Febbraio 23rd, 2010 Riccardo Fucile
DOMENICA ERA STATA CONTESTATA DURAMENTE DAI TERREMOTATI PER I SERVIZI DEL TG1 CHE NASCONDONO LA VERITA’…SI ERA DIFESA DICENDO CHE “QUELLO CHE HO VISTO E’ MOLTO PIU’ GRAVE DI COME E’ STATO RAPPRESENTATO”… GLI “SCODINZOLINI” VOTANO DA SOLI LA CENSURA ALLA GIORNALISTA
Ci sono fatti apparentemente di scarsa rilevanza, ma che è utile esaminare
perchè ci fanno riflettere sul degrado della politica italiana: i partiti occupano la Rai, e questo è risaputo, come è altrettanto noto che paghiamo 109 euro per sentire la voce del padrone di turno.
Succede quando ha vinto Prodi, accade ora che governa Berlusconi, quindi qualcuno dirà che sono cose normali.
Il guaio è che il popolo italiano ormai si è assuefatto a tutto, lo scippo è normale, il furto in casa pure, le veline candidate anche, viva la normalità . Peccato che dietro la “normalità ” annunciata e subita, si sia perso il gusto della “verità ” che spesso sta a metà strada tra due versioni.
E il giornalismo, attraverso la pluralità delle testate, dovrebbe garantire il contraddittorio nel Paese e aprire spaccati di verità attraverso le inchieste. Senza essere possibilmente a libro paga dei partiti di maggioranza del momento.
E’ già grave per le vicende politiche, ma che si arrivi a verità unilaterali anche per fatti di cronaca vuol dire che si sta oltrepassando il segno.
Nel caso specifico ritorniamo alla vicende del terremoto all’Aquila che la stessa opposizione ha gestito malamente.
Nei primi giorni, soccorsi efficienti a parte, si è capito subito che le due BB, Berlusconi-Bertolaso, avrebbero cercato un riscontro mediatico a qualsiasi iniziativa intrapresa.
Lo ripetiamo: è stato fatto un buon lavoro, non certo un miracolo.
Insieme a molti errori, di cui vi rimandiamo ai nostri numerosi articoli sull’argomento.
L’opposizione in quel momento era tutta presa dai regolamenti di conti interni e non ha avuto neanche l’intelligenza di smontare uno dei pilastri su cui fino a pochi giorni fa il governo mieteva consensi.
Per mesi dal Tg1 ( e non solo) abbiamo visto ed ascoltato servizi da far impallidire i tanto vituperati cineluce: tutto funzionava perfettamente, mai un errore, mai un problema, gente entusiasta e osannante, frigo con champagne, case che nascono come funghi. Continua »
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Febbraio 23rd, 2010 Riccardo Fucile
TESTA A TESTA IN LIGURIA, MA IL CANDIDATO DEL CENTROSINISTRA E’ AVANTI…TRA I PARTITI , RISPETTO ALLE EUROPEE, CALANO LEGA, IDV ED ESTREMA SINISTRA… REGGONO PDL, PD E UDC
La Liguria è una delle regioni dove si gioca la vittoria o il ridimensionamento delle ambizioni del centrodestra.
Ricordiamo due dati: alle scorse regionali, la sinistra, a livello nazionale, vinse in 11 delle 13 regioni che a marzo andranno al voto.
Era il momento migliore per il centrosinistra e quel risultato non fece che sancire un successo storico.
Un anno fa invece, alle elezioni europee, situazione capovolta: se fossero state elezioni regionali, il centrodestra avrebbe vinto 10 a 3.
A distanza di un anno da quel voto pertanto una “non conferma” o un cedimento assumerebbero il significato di un dissenso verso l’operato del governo.
Ecco perchè queste elezioni regionali rappresentano,a detta di tutti gli osservatori, un test importante e con palesi risvolti politici nazionali.
