Agosto 29th, 2010 Riccardo Fucile
C’E’ CHI NON TRADISCE I VALORI E SOPRATTUTTO NON TRADISCE LUI…PUBBLICHIAMO UN INTERESSANTE E SATIRICO ARTICOLO DEL FINIANO FILIPPO ROSSI SCRITTO SU “FARE FUTURO”
Non vi preoccupate, vossignori, la destra c’è.
È viva è vegeta. E sta, ovviamente, tutta nel Pdl.
Non vi preoccupate, la destra esiste ancora, perchè c’è chi non tradisce i valori assoluti, perchè le radici profonde non gelano, perchè c’è chi non rinnega.
La destra cresce e crescerà all’ombra di Silvio Berlusconi, unico sdoganatore, unico comandante (o versione latineggiante della definizione), unico salvatore.
Non vi preoccupate, vossignori, i badogliani non vinceranno.
Perchè i duri e puri, i militanti, quelli delle sezioni, quelli con le palle, fanno la guardia al capo di Arcore, cavalcando la tigre, ergendosi su un mondo di rovine (o veline?).
Perchè Lui ci ha salvato, ci ha sdoganato, e lo difenderemo fino alla morte: battaglioni compatti, milizia per sempre fedele, per sempre devota.
Non vi preoccupate, vossignori, la destra c’è.
E si batterà per quello in cui crede.
Sarà una battaglia dura, senza esclusione di colpi.
Ma la destra viva e vegeta è così: è eroica, è intrepida.
E non tradisce MAI.
Perchè la destra non tradisce la destra.
Non tradisce i suoi Valori, la sua Fede. (E il suo Emilio Fede).
La destra non tradisce il proprio Capo. Il proprio Duce. (Battaglioni di Silvio, battaglioni…).
Perchè la destra è dura e pura, è fedele alla linea.
Meglio: è fedele a chi detta la linea.
La destra è così: combattente. Va alla guerra.
E quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare.
Perchè la destra, quella vera, quella fedele, quella genuina, sa prendere ordini; sa obbedire; sa, alla bisogna, turarsi il naso.
E sa non guardare a un palmo dal naso.
Non vi preoccupate, vossignori, la destra c’è.
Coerente con la propria storia.
Coerente con le cose giuste e le cose sbagliate.
Coerente con tutto.
Perchè la destra è così: NON CAMBIA MAI IDEA.
Come diceva Giuseppe Prezzolini?
“La coerenza è la virtù degli imbecilli”.
Ecco cos’è la vera destra.
E se lo dice uno di destra come Prezzolini, bisogna credergli!
Perchè la destra crede, obbedisce e combatte!
Al resto ci pensano gli altri. (Meno male che Silvio c’è).
Non vi preoccupate, vossignori.
La destra c’è, anche se non sa quel che è.
di Filippo Rossi
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Agosto 28th, 2010 Riccardo Fucile
RAGAZZI DISABILI CHE AVRANNO MENO ORE DI SOSTEGNO, CLASSI CHE SFIORANO I 30 ALUNNI…SONO 120.000 I SUPPLENTI IN ATTESA DI UN INCARICO A TEMPO DETERMINATO, PENALIZZATO IL MERIDIONE… LE OPERAZIONI DI NOMINA IN GRANDE RITARDO… LA SCUOLA PUBBLICA NON PUO’ VIVERE DI TAGLI
Le proteste nel mondo della scuola si moltiplicano e si estendono in tutta Italia. I tagli agli organici stanno mettendo in ginocchio migliaia di famiglie, soprattutto al Sud.
Una situazione che rischia di scoppiare proprio con l’avvio dell’anno scolastico e con l’apertura delle scuole.
La prima protesta è scoppiata dopo Ferragosto a Palermo, con uno sciopero della fame.
Il numero dei precari della scuola che, anche dopo un decennio, dovranno dire addio all’incarico e allo stipendio non è ancora noto con precisione, ma si parla di 15/20 mila unità in meno rispetto allo scorso anno.
A Caltanissetta è stata occupata la sede dell’Ufficio scolastico provinciale (l’ex provveditorato agli studi).
Insegnanti e personale Ata precario intendono proseguire la protesta a tempo indeterminato.
In tre anni, nella sola provincia nissena, sono spariti più di mille posti.
