Febbraio 28th, 2011 Riccardo Fucile
“DESTRA DI POPOLO” RINGRAZIA I SUOI LETTORI
Ieri, pur essendo un giorno festivo, il nostro/vostro sito ha battuto un altro piccolo record: quello di 6.000 visite giornaliere, vicino alle 8.000 ottenute qualche tempo fa in un giorno feriale.
La notizia diventa anche una occasione per ringraziarvi: siamo scomodi e lo sappiamo, andiamo spesso controcorrente e ne siamo orgogliosi, siamo anche un po’ odiati in certi ambienti, ma per noi è un onore.
Non siamo omologati o sudditi acquiescenti, diciamo verità scomode e spesso anticipiamo anche i tempi di tante metamorfosi politiche.
Siamo in fondo solo aperti al confronto delle idee, qualità sempre più rara in un ambiente di presunta destra cloroformizzata e cortigiana.
Ma proprio nel momento in cui si cerca di far tacere il dissenso e le voci libere del nostro Paese, a maggior ragione ci conforta il numero crescente di lettori che ci seguono.
A destra c’è bisogno di verità , libertà e circolazione di idee.
Non siamo nati servi e non vogliamo che il nostro mondo umano finisca nel ridicolo.
Ribellarsi non è solo un diritto, è diventato un dovere civile.
argomento: destradipopolo | 1 Commento »
Febbraio 28th, 2011 Riccardo Fucile
DACCI OGGI IL NOSTRO DELIRIO QUOTIDIANO: CONTUMACE A MILANO, IL PREMIER ATTACCA NELL’ORDINE NAPOLITANO, LE TOGHE, FINI, LA CORTE COSTITUZIONALE E IL PARLAMENTO…”NON HO PIU’ IL TELEFONINO, ALTRIMENTI MI INTERCETTANO” …”NON VEDO L’ORA DI MOLLARE”: MENTRE L’ITALIA STA PER ESULTARE ALLA NOTIZIA, ARRIVA LA DOCCIA FREDDA: “NO, E’ MEGLIO CHE RIMANGO”
Folla di cronisti, fotografi e operatori televisivi davanti all’aula della Corte d’assise d’appello di Milano dove è ripreso il processo sui fondi neri dei diritti tv Mediaset.
Silvio Berlusconi, accusato di frode fiscale, non si fa vedere: il premier, che deve rispondere di frode fiscale, è stato dichiarato contumace dai giudici perchè non presente in udienza.
I difensori del premier, come era stato anticipato, non hanno presentato alcun legittimo impedimento.
Il processo sui fondi neri dei diritti tv Mediaset, che vede, tra gli imputati, Silvio Berlusconi, è stato quindi rinviato all’11 aprile.
Ma il premier si è fatto sentire per tutta la mattinata, rilasciando dichiarazioni nel corso delle varie iniziative a cui è intervenuto.
Dopo il pauroso autogol sulla scuola pubblica (con relativa patetica smentita, visto che esiste una registrazione che attesta che le cose le ha dette), oggi il premier spara contro tutte le istituzioni dello Stato.
Tornando a calcare la mano sulle riforme della giustizia, attaccando toghe e Fini, puntando il dito sulle intercettazioni (“per colpa delle intercettazioni non ho più il telefonino. Questo non è un paese civile”) e chiamando in causa anche il Colle: “Se una legge non piace al capo dello Stato e al suo staff, quella legge torna alla Camera e al Senato. Se invece non piace alla Corte costituzionale, la respinge”.
Forse il premier non ha ben presente l’ordinamento costituzionale della Repubblica italiana che come tale non può essere considerata una monarchia assoluta.
E quanto ad essere “illuminata”, rispetto alla sua, pare più luminoso un fiammifero svedese in fase terminale.
Ma non è finita qua, dal Colle al Parlamento: “‘Lavorano al massimo 50 persone tutti gli altri stanno li’, fanno pettegolezzo e poi seguono ciò che dice il capogruppo”.
Insomma nessuno fa una mazza in Italia, lavora solo lui, anzi neanche va a dormire, visto che fino alle 4 del mattino deve intrattenere le escort.
Infine lo sfogo: “Ne ho piene le scatole e non vedo l’ora di tornare a fare il cittadino privato”.
Come la notizia è trapelata dalle agenzie, le piazze italiane sembravano diventate quelle di Bengasi, alla notizia della liberazione dal suo compagno di merende: scene di gioia, canti, abbracci, bandiere finalmente tricolori e non padane al vento.
Ma l’equivoco è durato poco: “ma se vado via anche il 51% degli italiani che mi stima penserebbe che ho disertato. Non posso lasciare perchè altrimenti avrei il giudizio negativo del 100% degli italiani”.
Il solito doppio bluff: la fiducia degli italiani si è ridotta al 26% e si sa bene che Silvio non può lasciare, perchè sarebbe costretto a rispondere nei processi come un comune cittadino.
In ogni caso una colletta per un telefonino nuovo potremmo sempre farla, così le girls posso chiamare papy e spillargli soldi per il silenzio.
Va beh, ci siamo impietositi, ora andiamo a vedere troviamo un cellulare con la suoneria del bunga bunga.
argomento: Berlusconi, Costume, Fini, Giustizia, governo, Napolitano, Parlamento, PdL, Politica, radici e valori | Commenta »
Febbraio 28th, 2011 Riccardo Fucile
“OCCORRE RICONOSCERE DIRITTI ALLE COPPIE DI FATTO: BASTA IPOCRISIE, META’ DEL GOVERNO E’ COMPOSTO DA COPPIE DI QUESTO TIPO”…”MENTRE BERLUSCONI BACIAVA L’ANELLO A GHEDDAFI, FINI CHIUDEVA LE PORTE DI MONTECITORIO AL RAIS”… “ADOZIONI ANCHE AI SINGLE O E’ FORSE MEGLIO CHE LASCIARLI MORIRE DI FAME IN AFRICA?”…”ANCHE BARBARA BERLUSCONI ORA E’ SINGLE, PERCHE’ NON POTREBBE ADOTTARE UN BAMBINO AFRICANO?”
L’assemblea costituente di Futuro e libertà che abbiamo tenuto a Milano ha fatto emergere una linea politica chiara e precisa che la campagna mediatica successiva ha cercato di non far comprendere agli elettori.
Fli si è proposto come il nuovo centrodestra, il vero centrodestra, colmando il vuoto lasciato dal fallimento del Pdl.
Fini è stato chiaro nel dire che il partito che costruiremo dev’essere ciò che il Pdl non è stato, quel grande contenitore nazionale, popolare, moderato, riformista e liberale alternativo alla sinistra, in cui si possano riconoscere culture plurali all’insegna della vera partecipazione e della democrazia interna.
Questa linea è stata poi rafforzata dalla decisione di uscire dal berlusconismo che ci ha caratterizzato per molti anni e dall’antiberlusconismo che ci ha visti protagonisti negli ultimi mesi.
La nostra missione è il post-berlusconismo, la costruzione del centrodestra che dovrà battere elettoralmente la sinistra dopo l’uscita di scena dell’attuale presidente del consiglio.
Se questa è la linea che ci siamo dati intendiamo richiamare l’attenzione dell’elettorato di centrodestra e in particolare di destra sulle ultime vicende di cronaca politica.
Cominciamo dalla Libia.
Su questo argomento è emerso con chiarezza che il vero centrodestra e la vera destra sono rappresentati da Fini e da Fli.
Mentre Berlusconi baciava la mano a Gheddafi, con tanto di applausi dei suoi plaudatores provenienti da An, Fini si distingueva chiudendo le porte della Camera dei deputati alle sceneggiate bizzarre del dittatore africano, ricalcando la linea distinta e distante che già aveva tenuto da ministro degli Esteri.
Veniamo adesso all’attacco del premier alla scuola pubblica.
Possono il centrodestra italiano e la destra nazionale immersa culturalmente nell’Italia di Giovanni Gentile screditare così il grande patrimonio educativo, istruttivo e culturale rappresentato dalla nostra scuola?
Possono il centrodestra italiano e la destra nazionale mortificare così il popolo di insegnanti sottopagati che ogni giorno forma i nostri figli?
Il vero centrodestra, quello di Fini e di Fli, sta dalla parte della scuola pubblica, così come prevede la Costituzione, senza nulla togliere alla scuola privata, che in parte svolge una funzione molto positiva.
In Italia esistono tre tipi di scuole private.
Quella cattolica va sostenuta e rispettata per quanto di buono fa, poi c’è la scuola privata che funge da diplomificio a pagamento e che andrebbe chiusa e, infine, la scuola privata per i figli dei ricchi, utile a farli diventare di norma ignoranti, ma poliglotti.
