Febbraio 28th, 2010 Riccardo Fucile
UNO STUDIO BANKITALIA CONTESTA LE COMMISSIONI APPLICATE: MOLTE BANCHE SI SONO RIFATTE, AUMENTANDO I COSTI DEL CONTO E GLI INTERESSI…ALLA FINE L’INTERVENTO DEL GOVERNO HA AUMENTATO IL PESO SUI CLIENTI: NEL 35% DEI CASI IL SI PAGA ADDIRITTURA PIU’ DI PRIMA
L’abolizione della commisione massimo scoperto “ha portato confusione, opacità sui costi dei conti correnti e, in un terzo dei casi, persino un aumento della spesa”.
Il duro giudizio arriva da uno studio della Banca d’Italia che ha esaminato 514 banche, rappresentative dell’82% dei conti offerti alla clientela.
Lo scopo era verificare l’applicazione della legge del gennaio 2009 che ha abolito il sovraprezzo per chi va in rosso sul conto corrente.
Il divieto è totale per i conti che non prevedono un fido bancario, mentre sono previsti dei limiti in caso di conti “affidati”.
Il governatore Draghi ha chiesto una semplificazione attraverso un nuovo intervento legislativo, proprio per eliminare troppe opacità .
Ci vuole “una proposta organica che porti a oneri espressi con chiarezza perchè tutti i clienti possano fare un confronto tra le diverse banche”, sostiene Bankitalia. Continua »
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Febbraio 28th, 2010 Riccardo Fucile
UNO STUDIO DELL’UNIVERSITA BOCCONI LANCIA L’ALLARME SUI PESANTI RITARDI NELLA POSA DELLE FIBRE OTTICHE: SIAMO FERMI DAL 2003….PREVISTO UN COSTO DI 13 MILIARDI PER COMPLETARLA, UN ABBONAMENTO COSTEREBBE CIRCA 30 EURO AL MESE, NECESSARIA UNA SOLA RETE ULTRAVELOCE
Internet ultra veloce è una strada dove e-mail, documenti e video viaggiano a una velocità di 30 mega.
Da tempo il Garante delle Comunicazioni preme sul governo perchè questa rete sia realizzata al più presto anche in Italia.
Per avere un quadro dei costi ha commissionato uno studio all’Università Bocconi di Milano.
Il cantiere italiano è ormai fermo da circa sette anni: di fibre ottiche, la sola tecnologia in grado di ospitare internet veloce, Fastweb ne ha posate tante, ma solo fino al 2003.
Dato che anche Telecom esita, di fatto l’Italia è bloccata da anni, quando invece dovrebbe correre.
Siamo ancora alle prese con una rete in rame superata e con un tasso di guasti crescente.
Internet veloce avrebbe un impatto immediato sul benessere nazionale e i costi sono certamente importanti, ma non impossibili.
Secondo la Bocconi, la soluzione ideale sarebbe una ragnatela che andrebbe a coprire il 50% del Paese e che si spinga dentro le case degli italiani.
Il prezzo sarebbe di circa 13,2 miliardi di euro.
Il documento della Bocconi si chiede quanti soldi lo studente o l’impresa dovranno pagare per abbonarsi a questo internet super veloce: è stata calcolata una cifra tra i 25,56 e il 29,77 euro al mese per ogni abbonato. Secondo la Bocconi non ci sono le condizioni per realizzare due reti in concorrenza tra loro, se ne potrà fare una sola. Continua »
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Febbraio 27th, 2010 Riccardo Fucile
DIFFUSI I DATI ISTAT: I RESIDENTI SONO OLTRE 60 MILIONI (+0,57%) TRA CUI 4,3 MILIONI DI IMMIGRATI CHE SONO ORMAI IL 7,1% DELLA POPOLAZIONE….SEMPRE MENO NASCITE E PIU’ DECESSI, L’ETA’ MEDIA DEL PARTO A 31,2 ANNI, 1,33 FIGLI PER DONNA… GLI OVER 65 SONO ORMAI IL 20,2% DELLA POPOLAZIONE
Meno nascite e più decessi: l’Italia è un Paese destinato all’estinzione, riesce però miracolosamnete a cavarsela, sul piano demografico, per il decisivo contributo degli stranieri che rappresentano ormai il 7,1% dei residenti.
L’Istat ha diffuso le stime sugli indicatori demografici del 2009, dalle quali emerge che i residenti in Italia sono arrivati a 60.387.000 (+ 0,57% rispetto al 2008), ma solo per la presenza degli immigrati, nel complesso 4.279.000 unità .
Per il terzo anno consecutivo, il saldo naturale tra nascite e decessi risulta negativo (-0,3 per mille), ovvero -17.700 unità nel 2009, contro -8.500 nel 2008 e -6.900 nel 2007.
Sono stati 570.000 i neonati nel 2009, 6.700 in meno rispetto al 2008.
