Agosto 27th, 2010 Riccardo Fucile
SU UNA SPIAGGIA AGGRESSIONE AD UN AMBULANTE CHE SI ERA FERMATO UN ATTIMO A RIPOSARE, MENTRE GLI ADULTI ASSISTONO DIVERTITI… ECCO DOVE STA PORTANDO LA CULTURA RAZZISTA FOMENTATA DA CERTE FORZE POLITICHE
Insultato e preso a calci da un gruppo di ragazzini.
La vittima è un immigrato originario del Bangladesh, i piccoli razzisti non un gruppo di bulletti di periferia, ma bambini che stavano trascorrendo una giornata in spiaggia, sotto gli occhi divertiti dei genitori.
E’ successo a Civitanova Marche, in provincia di Macerata.
Davanti a numerosi testimoni, fra i quali c’era anche un cronista.
L’immigrato, che lavora come ambulante sulle spiagge marchigiane delle vacanze, al termine del consueto giro tra gli ombrelloni si era fermato a riposare su una sdraio dello stabilimento Golden Beach.
Cinque bambini lo hanno circondato intimandogli di allontanarsi a suon di insulti e calci contro la sdraio sulla quale era seduto.
“Alzati da qua, vattene, questa è proprietà privata!”, hanno detto i ragazzini al giovane immigrato.
Poi gli insulti a sfondo razzista: “Amigo vattene, vai a vendere fuori da qua. Questa roba l’hai rubata”.
Poichè l’immigrato non rispondeva agli insulti, uno dei cinque gli ha sferrato dei calci alla schiena.
Il tutto si è svolto sotto gli occhi di un gruppo di adulti, molto probabilmente i genitori, seduti a poca distanza sotto l’ombrellone.
Non solo non sono intervenuti per fermare i bulletti, ma si sono messi a ridere del loro comportamento.
Altri bagnanti non si sono accorti di quanto stava accadendo, o hanno preferito ignorare.
Alla fine, l’ambulante si è alzato dalla sdraio e, in un italiano stentato, ha detto “siete stati molto cattivi”.
E si è allontanato, rifiutando di denunciare l’accaduto alle forze dell’ordine.
E’ l’ennesima vergognosa pagina che vede nel nostro Paese farsi strada una cultura razzista che sta permeando la società e le cui conseguenze si pagheranno nel tempo.
La discriminazione e la violenza contro i diversi, i più deboli, coloro che non possono reagire perchè non ne hanno spesso la forza e gli stumenti.
Quei ragazzini sono figli di una generazione che si alimenta di teorie che dividono la società sulla base del colore della pelle e non certo della dignità e dell’intelligenza, altrimenti sarebbero loro i primi ad essere gettati giù dalla rupe Tarpea.
Figli bastardi di genitori imbastarditi da una cultura dell’avere, del denaro, degli egoismi, dell’apparire.
Dove si inizia a discriminare in base al Pil prodotto, quindi si passa a insultare i terroni, poi gli immigrati, poi si distingue tra le regioni di provenienza, quindi le province, per finire ai comuni, ai quartieri, ai ballatoi di casa.
Una feccia alimentata e “nobilitata” da slogan giustificazionisti “padroni a casa nostra”, come se vi fossero differenze nel genere umano o confini sacri da presidiare, se non nella psiche malata di qualcuno.
Come se umanità , solidarietà , accoglienza, rispetto della persona fossero ormai parole senza vocabolario in vigore.
Come se concepire la vita solo “per arrivare al denaro, al successo e al potere” fosse il nuovo vangelo. Continua »
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Agosto 27th, 2010 Riccardo Fucile
ORA FA IL MORALIZZATORE PERCHE’ E’ TORNATO A LIBRO PAGA DEL PREMIER… PRIMA SCRIVEVA: “IL DECRETO SULLE TV? SAREBBE UNO SCANDALO PERSINO NELLA REPUBBLICA DELLE BANANE, LA MAGISTRATURA IN UN SOPRASSALTO DI DIGNITA’ DOVREBBE CANCELLARLO”….”DATE A SILVIO ANCHE LA GAZZETTA UFFICIALE, COSI’ LE LEGGI SE LE STAMPA DA SOLO”
A proposito della certificazione di coerenza da parte dell’esperto immobiliarista Perdente Feltri, cacciatore di testimoniazione anonime o ritrattate, sospensioni dall’albo dei giornalisti e rinvii a giudizio per diffamazione, cavalli perdenti e ritrattazioni in corsa alla Boffo, collaboratori radiati e segretati, è opportuno leggere cosa Feltri scrivesse del premier Silvio Berlusconi sull’Europeo dell’11 agosto 1990, subito dopo l’approvazione della legge Mammì.