E adesso veniamo ai gay. Ha ragione da vendere Berlusconi quando dice che mai dovranno esserci i matrimoni tra omosessuali e noi siamo d’accordo. Cosa diversa è porsi i problemi dei diritti delle coppie di fatto in generale, visto anche che oltre la metà del governo è composta da persone che hanno vissuto o vivono nell’ambito di una coppia di fatto.
Per concludere l’adozione ai single.
Va detto che l’ipotesi che un bimbo cresca con un solo genitore è purtroppo prevista in natura ed è stata molto diffusa quando le donne morivano di parto e gli uomini in guerra.
Forse su questo argomento un supplemento di riflessione andrebbe fatto, chiedendosi se è meglio affidare un bambino a un single o lasciarlo morire di fame in Africa.
Anche perchè i single non sono dei disadattati.
Anche Barbara Berlusconi oggi è single e certamente un bambino che domani morirà di fame in Africa starebbe meglio a casa sua, all’insegna di quella solidarietà che dovrebbe appartenere al centrodestra e alla destra.
Italo Bocchino
argomento: Berlusconi, Bossi, Costume, denuncia, destra, emergenza, Fini, Futuro e Libertà, Giustizia, governo, Lavoro, Libia, PdL, Politica, radici e valori, scuola | Commenta »
Febbraio 28th, 2011 Riccardo Fucile
LE REAZIONI INDIGNATE DEI PROFESSORI E DEI SINDACATI: “UN INSULTO ALLA NOSTRA DIGNITA”… IL PREMIER PROVA LA SOLITA TATTICA DEL “SONO STATO FRAINTESO”, MA L’AUDIO LO INCHIODA… LA GELMINI PIU’ CHE DIMETTERSI DOVREBBE SOLO VERGOGNARSI DI STARE ZITTA DI FRONTE A UN RAPPRESENTANTE DELLE ISTITUZIONI CHE INSULTA LA SCUOLA PUBBLICA
L’indignazione dei prof corre sul web e anche i sindacati insorgono.
Insegnanti, sindacati e dirigenti scolastici contro il premier per le offese al mondo della scuola rivolte ieri durante il convegno dei Cristiano-Riformisti.
Ma soprattutto la protesta e l’indignazione del mondo della scuola: nei blog dei siti dedicati all’istruzione da ieri pomeriggio monta ora dopo ora.
“Sono insegnante e contesto Berlusconi da molto prima di questa uscita – scrive F. R. – Ne dice tante. Non mi offendo neanche più. Vi prego soltanto di non farvi trascinare nelle polemiche senza senso che lui apre”.
“Evviva le idee politiche differenti, ma da anni non si discute più di quelle. La difesa del premier operata dai parlamentari e dagli opinionisti di destra non riguarda più la politica da non so quanto tempo – aggiunge Gabriele – I limiti si sono sorpassati da tempo, la dignità vorrebbe la presentazione di dimissioni, ma già questa richiesta presuppone buone intenzioni che palesemente non esistono più”.
Per Barbara Calamandrei “aveva già tutto chiaro: trasformare i sudditi in cittadini è miracolo che solo la scuola può compiere. Ecco perchè Berlusconi attacca la scuola statale”.
Anche i blog meno noti sono stati presi d’assalto da coloro che volevano farsi sentire.
“E’ una vergogna”, è il commento più ricorrente.
Ma ci sono anche quelli ponderati e colti.
Il sito salvalascuolapubblica si apre questa mattina con una osservazione. Berlusconi, “come presidente (la minuscola è necessaria), ha giurato sulla Costituzione. Ma l’avrà letta? Rinfreschiamogli la memoria”.
E giù tutti gli articoli che si occupano della scuola, della libertà di insegnamento e di pensiero.
Ma in rete è una valanga inarrestabile.
Il popolo della scuola, come l’ha definito un lettore è fatto da milioni di persone.
Oltre 800 mila insegnanti e 300 mila non docenti, quasi 8 milioni di alunni e 16 milioni di genitori, più dirigenti scolastici e quanti altri abbiano contati diretti o indiretti con le istituzioni scolastiche.
Anche un moderato come il presidente della più importante associazione di capi d’istituto italiana, Giorgio Rembado, si è espresso in maniera netta.
“Mi pare un errore macroscopico quello che vuole accreditare una scuola statale orientata da una sola parte politica e per di più contro le famiglie. Non si può certo escludere che singoli insegnanti possano avere la tentazione di indottrinare piuttosto che educare, ma non mi risulta che avvenga in maniera generalizzata. E’ fuori dalla mia esperienza personale. Io piuttosto mi preoccuperei di non fomentare un conflitto già esistente fra scuola e famiglia”.
E neppure i sindacati, che il governo definisce moderati, sono riusciti a tollerare le parole del premier.
Il segretario generale della Cisl scuola Francesco Scrima, richiama il premier al “rispetto per il lavoro degli insegnanti che lavorano sodo, con dedizione e passione pur non essendo il loro impegno riconosciuto”.
“L’educazione e i valori – prosegue – devono essere trasmessi innanzitutto dalla famiglia e dalle società . Alla scuola non si può delegare tutto: non si può invocare la responsabilità della scuola che vive di valori in una società dove questi valori sono andati persi”.
Anche Massimo Di Menna, della Uil scuola, “le considerazioni del premier sono superficiali e preoccupanti perchè la scuola pubblica italiana è frequentata dal 93 per cento degli studenti, di tutte le classi sociali, di ogni fascia economica e di ogni religione: è la sede del pluralismo e del rispetto reciproco. E fare una critica così sommaria alla scuola pubblica equivale a farla all’intero paese”.
“Parole gravi e preoccupanti quelle pronunciate dal presidente del Consiglio, che attaccano la sede del pluralismo del sapere e del rispetto reciproco”, secondo Mimmo Pantaleo, segretario generale della Flc Cgil, va anche oltre: “Il premier non ha nè l’autorità morale nè quella etica per parlare di scuola pubblica”, dice senza mezzi termini, “è evidente che dietro alle sue parole c’è l’idea di distruggere l’apprendimento garantito a tutti in favore di una scuola privata in cui diffondere il suo credo autoritario e regressivo di una società svuotata di ogni valore”.
E polemizza: “Chi fa bunga bunga non può parlare di scuola pubblica”.
Salvo Intravaia
(da “La Repubblica“)
argomento: Berlusconi, Costume, denuncia, emergenza, Gelmini, PdL, Politica, radici e valori, scuola | 2 commenti presenti »
Febbraio 28th, 2011 Riccardo Fucile
LA VERSIONE DI NICOLE NELL’INTERROGATORIO DEL 30 GENNAIO DAVANTI AI PM DI MILANO NELL’INCHIESTA CHE LA VEDE INDAGATA PER FAVOREGGIAMENTO E INDUZIONE ALLA PROSTITUZIONE
L’interrogatorio inizia con la richiesta di conferma a Nicole Minetti delle due interviste rese dalla Consigliera regionale al Giornale e a Vanity Fair proprio nei giorni di gennaio in cui i pm inoltrarono alla Giunta per le autorizzazioni di Montecitorio la richiesta di perquisizione degli uffici di Giuseppe Spinelli, con conseguente pubblicazione dei contenuti su tutti i giornali.
Minetti conferma il contenuto delle due interviste, con una precisazione che riguarda i rapporti sessuali avuti con Berlusconi:
Minetti: Rispetto alla domanda “II Cavaliere invece come l’ha conosciuto?”, io ho dato una risposta non vera. Nel senso che io conobbi il Presidente del Consiglio presso uno stand di Publitalia a fine 2008, se non ricordo male. Nel resto confermo l’intervista che ora ho riletto da me rilasciata al quotidiano II Giornale. Rileggendo l’intervista, preciso inoltre che non ho riferito la verità nella parte della risposta in cui ho detto che non facevo sesso col Presidente. Avevo frainteso la domanda del giornalista, nel senso che pensavo che lui mi chiedesse se avessi fatto sesso col Presidente del Consiglio nel corso delle serate a cui faceva riferimento l’invito a comparire, sia quello che ho ricevuto io, sia quello che è stato notificato a Silvio Berlusconi. Invece io ho avuto una relazione col Presidente del Consiglio e quindi ho avuto anche rapporti sessuali”.
“L’Ufficio dà atto che le due interviste vengono allegate al presente interrogatorio”, si legge nei verbali. Poi inizia l’interrogatorio vero e proprio, che riportiamo integralmente.
DOMANDA: Lei puo riferire dove si trovava la sera del 27 maggio 2010, e cioè il giomo in cui lei poi si reca in Questura ove era stata portata Ia minore El Mahroug Karima?
RISPOSTA: Ero al ristorante Sant ‘Eustorgio ubicato in piazzetta Sant’Eustorgio.