Dopo un incontro con i sindacati, i supplenti romani intendono chiedere a loro volta un aumento dei posti assegnati dal ministero e, in caso contrario, si dichiarano pronti a occupare la sede del provveditorato agli studi di Roma.
Nelle scuole della provincia, spiegano i precari, per tagliare più posti possibile, le classi sono state riempite a dismisura.
In parecchi casi si sfiorano i 30 alunni. Un trend che ormai prosegue da alcuni anni.
Negli ultimi due, la popolazione scolastica è cresciuta di 50 mila alunni, ma le classi sono in calo di 6 mila unità .
E per il prossimo anno si prevede un ulteriore incremento di alunni e ancora un taglio delle classi.
Alla protesta di chi ha perso il lavoro potrebbe presto aggiungersi quella dei genitori dei bambini disabili. Continua »
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Agosto 28th, 2010 Riccardo Fucile
MA I LEGHISTI PIU’ CHE QUELLO DI NON FAR ENTRARE QUALCUNO, AVREBBERO AVUTO IL PROBLEMA DI USCIRE, SE NON CI FOSSE STATO L’ESERCITO ITALIANO A PROTEGGERLI… “IO QUI NON POSSO ENTRARE” RECITAVA IL PATETICO MANIFESTO
Durante la festa della Lega Nord ad Alzano Lombardo, la Bèrghem Fest, che si sta svolgendo in questi giorni, sono stati affissi sulle pareti manifesti rappresentanti il Presidente della Camera, Gianfranco Fini, in un cerchio rosso sbarrato con una riga rossa raffigurante in modo chiaro ed inequivocabile il divieto del Presidente Fini a mettere piedi a nord di Roma.
La padagna del magna magna infatti si sarebbe estesa quindi fino a sud della toscana, frutto sicuramente di qualche aggiornamento della ricerca storica alcolica.
“La campagna dell’odio continua in modo perentorio, la distruzione del presunto o fantomatico avversario continua in modo sistematico, la delegittimazione dell’istituzione pubblica non si è lasciata disattendere anche in questa occasione di festa politica”, sottolinea il responsabile bergamasco di Generazione Italia, Fabio Belotti.
Il quale aggiunge: che “perseguendo questo becero sistema si fomenta una folla già consolidata e si allontana dalla politica chi è stanco di liti e litigi andando di fatto ad aumentare il partito degli astenuti”.
Una denuncia per vilipendio delle istituzioni verrà depositata presso la Procura della Repubblica di Bergamo nei prossimi giorni da parte del coordinatore Provinciale Generazione Italia Bergamo.
Al di là della vicenda giudiziaria, ci pare interessante sottolineare tre cose.
In primo luogo che l’affissione di un manifesto in numerose copie che invita esplicitamente ad impedire la libera circolazione della terza carica dello Stato in metà del Paese, è stato permesso nel contesto della festa di un partito che si era lamentato fino a ieri del mancato invito alla Festa dei Democratici del governatore Cota.
Grande coerenza insomma. Continua »
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Agosto 27th, 2010 Riccardo Fucile
SU UNA SPIAGGIA AGGRESSIONE AD UN AMBULANTE CHE SI ERA FERMATO UN ATTIMO A RIPOSARE, MENTRE GLI ADULTI ASSISTONO DIVERTITI… ECCO DOVE STA PORTANDO LA CULTURA RAZZISTA FOMENTATA DA CERTE FORZE POLITICHE
Insultato e preso a calci da un gruppo di ragazzini.
La vittima è un immigrato originario del Bangladesh, i piccoli razzisti non un gruppo di bulletti di periferia, ma bambini che stavano trascorrendo una giornata in spiaggia, sotto gli occhi divertiti dei genitori.
E’ successo a Civitanova Marche, in provincia di Macerata.
Davanti a numerosi testimoni, fra i quali c’era anche un cronista.
L’immigrato, che lavora come ambulante sulle spiagge marchigiane delle vacanze, al termine del consueto giro tra gli ombrelloni si era fermato a riposare su una sdraio dello stabilimento Golden Beach.
Cinque bambini lo hanno circondato intimandogli di allontanarsi a suon di insulti e calci contro la sdraio sulla quale era seduto.
“Alzati da qua, vattene, questa è proprietà privata!”, hanno detto i ragazzini al giovane immigrato.
