BERLUSCONI NON RIESCE A SCONFIGGERE FINI NEANCHE CON L’ARMA DELLE PALLE MEDIATICHE: RESISTE AL 7%
Agosto 26th, 2010 Riccardo FucileNONOSTANTE UN MESE DI CAMPAGNA DIFFAMATORIA CONTRO ANCHE LA PORTINAIA DEI FINIANI, UN PARTITO DI FINI SAREBBE IL QUARTO PARTITO ITALIANO…. E QUANDO LE FALSE ACCUSE SI RIVOLTERANNO CONTRO CHI HA ORCHESTRATO IL TUTTO?…ORA TOCCA AL PROCESSO BREVE: SE QUALCUNO DOVRA’ ANDARE UN TRIBUNALE NON SARA’ CERTO IL PRESIDENTE DELLA CAMERA
Finito il vertice dell’aperitivo, dei dignitari di corte e di qualcuno senza dignità (parliamo di Verdini che si è seduto al tavolo insieme a chi lo aveva definito una settimana fa “democristiano di merda” senza approfittare dell’occasione per prenderlo a calci nel culo), si torna al solito gioco dell’oca.
Almeno ora nessuno potrà smentirci sul fatto che Berlusconi abbia paura delle elezioni più di tutti, sia perchè non ci sarebbero (deve indirle Napolitano, non lui), sia perchè non avrebbe una maggioranza al Senato.
I giornali di oggi riportano una sua frase che la dice lunga: “le elezioni sarebbero una disgrazia per l’Italia e oltretutto rischieremmo pure di perderle”. Non perchè le vinca la sinistra, semplicemente perchè le perderebbe il centrodestra, impossibilitato poi a governare: si aprirebbe solo la strada a un governo Tremonti, longa manus leghista.
Ieri il ministro dell’Economia era talmente sempre schierato con Bossi che a un certo punto Verdini gli ha chiesto: “Ma tu, per chi stai parlando?”, creando il gelo nel salone con vista sull’imbarcadero.
Il vertice si è concluso con uno scambio da teatrino della politica: Bossi ha ottenuto che non si cerchi di far entrare l’Udc al governo e in cambio ha garantito il suo appoggio sul processo breve.
Peccato che l’Udc non avesse mai chiesto di entrarvi e che abbia pure già annunciato che voterà no al processo breve, ma fa nulla.
I finiani gongolano: “dovranno abituarsi a trattare con noi”, dicono Bocchino e la Perina, “i titoli dei temi politici sono nel programma, ma lo svolgimento dovremo scriverlo insieme: Pdl, Lega e Futuro e Libertà , non si scappa” rincara Della Vedova.
Persino Bossi vorrebbe ricucire con il presidente della Camera e si offre come mediatore: “con Fini parlo io”, suscitando le scosse nervose del premier, che non ammette che qualcuno possa averlo contraddetto.
Settembre si avvicina e tra poco saremo alle solite, ma l’arma della minaccia di elezioni è ormai un’arma spuntata.
Passiamo ai finiani: ieri è stato reso pubblico un sondaggio di Crespi Ricerche che dà un eventuale partito di Fini al 7%, in leggero calo rispetto al 9,5% di fine luglio.
Si tratta di un risultato straordinario se si considera la campagna diffamatoria portata avanti dai giornali vicini al premier, da un mese a questa parte, sulla casa ex An di Montecarlo e amplificata da 5 Tg su 6 in mano al premier.
Da settimane assistiamo all’osceno spettacolo di una sfilata di falsi testimoni, di accusatori anonimi, di testimoni che ritrattano, di avvocati che lasciano i propri assistiti per decoro.
Ma per i media controllati dal Cavaliere, Fini è un ladro, questo il messaggio che deve passare. Continua »