DOMANDA: Lei ricorda se era in compagnia di qualcuno?
RISPOSTA: Si, con il mio fidanzato Simone Giancola.
DOMANDA: Lei ricorda a che ora e chi le telefonò mentre si trovava nel ristorante?
RISPOSTA: Io, come ho detto, mi trovavo al ristorante in compagnia del mio fidanzato, non ricordo l’orario esatto in cui ebbi a ricevere una telefonata da parte di una ragazza che io non conoscevo, poteva essere intorno alle dieci e mezza, undici. Questa persona si presentò come Michele, che aveva avuto il mio numero da comuni amiche, se non ricordo male mi fece il nome di Aida Jespica, la cosa mi sembro improbabile perche la conosco di vista ma non ho alcun tipo di frequentazione con questa persona, comunque Michele mi rappresentò che Rubi era stata fermata dalla Polizia mentre si trovava in un centro estetico e condotta in Questura perchè Ia sua coinquilina a nome Caterina l’aveva denunciata per il furto di vestiti. Mi disse anche Michele, nel corso di questa telefonata, che aveva provato a mettersi in contatto con il Presidente del Consiglio per avvertirlo che la Rubi era stata fermata. Dopo di che io non ricordo se mi contattò il Presidente del Consiglio oppure io provai a mettermi in contatto con lui, sta di fatto che comunque riuscimmo a comunicare e lui mi chiese la cortesia di recarmi in Questura; cosa che io feci. Quindi partii dal ristorante e mi recai direttamente in Questura.
DOMANDA: Ma come mai una persona a lei sconosciuta, Michele, pensò di telefonarle per rappresentarle il problema di Rubi?
RISPOSTA: Io non sono stata a indagare le ragioni per le quali in quel momento Michele penso di telefonare a me, probabilmente, siccome sapeva che io avevo conosciuto El Mahroug Karima proprio a casa del Presidente Berlusconi, pensò di chiamare me.
DOMANDA: Come è arrivata in Queitura?
RISPOSTA: In auto con il mio fidanzato.
DOMANDA: E una volta arrivata in Questura, il suo fidanzato estato presente fino al rilascio di Rubi o è andato via?
RISPOSTA: II mio fidanzato mi ha aspettato fuori in macchina fino a quando io non sono uscita.
DOMANDA: Nel momento in cui lei ha ricevuto la telefonata dal Presidente del Consiglio fino a quando è arrivata in Questura, lei ha contattato altre persone oppure è andata direttamente in Questura?
RISPOSTA: No, no, sono andata direttamente in Questura.
DOMANDA: Lei ricorda a memoria il numero di cellulare che aveva in quel periodo? RISPOSTA: Si, 345/71…….
DOMANDA: Dall’analisi dei tabulati che sono stati effettuati, e quindi anche sui suoi, rispetto alla ricostruzione delle vicende che si sono verificate il 27 maggio 2010 risultano dei dati diversi da quelli che oggi lei sta rappresentando. Ed in particolare lei alle ore 22.19.42 riceve una telefonata da Coinceicao Santos Oliveira della durata di 141 secondi. Alle ore 22.27.41 lei dal suo cellulare (345/71….) fa una telefonata al numero 039/60……, che è l’utenza di Arcore, della durata di 38 secondi. Alle ore 23.27.01 la Coinceicao Santos Oliveira Michele la contatta nuovamente e parlate per 69 secondi. Alle ore 23.30.38 lei contatta la sede del Popolo delle Libertà di via dell’Umiltà 36 a Roma e vi è una conversazione di 44 secondi. Alle ore :23.43 risulta una telefonata che lei fa con il Presidente Berlusconi, che la chiama. Dalle celle impiegate dal suo cellulare risulta che lei era presso la sua abitazione e non nella zona di Sant’Eustorgio; come lo spiega?
RISPOSTA: Prendo atto dei dati che risultano dallo sviluppo del tabulati in uso sia a me, che confermo che avevo in quel periodo, sia evidentemente ad altre persone, tra cui la Coinceicao, ma ribadisco che io mi trovavo nel ristorante di piazzetta Sant’Eustorgio quando ebbi a ricevere la telefonata della Coinceicao e che da lì mi sono portata in Questura. Mi si fa presente poi che io avrei fatto una telefonata alla residenza privata del Presidente del Consiglio e poi una successiva alla sede romana del Popolo delle Libertà . Si, io ho fatto queste telefonate poichè cercavo il Presidente del Consiglio, quindi ho provato presso la sua residenza di Arcore e poi a Roma.
DOMANDA: Ma perche lei voleva mettersi in contatto col Presidente del Consiglio?
RISPOSTA: Perchè la Michele quando mi ha telefonato, mi aveva anche detto di aver lei stessa telefonato al Presidente del Consiglio, anche se per evitare di fare il nome e cognome usa una terminologia tipo “spirito santo”, ma io capii subito che il riferimento era Silvio Berlusconi. Quindi io volevo avere la conferma dal Presidente che effettivamente la Michele lo aveva chiamato.
DOMANDA: Lei ha riferito pocanzi che poi riuscì a parlare col Presidente del Consiglio, che cosa vi siete detti?
RISPOSTA: Prima di rispondere, mi chiedete se la telefonata che io ricevetti da Silvio Berlusconi è quella delle 23.43 della durata di 136 secondi, si penso proprio che sia questa. Nel corso della telefonata Berlusconi mi disse che aveva già parlato con Michele, che era stato messo al corrente, anzi, per essere più precisa, lui mi disse che era già al corrente della situazione, cioè che El Mahroug Karima era stata portata in Questura e che era stata trattenuta perchè non aveva i documenti o comunque c ‘era un problema del genere. Mi pregò di andare in Questura, io ero un po’ titubante, anche perchè Rubi non la conoscevo bene, però poi io mi convinsi ad andare. Anzi, ora che mi viene in mente, Berlusconi mi disse “Vai perchè sei una persona per bene, sei incensurata, ti presenti bene”, non so se aggiunse anche che ero un consigliere regionale e quindi sarei stata più affidabile come persona.
DOMANDA: Ma quando lei arrivò in Questura, la Michele era lì?
RISPOSTA: Si.
DOMANDA: E dove vi siete incontrate?
RISPOSTA: All’interno degli uffici di via Fatebenefratelli, in una stanza dove fanno attendere le persone.
DOMANDA: E poi che cosa e successo?
RISPOSTA: Michele mi racconto più o meno quello che era successo, e cioè che lei si era preoccupata perchè Rubi non era tornata a casa (Rubi in quel momento abitava a casa della Michele), che quindi aveva telefonato ad un centro estetico e in quel frangente seppe che appunto la ragazza era stata portata lì in Questura perchè era priva di documenti, e che era stata trattenuta perchè poi era anche minorenne. Io mi stupii perche non sapevo affatto che Rubi fosse minorenne.
DOMANDA: Lei ha detto poc’anzi che Rubi lei l’ha conosciuta ad una cena ad Arcore, lei ricorda quando l’ha vista per la prima volta e se l’ha vista poi in altre occasioni, sempre ad Arcore?
RISPOSTA: Io non ricordo la data esatta, ovviamente leggendo le carte che mi sono state notificate si fa riferimento al 14 febbraio 2010. Io non ricordo quella sera quante persone erano state invitate a cena dal Presidente, comunque eravamo in parecchi, nell’ordine di quindici/diciotto persone. Io andai per i fatti miei, non ricordo neanche se la ragazza era già lì o è venuta successivamente, per cui non ricordo assolutamente in che modo sia arrivata ad Arcore, cioè se da sola o in compagnia di qualcuno.
DOMANDA: Lei ricorda qualcuno in particolare dei partecipanti a questa cena del 14febbraio 2010?
RISPOSTA: Se non mi sbaglio, Barbara Faggioli, forse Emilio Fede, Marystelle Garcia Polanco, e altre persone sinceramente non ricordo.
DOMANDA: Lei ebbe modo di parlare con El Mahroug Karima?
RISPOSTA: Si, sicuramente avrò scambiato con lei due chiacchiere, ma un pour parler, quindi non ricordo nulla di particolare
DOMANDA: Lei poi l’ha rivista, avete allacciato un rapporto di amicizia, vi siete frequentate?
RISPOSTA: Io non ho assolutamente frequentato la Rubi al di fuori delle due o tre volte che l’ho vista alle cene ad Arcore, ci siamo scambiate i nostri numeri di cellulari però, lo ripeto, con lei non ho avuto alcun tipo di frequentazione. E’ possibile che mi abbia telefonato qualche volta, ma sinceramente nulla di più.
DOMANDA: Lei ha detto di aver visto Rubi due o tre volte; può collocarle come date, oppure mesi, o periodo dell’anno?
