Agosto 2nd, 2010 Riccardo Fucile
L’ACCUSA E’ ATTIVITA’ ILLECITA PER OTTENERE VANTAGGI PER LA RICOSTRUZIONE POST TERREMOTO: EZIO STATI ERA GIA’ STATO CONDANNATO IN PASSATO PER FINANZIAMEMTO ILLECITO….LA FIGLIA DANIELA, ASSESSORE PDL ALLA PROTEZIONE CIVILE, ACCUSATA DI CORRUZIONE E INTERDETTA DALLA CARICA
L’ex assessore regionale abruzzese Ezio Stati (Dc e poi FI), padre dell’attuale assessore Daniela, e altre tre persone sono state arrestate nell’ambito di un’inchiesta coordinata dal procuratore della Repubblica dell’Aquila, Alfredo Rossini.
Sarebbero implicati in un’attività illecita “al fine di ottenere il vantaggio di essere inseriti nella lista di beneficiari per fatti e atti connessi alla ricostruzione post sisma del 6 aprile 2009”.
Ezio Stati, già condannato per finanziamento illecito ai partiti, era stato tesoriere della Democrazia Cristiana.
Nel 2000 era capogruppo regionale di Forza Italia ma fu costretto alle dimissioni perchè passò in giudicato la sentenza di condanna relativa alla precedente vicenda giudiziaria.
La figlia, Daniela Stati, assessore regionale alla Protezione civile, ambiente e rifiuti, è stata interdetta dalla carica e si è dimessa.
Gli altri tre coinvolti nell’inchiesta sono il compagno della Stati, Marco Buzzelli, al quale sono stati concessi i domiciliari, l’ex deputato di FI Vincenzo Angeloni, e Sabatino Stornelli, ex amministratore delegato di Telespazio e attuale amministratore delegato di Selex Service Management, società di Finmeccanica.
Per quest’ultimo è stao deciso l’obbligo di dimora nel Comune di Roma.
“Le indagini continuano a ritmo serrato, ci possono essere altri sviluppi – ha detto il procuratore Rossini, che ha spiegato che il reato ipotizzato è quello di corruzione . ”
L’assunto accusatorio è sostenuto da uno scrupoloso lavoro di riscontro che non consente lettura dei fatti alternativa a quella proposta al giudice per le indagini preliminari dell’Aquila”. Continua »
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Agosto 2nd, 2010 Riccardo Fucile
MENTRE BERLUSCONI IMBARCA TRE EX DINIANI PROMETTENDO POSTI DA VICEMINISTRO E PERSINO L’INQUISITO GRASSANO, SCARICATO DALLA LEGA, I FINIANI STANNO SELEZIONANDO LE ADESIONI… ENTRO UNA SETTIMANA OTTO EX FORZISTI ENTRERANNO IN “FUTURO E LIBERTA'”…. SI PARLA ORMAI DI 50 ENTRO FINE AGOSTO…E SUL TERRITORIO 322 CIRCOLI E 1.000 AMMINISTRATORI
Dai corteggiamenti ai consigli, dalle proposte di poltrone alle minacce: dando per scontato che i finiani attualmente dichiarati ala Camera sono 33, alla maggioranza serve recuperare almenoo otto voti per non schiantarsi contro il muro della caduta del governo.
E’ così iniziata la “campagna acquisti” dei deputati mancanti che stavolta Berlusconi intende gestire personalmente, non fidandosi più (giustamente) di La Russa, Gasparri, Alemanno e Matteoli, rei di avergli sottovalutato le truppe finiane.
Dove pescarli?
Nei gruppi misti, nei piccoli raggruppamenti, persino tra gli inquisiti.
Ricevuta la porta in faccia sia da Casini che da Rutelli, ecco il premier incassare l’adesione, sicuramente “sofferta”, di tre apparentemente sconosciuti diniani: Daniela Melchiorre che ha già cambiato tre partiti, Italo Tanoni, Riccardo Villari, ex Uduer e Pd, e persino di Maurizio Grassano, subentrato a Cota, espulso dalla Lega e sotto processo ad Alessandria per truffa al Comune.
