Agosto 28th, 2010 Riccardo Fucile
RAGAZZI DISABILI CHE AVRANNO MENO ORE DI SOSTEGNO, CLASSI CHE SFIORANO I 30 ALUNNI…SONO 120.000 I SUPPLENTI IN ATTESA DI UN INCARICO A TEMPO DETERMINATO, PENALIZZATO IL MERIDIONE… LE OPERAZIONI DI NOMINA IN GRANDE RITARDO… LA SCUOLA PUBBLICA NON PUO’ VIVERE DI TAGLI
Le proteste nel mondo della scuola si moltiplicano e si estendono in tutta Italia. I tagli agli organici stanno mettendo in ginocchio migliaia di famiglie, soprattutto al Sud.
Una situazione che rischia di scoppiare proprio con l’avvio dell’anno scolastico e con l’apertura delle scuole.
La prima protesta è scoppiata dopo Ferragosto a Palermo, con uno sciopero della fame.
Il numero dei precari della scuola che, anche dopo un decennio, dovranno dire addio all’incarico e allo stipendio non è ancora noto con precisione, ma si parla di 15/20 mila unità in meno rispetto allo scorso anno.
A Caltanissetta è stata occupata la sede dell’Ufficio scolastico provinciale (l’ex provveditorato agli studi).
Insegnanti e personale Ata precario intendono proseguire la protesta a tempo indeterminato.
In tre anni, nella sola provincia nissena, sono spariti più di mille posti.
Dopo un incontro con i sindacati, i supplenti romani intendono chiedere a loro volta un aumento dei posti assegnati dal ministero e, in caso contrario, si dichiarano pronti a occupare la sede del provveditorato agli studi di Roma.
Nelle scuole della provincia, spiegano i precari, per tagliare più posti possibile, le classi sono state riempite a dismisura.
In parecchi casi si sfiorano i 30 alunni. Un trend che ormai prosegue da alcuni anni.
Negli ultimi due, la popolazione scolastica è cresciuta di 50 mila alunni, ma le classi sono in calo di 6 mila unità .
E per il prossimo anno si prevede un ulteriore incremento di alunni e ancora un taglio delle classi.
Alla protesta di chi ha perso il lavoro potrebbe presto aggiungersi quella dei genitori dei bambini disabili. Continua »
argomento: Berlusconi, denuncia, emergenza, finanziaria, governo, PdL, Politica, scuola | Commenta »
Agosto 28th, 2010 Riccardo Fucile
MA I LEGHISTI PIU’ CHE QUELLO DI NON FAR ENTRARE QUALCUNO, AVREBBERO AVUTO IL PROBLEMA DI USCIRE, SE NON CI FOSSE STATO L’ESERCITO ITALIANO A PROTEGGERLI… “IO QUI NON POSSO ENTRARE” RECITAVA IL PATETICO MANIFESTO
Durante la festa della Lega Nord ad Alzano Lombardo, la Bèrghem Fest, che si sta svolgendo in questi giorni, sono stati affissi sulle pareti manifesti rappresentanti il Presidente della Camera, Gianfranco Fini, in un cerchio rosso sbarrato con una riga rossa raffigurante in modo chiaro ed inequivocabile il divieto del Presidente Fini a mettere piedi a nord di Roma.
La padagna del magna magna infatti si sarebbe estesa quindi fino a sud della toscana, frutto sicuramente di qualche aggiornamento della ricerca storica alcolica.
“La campagna dell’odio continua in modo perentorio, la distruzione del presunto o fantomatico avversario continua in modo sistematico, la delegittimazione dell’istituzione pubblica non si è lasciata disattendere anche in questa occasione di festa politica”, sottolinea il responsabile bergamasco di Generazione Italia, Fabio Belotti.
Il quale aggiunge: che “perseguendo questo becero sistema si fomenta una folla già consolidata e si allontana dalla politica chi è stanco di liti e litigi andando di fatto ad aumentare il partito degli astenuti”.
Una denuncia per vilipendio delle istituzioni verrà depositata presso la Procura della Repubblica di Bergamo nei prossimi giorni da parte del coordinatore Provinciale Generazione Italia Bergamo.
Al di là della vicenda giudiziaria, ci pare interessante sottolineare tre cose.
In primo luogo che l’affissione di un manifesto in numerose copie che invita esplicitamente ad impedire la libera circolazione della terza carica dello Stato in metà del Paese, è stato permesso nel contesto della festa di un partito che si era lamentato fino a ieri del mancato invito alla Festa dei Democratici del governatore Cota.
Grande coerenza insomma. Continua »
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