Febbraio 25th, 2010 Riccardo Fucile
DENUNCIATO PER PECULATO UN ESPONENTE DEL PDL DI PARMA: 90.000 EURO DI BOLLETTA PER 109.877 CONNESSIONI: AVEVA FRAINTESO LO SLOGAN “PARTITO DELL’AMORE”…IL SINDACO PD DI SALSOMAGGIORE DENUNCIATO ANCHE LUI PER PECULATO: SI FACEVA SCORTARE DAI VIGILI PER VIAGGI PRIVATI
Peculati bipartisan alla parmigiana: non è il titolo di una commedia all’italiana
degli anni ’70, anche se non manca la nota sexy.
E’ quanto emerge dagli atti con cui la Procura di Parma ha chiesto il rinvio a giudizio di due esponenti politici emiliani: l’ex assessore comunale di Parma, attuale consigliere provinciale e candidato alle prossime regionali per il Pdl, Giampaolo Lavagetto, e il sindaco Pd di Salsomaggiore, Massimo Tedeschi. Una par condicio che garantisce un trattamento bipartisan, insomma, anche se i due casi sono ovviamente differenti.
Il più imbarazzante è sicuramente quello che riguarda l’esponente del Pdl che quando era assessore alle politiche per la scuola, tramite un telefono di servizio assegnatogli dal comune di Parma, avrebbe visitato venti siti pornografici per migliaia di volte per un importo di 91.381 euro di connessioni internet.
La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio dell’amministratore per il danno causato alle casse comunali: le telefonate in libertà di Lavagetto sono concentrate in pochi mesi, tra ottobre 2008 e gennaio 2009, quando in verità Berlusconi non aveva ancora lanciato lo slogan del “partito dell’amore” e pertanto neanche a una cattiva interpretazione dello stesso il Lavagetto piò appellarsi.
In quattro mesi l’assessore è riuscito a collegarsi 109.877 volte, secondo quanto appurato dal consulente tecnico nominato dalla Procura, una attività frenetica insomma.
Interrotta probabilmente dal fatto che il Lavagetto fu candidato alla presidenza della Provincia di Parma e attualmente è consigliere provinciale del Pdl. Continua »
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Febbraio 25th, 2010 Riccardo Fucile
PIU’ CHE DI PALADINI, IL PDL AVREBBE BISOGNO DI IDEE , NON DI SERVI DI CORTE…SE SI CONTINUA A SPARARE CONTRO LE INTERCETTAZIONI, A NON FARE PULIZIA NELLE LISTE E A INVENTARSI “INVASIONI DI STRANIERI” ALLE PORTE, NON CI SARA’ UN “PREDELLINO 2”, MA SOLO LA DISCESA DAL TRONO SANCITA DEGLI ELETTORI
Toni, slogan, interlocutori, luoghi comuni, accuse, chiamate alle armi: ieri il Pdl è riuscito a dare il peggio di sè, in occasione della conferenza stampa del premier, accompagnato da Michela Brambilla.
Intanto ha fornito l’immagine di un partito boccheggiante che deve aggrapparsi a slogan vetusti che, come tali, possono farti vincere una competizione elettorale “una tantum”, ma poi diventano come i racconti ai nipoti di qualche nonno arteriosclerotico che ripete sempre le stesse cose tra gli sbuffi del ragazzino.
“Siamo tutti intercettati da uno stato di polizia, non emergono reati, solo fango” ha sostenuto il premier.
A parte che uno “stato di polizia” prevede di solito come mandanti almeno il Primo ministro e quello degli Interni, si dà il caso che uno sia proprio colui che ha sostenuto tale tesi e che quindi guidi lui il governo.
Prevede altresì un monopolio completo dell’infomazione, ma anche qui emerge che il governo controlla almeno 5 dei 6 principali telegiornali pubblici e privati.
Frase quindi controproducente agli occhi dell’opinione pubblica.
Quanto alle intercettazioni, non solo permettono ai magistrati di approfondire indagini che altrimenti si arenerebbero, ma consentono ai cittadini di conoscere fatti di cui sarebbero certamente tenuti all’oscuro dai “poteri forti”. Se ci sono eccessi vanno eliminati, certo, ma è altra cosa dal sostenere che da esse “non emergono reati, ma solo fango”.
Si mai vista una “destra” seria che non tuteli la legalità , la giustizia e il rispetto delle istituzioni?
Ma veniamo alle parole che Berlusconi ha dedicato all’organizzazione interna, lanciando i “promotori della libertà ” e affidandoli alla Brambilla, l’esperta dei Circoli della Libertà .
In cosa consisterebbero?
Quello di permettere “agli iscritti del Pdl di avere un ruolo attivo nel partito: sostenere il governo, organizzare incontri per diffondere le idee del Pdl, sostenere le campagne elettorali, promuovere il tesseramento, organizzare banchetti e gazebo”. Continua »
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Febbraio 25th, 2010 Riccardo Fucile
UNA AFFARE DI OLTRE UN MILIONE DI EURO PER IL COLOSSO ROMANO “RELAIS LE JARDIN” DURANTE L’EVENTO ALL’AQUILA… IL GENERO DI LETTA LAVORA ANCHE PER LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E IL QUIRINALE…NEL 2003 L’EX MINISTRO MANCUSO PRESENTO’ UNA INTERROGAZIONE E DEFINI’ IL TUTTO “UNA PUTREDINE”
Nell’elenco delle società che si sono aggiudicate i lavori del G8 all’Aquila, per
l’affidamento del servizio di catering, con compenso previsto di 1.065.600 euro, spicca la “Relais le Jardin”, colosso romano della ristorazione di proprietà di Amedeo e Roberto Ottaviani.
Si tratta indubbiamente di una grande e qualificata azienda del settore, specializzata in grandi eventi, ma ovviamente non l’unica sul mercato con queste pecularietà .
Con una caratteristica ulteriore: Roberto Ottaviani è coniugato con la figlia del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, braccio destro del premier.
Non si trattava della prima volta che l’azienda di catering lavorasse per la Protezione civile, avendo ricevuto anche in passato delle commesse per altri eventi, passando attraverso il subappalto della Triumph, una società di pubbliche relazioni che ricorre spesso negli affidamenti di incarichi per diversi milioni di euro da parte della Protezione civile.
In verità la Triumph e la Relais sono anche in società per servizi da sviluppare all’estero.
Il genero di Gianni Letta non ha solo curato la ristorazione delle riunioni del G8, ma nel settore delle commesse pubbliche lavora anche per il Quirinale e la Presidenza del Consiglio dei ministri. Continua »
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