Marzo 5th, 2010 Riccardo Fucile
“LA VENDETTA VA SERVITA FREDDA” DICE POI IL PRESENTATORE DELLA LISTA DEL PDL NEL LAZIO: SIAMO AI MESSAGGI IN CODICE…QUATTRO PAGINE, NOVE PUNTI E UNA RELAZIONE DA QUESTURINO, CONSEGNATA IERI A PALAZZO GRAZIOLI… LA PAUSA PANINO E’ SPARITA
Se non ci fosse da piangere, ci sarebbe davvero da ridere: sono trascorsi quattro giorni da quando il prode Alfredo Milioni ha tentato di giustificare la figuraccia della estromissione nella consegna delle liste elettorali del Pdl nel Lazio con l’esigenza di andare a “magnà un panino”.
Dopo essere sopravvissuto alle maledizioni dei candidati in lista, ecco che con comodo ha ora stilato per il premier la “Relazione presentazione liste Lazio”, consegnata ieri a Palazzo Grazioli.
I dilettanti allo sbaraglio o gli “incapaci” (versione ministro Rotondi) hanno così messo nero su bianco la loro versione dei fatti, dopo averci pensato quattro notti. Si tratta di quattro paginette, in corpo 16 e in 9 punti, più simile a un rapporto della Questura che a un promemoria politico.
“Nella giornata di sabato 27 febbraio 2010, i nostri delegati di lista (Milioni e Polesi) entravano nel tribunale di piazzale Clodio per consegnare agli uffici preposti la documentazione relativa. Giunti in prossimità dgli uffici competenti, le forze dell’ordine comunicavano ai sovramenzionati delegati la possibilità di stare all’interno del’area adibita alla consegna delle liste nel numero di uno per volta. Intorno alle 12,35 Milioni si è avvicinato a Polesi per dargli il cambio, all’interno dell’area nella quale stazionavano i delegati delle liste e a quel punto alcuni di questi, urlando e invocando non meglio precisati brogli, creavano un forte clima di tensione e confusione”.
A quel punto sarebbe nato un parapiglia e Polesi & Milioni sarebbero stati espulsi dalla spazio verso l’area che solo dopo “verrà circoscritta e indicata come di attesa lista. Il tutto comportando uno spostamento di 5-10 metri e per pochi minuti in ambiente circostante”.
In pratica i due sarebbero prima stati spinti e poi si sarebbe disegnato il limite di accesso, roba da cartoni animati. Continua »
argomento: Berlusconi, denuncia, elezioni, emergenza, governo, PdL, Politica, Regione, Roma | 6 commenti presenti »
Marzo 5th, 2010 Riccardo Fucile
ERRORI NELLE LISTE PERCHE’ FINO ALL’ULTIMO C’ERA CHI VOLEVA AGGIUNGERE UN NOME E TOGLIERNE UN ALTRO… VA VIA DI GIROLAMO E ARRIVA UN ALTRO CHIACCHIERATO…NON C’E’ SELEZIONE, NE’ POLITICA, NE’ ETICA: OGGI SE NE PAGANO LE CONSEGUENZE
Ora nel Pdl ci sono i reciproci scambi di accuse, il rimbalzo delle responsabilità , la sensazione che “comandano tutti per non comandare nessuno”.
Alla fine i colpevoli sono i tecnici delle liste, quelli che hanno materialmente sbagliato un timbro o una firma, ma se prevalesse tale tesi non si comprenderebbe a fondo il “male oscuro” di un partito verticista che vive sulla figura carismatica di un leader, amato o odiato che sia, senza dibattito interno, senza confronto, senza idee, nascosti in un unanimismo di facciata. Dove si formano e si sciolgono correnti, come nella peggiore Dc, motivate non da “concetti politici” diversi, ma da interessi e ambizioni.
A parte Fini, che pone questione politiche, a torto o a ragione che siano, il resto è paludoso ristagno, in attesa di spartirsi i voti che il leader porterà .
Le scadenze elettorali sono occasione di scambi di coltellate e gomitate verso la poltrona, nel resto dell’anno si vivacchia come al bar sport.
Chi commenta veline, chi maledice i finiani, chi parla di incarichi futuri.
La politica resta fuori dalla porta delle poche sedi, peraltro scarsamente frequentate.
Il rapporto dirigenti-base è di dieci a uno.
Il Pdl è diventato un partito degli eletti e degli aspiranti tali, il contatto con i milioni di elettori è affidato ai media sotto controllo, il gusto del “porta a porta” è considerato fatica sprecata, il dissenso un tradimento.
Poi ci si chiede come si fanno a sbagliare i documenti delle liste.
Ve lo spieghiamo con un esempio.
La lista a Milano è stata presentata all’ultimo minuto perchè da due giorni si litigava: grazie anche a Berlusconi che ha imposto igienista, fisioterapista e geometra personale, riducendo quindi i posti di altri.
Per 48 ore si sono accapigliati Bondi da un lato, che voleva in lista tale Cagnoni e il coordinatore Podestà che voleva tale Riparbelli.
Lite terminata la notte prima della consegna delle liste: come si fa ad autenticare con attenzione le firme sotto un listino che cambia in continuazione?
L’errore ci sta, se il tecnico è continuamente sotto pressione. Continua »
argomento: Berlusconi, denuncia, elezioni, emergenza, PdL, Politica, radici e valori, Regione | Commenta »