Il 16,5% sono nati da mamme straniere, erano il 5,4% nel 1999 e il 16% nel 2008.
Il tasso di natalità è del 9,5 per mille, al Nord il 9,6,al Centro il 9,3, al Sud il 9,4.
In testa la Val d’Aosta con il 10,4 , in coda la Liguria con il 7,6.
Il calo delle nascite delle italiane non ha a che vedere con la crisi, l’età media del parto è stimata in 31,2 anni (era 29,8 nel 1995). Continua »
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Febbraio 27th, 2010 Riccardo Fucile
RICERCA NOMISMA: OLTRE UN TERZO DEL REDDITO PER PAGARE UNA LOCAZIONE…AUMENTANO DEL 5,2% GLI SFRATTI PER MOROSITA’…NEL 1991 L’AFFITTO INCIDEVA DEL 12,5% SUL REDDITO, NEL 2009 E’ ARRIVATO AL 27,8%….STRETTA SULL’EROGAZIONE DEI MUTUI PER LE GIOVANI COPPIE
Le famiglie italiane sono sempre più in difficoltà nel far fronte ad affitti sempre più cari: è quanto emerge da una recente indagine di Nomisma in cui si sottolinea l’aumento del numero dei nuclei familiari che sono costretti a pagare più del 30% del proprio reddito per l’alloggio.
Ovvero quello che è ritenuto un limite oltre il quale il canone mette a rischio il bilancio familiare.
A Roma il 63,7% delle famiglie affittuarie dedica un terzo del reddito al canone, il 61,5% a Firenze, il 61,2% a Milano, il 51% a Bologna.
Gli sfratti per morosità sono passati dal 73,6% del totale delle richieste nel 2005, al 78,8% del 2008.
Si assiste poi a una stretta nell’erogazione dei mutui, soprattutto alle giovani coppie e agli immigrati che vorebbero acquistare un immobile.
Le banche stringono i cordoni della borsa, con una contrazione degli importi erogati, della loro durata media e con un allungamento dei tempi dell’istruttoria e delle richieste supplementari di garanzie che alla fine pregiudicano la possibilità di accesso per questa fascia di potenziale domanda. Continua »
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Febbraio 26th, 2010 Riccardo Fucile
E’ CAMPANA, MA SENZA LISTINO NON SI PRESENTA: LE HANNO PROPOSTO IL LAZIO, ALLA FINE HA RINUNCIATO : “MI HA CONVINTA BERLUSCONI: MA SE NELLA MIA TERRA CI FOSSE STATO IL LISTINO BLOCCATO AVREI ACCETTATO SUBITO… CHE GRANDE ESEMPIO DI MILITANZA SI FA STRADA NEL PDL
O elezioni sicura o nulla: questa la filosofia che si sta facendo strada nel Pdl e forse è anche una delle ragioni per cui si assiste a un declino del partito. Che poi tali richieste vengano avanzate proprio dalle nuove generazioni, la dice lunga sul percorso etico-politico con cui ci si dovrà confrontare nei prossimi anni.
Nella fattispecie il riferimento è per Francesca Pascale, 25 anni, tra le fondatrici del comitato “Silvio ci manchi”, avviata alla politica da Antonio Martusciello, ex coordinatore di Forza Italia a Napoli, eletta con 7.000 preferenze al consiglio provinciale e ora aspirante consigliera regionale.
Nel suo curriculum una sola nota di rilievo: era valletta nel programma trash Telecafone, in onda su canali locali campani.
Per chi volesse approndire l’analisi delle qualità artistiche della Pascale sono a disposizione su Youtube spezzoni degli spettacolini in cui si prodigava, ma lo sconsigliamo ai deboli di stomaco.
In ogni caso la Pascale ha avuto una carriera sicuramente più fortunata in politica, è stata invitata a suo tempo in Sardegna per “corsi politici”, ha una delega ai grandi eventi a Napoli, è collaboratrice di un ministro, è stata a un passo da essere inserita nelle liste per il parlamento europeo lo scorso anno. Poi le dichiarazioni di Veronica Lario sul “ciarpame senza pudore” bloccarono diverse candidature e non se ne fece nulla.
Ora la Pascale era inizialmente candidata potenziale in Campania, in un secondo momento si parlava di lei come sicura presenza nel listino bloccato della Polverini nel Lazio.