Poi gli insulti a sfondo razzista: “Amigo vattene, vai a vendere fuori da qua. Questa roba l’hai rubata”.
Poichè l’immigrato non rispondeva agli insulti, uno dei cinque gli ha sferrato dei calci alla schiena.
Il tutto si è svolto sotto gli occhi di un gruppo di adulti, molto probabilmente i genitori, seduti a poca distanza sotto l’ombrellone.
Non solo non sono intervenuti per fermare i bulletti, ma si sono messi a ridere del loro comportamento.
Altri bagnanti non si sono accorti di quanto stava accadendo, o hanno preferito ignorare.
Alla fine, l’ambulante si è alzato dalla sdraio e, in un italiano stentato, ha detto “siete stati molto cattivi”.
E si è allontanato, rifiutando di denunciare l’accaduto alle forze dell’ordine.
E’ l’ennesima vergognosa pagina che vede nel nostro Paese farsi strada una cultura razzista che sta permeando la società e le cui conseguenze si pagheranno nel tempo.
La discriminazione e la violenza contro i diversi, i più deboli, coloro che non possono reagire perchè non ne hanno spesso la forza e gli stumenti.
Quei ragazzini sono figli di una generazione che si alimenta di teorie che dividono la società sulla base del colore della pelle e non certo della dignità e dell’intelligenza, altrimenti sarebbero loro i primi ad essere gettati giù dalla rupe Tarpea.
Figli bastardi di genitori imbastarditi da una cultura dell’avere, del denaro, degli egoismi, dell’apparire.
Dove si inizia a discriminare in base al Pil prodotto, quindi si passa a insultare i terroni, poi gli immigrati, poi si distingue tra le regioni di provenienza, quindi le province, per finire ai comuni, ai quartieri, ai ballatoi di casa.
Una feccia alimentata e “nobilitata” da slogan giustificazionisti “padroni a casa nostra”, come se vi fossero differenze nel genere umano o confini sacri da presidiare, se non nella psiche malata di qualcuno.
Come se umanità , solidarietà , accoglienza, rispetto della persona fossero ormai parole senza vocabolario in vigore.
Come se concepire la vita solo “per arrivare al denaro, al successo e al potere” fosse il nuovo vangelo. Continua »
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Agosto 27th, 2010 Riccardo Fucile
ORA FA IL MORALIZZATORE PERCHE’ E’ TORNATO A LIBRO PAGA DEL PREMIER… PRIMA SCRIVEVA: “IL DECRETO SULLE TV? SAREBBE UNO SCANDALO PERSINO NELLA REPUBBLICA DELLE BANANE, LA MAGISTRATURA IN UN SOPRASSALTO DI DIGNITA’ DOVREBBE CANCELLARLO”….”DATE A SILVIO ANCHE LA GAZZETTA UFFICIALE, COSI’ LE LEGGI SE LE STAMPA DA SOLO”
A proposito della certificazione di coerenza da parte dell’esperto immobiliarista Perdente Feltri, cacciatore di testimoniazione anonime o ritrattate, sospensioni dall’albo dei giornalisti e rinvii a giudizio per diffamazione, cavalli perdenti e ritrattazioni in corsa alla Boffo, collaboratori radiati e segretati, è opportuno leggere cosa Feltri scrivesse del premier Silvio Berlusconi sull’Europeo dell’11 agosto 1990, subito dopo l’approvazione della legge Mammì.
Chissà come mai avrà cambiato idea sui presunti interessi del premier nell’approvazione delle leggi ad personam: data la linearità del personaggio, non crediamo certo a causa del lauto stipendio che ora percepisce da “il Giornale”.
D’altronde è risaputo che la sua è una linea di piena autonomia rispetto al proprietario della testata che non risponde quindi delle sue azioni, divagazioni e approssimazioni.
Per quattordici anni, la Fininvest ha scippato vari privilegi, complici i partiti: la Dc, il Pri, il Psdi, il Pli e il Pci con la loro stolida inerzia.
E il Psi con il suo attivismo furfantesco, cui si deve tra l’altro la perla denominata ‘decreto Berlusconi’ cioè la scappatoia che consente all’intestatario di fare provvisoriamente i propri comodi, in attesa che possa farseli definitivamente.
