AVEVA INVITATO A NON FARE PUBBLICITA’ SUI GIORNALI AVVERSARI: ORA IL PREMIER INVOCA L’IMMUNITA’
Dicembre 26th, 2009 Riccardo FucileAL CONVEGNO DEGLI INDUSTRIALI, BERLUSCONI LI AVEVA INVITATI A NON INVESTIRE NEI GIORNALI AVVERSARI… DOPO LA RICHIESTA DANNI DEL GRUPPO “REPUBBLICA”, IL PREMIER CHIEDE L’IMMUNITA’ PARLAMENTARE… MA LUI E’ ANCHE IL MAGGIOR EDITORE DEL PAESE E PROPRIETARIO DI PUBLITALIA
Era il 13 giugno quando il Presidente del Consiglio, di fronte alla platea dei giovani industriali, riuniti a Santa Margherita, sostenne che contro di lui era in atto “un progetto eversivo” e invitò gli imprenditori a “non dare pubblicità ai media che cantano ogni giorno la canzone del pessimismo”.
Nelle ore seguenti, di fronte alle domande dei giornalisti, precisò meglio che il suo bersaglio era “Repubblica” e il Gruppo l’Espresso.
Fin qui nulla di male, ognuno è libero di esprimere il proprio punto di vista, se poi ne accetta le conseguenze.
Al limite, era inusuale l’invito agli ambienti economici di non fare pubblicità su certi giornali, evidentemente favorendone altri.
Il gruppo “Repubblica” ha citato quindi il premier in sede civile per i danni arrecati e nei giorni scorsi si è tenuta la prima udienza di fronte al tribunale civile di Roma, prima sezione.
In questa occasione i legali del premier hanno sollevato la questione della immunità da cui sarebbe coperto un parlamentare in merito alle dichiarazioni espresse.
Il richiamo è all’art 68 della Costituzione: “I membri del parlamento non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse”.
Il fine a suo tempo fu quello di rendere il parlamentare più libero nella sua attività , non per garantirgli un privilegio, ma per “l’esercizio in concreto delle funzioni proprie dei membri delle Camere”.
In pratica si voleva evitare che uno non fosse libero di esprimersi, ma solo in relazione alla vita politica, al manifestare le proprie idee, insomma. Continua »