Fino alle dichiarazioni di ieri della Pascale: “Io nel listino del Lazio? Me lo avevano proposto sia il sottosegretario Giro, per il quale lavoro ai Beni culturali, sia Bondi che Cicchitto, dopo che avevo rifiutato la candidatura in Campania, dove il listino non è previsto”. Continua »
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Febbraio 26th, 2010 Riccardo Fucile
AVENUE DE TERVUEREN 143 A ETTERBEEK NON E’ MAI ESISTITA, LO SAPEVANO TUTTI… ORA FA COMODO UN CAPRO ESPIATORIO PER DIMOSTRARE RIGORE MORALE PRIMA DELLE ELEZIONI…PECCATO CHE DA 18 MESI CI FOSSERO LE PROVE SULLA SUA RESIDENZA TAROCCATA IN BELGIO CHE LO AVREBBERO FATTO SUBITO DECADERE
La strada è stata indicata dal presidente del Senato, Renato Schifani, alla stessa Giunta per le autorizzazioni a procedere: dichiarare decaduto il senatore del Pdl Nicola Di Girolamo, piazzato dalla ‘ndragheta in Parlamento per riciclare il denaro delle cosche.
Una soluzione che evita un processo politico in aula che imbarazzerebbe il centrodestra a un mese dalle elezioni e che permetterà già la prossima settimana di consegnare alla giustizia il senatore verso cui è stato spiccato un mandato di arresto.
Attraverso i media passerà un messaggio rassicurante: le “mele merce” in parlamento vengono eliminate e il ceto politico riacquisterebbe credibilità .
C’è però qualcosa che non torna in questa vicenda, emblematica del degrado della nostra classe politica: il fatto che la convalida o meno dell’elezione di Di Girolamo nel collegio degli italiani all’estero sia in sospeso da ben 18 mesi.
Il Senato infatti non lo dichiarò “ineleggibile” sulla base dell’inchiesta della Procura di Roma che aveva scoperto la storia della residenza fittizia in Belgio, ma non dichiarò neppure la “convalida” dell’elezione.
Tipica soluzione all’italiana: si prese tempo “per approfondire il caso”, e il caso finì in un cassetto ovviamente: nessuno se ne sarebbe più ricordato se non fosse esploso lo scadalo del riciclaggio che ha fatto emergere altri reati, come le schede bianche manomesse dalle cosche per favorire l’elezione del Di Girolamo.
Perchè il senatore non venne dichiarato ineleggibile subito è un mistero, qualcuno parla di appoggi veri o presunti di cui avrebbe goduto.
In realtà la Giunta per le autorizzazioni aveva lavorato bene ed erano emersi fatti incontrovertibili. Continua »
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Febbraio 26th, 2010 Riccardo Fucile
ERA UNO DEI 75 DISSIDENTI ARRESTATI DOPO LA REPRESSIONE DEL 2003, SOLO 25 SONO STATI LIBERATI …ERA UN MURATORE DI 42 ANNI: IN CARCERE HA SUBITO CONTINUI PESTAGGI FINO A NEGARGLI L’ACQUA DA 18 GIORNI… FRATTINI NON HA NULLA DA DIRE? OCCIDENTE VERGOGNATI!
Non ha importanza come la pensiate: di fronte a certi avvenimenti che accadono ancora nel mondo a danno delle minoranze, alle violenze dei regimi totalitari di qualsiasi colore verso chi manifesta democraticamente il proprio dissenso, alle persecuzioni etniche e ai massacri di donne e bambini, non può esserci che l’indignazione degli uomini liberi, lo sdegno per come vengono uccisi degli innocenti in qualsiasi parte del mondo.
Anche tra le minoranze perseguitate vi sono ancora distinzioni tra quelli classificati di serie A e quelli di serie B.
Come se la vita umana e il rispetto dei diritti della persona potessero far parte di una classifica.
Vi sono Paesi in cui gli italiani vanno a trascorrere le vacanze senza neanche immaginare la miseria morale del regime che li ospita.
Vi sono notizie che fanno il giro del mondo e altre che vengono tenute nascoste perchè fa comodo così: è la vergogna dell’Occidente che preferisce celare con che aguzzini fa affari commerciali e investimenti.
Il business giustifica tutto, compra anche il silenzio dei pavidi e dei vigliacchi.
Noi vogliamo ricordare Orlando Zapata Tamayo, di professione idraulico e muratore, 42 anni: era uno dei 75 dissidenti arrestati durante l’ondata repressiva a Cuba del 2003.
Di questi solo 25 sono stati liberati.
Lui aveva avuto tre anni di carcere e sarebbe dovuto uscire nel 2006, ma in galera si era ribellato ai continui abusi delle guardie e aveva accumulato nuove condanne.
Dopo gli ultimi tre feroci pestaggi, dal 2 dicembre aveva smesso per protesta di ingerire alimenti solidi.
Per costringerlo a mangiare le autorità carcerarie gli hanno allora negato l’acqua per ben 18 giorni, fino alla morte.
