Novembre 16th, 2009 Riccardo Fucile
L’ASSESSORE DELL’IDV LASCIA PARTITO E ASSESSORATO: “L’ITALIA DEI VALORI RICICLA I VECCHI POLITICANTI”… DUE ANNI FA “DESTRA DI POPOLO” NE AVEVA CHIESTO LE DIMISSIONI PER LO SCANDALO DELLE FIORIERE E PER CONFLITTO DI INTERESSI…. QUALCUNO DA LASSU’ PRIMA O POI RENDE GIUSTIZIA
Era stata la nostra prima battaglia per la moralizzazione della vita pubblica, quella che aveva visto “Destra di Popolo” condurre meno di due anni fa una dura e documentata battaglia per segnalare le anomalie di alcune iniziative che vedevano protagonista Manuela Cappello, assessore Idv alla Provincia di Genova e consigliere comunale, nonchè presidente del Centro integrato di via a San Gottardo, periferia della città .
Una polemica sul costo delle fioriere che aveva trovata vasta eco anche sulla stampa cittadina: contestavamo una spesa anomala di quasi 300 euro a fioriera, perorata dalla Cappello come presidente del Civ e realizzata poi dal Comune, della quale era consigliera.
Fioriere di bassa qualità e impatto (infatti a distanza di due anni sono tutte lasciate in abbandono), con costi esorbitanti, un chiaro spot elettorale dell’esponente dell’Italia dei Valori, criticato dalla stessa popolazione del quartiere.
Successivamente avevamo contestato come potesse avere un incarico di assessore all’Ambiente in Provincia, una persona che aveva strettissimi legali di parentela con una azienda che lavorava per l’Ente stesso.
La Cappello arrivò persino a negare di aver avuto un ruolo nella messa in posa delle fioriere, ma noi la beccammo perchè lei stessa aveva fatto ingenuamente mettere nel suo profilo personale di assessore la dicitura: “ho introdotto fioriere e cestini a San Gottardo”.
Da un lato rivendicava, dall’altro negava, di fronte alla polemica sul suo interesse elettorale a questa iniziativa.
La Cappello giunse persino a diffidarci tramite legale, ma da persona intelligente (a differenza di altri), di fronte al nostro invito a querelarci, nel caso dicessimo il falso, non lo fece semplicemente perchè avevamo solo detto la verità sui fatti specifici.
Ora a distanza di due anni, è stata costretta a rassegnare le dimissioni da assessore (nel frattempo era stata spostata come assessore alla Scuola) per una “resa dei conti” nel suo partito.
Sinceramente avremmo preferito lo avesse fatto allora, per altre ragioni di opportunità politica, anche se oggi la vicenda può essere interpretata come un segno di giustizia divina (che prima o poi colpisce). Continua »
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Novembre 16th, 2009 Riccardo Fucile
SARKOZY RIESCE A OTTENERE PER L’AZIENDA FRANCESE “VINCI” UN APPALTO DA 3,5 MILIARDI DI EURO PER COSTRUIRE LA METROPOLITANA A DANNO DELL’ITALIANA IMPREGILO….MENTRE 850 KM DI FERROVIA SONO ASSEGNATI ALLA CINA….MA CHE GRANDE ACCORDO ABBIAMO FATTO CON LA LIBIA, REGALANDOGLI MILIARDI PER OTTENERE SOLO BRICIOLE
Dopo la firma dell’accordo tra Berlusconi e Gheddafi che aveva peraltro generato polemiche a non finire, circa i presunti “danni di guerra” che abbiamo pagato per la terza volta in venti anni al leader libico, per avvenimenti di 90 anni or sono, avevamo stigmatizzato come si trattasse di un patto a esclusivo vantaggio della Libia.
Per ottenere che gli uomini di Gheddafi facessero il “lavoro sporco” nei confronti degli immigrati africani che dalle coste libiche intraprendevano il viaggio della speranza e della disperazione verso le coste siciliane, intercettando i barconi e impedendo loro di chiedere il diritto di asilo sancito dalle convenzioni internazionali ( che Gheddafi non ha mai ratificato), abbiamo firmato un accordo che prevede l’esborso di miliardi di euro a fondo perso a favore della Libia.