RISPOSTA: Non riesco a collocare con esattezza ovviamente ne la data ne il periodo, sicuramente dopo il 14 febbraio, quindi nel periodo che va fino ad aprile 2010, forse anche maggio. Ripeto, non posso essere precisa sulle volte in cui ho incontrato alle cene ad Arcore la Rubi, possono essere tre, possono essere quattro, ma sicuramente non dieci. Almeno, le volte in cui ero presente io.
DOMANDA: Ma lei oltre a non frequentarla e averla incontrata soltanto in queste cene, sapeva l’eta di Rubi?
RISPOSTA: No, assolutamente, parlando mi diceva che aveva 24 anni, io l’ho saputo soltanto quando sono andata in Questura.
DOMANDA: Questa persona le è stata affidata la notte del 28, però da documenti incontrovertibili risulta che la ragazza è andata a vivere in via Villoresi; come lo spiega?
RISPOSTA: Quando sono arrivata in Questura ho avuto contatti con la dottoressa Iafrate, alla quale dissi che ero disponibile a prendere in affido temporaneo la ragazza. Ebbi modo di parlare personalmente con la suddetta funzionaria, con la quale ci scambiammo anche il numero di cellulare. La Dottoressa Iafrate mi disse chiaramente che l’unico modo perchè la ragazza minorenne potesse non passare la notte in Questura ed essere immediatamente liberata diciamo, era che la prendessi in affidamento temporaneo io, specificando che vi erano delle difficoltà con riferimento alla coinquilina della Rubi in quanto era straniera, anche perchè inizialmente l’idea era quella che la El Mahroug Karima potesse tornare a vivere presso il domicilio della Michele, cosa che poi avvenne. La Dottoressa Iafrate mi precisò anche che questa eventualità di affidare la minore El Mahroug Karima alla De Coinceicao Michele era stata prospettata al Magistrato minorile di turno e il predetto Magistrato l’aveva scartata. Io pertanto mi resi disponibile ad avere l’affidamento temporaneo della minore, chiedendo alla Dottoressa Iafrate se l’avessi dovuta pertanto condurre con me a casa e la Iafrate mi rispose che la El Mahroug Karima avrebbe potuto tornare a casa della De Coinceicao Michele, tant ‘è che richiesero copia dei documenti a quest’ultima.
DOMANDA DELLA DIFESA: E’ a conoscenza dei motivi per i quali la De Coinceicao era in Questura?
RISPOSTA: Come ho già detto, la Coinceicao si trovava in Questura perchè si era preoccupata dell’assenza della ragazza per circa due ore da casa, aveva telefonato al centro estetico dove sapeva che la Rubi si doveva fare un massaggio e lì aveva saputo che era stata portata in Questura. Queste furono le ragioni che mi furono dette dalla Coinceicao sui perchè anche lei si era portata in Questura.
DOMANDA: La Michele le disse che già sapeva che la Rubi era minorenne?
RISPOSTA: No, penso di ricordare che anche Michele sapeva che la Rubi aveva 24 anni.
DOMANDA: Quando poi Rubi fu rilasciata e affidata a lei, lei comunicò questa cosa al Presidente del Consiglio?
RISPOSTA: Si.
DOMANDA: Lei ricorda se telefonò lei al Presidente o viceversa?
RISPOSTA: No, telefonai io, e penso che non fu neanche l’unica chiamata che feci con Berlusconi.
DOMANDA: Risulta una telefonata alle 2.11.43 tra lei e il Presidente del Consiglio, e lei che chiama un’utenza di Berlusconi, Ia durata della conversazione è 91 secondi; è questa la telefonata a cui lei ha ora fatto riferimento?
RISPOSTA: Si, l’ultima è questa.
DOMANDA: Alle ore 1.55 lei riceve una telefonata dal Presidente del Consiglio di 88 secondi, quando lei poc’anzi ha detto che vi siete scambiati un po ‘ di telefonate è possibile che sia questa uno dei vostri contatti?
RISPOSTA: Si.
DOMANDA: Puo spiegare i motivi per i quali vi è questa insistenza da parte del Presidente del Consiglio rispetto alia vicenda Rubi, cioè perchè ci sono state tutte queste telefonate tra di voi, perchè il Presidente si interessava alla vicenda di una ragazza senza documenti che peraltro era stata accusata di furto?
RISPOSTA: Il Presidente mi telefonava e mi chiedeva “Come sta andando?”, voleva essere messo al corrente dello sviluppo della vicenda. Io penso che le ragioni del suo interessamento potessero essere due: primo, che era anche preoccupato del fatto che io mi trovassi lì e che a quell’ora di notte tardi mi aveva mandata in Questura, e poi della Rubi, che era una ragazza problematica. E quindi voleva sapere come stava Rubi, come stavo io e cose del genere.
DOMANDA: Lei ha detto poc’anzi che non ha avuto nessun tipo di frequentazione e di contatti con Ia Rubi, che la vostra conoscenza è dovuta al fatto che avete partecipato a delle cene a cui entrambe siete state invitate ad Arcore, allora lei come fa a sapere che è una ragazza problematica? E poi lei cosa intende dire per “ragazza problematica”?
RISPOSTA: La Rubi è una persona molto estroversa e loquace, ci aveva raccontato di essere figlia di una cantante lirica egiziana e di avere vissuto varie vicissitudini con la propria famiglia di origine, mostrando anche delle cicatrici sul braccio e sulla testa, a suo dire derivanti da lancio di olio bollente che le avrebbe fatto il padre. Ricordo che la Rubi precisò che questa rabbia espressa dal genitore era dovuta al fatto che lei voleva cambiare religione.
DOMANDA: Lei ha detto che con la El Mahroug Karima intesa Rubi non ha avuto alcun tipo di frequentazione e che vi siete incontrate soltanto in occasione delle cene ad Arcore. Dallo sviluppo dei tabulati della Karima ci sono state tra di voi dal 23 febbraio 2010 al 25 giugno 2010, 122 contatti; come lo spiega?
RISPOSTA: Prendo atto che dall’analisi del cellulare della Karima risulta che tra me e lei nel periodo dal 23 febbraio 2010 al 25 giugno 2010 vi sono 122 contatti, io non posso che ribadire che non l’ho mai frequentata, non escludo, l’avevo gia detto, che tra di noi ci siano state telefonate o SMS, ma niente di più. Sicuramente nei giorni successivi al 28 maggio io mi sono fatta sentire con lei e le ho mandato dei messaggi, proprio perchè volevo sapere come stesse, ricordo poi che il 5 giugno ricevetti una telefonata dalla Michele, la quale mi disse che aveva litigato con Rubi e che Rubi l’aveva denunciata.
DOMANDA: Dall’analisi sempre delle celle dei tabulati nonchè dai riscontri delle intercettazioni telefoniche, risulta che alle cene ad Arcore siete presenti lei e Rubi nelle giornate del 14 febbraio, 20/21 febbraio 2010, il 27/28febbraio 2010, l’8/9 marzo 2010, 4/5 e 6 aprile 2010, 24/25 e 26 aprile 2010, 1 e 2 maggio 2010.
RISPOSTA: Si avevo detto quattro massimo cinque, prendo atto che sono di più, non lo ricordavo. Avevo aggiunto che comunque le volte non erano più di dieci, almeno in mia presenza.
DOMANDA: Sempre dall’analisi delle celle e degli orari risulta che in alcune occasioni la El Mahroug Karima ha dormito ad Arcore; lei lo sapeva?
RISPOSTA: Sicuramente nell’arco temporale che mi è stato testè indicato mi sono fermata a dormire ad Arcore, non sono in grado di dirvi in quale di queste giornate però sicuramente questo è successo. Per quanto riguarda Rubi io non lo posso escludere, non ricordo se in una occasione anche la Rubi si è fermata a dormire ad Arcore.
DOMANDA: Come mai vi fermavate a dormire ad Arcore? Cosi come, sempre dall’analisi delle celle dei tabulati e dalle telefonate intercettate, risulta che più ragazze si formavano a dormire ad Arcore.
RISPOSTA: Io posso parlare per me, mi è capitato di fermarmi a dormire avendo col Presidente un rapporto di intimità , se si faceva tardi oppure il giorno dopo era festa io rimanevo ospite ad Arcore. So che altre ragazze si fermavano ad Arcore, ma sinceramente non so perchè ciò avvenisse.
DOMANDA: Lei avrà letto i capi d’imputazione che la riguardano, come mai lei è risultata locatrice di una serie di appartamenti in via Olgettina, ove abitavano le persone di cui al capo d’imputazione che la riguarda, capo a)?
RISPOSTA: Su questa domanda mi avvalgo della facoltà di non rispondere.