Sia per la coalizione di centrodestra che sembra arrancare, che per quella di centrosinistra che deve verificare gli effetti “dell’assestamento Bersani”. Senza contare il nuovo ruolo del’Udc di Casini che guarda in prospettiva al nuovo grande centro.
In questo quadro, la Liguria un anno fa sarebbe stata conquistata dal centrodestra.
Ora la situazione appare molto più difficile, tanto è vero che nello stesso Pdl si tende ad accreditare la vittoria alla sinistra.
I cadidati in lizza sono Claudio Burlando, governatore uscente, per la coalizione di centrosinistra, e Sandro Biasotti, ex presidente della Regione, per quella di centrodestra .
L’ultimo sondaggio commissionato a Crespi Ricerche e pubblicato su “Clandestino web” danno Burlando al 50% contro il 48,5% di Biasotti.
Terzo incomodo il candidato radicale Silvio Viale con il suo 1,5%, sempre che i radicali riescano a raccogliere sul territorio le firme necessarie per presentarlo, il che non appare certo. Continua »
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Febbraio 23rd, 2010 Riccardo Fucile
ORA VA DI MODA “PUNTELLARE” TUTTO, ANCHE LE CASE DA DEMOLIRE, “TANTO PAGA IL COMUNE”….50.000 EURO PER UNA CASA PRIVATA, 500.000 PER UN PALAZZO IMPORTANTE: QUANDO SI DOVRANNO ABBATTERE, ALTRI 200.000 EURO PER TOGLIERLI… AVEVA SENSO PUNTELLARLI SUBITO SEMMAI, NON DOPO UN ANNO.. E 4 MILIONI DI TONN. DI MACERIE FANNO GOLA A MOLTI
Siamo tra i pochi siti (probabilmente l’unico di destra) che sull’Aquila ha
scritto verità scomode e sempre in anticipo sui fatti, raccogliendo anche testimonianze locali.
Qualcuno ora si mostra preoccupato per quanto sta accadendo tra i terremotati e comincia a capire che non tutta la verità è stata detta dal governo e dai media, che la vicenda è stata utilizzata da molti per godere di un consenso popolare in Italia che non marciava di pari passo con la verità dei fatti.
Quindici giorni fa, 300 aquilani hanno protestato in piazza, domenica scorsa sono diventati 1.000, per l’appuntamento annunciato per il prossimo fine settimana saranno ancora di più: un motivo c’è, ed è evidente.
La ricostruzione è ferma, l’ordinanza che autorizza a sistemare anche le case con lievi danni non è mai stata emessa perchè mancano i soldi, le macerie sono rimaste quelle di un anno fa.
Non solo: emerge che le C.a.s.e. sono costate un’enormità , 2.400/2.700 euro a mq, una cifra doppia di quella di mercato.
Abbiamo ascoltato in Tv un imprenditore che quelle case (identiche, con gli stessi criteri) si era offerto di erigerle con uno sconto del 40%, ma la sua offerta non è stata neanche considerata, essendo fuori dal giro.
Abbiamo ascoltato architetti denunciare l’errore di non aver voluto subito optare per le casette di legno che sarebbero costate a metro quadro un terzo di quanto si è speso per le altre, salvo poi dover ordinare anche queste perchè i calcoli sulle prime erano stati sbagliati.
Queste casette di legno sono perfette, coibentate e le opere di urbanizzazione più rapide: a quest’ora tutti avrebbero una casa, invece di dover assistere ancora 10.000 terremotati in albergo e altri sparsi tra case in affitto e caserme.
Tutti segnali cui avevamo accennato in tempi non sospetti e che ora stanno diventando di pubblico dominio.
Per questo oggi parliamo del miracolo dei “progettisti del puntellamento”.
I proprietari di case danneggiate all’Aquila sono da giorni incalzati da aziende che vogliono puntellare ad ogni costo la loro casa, sia che abbia subito danni leggeri, sia che sia da demolire. Continua »
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