Il premier Berlusconi ricorderete che in quella occasione aveva però sottolineato gli enormi vantaggi che ne sarebbero derivati per le nostre aziende nazionali, in quanto l’asse italo-libico avrebbe permesso al nostro Paese di diventare il primo partner economico della Libia, garantendosi il monopolio nella costruzione delle infrastrutture di cui il governo di Tripoli ha necessità .
Autostrade, ferrovie, metropolitane, centri residenziali, tutto sarebbe stato costruito da nostre imprese.
Peccato che non sia così, come volevasi dimostrare Gheddafi fa i suoi interessi, noi non sappiamo fare i nostri.
Ecco già pronto infatti il contratto per la costruzione della metropolitana di Tripoli del valore di ben 3,5 miliardi di euro.
A beneficiarne sarà il gruppo francese Vinci (50 miliardi di fatturato,di cui 18,5 realizzati con progetti all’estero) e non l’italiana Impregilo, come si pensava. Si tratta di 97 km per 89 fermate, con 236 vagoni per il trasporto medio di 30.000 passeggeri.
Da parte italiana si cerca ora di fare in modo che il tradimento libico non diventi un’abitudine.
La Libia,sempre in questi giorni, ha affidato poi alla Cina la realizzazione della costruzione del primo tratto di 850 km di ferrovia, mentre lo studio e la riprogettazione di tutto il percorso è stato affidato a una società di ingegneria tedesca. Continua »
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Novembre 16th, 2009 Riccardo Fucile
LA PROTESTA DI MILLE AQUILANI CHE VIVONO ANCORA NELLE TENDE….LA LORO RABBIA TRA PROMESSE NON MANTENUTE E QUOTIDIANE PRESSIONI PER ANDARSENE….I RITARDI E LA MANCANZA DI MODULI ABITATIVI TEMPORANEI …QUELLO CHE LA TV NON DICE
Sono ancora mille gli aquilani che vivono nelle tendopoli nella città terremotata e nei dintorni. Mille che attendono ancora una sistemazione provvisoria, che arriverà , assicura la Protezione Civile entro il 31 dicembre.
L’alternativa è seguire l’esempio di altri ottomila aquilani che hanno scelto di vivere “temporaneamente” negli alberghi della costa.
Ma mille aquilani, invece, vogliono rimanere nella loro città e resistono.
Per questo hanno scritto una lettera indirizzata al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano (firmata “gli sfollati delle tendopoli aquilane”) sottoscritta anche da tutti i comitati cittadini del capoluogo terremotato.
Un appello accorato per denunciare di essere stati “abbandonati dalla Protezione Civile”.
Ecco di seguito il testo:
“Caro Presidente Napolitano,
nella Sua recente visita nella nostra Terra sottolineò la fiducia riposta nelle istituzioni dalla nostra popolazione.
E si, di fiducia ne abbiamo avuta tanta, nelle amministrazioni centrali e locali. Abbiamo vissuto mesi nelle tende per non abbandonare la nostra Terra perchè ognuno di noi aveva ed ha i suoi buoni motivi per restare.
Abbiamo per questo sopportato mesi di vita nelle tende, invece che in moduli provvisori come si era sempre fatto per gli altri terremoti, avendo fiducia nella promessa “a settembre un tetto per tutti”.
Settembre è passato da un pezzo, siamo entrati nell’ottavo (!) mese di tenda, le promesse non sono state mantenute e la temperatura, come la fiducia, inevitabilmente scende sotto-zero.
Ci viene proposto di trasferirci in alberghi lontani dalla nostra città .
Chi non è stato evidentemente capace di gestire l’emergenza, ora vorrebbe che dopo otto mesi abbandonassimo il nostro territorio. Se non una casa, chiediamo quanto meno una soluzione per restare qui e non morire di freddo. Lo chiediamo da maggio. Ci viene risposto che i tempi non permettono soluzioni tempestive.
Dopo otto mesi! Dopo aver constatato che le Istituzioni, quando vogliono, possono procedere con la massima urgenza e rapidità : in occasione del G8 vennero di fatto costruite strade e un aeroporto in men che non si dica. Le situazioni di emergenze vanno affrontante con sforzi eccezionali. Continua »
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