Decreto elaborato in fretta e furia nel 1984 ad opera di Craxi in persona, decreto in sospetta posizione di fuorigioco costituzionale, decreto che perfino in una repubblica delle banane avrebbe suscitato scandalo e sarebbe stato cancellato dalla magistratura in un soprassalto di dignità e che invece in Italia è ancora spudoratamente in vigore senza che i suoi genitori siano morti suicidi per la vergogna.
Niente.
Non soltanto non sono morti, ma sono ancora lì, in piena salute, a far danni alla collettività , col pretesto di curarne gli interessi.
Interessi che sarebbero gli stessi, secondo loro, del dottor Silvio di Milano due, il quale pretende tre emittenti, pubblicità pressochè illimitata, la Mondadori, un quotidiano e alcuni periodici.
Poca roba.
Perchè non dargli anche un paio di stazioni radiofoniche, il Bollettino dei naviganti e la Gazzetta Ufficiale, così almeno le leggi se le fa sul bancone della tipografia?
Poichè nemmeno il garofano, pur desiderandolo, ha osato chiedere tanto per l’amico antennuto, cosa che avrebbe impedito ogni spartizione per esaurimento del materiale da spartire, eccoci giunti allo sgradito momento della resa dei conti.
Il varo dei capolavori di Mammì, che non è il titolo di una canzonetta, ma il ministro, colui che ha scritto sotto dettatura il testo per la disciplina dell’etere.
Vittorio Feltri
(da L’Europeo, 11 agosto 1990, subito dopo l’approvazione della legge Mammì)
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Agosto 27th, 2010 Riccardo Fucile
COME ASSESSORE AL COMUNE, L’IRENE AVEVA FATTO METTERE A DIMORA PIANTE E FIORI AL CIMITERO, GARANTENDO LA GRATUITA’ DELL’OPERAZIONE… FATTURATA INVECE A UNA DITTA BRESCIANA CHE AVREBBE DOVUTO INSTALLARE I DISSUASORI DI VELOCITA’ A TRATTATIVA PRIVATA, ORA SPARITA…LA STRANA TRIANGOLAZIONE, UN SINDACO DA CINELUCE E UNA FATTURA NON ONORATA
E’ notizia di pochi giorni fa che l’ex presidente della Camera, Irene Pivetti, ex leghista, passata dal foularino verde ai tailleur isitituzionali, dagli eleganti abiti di presentarice televisiva alle mise sadomaso, è stata nominata assessore al comune di Reggio Calabria.
A chiamarla è stato Giuseppe Raffa, sindaco facente funzioni dopo l’elezione di Giuseppe Scopelliti a governatore della Calabria.
Pochi sanno però che la Pivetti non è alla sua prima esperienza di questo tipo: è infatti attualmente anche assessore alla Piena occupazione ed alla Formazione professionale a Berceto, un piccolo Comune di 2.300 abitanti nell’Appennino parmense.
Delega che le e’ stata affidata dal sindaco, Luigi Lucchi, nel momento della nomina, il 25 agosto del 2009.
Commentando il nuovo incarico calabrese, la Pivetti ha sottolineato che
“si tratta di una situazione che accomuna tutte le aree di altura del paese. La montagna è povera e sempre piu’ spopolata e lo è in Calabria come in Emilia o in altre aree. A Berceto, insieme al sindaco Lucchi, ci stiamo inventando ogni sorta di iniziativa per risollevare le sorti del paese, ma e’ un lavoro estremamente difficile. E questo perche’ l’area appenninica, quella che io definisco il ‘sud altimetrico’, registra un problema di grave sottosviluppo economico”.
Che la Pivetti abbia lasciato un segno a Berceto in effetti è opinione diffusa, così come si sia inventata insieme al sindaco Lucchi “ogni sorta di iniziativa”.
Era il non lontano novembre dell’anno scorso quando i cittadini di Berceto vennero fulminati sulla via del’Appennino da singolari manifesti che, se avessero avuto anche l’audio, ben avrebbero potuto essere paragonati ai vecchi Cineluce: “qua è il sindaco che vi parla, a tutti voi, colgo l’occasione per dichiarare un bellissimo regalo. un gesto propiziato dall’assessore comunale Irene Pivetti. Il vivaio Ambrogio di Leno (Brescia) ha provveduto gratuitamente a mettere a dimora diverse piante e fiori nelle aree di competenza del cimitero,un esempio che speriamo sia seguito da altri privati per i diversi cimiteri del comune”.