Porta in faccia dalla Poli Bortone che ha commentato: “Pdl partito della Libertà ? Certo, quella vigilata”.
Altrettanta chiusura dal Mpa di Lombardo.
Dietro la battuta di Roberto Menia di ieri : “C’è la coda per entrare in “Futuro e Libertà “, a tanti stiamo dicendo di no, ci teniamo a far entrare solo gente perbene”, c’è una realtà che si nota anche a livello locale. Continua »
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Agosto 2nd, 2010 Riccardo Fucile
PER FELTRI ERA GIA’ STATO CHIESTO IL RINVIO A GIUDIZIO DAL TRIBUNALE DI MONZA PER UNA QUERELA PER DIFFAMAZIONE PRECEDENTE… IL METODO BOFFO NON PAGA: CERCANO DI COLPIRE I FINIANI MA NON AZZECCANO UN COLPO
“Il presidente Fini non è titolare dell’appartamento, e non sono a lui riconducibili le società che hanno acquistato l’immobile. Del pari è falsa la notizia relativa alla cifra versata quale corrispettivo.
Sarà l’autorità giudiziaria ad acclarare la totale infondatezza di quanto divulgato e ad accertare la condotta diffamatoria”.
E’ Fabrizio Alfano ad affermarlo nella nota in cui il portavoce del presidente della Camera annuncia che “il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha conferito incarico all’avvocato Giulia Bongiorno di agire in sede legale contro ‘il Giornale’ e il suo direttore per aver pubblicato negli ultimi giorni una serie di notizie false e diffamatorie riguardo alla cessione da parte di Alleanza Nazionale di un immobile ubicato a Montecarlo”.
“Nonostante la falsità delle notizie e delle accuse già rivolte al presidente Fini da Vittorio Feltri – prosegue Alfano – in un editoriale del 14 settembre 2009 dal titolo ‘Il Presidente Fini e la strategia del suicidio lento’, per il quale è stato chiesto il rinvio a giudizio dalla Procura di Monza, ‘il Giornale’ e il suo direttore hanno ritenuto di proseguire la loro campagna diffamatoria nei confronti del presidente Fini e in un articolo pubblicato questa mattina, ‘Prime crepe nel muro di omerta’ sulla casa dei Fini a Montecarlo”, gli attribuiscono la titolarità dell’appartamento in Montecarlo, indicando anche la cifra alla quale l’immobile sarebbe stato venduto”.
Di qui la decisione di adire le vie legali, affinchè la verità venga accertata, mettendo a disposizione dell’autorità giudiziaria tutti i documenti e le testimonianze necessarie ad acclarare i fatti.
Dalle dichiarazioni del tesoriere di An, Francesco Pontone, e dell’ex capo della segreteria politica del partito, Donato La Morte, oggi responsabile della fondazione che cura il patrimonio immobiliare di An, emerge una semplice versione.
La famosa casa di 40mq lasciata in eredità ad An a Montecarlo era decisamente da ristrutturare e i fondi per farlo non erano nella disponibilità del partito. Continua »
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Agosto 2nd, 2010 Riccardo Fucile
UN’INCHIESTA DEL “SECOLO XIX” RIVELA CHE LA SCHEDA PERSONALE DEL TESORIERE DELLA LEGA, SEDICENTE LAUREATO IN SCIENZE POLITICHE, INDICA ALL’UNIVERSITA’ DI GENOVA LA DICITURA “CARRIERA ANNULLATA” … LUI ALLORA SOSTIENE DI ESSERSI LAUREATO ALL’ESTERO, MA NON DICE DOVE… DUBBI PERSINO SUL SUO DIPLOMA
Sul sito web ufficiale del governo, Francesco Belsito, nominato recentemente sottosegretario alla Semplificazione normativa, dopo la scomparsa di Maurizio Balocchi, ha fatto scrivere “laureato in Scienze politiche”.