DOMANDA: Come lei avrà potuto leggere nell’invito che le è stato notificato, nel quale è compreso anche il contenuto dell’invito a comparire notificato al Presidente del Consiglio, vi sono una serie numerosa di intercettazioni telefoniche che lei ha con le persone abitanti in via Olgellina dalle quali traspare una richiesta di denaro o di altra utilità fatta a lei direttamente. Tra queste per esempio, e le chiedo di fornire una spiegazione, l’SMS che lei riceve da Iris, progressivo numero 4410 del 7/10/10 alle ore 11.19 pagina 91 dell’invito a comparire a lei notificato: “Amo. Si ti prego non ho più da mangiare”. Spieghi questo SMS che lei riceve.
RISPOSTA: · Questa ragazza che io conosco, che si chiama Iris Berardi, mi aveva prospettato una sua difficoltà economica, ma io non l’ho aiutata.
DOMANDA: Come spiega l’SMS successivo del 07/10/10 ore 11.21, spedito da lei a Aris Espinoza: “Si è cosi, ho verificato adesso, ma domenica torna. Tranquilla, lo chiamo a Roma dopo. Non può fare cosi. Poi mi è venuta un’idea per non rimanere mai a terra, gliene voglio parlare questo week-end”. Spieghi questo messaggio che lei invia.
RISPOSTA: Siccome Aris Espinoza sapeva che io avevo un rapporto molto vicino al Presidente, mi chiedeva di intercedere presso di lui per ottenere un lavoro, e in questo caso si stava parlando appunto di un lavoro.
DOMANDA: Ma siccome in questa messaggio, che è lei che invia, dice: “Poi mi e venuta un’idea per non rimanere mai a terra”, ce lo spieghi, perchè ovviamente non è una richiesta di un lavoro che le fa Aris, ma è lei che ad Aris dice espressamente quella frase.
RISPOSTA: Era un modo di dire.
DOMANDA: Spieghi il significato di questo altro messaggio, a pagina 94, del 10/10/10 ore 12.32, è un SMS che lei riceve da Aris: “Amo non ho più benzina nemmeno per andare a fare la spesa, sa che dipendo da lui. Tra l’altro a causa sua non lavoro più) e sono mesi che gli chiedo un lavoro e non può sparire così, digli che ti chiamo tutti i giorni perchè ho bisogno di fare benzina e così, male che vada si arrabbierà con me, ma non importa perchè se ogni volta o non mi aiuta o mi dà solo venti euro per la benza poi sparisce e io rimango sempre a secco. Per fortuna non esco quasi mai”. Quando parlate di benzina a cosa vi riferite? Con la frase “dipendo da lui” chi è la persona?
RISPOSTA: Non so dare nessun tipo di spiegazione, dovete chiederla ad Aris.
DOMANDA: Le chiedo la spiegazione di un ulteriore SMS a pagina 95, progressivo 4934 del 21/10/10 ore 13.01, Aris Espinoza le manda un messaggio: “Amo scusami, ma sei il nostro punta di riferimento. Dovrei andare dal dentista che mi è partito un dente e la Mery mi ha detto di parlare con te”. Successivo progressivo 4935 del 21/10/10 ore 13.04, è lei che manda un messaggio ad Aris Espinoza: “Non ti preoccupare, ma dimmi cosa ti è successo”. Progressivo 6030, 21/10/10 ore 15.25, è una telefonata tra lei e Marystelle: Nicole dice a Marystelle di aver sentito lui al quale ha riferito delle visite dentistiche di Aris e Marystelle, lui ha detto che andava bene e che ci avrebbe pensato lui. Può spiegare questa serie di messaggi, per quale motivo si rivolgono a lei anche per spese dentistiche, quando fate riferimento a “lui”, fate riferimento al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che avrebbe provveduto al pagamento di eventuali fatture mediche?
RISPOSTA: Anche su questa domanda mi avvalgo della facoltà di non rispondere.
DOMANDA: Nel corso di una lunga telefonata tra lei e Clotilde Strada, riportata a pagina 96 dell’invito a comparire che lei ha ricevuto, a un certo punto Clotilde dice: “Perchè adesso io non so come sia questa nuova però Giancarlo mi ha detto che è presissimo da questa qua, non so chi sia”, Nicole: “E una montenegrina”. Clotilde: “Poi alia fine anche gli uomini sono strani”. Nicole: “Si va be’ ma è una scappata di casa”. Nicole: “lo l’ho vista è una zingara, cioè hai presente una zingara?”. Clotilde: “Appunto è il suo tipo. No, non è il suo tipo?”. Le chiedo chi è Giancarlo e chi è questa persona montenegrina di cui dal contesta della telefonata si capisce che se ne sarebbe invaghito il Presidente del Consiglio?
RISPOSTA: Anche su questa domanda mi avvalgo della facoltà di non rispondere.
DOMANDA: Lei ha detto poc’anzi che la Polanco è una sua cara amica, lo conferma?
RISPOSTA: Certamente non la posso definire una cara amica, è però una persona che sento spesso al telefono, ma non la frequento.
DOMANDA: Ma la Polanco è stata mai invitata a cena dal Presidente del Consiglio?
RISPOSTA: Si, certo.
DOMANDA: Il 3 agosto 2010 è stato tratto in arresto dal Reparto speciale del Nucleo Antidroga della Guardia di Finanza di Milano Ramirez Della Rosa, perchè trovato in possesso di svariati chili di cocaina; detta persona veniva tratta in arresto nell’appartamento di via Olgettina abitato dalla Polanco. Si accertava inoltre che lo stesso guidava un’autovettura Miniminor che poi è risultata essere a lei intestata. Come mai lei frequentava la Polanco che conviveva con un grosso spacciatore di droga? E come mai ha continuato a frequentarla, cosi come è dimostrato in maniera incontrovertibile dal contesto delle intercettazioni telefoniche, dall’analisi dei vostri cellulari?
RISPOSTA: Premetto che io non ho mai ben saputo che cosa fosse successo con l’arresto di questo Ramirez e i fatti li ho appresi soltanto leggendo l’invito a comparire che mi è stato notificato, io quando è successo il fatto mi trovavo alle Seychelles e avevo prestato la mia auto alla Polanco e mai potevo immaginare che quest’ultima l’avesse prestata ad uno spacciatore. Quindi la Polanco non mi ha mai riferito i contorni e ancora oggi non ho capito la droga dove è stata sequestrata. Anzi, come avete potuto verificare dalle telefonate che in quel periodo io ho fatto con la Polanco, io ero molto preoccupata per quello che era successo e chiedevo anche della mia auto, se fosse successo qualcosa, se fosse stata sequestrata e quant’altro. Anzi, la Polanco mi rassicuro dicendo che la mia macchina non era stata neanche perquisita e quindi io poi mi sono tranquillizzata.
DOMANDA: Ma nel corso delle telefonale si capisce chiaramente che lei conosce questa persona perchè nomina più volte Emilio. Difatti il falso nome che usava Ramirez era proprio Emilio Lopez Villa. Parte della droga è stata trovata nel box di pertinenza della Polanco e nella camera da leto dell’abitazione della Polanco venne ritrovata una cassetta di ferro contenente Ia somma in contanti di cinquantamila euro. Devo dire che è piuttosto singolare che lei abbia continuato ad avere rapporti con una persona comunque che si era legata ad uno spacciatore di droga, che lei ha conosciuto.
RISPOSTA: Io ho conosciuto Emilio circa un mese e mezzo prima della vicenda del 3 agosto, la relazione con la Polanco era recentissima con questo ragazzo. Anzi, ricordo che o la Polanco o lui mi dissero che faceva o l’importatore o l’esporlatore di mobili. Non so dire assolutamente dove la Polanco l’abbia conosciuto.
DOMANDA: Dopo che ha saputo comunque dell’arresto di Ramirez, il fatto che la Polanco alla presenza di una bambina di cinque anni consentisse che in casa vivesse una persona che trafficava in droga, non è stata questa una delle ragioni che l’ha determinata a chiudere i rapporti con questa persona, atteso che per esempio il 17 ottobre 2010 lei era presente ad una cena ad Arcore e oltre lei vi è anche la Garcia Polanco? Pur essendo noto da parte del Presidente del Consiglio dell’arresto di Ramirez, che è evidente nel contesto delle telefonate che lei ha fatto in quel periodo con la Faggioli e la stessa Polanco che il Presidente era stato informato dell’arresto della spacciatore, ci spieghi come è possibile che addirittura non solo lei, ma anche il Presidente del Consiglio possa ancora invitare a casa sua una persona che era stata coinvolta in fatti di narco traffico?
RISPOSTA: lo posso rispondere solo per me e le posso dire che ho continuato a sentirmi telefonicamente con la Polanco e anche ad incontrarci, come per esempio a casa del Presidente, perche lei mi aveva detto che nulla sapeva del “vero mestiere” del suo ex fidanzato e che era rimasta scioccata per quello che aveva appreso il 3 agosto.