Chissà come mai avrà cambiato idea sui presunti interessi del premier nell’approvazione delle leggi ad personam: data la linearità del personaggio, non crediamo certo a causa del lauto stipendio che ora percepisce da “il Giornale”.
D’altronde è risaputo che la sua è una linea di piena autonomia rispetto al proprietario della testata che non risponde quindi delle sue azioni, divagazioni e approssimazioni.
Per quattordici anni, la Fininvest ha scippato vari privilegi, complici i partiti: la Dc, il Pri, il Psdi, il Pli e il Pci con la loro stolida inerzia.
E il Psi con il suo attivismo furfantesco, cui si deve tra l’altro la perla denominata ‘decreto Berlusconi’ cioè la scappatoia che consente all’intestatario di fare provvisoriamente i propri comodi, in attesa che possa farseli definitivamente.
Decreto elaborato in fretta e furia nel 1984 ad opera di Craxi in persona, decreto in sospetta posizione di fuorigioco costituzionale, decreto che perfino in una repubblica delle banane avrebbe suscitato scandalo e sarebbe stato cancellato dalla magistratura in un soprassalto di dignità e che invece in Italia è ancora spudoratamente in vigore senza che i suoi genitori siano morti suicidi per la vergogna.
Niente.
Non soltanto non sono morti, ma sono ancora lì, in piena salute, a far danni alla collettività , col pretesto di curarne gli interessi.
Interessi che sarebbero gli stessi, secondo loro, del dottor Silvio di Milano due, il quale pretende tre emittenti, pubblicità pressochè illimitata, la Mondadori, un quotidiano e alcuni periodici.
Poca roba.
Perchè non dargli anche un paio di stazioni radiofoniche, il Bollettino dei naviganti e la Gazzetta Ufficiale, così almeno le leggi se le fa sul bancone della tipografia?
Poichè nemmeno il garofano, pur desiderandolo, ha osato chiedere tanto per l’amico antennuto, cosa che avrebbe impedito ogni spartizione per esaurimento del materiale da spartire, eccoci giunti allo sgradito momento della resa dei conti.
Il varo dei capolavori di Mammì, che non è il titolo di una canzonetta, ma il ministro, colui che ha scritto sotto dettatura il testo per la disciplina dell’etere.
Vittorio Feltri
(da L’Europeo, 11 agosto 1990, subito dopo l’approvazione della legge Mammì)
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Agosto 27th, 2010 Riccardo Fucile
COME ASSESSORE AL COMUNE, L’IRENE AVEVA FATTO METTERE A DIMORA PIANTE E FIORI AL CIMITERO, GARANTENDO LA GRATUITA’ DELL’OPERAZIONE… FATTURATA INVECE A UNA DITTA BRESCIANA CHE AVREBBE DOVUTO INSTALLARE I DISSUASORI DI VELOCITA’ A TRATTATIVA PRIVATA, ORA SPARITA…LA STRANA TRIANGOLAZIONE, UN SINDACO DA CINELUCE E UNA FATTURA NON ONORATA
E’ notizia di pochi giorni fa che l’ex presidente della Camera, Irene Pivetti, ex leghista, passata dal foularino verde ai tailleur isitituzionali, dagli eleganti abiti di presentarice televisiva alle mise sadomaso, è stata nominata assessore al comune di Reggio Calabria.
A chiamarla è stato Giuseppe Raffa, sindaco facente funzioni dopo l’elezione di Giuseppe Scopelliti a governatore della Calabria.
Pochi sanno però che la Pivetti non è alla sua prima esperienza di questo tipo: è infatti attualmente anche assessore alla Piena occupazione ed alla Formazione professionale a Berceto, un piccolo Comune di 2.300 abitanti nell’Appennino parmense.
Delega che le e’ stata affidata dal sindaco, Luigi Lucchi, nel momento della nomina, il 25 agosto del 2009.