Ovviamente i cittadini si profusero in mille ringraziamenti verso il loro amato sindaco e la loro benefattrice, non sapendo cosa li attendeva.
Dopo aver integrato il verde cimiteriale con la sistemazione dei vialetti e aver piantato alberi e fiori, il vivaio Ambrogio il 3 novembre 2009 emette una regolare fattura di euro 12.087,35 tutt’ora in attesa di liquidazione.
Ma a chi viene emessa?
Non al Comune, bensì ad un’altra ditta bresciana che non ha nulla a che fare con i cimiteri, in quanto specializzata in impianti antincendio.
Caso strano, la stessa ditta che il Comune di Berceto aveva invitato a trattativa privata per la fornitura dei dissuasori di velocità , apparecchi che il sindaco aveva messo nella lista delle opere urgenti da realizzare in economia. Continua »
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Agosto 27th, 2010 Riccardo Fucile
“GLI IMMIGRATI E GLI ITALIANI DI SECONDA GENERAZIONE STANNO CON FINI”: IN POCHI GIORNI CENTINAIA DI ADERENTI…NEL 2009, SONO 40.000 GLI IMMIGRATI CHE HANNO AVUTO LA CITTADINANZA, NEL 2010 SARANNO 50.000, TUTTI NEO-ELETTORI
Un altro mattoncino, in questo caso “virtuale”, per costruire una destra libera, aperta, moderna, sociale e civile è stato portato su internet, attraverso la creazione su Facebook del nuovo gruppo “Futuro e libertà per i nuovi cittadini”, dedicato ai problemi dell’immigrazione.
“Gli immigrati, i neo-italiani di seconda generazione sono con Fini”, spiega il portavoce e fondatore del gruppo.
“Questa pagina è dedicata a tutti gli stranieri, ai neo-cittadini italiani di origine straniera e a tutti i simpatizzanti, italiani e stranieri, che si trovano in sintonia con le politiche del centrodestra e che intendono partecipare attivamente al dibattito poitico che si svolge in Italia sul tema dell’immigrazione e dell’integrazione”
In pochi giorni il sito ha già raccolto 440 iscritti, fornendo agli immigrati la possibilità di confrontarsi, discutere, segnalare e partecipare attivamente a questa nuova iniziativa promossa da Gianfranco Fini.
Un gruppo che dà l’opportunità di meglio far capire le loro esigenze e la loro voglia di “partecipare” a un progetto politico che li veda coinvolti e soggetti attivi.
Di fronte a chi vede l’immigrazione solo come un problema di sicurezza, emerge chiaramente dai loro interventi la necessità che una destra moderna preveda anche reali strumenti di integrazione per quegli immigrati regolari che lavorano onestamente, rispettano le leggi, pagano le tasse e e contribuiscono al Pil del nostro Paese. Continua »
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Agosto 26th, 2010 Riccardo Fucile
NONOSTANTE UN MESE DI CAMPAGNA DIFFAMATORIA CONTRO ANCHE LA PORTINAIA DEI FINIANI, UN PARTITO DI FINI SAREBBE IL QUARTO PARTITO ITALIANO…. E QUANDO LE FALSE ACCUSE SI RIVOLTERANNO CONTRO CHI HA ORCHESTRATO IL TUTTO?…ORA TOCCA AL PROCESSO BREVE: SE QUALCUNO DOVRA’ ANDARE UN TRIBUNALE NON SARA’ CERTO IL PRESIDENTE DELLA CAMERA
Finito il vertice dell’aperitivo, dei dignitari di corte e di qualcuno senza dignità (parliamo di Verdini che si è seduto al tavolo insieme a chi lo aveva definito una settimana fa “democristiano di merda” senza approfittare dell’occasione per prenderlo a calci nel culo), si torna al solito gioco dell’oca.
Almeno ora nessuno potrà smentirci sul fatto che Berlusconi abbia paura delle elezioni più di tutti, sia perchè non ci sarebbero (deve indirle Napolitano, non lui), sia perchè non avrebbe una maggioranza al Senato.
I giornali di oggi riportano una sua frase che la dice lunga: “le elezioni sarebbero una disgrazia per l’Italia e oltretutto rischieremmo pure di perderle”. Non perchè le vinca la sinistra, semplicemente perchè le perderebbe il centrodestra, impossibilitato poi a governare: si aprirebbe solo la strada a un governo Tremonti, longa manus leghista.