La madre l’ha descritto ridotto “pelle e ossa, lo stomaco ridotto a un buco, il peso così minimo che hanno dovuto mettergli le flebo sul collo e la schiena piagata dalle botte”. Continua »
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Febbraio 25th, 2010 Riccardo Fucile
DENUNCIATO PER PECULATO UN ESPONENTE DEL PDL DI PARMA: 90.000 EURO DI BOLLETTA PER 109.877 CONNESSIONI: AVEVA FRAINTESO LO SLOGAN “PARTITO DELL’AMORE”…IL SINDACO PD DI SALSOMAGGIORE DENUNCIATO ANCHE LUI PER PECULATO: SI FACEVA SCORTARE DAI VIGILI PER VIAGGI PRIVATI
Peculati bipartisan alla parmigiana: non è il titolo di una commedia all’italiana degli anni ’70, anche se non manca la nota sexy.
E’ quanto emerge dagli atti con cui la Procura di Parma ha chiesto il rinvio a giudizio di due esponenti politici emiliani: l’ex assessore comunale di Parma, attuale consigliere provinciale e candidato alle prossime regionali per il Pdl, Giampaolo Lavagetto, e il sindaco Pd di Salsomaggiore, Massimo Tedeschi. Una par condicio che garantisce un trattamento bipartisan, insomma, anche se i due casi sono ovviamente differenti.
Il più imbarazzante è sicuramente quello che riguarda l’esponente del Pdl che quando era assessore alle politiche per la scuola, tramite un telefono di servizio assegnatogli dal comune di Parma, avrebbe visitato venti siti pornografici per migliaia di volte per un importo di 91.381 euro di connessioni internet.
La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio dell’amministratore per il danno causato alle casse comunali: le telefonate in libertà di Lavagetto sono concentrate in pochi mesi, tra ottobre 2008 e gennaio 2009, quando in verità Berlusconi non aveva ancora lanciato lo slogan del “partito dell’amore” e pertanto neanche a una cattiva interpretazione dello stesso il Lavagetto piò appellarsi.
In quattro mesi l’assessore è riuscito a collegarsi 109.877 volte, secondo quanto appurato dal consulente tecnico nominato dalla Procura, una attività frenetica insomma.
Interrotta probabilmente dal fatto che il Lavagetto fu candidato alla presidenza della Provincia di Parma e attualmente è consigliere provinciale del Pdl. Continua »
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Febbraio 25th, 2010 Riccardo Fucile
PIU’ CHE DI PALADINI, IL PDL AVREBBE BISOGNO DI IDEE , NON DI SERVI DI CORTE…SE SI CONTINUA A SPARARE CONTRO LE INTERCETTAZIONI, A NON FARE PULIZIA NELLE LISTE E A INVENTARSI “INVASIONI DI STRANIERI” ALLE PORTE, NON CI SARA’ UN “PREDELLINO 2”, MA SOLO LA DISCESA DAL TRONO SANCITA DEGLI ELETTORI
Toni, slogan, interlocutori, luoghi comuni, accuse, chiamate alle armi: ieri il Pdl è riuscito a dare il peggio di sè, in occasione della conferenza stampa del premier, accompagnato da Michela Brambilla.
Intanto ha fornito l’immagine di un partito boccheggiante che deve aggrapparsi a slogan vetusti che, come tali, possono farti vincere una competizione elettorale “una tantum”, ma poi diventano come i racconti ai nipoti di qualche nonno arteriosclerotico che ripete sempre le stesse cose tra gli sbuffi del ragazzino.
“Siamo tutti intercettati da uno stato di polizia, non emergono reati, solo fango” ha sostenuto il premier.
A parte che uno “stato di polizia” prevede di solito come mandanti almeno il Primo ministro e quello degli Interni, si dà il caso che uno sia proprio colui che ha sostenuto tale tesi e che quindi guidi lui il governo.
Prevede altresì un monopolio completo dell’infomazione, ma anche qui emerge che il governo controlla almeno 5 dei 6 principali telegiornali pubblici e privati.
Frase quindi controproducente agli occhi dell’opinione pubblica.
Quanto alle intercettazioni, non solo permettono ai magistrati di approfondire indagini che altrimenti si arenerebbero, ma consentono ai cittadini di conoscere fatti di cui sarebbero certamente tenuti all’oscuro dai “poteri forti”. Se ci sono eccessi vanno eliminati, certo, ma è altra cosa dal sostenere che da esse “non emergono reati, ma solo fango”.
Si mai vista una “destra” seria che non tuteli la legalità , la giustizia e il rispetto delle istituzioni?
Ma veniamo alle parole che Berlusconi ha dedicato all’organizzazione interna, lanciando i “promotori della libertà ” e affidandoli alla Brambilla, l’esperta dei Circoli della Libertà .
In cosa consisterebbero?
Quello di permettere “agli iscritti del Pdl di avere un ruolo attivo nel partito: sostenere il governo, organizzare incontri per diffondere le idee del Pdl, sostenere le campagne elettorali, promuovere il tesseramento, organizzare banchetti e gazebo”. Continua »
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