DOMANDA: Net corso di una telefonata che fa ne/ periodo successivo a/ 3 agosto lei fa riferimento a una telefonala che ebbe a ricevere aile Seychelles di un . giornalista; chi eil giornalista e perche il giomalista si mise in con/alto con lei?
RISPOSTA: Escludo di avere ricevuto aile Seychelles una telefonata di un giornalista.
DOMANDA: Nel corso della telefonata progressivo 162, 5/8/2010, riportata a pagina 205 dell ‘invito a comparire, telefonata tra lei e Faggioli Barbara, la Barbara Faggioli riferisce un dialogo che ha avuto col Presidente del Consiglio e le dice: “Poi mi fa ‘guarda l’hanno trovata dei giornalisti ‘. Mi fa ‘mi hanno chiamato”’; si ricorda?
RISPOSTA: Si.
DOMANDA: Puo spiegare?
RISPOSTA: Non so a che cosa si stia riferendo la Barbara Faggioli, non mi ricordo.
DOMANDA: Sempre nel corso di questa telefonata, nonche in altre, pagine 208, 209, 210 dell’invito a comparire che lei ha ricevuto, si fa riferimento anche ad un suggerimento fattole dal Presidente del Consiglio tramite Ia Faggioli, sembrerebbe rispetto a che lei avrebbe dovuto denunciare il furto dell ‘autovettura; cosa che poi lei non ha fatto. Ma perche il Presidenle del Consiglio le suggerisce di commettere un reato?
RISPOSTA: Su questa mi avvalgo della facoltà di non rispondere.
DOMANDA: Le chiedo di spiegare una conversazione intercettata sulla sua utenza il giorno 26/10/2010, ore 16.39, con una persona risultante intestataria dell’utenza a nome: Zulueta Jorge Luis. Le faccio presente che è una chiamata che lei fa verso questa utenza, numero 320/89……, il che presuppone che lei sappia chi è il suo interlocutore o comunque abbia ovviamente questo numero. Preliminarmente l’Ufficio dà atto che è stata letta tutta la conversazione.
RISPOSTA: Ricordo perfettamente la telefonata, è un ragazzo cubano, il suo numero forse mi era stato fornito dalla Marystelle, è una persona che riesce a procurare delle borse firmate a prezzi molto buoni. Difatti ci siamo incontrati all’appuntamento, però non ho acquistato nulla.
DOMANDA: Lei ha detto comunque di conoscere la Polanco, sa se la Polanco fa uso di cocaina o di marijuana?
RISPOSTA: No, non lo so, non l’ho mai vista ovviamente nè fumare nè usare cocaina.
DOMANDA: Lei lo sa che durante la perquisizione sono state rinvenute delle bustine di marijuana?
RISPOSTA: No, non lo sapevo, lo apprendo da lei in questo momento.
DOMANDA: AI progressivo 136 dell’8/1/2011 alle ore 18.41 intercorre un SMS tra lei e la signora Garcia Polanco, il tenore e il seguente: “Oh… boh.. vedi tu… se capita il discorso si… se no lascia perdere… E stronzo… io sono troppo buona con lui. Un’altra con tutto quello che ho passato lo avrebbe già ricattato”. Se lo ricorda, signora Minetti, il contenuto?
RISPOSTA: Si.
DOMANDA: Vuole specificare il tenore. perche si parla di ricatti?
RISPOSTA: Si etrattato di uno sfogo di rabbia, in quanto cercavo spesso il Presidente e lui non mi rispondeva e non si faceva trovare e pertanto quel momento si è adirata.
DOMANDA: A proposilo di Clotilde Strada, che è la sua assistente, sempre dall’invito a comparire, annotazione della Sezione di Polizia Giudiziaria lei a un certo punto dice: “Nicole: … ma di lì ad arrivare a commettere un reato, ti assicuro che c’è di mezzo un mare, quindi io gli ho parato il culo perche la verità è che gli ho parato il… gli sto parando il culo e sono stata una signora ok? e lui non si puo permettere di fare così. Non esiste al mondo”. Che cosa intende quando si riferisce ad aver commesso un reato e a “parare il culo” al Presidente del Consiglio?
RISPOSTA: Preciso che il tono della telefonata e adirato, ma che non intendevo riferirmi a una mia attività volta a proteggere il Presidente del Consiglio e con riguardo all’aver commesso un reato intendevo riferirmi al’accusa di favoreggiamento alia prostituzione che mi è stata rivolta.
DOMANDA: Pero la telefonata intercorre l’ l l gennaio 2011 mentre lei viene formalmente notiziata dell’ipotesi di reato soltanto il 14 gennaio ultimo scorso.
RISPOSTA: Si. tuttavia avevo già preso cognizione delle ipotesi di reato a mio carico dai giornali, di tanto che il mio Difensore, qui presente, aveva gia deposita to nomina agli atti.
DOMANDA: Lei ha rettificato in una delle due interviste che sono state allegate al presente verbale l’affermazione in cui escludeva di aver ricevuto soldi da Silvio Berlusconi, quindi io le chiedo: lei ha ricevuto denaro da Silvio Berlusconi e in caso positivo, vuole spiegare le ragioni per le quali ha ricevuto somme di denaro?
RISPOSTA: Non riesco a collocarlo temporalmente, comunque in tempi recenti io avevo necessità di un aiuto economico, mi sono rivolta a Silvio Berlusconi, con il quale — lo ripeto — ho un rapporto di intimità , e mi ha prestato denaro facendomi dei bonifici bancari sui mio conto corrente.
DOMANDA: Lei ricorda l’ammontare e quanti bonifici ha ricevuto?
RISPOSTA: No, non mi ric0 rdo.
DOMANDA: Ma lei ricorda perche era in difficoltà economiche visto che svolge una carica pubblica che le consente uno stipendio buono?
RISPOSTA: Si, effettivamente il mio stipendio è buono, io ricevo diecimila euro al mese. Comunque, siccome avevo prestato la somma di 35 mila euro a mia sorella che stava acquistando un appartamento, ero rimasta con il conto a secco e quindi ho chiesto aiuto al Presidente del Consiglio.
DOMANDA: Questi soldi lei li ha restituiti a Silvio Berlusconi?
RISPOSTA: No.
DOMANDA: Ma li restituirà ?
RISPOSTA: Non lo so, vediamo.
DOMANDA: Lei avrà letto nell’invito a comparire le dichiarazioni che sono state rese da T.M., che cosa può dire in proposito, esse corrispondono a verità o meno?
RISPOSTA: Su questa domanda mi avvalgo della facoltà di non rispondere.
DOMANDA: Lei ha detto che ha avuto una relazione sentimentale con il Presidente, vuole specificare da quando a quando è durata la relazione sentimentale?
RISPOSTA: Su questa mi avvalgo della facoltà di non rispondere.
(da “Il Fatto Quotidiano“)
argomento: Berlusconi, Costume, denuncia, Giustizia, governo, Politica, radici e valori | Commenta »
Febbraio 28th, 2011 Riccardo Fucile
CONTRO LA “BECERODESTRA”, L’EX PARLAMENTARE DEL MSI ANNUNCIA: “PRENDO LA TESSERA DI FUTURO E LIBERTA”…”LA RUSSA COME RASPUTIN, GASPARRI UN INFORMATORE DELLA QUESTURA, MOFFA COME LA TAPPEZZERIA AL MURO”…”BERLUSCONI? UN VENDITORE DI TAPPETI CHE NON CONOSCE L’IDENTITA’ NAZIONALE”
Nei tempi del calciomercato. Nei tempi della follia, della miseria e della ferocia politica, è accaduto anche l’incredibile, quello che nessuno avrebbe osato immaginare.
Ovvero che uno dei più antichi avversari politici di Gianfranco Fini nel vecchio Movimento sociale, Tommaso Staiti di Cuddia, ex parlamentare, settantottenne, indomito polemista, fuori da qualsiasi partito, ha annunciato il grande passo: “Prendo la tessera di Futuro e Libertà , voglio stare al fianco di Fini in questa battaglia”.
Così, intervistare il salmone che corre controcorrente diventa un compito avvincente ed anche divertente.
Se non altro perchè del gruppo dirigente della ex An, Staiti conosce vita, morte e miracoli.
E anche perchè è convinto che quello di Fli sia l’unico treno per costruire in Italia la destra che non c’è mai stata: “antibigotta, libertaria e perbene”.
Scusi Staiti, ma quando abbiamo letto la notizia non ci credevamo
Eh, eh, lo capisco. Chi me l’avrebbe mai detto che sarei diventato finiano ad ottantanni…
Come se lo spiega?