Ieri il ministro dell’Economia era talmente sempre schierato con Bossi che a un certo punto Verdini gli ha chiesto: “Ma tu, per chi stai parlando?”, creando il gelo nel salone con vista sull’imbarcadero.
Il vertice si è concluso con uno scambio da teatrino della politica: Bossi ha ottenuto che non si cerchi di far entrare l’Udc al governo e in cambio ha garantito il suo appoggio sul processo breve.
Peccato che l’Udc non avesse mai chiesto di entrarvi e che abbia pure già annunciato che voterà no al processo breve, ma fa nulla.
I finiani gongolano: “dovranno abituarsi a trattare con noi”, dicono Bocchino e la Perina, “i titoli dei temi politici sono nel programma, ma lo svolgimento dovremo scriverlo insieme: Pdl, Lega e Futuro e Libertà , non si scappa” rincara Della Vedova.
Persino Bossi vorrebbe ricucire con il presidente della Camera e si offre come mediatore: “con Fini parlo io”, suscitando le scosse nervose del premier, che non ammette che qualcuno possa averlo contraddetto.
Settembre si avvicina e tra poco saremo alle solite, ma l’arma della minaccia di elezioni è ormai un’arma spuntata.
Passiamo ai finiani: ieri è stato reso pubblico un sondaggio di Crespi Ricerche che dà un eventuale partito di Fini al 7%, in leggero calo rispetto al 9,5% di fine luglio.
Si tratta di un risultato straordinario se si considera la campagna diffamatoria portata avanti dai giornali vicini al premier, da un mese a questa parte, sulla casa ex An di Montecarlo e amplificata da 5 Tg su 6 in mano al premier.
Da settimane assistiamo all’osceno spettacolo di una sfilata di falsi testimoni, di accusatori anonimi, di testimoni che ritrattano, di avvocati che lasciano i propri assistiti per decoro.
Ma per i media controllati dal Cavaliere, Fini è un ladro, questo il messaggio che deve passare. Continua »
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Agosto 26th, 2010 Riccardo Fucile
IN ATTESA DEL FEDERALISMO, NASCE LA “SECESSIONE DEL CALICE” E SCOPPIANO LE LITI DI CAMPANILI: “LA CAPITALE DELLE BOLLICINE SIAMO NOI”…. IN BALLO 57 MILIONI DI BOTTIGLIE DI SPUMANTE DOCG E UN FATTURATO ANNUO DI 370 MILIONI DI EURO
Fa quasi sorridere la “guerra delle bollicine” esplosa intorno al Prosecco trevigiano: succede che l’amministrazione comunale di Valdobbiadene decida lo strappo rispetto ai partner storici di Conegliano che pure dista solo una manciata di chilometri e condivide il marchio Docg.
L’amministrazione di Valdobbiadene, ritenendosi “la capitale del Prosecco” vuole dare vita a un evento legato specificatamente al proprio territorio.
Addio alla tradizionale e unitaria “Mostra nazionale dello spumante”, organizzata insieme a Conegliano e largo al nuovo evento enogastronomico intitolato “Valdobbiadene brinda alla vita”: quattro giorni di esposizioni, assaggi, degustazioni e convegni a settembre, sponsor il Comune e la Regione Veneto.
Proprio Zaia che si era battuto per il riconoscimento della Doc Prosecco e della Docg Conegliano-Valdobbianese Prosecco, ora si trova in mezzo al fuoco amico incrociato.
Nella zona si tratta peraltro di un giro di affari di 370 milioni di euro l’anno per 57 milioni di bottiglie e un export in crescita del 3% nonostante la crisi internazionale.
Conegliano per ora ha reagito con fair play alla scissione, ma i produttori locali hanno fatto notare che “senza uno sforzo per ridurre l’eccessiva frammentazione, non riusciremo a diventare efficaci sul mercato”.
Il timore, tra gli imprenditori, è che questa frattura rischi di indebolire il fronte vinicolo trevigiano, tuttora convalescente dopo la batosta del Tocai che la Corte europea del Lussemburgo, dopo una battaglia legale decennale, ha riconosciuto marchio esclusivo ungherese, proibendo quindi ai veneti di farne uso. Continua »
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