Commentando il nuovo incarico calabrese, la Pivetti ha sottolineato che
“si tratta di una situazione che accomuna tutte le aree di altura del paese. La montagna è povera e sempre piu’ spopolata e lo è in Calabria come in Emilia o in altre aree. A Berceto, insieme al sindaco Lucchi, ci stiamo inventando ogni sorta di iniziativa per risollevare le sorti del paese, ma e’ un lavoro estremamente difficile. E questo perche’ l’area appenninica, quella che io definisco il ‘sud altimetrico’, registra un problema di grave sottosviluppo economico”.
Che la Pivetti abbia lasciato un segno a Berceto in effetti è opinione diffusa, così come si sia inventata insieme al sindaco Lucchi “ogni sorta di iniziativa”.
Era il non lontano novembre dell’anno scorso quando i cittadini di Berceto vennero fulminati sulla via del’Appennino da singolari manifesti che, se avessero avuto anche l’audio, ben avrebbero potuto essere paragonati ai vecchi Cineluce: “qua è il sindaco che vi parla, a tutti voi, colgo l’occasione per dichiarare un bellissimo regalo. un gesto propiziato dall’assessore comunale Irene Pivetti. Il vivaio Ambrogio di Leno (Brescia) ha provveduto gratuitamente a mettere a dimora diverse piante e fiori nelle aree di competenza del cimitero,un esempio che speriamo sia seguito da altri privati per i diversi cimiteri del comune”.
Ovviamente i cittadini si profusero in mille ringraziamenti verso il loro amato sindaco e la loro benefattrice, non sapendo cosa li attendeva.
Dopo aver integrato il verde cimiteriale con la sistemazione dei vialetti e aver piantato alberi e fiori, il vivaio Ambrogio il 3 novembre 2009 emette una regolare fattura di euro 12.087,35 tutt’ora in attesa di liquidazione.
Ma a chi viene emessa?
Non al Comune, bensì ad un’altra ditta bresciana che non ha nulla a che fare con i cimiteri, in quanto specializzata in impianti antincendio.
Caso strano, la stessa ditta che il Comune di Berceto aveva invitato a trattativa privata per la fornitura dei dissuasori di velocità , apparecchi che il sindaco aveva messo nella lista delle opere urgenti da realizzare in economia. Continua »
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Agosto 27th, 2010 Riccardo Fucile
“GLI IMMIGRATI E GLI ITALIANI DI SECONDA GENERAZIONE STANNO CON FINI”: IN POCHI GIORNI CENTINAIA DI ADERENTI…NEL 2009, SONO 40.000 GLI IMMIGRATI CHE HANNO AVUTO LA CITTADINANZA, NEL 2010 SARANNO 50.000, TUTTI NEO-ELETTORI
Un altro mattoncino, in questo caso “virtuale”, per costruire una destra libera, aperta, moderna, sociale e civile è stato portato su internet, attraverso la creazione su Facebook del nuovo gruppo “Futuro e libertà per i nuovi cittadini”, dedicato ai problemi dell’immigrazione.
“Gli immigrati, i neo-italiani di seconda generazione sono con Fini”, spiega il portavoce e fondatore del gruppo.
“Questa pagina è dedicata a tutti gli stranieri, ai neo-cittadini italiani di origine straniera e a tutti i simpatizzanti, italiani e stranieri, che si trovano in sintonia con le politiche del centrodestra e che intendono partecipare attivamente al dibattito poitico che si svolge in Italia sul tema dell’immigrazione e dell’integrazione”
In pochi giorni il sito ha già raccolto 440 iscritti, fornendo agli immigrati la possibilità di confrontarsi, discutere, segnalare e partecipare attivamente a questa nuova iniziativa promossa da Gianfranco Fini.
Un gruppo che dà l’opportunità di meglio far capire le loro esigenze e la loro voglia di “partecipare” a un progetto politico che li veda coinvolti e soggetti attivi.
Di fronte a chi vede l’immigrazione solo come un problema di sicurezza, emerge chiaramente dai loro interventi la necessità che una destra moderna preveda anche reali strumenti di integrazione per quegli immigrati regolari che lavorano onestamente, rispettano le leggi, pagano le tasse e e contribuiscono al Pil del nostro Paese. Continua »
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