Con la logica e con il carattere. Sono uno che non è mai andato una volta in soccorso del vincitore. Vedere quello spettacolo osceno dei venditori di tappeti che si offrono e che cambiano bandiera è stata per me una vera sofferenza.
Nomi, nomi
Ho letto l’intervista in cui l’on. Belotti diceva di aver fatto cabaret. Dava a se stesso del buffone per motivare la sua scelta di abbandonare Fli. Mi ha fatto pena, anche umanamente.
Eppure lei ne ha viste tante
In 60 anni di carriera politica è uno dei punti più bassi che abbia mai visto a destra
Poi lei dice che c’è anche una ragione politica
Eccome, altrimento sarei un pazzo emotivo. Ho apprezzato il coraggio di Fini. Ha avuto la forza di mettere in gioco tutto per una idea. Questo ha suscitato in me persino ammirazione.
Se ci legge, Fini penserà di avere le traveggole
Invece gli ho anche telefonato per dirglielo. Lui sta facendo adesso l’operazione politica più importante che andava fatta a destra negli ultimi 50 anni: la separazione della destra da quella che io chiamo la “Becerodestra”
E che cosa la distingue?
Se vogliamo semplificare possiamo dire così: la guerra fredda e il muro di Berlino hanno costretto a stare insieme due cose che non avevano nulla a che fare l’una con l’altra. Il bigottismo, il conservatorismo e i valori più retrogradi, con la storia di uan destra innovatrice, progressista ed evoluta sul piano civile.
E Fini ha scelto la seconda strada?
Direi proprio di sì: ci portiamo dietro due scorie insostenibili e speculari del Novecento. il luogocomunismo e la becerodestra. Il miglior interprete di quel modo di pensare è Silvio Berlusconi.
Gli ex An che stanno nel Pdl dicono che non esiste una destra al di fuori di Berlusconi
Ah si? E allora è la migliore prova che sia possibile. Vede, io ho delle responsabilità terribili su La Russa
Cioè?
Me lo ricordo quando pascolava in piazza San Babila con la fidanzata bionda e il cane lupo. Era una specie di Rasputin missino, non era amato dai camerati perchè lo consideravano un fighetta. Io credevo che avesse delle doti e lo imposi come dirigente, a Milano, in una riunione finita a sediate
E ora?
Come vorrei che mi avessero steso e quella carriera non fosse iniziata
E Gasparri lo ricorda?
E’ quello che è cambiato meno. Aveva già allora la fisiognomica e i modi dell’informatore questurile. Se c’era un angolo buio, in una sezione, lì c’era Gasparri che declinava organigrammi nell’ombra
E’ vero che ha avuto parole dure anche per Moffa, suo ex compagno di corrente?
Vere, direi. Moffa è uno che fa poliitca da mezzo secolo, con il complesso di colpa più drammatico per un politico. Si confonde con la tappezzeria del muro che ha alle spalle. Per far parlare di sè ha dovuto tradire in modo miserabile, intruppandosi in quella trovata satirica che è il gruppo dei responsabili
Ma esiste davvero la destra progressista che lei sogna?
Eccome. Forse, ora che son caduti i muri, c’è la possibilità di costruirla davvero.
Mi dica cosa non va di questa destra berlusconiana
Sa, io sono uno che Cicchitto lo vede sempre con il cappuccio nero in testa
Ma lei come si definisce?
Ateo, spiritualista, progressista e liberale. Vedrete, questa destra c’è, e prenderà più voti senza Barbareschi e Belotti che avendoli tra le sue fila
Ma è sicuro che Fli non abbia posizioni di sinistra?
Quando ho visto Berlusconi che baciava la pantofola a Gheddafi e usava le nostre frecce tricolori per regalargli il teatrino mi son vergognato di essere italiano. Berlusconi è quello. Un venditore di tappeti che non conosce l’identità nazionale. E’ ora di chiudere con la vergogna del berlusconismo una volta per tutte. E il tempo è questo.
Luca Telese
(da “Il Fatto Quotidiano“)
argomento: AN, Berlusconi, Costume, denuncia, destra, emergenza, Fini, Futuro e Libertà, Giustizia, governo, Milano, Parlamento, PdL, Politica, radici e valori | 1 Commento »
Febbraio 28th, 2011 Riccardo Fucile
LA CONSIGLIERA DI ZONA PDL SENTITA IN PROCURA: “È FALSA LA MIA SOTTOSCRIZIONE AL LISTINO DI FORMIGONI”… SI ALLARGA L’INCHIESTA SULLE IRREGOLARITA’ DELLA LISTA FORMIGONI: AL VAGLIO CENTINAIA DI FIRME
Sulle elezioni lombarde che hanno portato alla Presidenza della Regione Roberto Formigoni, continuano a gravare ombre pesanti.
Dopo lo scandalo delle liste fermate e poi riammesse dalla giustizia amministrativa, e quello di presunte pressioni da parte di un gruppo di potere vicino alla cosiddetta P3, è ancora una volta il problema delle firme a tormentare i sogni del governatore.
Legato, però, questa volta, alla consigliera regionale più chiacchierata delle ultime settimane: Nicole Minetti.
La notizia arriva da Sara Giudice, già esponente del Pdl, che già quando si fece il nome dell’ex igienista dentale come candidata del listino bloccato di Formigoni, ebbe a protestare della scelta.
In un comunicato Sara afferma: “Il 26 febbraio 2011 sono stata convocata dalla Procura della Repubblica presso il tribunale ordinario di Milano nella persona del Pubblico Ministero Alfredo Robledo, per essere sentita, in quanto persona informata sui fatti, in relazione all’apposizione della mia firma nell’elenco della lista Regionale ‘Per la Lombardia’, listino bloccato dell’On. Roberto Formigoni”.
E spiega: “La mia firma è assolutamente contraffatta, falsa; mai avrei firmato un listino bloccato con il nome di Nicole Minetti, soprattutto dopo la campagna che feci contro di lei ancor prima che fosse eletta. Mi sento offesa e usata. Ritengo opportuno sporgere immediatamente querela contro chi ha utilizzato il mio nome e cognome in modo palesemente artefatto”.
La consigliera di zona è battagliera: “Fino ad alcuni giorni fa, il Pdl sosteneva che io non fossi mai stata iscritta nel partito, mentre invece l’anno scorso aveva pensato bene di utilizzare addirittura la mia firma in modo illegale, strumentalizzando così la mia persona. Questa è la conferma che l’elezione di Nicole Minetti e di tutto il listino bloccato di Formigoni, sicuramente per quanto attiene alla mia firma, è assolutamente illegittimo”.
La pensano così anche i Radicali, che con Marco Cappato da mesi combattono contro questa elezione-truffa.
“Da un anno aspettiamo giustizia. Formigoni non ha mai chiesto scusa per aver detto che noi avevamo manipolato i moduli e non riconosce l’evidente falsità delle cose fatte sotto il suo nome. Non è adeguato a governare la Lombardia”.
È lui che se ne deve andare, spiega Cappato: “Fa ridere chiedere le dimissioni della Minetti. Sono i responsabili politici che devono pagare”.
argomento: Berlusconi, Comune, Costume, denuncia, elezioni, Formigoni, Giustizia, governo, la casta, Milano, PdL, Politica, radici e valori | Commenta »
Febbraio 28th, 2011 Riccardo Fucile
BERLUSCONI HA PERSO OTTO PUNTI NEL GIRO DI DUE MESI, ORA IL CENTROSINISTRA E’ DATO IN VANTAGGIO…PAGNONCELLI: IL 60% DEGLI ITALIANI VUOLE CHE IL PREMIER SI DIMETTA…IL TERZO POLO POTREBBE SFIORARE IL 20%
Fiducia in calo costante per Berlusconi.
Chi dice abbia perso 3 punti e chi arriva fino 8, solo negli ultimi due mesi.
E per la stragrande maggioranza degli italiani, il 6 aprile dovrebbe presentarsi in Tribunale per rispondere dello scandalo-Ruby.
Nelle intenzioni di voto, il centrosinistra viene dato sempre più spesso in vantaggio.
Cifre e tabelle dei sondaggisti sembrano raccontare, dopo settimane di immobilismo, una “crepa” sempre più vistosa nell’immagine del premier.
Non tutti gli studiosi di correnti d’opinione, com’è ovvio, forniscono la stessa lettura dei dati.
Per due istituti (quello di Nicola Piepoli e Euromedia Research di Alessandra Ghisleri, l’istituto di riferimento di Berlusconi) è il centrodestra ad essere ancora in testa, sia pure con un distacco sottile e con tanti indecisi.
Qualcosa, però, si muove.
Renato Mannheimer, di Ispo, presentando i suoi dati qualche sera fa a Porta a Porta ha sottolineato: “È la prima volta, da mesi, che il centrosinistra dimostra di avere delle possibilità “.
