TRUFFA, FRODI FISCALI, RICETTAZIONE, SFRUTTAMENTO DELLA PROSTITUZIONE, LESIONI, MALTRATTAMENTI, VIOLENZA PRIVATA, REATI INFORMATICI, FRODI COMUNITARIE… BERLUSCONI E BOSSI HANNO TRADITO GLI ELETTORI DI CENTRODESTRA
E’ ormai rivolta contro la riforma del processo breve: il decreto è stato depositato ieri al Senato e se prima di leggerlo vi erano forti perplessità sulla sua opportunità , dopo averne preso visione non resta che definirlo indecente.
Ma quale riforma della giustizia, quale migliore organizzazione degli uffici, quale maggiore rapidità delle cause che riguardano gli italiani?
Siamo di fronte a una mezza amnistia che permetterà di tagliare 100.000 cause che vedono imputati corruttori e delinquenti, persone che avrebbero rischiato fino a 10 anni di galera per i reati addebitati, e tutto per azzerare due processi del premier.
Tutto perchè il presidente Berlusconi non ha le palle per affrontare un processo, e perchè ha intorno una pletora di servi e cortigiani che non hanno le palle per dirgli che sta uccidendo il centrodestra per i suoi tornaconti personali.
Il decreto è fatto di tre soli articoli e prevede la prescrizione dei processi in corso in primo grado per i reati “inferiori nel massimo ai dieci anni di reclusione” se sono trascorsi poù di due anni a partire dalla richiesta di rinvio a giudizio del pubblico ministero senza che sia stata emessa la sentenza”.
Alfano ha il coraggio di sostenere che “il senso della riforma va nella direzione dell’accelerazioni dei processi”, ma fuori dal Palazzo è chiaro a tutti che l’effetto di tagliare i processi al premier genererà la morte di decine di migliaia di dibattimenti.
E’ rivolta nella magistratura, ma ci sono forti critche anche da parte di costitiuzionalisti di area di centrodestra.
Gli unici processi che potranno andare avanti saranno quelli nei confronti dei recidivi ai fatti indicati in un lungo elenco di eccezioni che pone forti dubbi di costituzionalità .
Una mezza amnistia giudiziaria, una depenalizzazione di reati gravissimi, destinati tutti ad andare in prescrizione: abuso d’ufficio, corruzione semplice e in atti giudiziari, rivelazione dei segreti d’ufficio, truffa semplice e aggravata, frodi comunitarie, ricettazione, vendita di prodotti con marchi contraffatti, traffico di rifiuti, vendita di prodotti in violazione del diritto d’autore, sfruttamento della prostituzione, violenza privata, falsificazione di documenti pubblici, calunnia e falsa testimonianza, lesioni personali, omicidio colposo per colpa medica, maltrattamenti in famiglia, incendio, aborto clandestino e altri ancora. Continua »
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