Belsito è l’uomo nuovo della Lega in Liguria: 39 anni, da ragazzo animatore, buttafuori e organizzatore in discoteca, in politica debutta come autista e portaborse di Alfredo Biondi, in Forza Italia.
Poi diventa collaboratore di Balocchi, fino a subentrargli ora come segretario amministrativo vicario della Lega.
Oggi il quotidiano indipendente ligure “il Secolo XIX”, a firma Giovanni Mari, gli dedica un articolo non certo per le sue dichiarazioni politiche (per fortuna rare, visto che quando parla spesso commette autogol, come quando ha rivendicato posti per la Lega nelle fondazioni bancarie) e neanche per i gettoni che percepisce nel consiglio di amministrazione di Fincantieri.
Il quotidiano titola ” La laurea fantasma del sottosegretario Belsito”, raccogliendo e soprattutto verificando voci che provengono peraltro dall’interno della Lega stessa.
Fino ad ora c’era stato un tiro al bersaglio velenoso, ma sotterraneo, circa la sua laurea: diversi militanti leghisti, dice il Secolo XIX, la bollavano come una laurea fasulla, presa forse a Malta.
Ma Belsito ai suoi aveva detto che non era vero, l’avrebbe conseguita a Londra, dopo essersi iscritto all’Università di Genova.
Il giornalista è andato allora a verificare la sua scheda personale conservata nel cervellone dell’Ateneo genovese dove è apparsa la poco nobile dicitura: “Belsito Francesco, carriera annullata”.
Sempre secondo altre voci, il suo diploma di scuola superiore non sarebbe stato riconosciuto dalle leggi universitarie italiane e prtanto Belsito in realtà avrebbe solo la terza media.
A questo punto il giornalista ha chiesto direttamente all’esponente leghista una spiegazione, sentendosi rispndere: “E’ una storia vecchia, non era il diploma non riconosciuto, ma un timbro”(sic). Continua »
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Agosto 2nd, 2010 Riccardo Fucile
QUELLI ARRIVATI SUI BARCONI SONO SCESI DA 9.573 NEL 2009 A CIRCA 1.000, MA NE ARRIVANO DECINE DI MIGLIAIA ALLA MALPENSA E VIA TERRA… MARONI FA SPOT A LAMPEDUSA, MA I CONTROLLI IN REALTA’ SONO DIMINUITI E NON CI SONO SOLDI PER I RIMPATRI
I dati sono ufficiali, forniti dal Ministero nel corso di una conferenza stampa che ha dedicato ampio risalto al fatto che le carrette del mare non sbarcano più sulla nostra costa.
Meno disperati quindi che a bordo di barconi affollati affrontano giornate di navigazione, senza acqua nè cibo, con la speranza di approdare sani e salvi sulle spiagge italiane.
Molti avrebbero diritto a presentare domanda di asilo politico, in quanto provenienti da zone di guerrra, in base alle convenzioni internazionali che l’Italia ha firmato, ma la prassi del governo è quella dei respingimenti in mare, senza alcuna verifica dei diritti di questi essere umani.
Abbiamo fatto un accordo con il regime “democratico” libico che prevede che Gheddafi faccia il lavoro sporco di cacciare i profughi, in cambio di aiuti per 5 miliardi di dollari che il governo italiano paga al regime liberticida libico.
In cambio Maroni può fare vedere in Tv il centro di Lampedusa vuoto, anche perchè, quando arriva qualche barcone, trasferiscono subito i poveretti a Porto Empedocle, così nessuno vede nulla.
Ma torniamo ai dati: sono sbarcati via mare nel 2009 esattamente 9.573 immigrati, ridotti nei primi sei mesi di quest’anno a meno di 1.000.
Prevedendo un raddoppio entro fine anno, si può ritenere che alla fine saranno circa 7.000 in meno rispetto al 2009.
Ma vale la pena soffermarsi su altro dato: quanti clandestini sono stati scoperti e fermati quest’anno, al di fuori dei respingimenti in mare? Continua »
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