Ora spiega: “C’è un atteggiamento critico nei confronti del centrodestra e una percezione di maggiore debolezza del governo. Anche se il condizionale resta d’obbligo”.
Gli incerti sono ancora quattro su dieci.
Ma il calo di Berlusconi c’è, indubitabilmente. “Non so – continua Mannheimer – quanto abbia influito l’effetto Ruby o l’insoddisfazione per l’attività del governo. Certo, se il premier facesse le riforme forse di Ruby importerebbe
poco”.
Le rilevazioni di Ispo hanno evidenziato che – in uno scenario con Casini in campo come leader del Terzo polo – la sfida tra Bersani a capo del centrosinistra e Berlusconi a capo del centrodestra finirebbe, oggi, con un distacco di 7 punti: 36% contro 29%.
Questi dati – va specificato – sono i consensi ottenuti dai capi-coalizione, cioè da Bersani e Berlusconi proposti come contendenti.
In altre parole non corrispondono alla somma delle intenzioni di voto raccolte dai partiti delle rispettive coalizioni.
Un trend simile lo rileva Nando Pagnoncelli di Ipsos che ha dato Berlusconi sconfitto sia da Bersani sia da Casini sia da Vendola.
Con un 60% che ritiene che il premier debba dimettersi.
Molti si domandano: sta girando il vento?
“Possiamo dire – spiega il sociologo Ilvo Diamanti – che siamo “sulla soglia del cambiamento”, per usare il titolo di un libro di Arturo Parisi.
Quel libro studiava l’elettorato della Dc alla fine degli anni ’80.
Elettorato incerto, al quale la Dc non piaceva ma che continuava a votarla. Erano elettori pronti a cambiare.
Ma per farlo avevano bisogno di buone ragioni. Oggi siamo in una situazione simile. C’è stanchezza e noia, oltre che disagio, nei confronti di Berlusconi. Ma tutte queste buone ragioni non è detto che si traducano in un reale cambiamento”.
Attenzione a non confondere, conclude Diamanti, “le indicazioni sulla fiducia personale con un immediata risposta elettorale, le opinioni con il clima più generale”.
Un processo, però è iniziato.
“È un processo lungo – dice Antonio Noto di Ipr Marketing – ma da un po’ stiamo riscontrando un livello di fiducia in calo. Il caso Ruby è costato al premier tra i 6 e gli 8 punti”.
Sei mesi fa, secondo Ipr, il centrodestra era avanti di 5-6 punti.
Ora questo distacco è ridotto a 1-2 punti.
“Uno scossone c’è stato – prosegue Noto – ma non è avvenuto alcun passaggio di elettorato tra i due poli. È diminuita la base elettorale perchè una parte di elettori si rifugia nel non voto”.
Ma c’è anche chi voterebbe con meno problemi il centrodestra se non ci fosse Berlusconi: “Senza di lui, dai nostri dati, il centrodestra sale di 5-6 punti – dice Roberto Weber di Swg – Per la prima volta Berlusconi viene percepito come un peso. Sta iniziando ad affaticare i suoi”.
Le variabili, però, sono tante. “E quello che sta accadendo in Libia – segnala la Ghisleri di Euromedia – potrebbe mettere in secondo piano molte vicende nostrane. Certo, fino a qualche mese fa la situazione era più stabile. Non dimentichiamo la capacità di Berlusconi di stupire anche nei momenti più difficili”.
Mauro Favale
(da “La Repubblica“)
argomento: Berlusconi, Costume, denuncia, destra, elezioni, emergenza, Fini, governo, PdL, Politica, radici e valori | Commenta »
Febbraio 27th, 2011 Riccardo Fucile
NELLE INTERCETTAZIONI DELLA PROCURA, LE PAPI-GIRL TERRORIZZATE DI AVER CONTRATTO L’AIDS: “QUANDO UNO VA A LETTO CON 80 DONNE, DI SICURO NON C’E NULLA”…”OLTRE CHE PER LE PALLE BISOGNA PRENDERLO PER IL C…”… ECCO LE SERATE ELEGANTI DI ARCORE
Altro che feste “ innocenti”. Altro che serate a base di “ karaoke e Sanbitter”. Per telefono due delle tante ragazze di Arcore parlano della paura di prendere malattie virali perchè il presidente del Consiglio ha rapporti promiscui.
Si evince dalle intercettazioni allegate dalla procura di Milano nelle 782 pagine di richiesta di giudizio immediato per Berlusconi, accusato di concussione e prostituzione minorile.
Le papi-girls l’8 gennaio scorso, parlano con gran sollievo dei risultati del test Hiv. Non scriveremo i nomi per rispetto del diritto alla salute.
Le chiameremo Maria e Giovanna. “Amore”, “Piccola”.
“Hai fatto? Tutto a posto?”, chiede Maria.
E Giovanna: “A posto, sì. Globuli bianchi a posto, non abbiamo nessun Aids”. La paura è passata, ma è stata tanta: Maria: “Amò, avevi dubbi avevi?”. Giovanna: “Mah, sai, quando uno va a letto con 80 donne, non si sa mai nella vita”.
Poi ci sono Aris e Iris che il 12 ottobre 2010 descrivono come un bordello le abitazioni di via Olgettina dove alcune delle giovani donne abitano in appartamenti pagati da Berlusconi: “Ah che zoccolame questa casa, questo condominio diventa sempre più un puttanaio”.
E poi ci sono altre intercettazioni, oltre quelle già note e allegate nell’avviso a comparire per Berlusconi del 14 gennaio scorso, che parlano di regali, di soldi, di bonifici.
Si lamenta Barbara Guerra: “C’ho le palle girate perchè ieri è arrivata quella con la Mini Cooper che gli ha regalato a luglio, e a me m’ha regalato la Smart a giugno … adesso giuro che gliela chiedo un’altra macchina cioè, vaffanculo! Cioè”.
Le ragazze temono anche di non prendere più soldi o regali preziosi: “Secondo me non becchiamo”, dice Nicole Minetti a Barbara Faggioli il 25 ottobre 2010.
La Faggioli concorda: “Anche secondo me”.
Minetti: “Stamattina Miriam ed Eleonora sono venute e hanno preso”.
Faggioli si infuria: “ Sti cazzi”.
Il giorno dopo, il 26 ottobre 2010, è la diciottenne Iris Berardi (che chiama Il Corriere della Sera, il giornale della sera) a scrivere con un sms di soldi e del suo disagio per il tipo di vita che sta conducendo: “Sto andando alla festa tesorino, mamma mia è incredibile lo schiffo ke fa il denaro, in questo momento mi sto faccendo schiffo da sola!”.
Ma i soldi sono il chiodo fisso di queste giovani donne.
E pensano continuamente a come ottenere il massimo dal presidente del Consiglio.
Questi gli sms che si scambiano il 25 dicembre 2010 Nicole Minetti e Barbara Guerra: “Oltre che per le palle bisogna prenderlo per il caz… Domani se è aperto vado in un sexy shop e prendo un po’ di cose per me e te: più troie.siamo più bene ci vorrà ….Tro…Tro…tanto ormai abbiamo la confidenza per fare qualsiasi cosa….”.
Conversazioni, messaggi che fanno a pugni con le dichiarazioni di Silvio Berlusconi che continua a dire: mai pagato una donna per fare sesso.
Ad Arcore solo cene conviviali.
A contraddire le affermazioni pubbliche di Berlusconi c’è anche una nota della polizia giudiziaria di Milano che analizza l’Iphone di Barbara Guerra.
Sono state trovate nove foto scattate all’alba del 24 ottobre 2010, a Villa San Martino. Guerra ritrae una camera da letto del Cavaliere.
Quelle immagini, che si incrociano con intercettazioni telefoniche di altre arcorine, confermano la natura delle feste e la mancanza di sicurezza nella residenza del presidente del Consiglio.
Leggiamo dal fascicolo inviato dalla procura di Milano al gip Cristina Di Censo per la richiesta (poi accolta) del giudizio immediato, e consegnato alle parti: “Esame dei dati contenuti nel cellulare iPhone 3GS in uso a Barbara Guerra: …..in data 21 gennaio 2011…..sono state rinvenute 9 fotografie ……raffiguranti gli interni di una camera da letto, con altresì una libreria nella quale si notano due ritratti di Silvio Berlusconi (le foto sono allegate, ndr)”.
La polizia giudiziaria fissa data e ora in cui sono state scattate le foto: “24 ottobre 2010 a partire dalle 4.51 sino alle 4.56”.
Gli investigatori poi fanno un collegamento significativo rispetto al momento in cui Barbara Guerra scatta le foto nella villa di Berlusconi: “Da una verifica circoscritta a tale data e orario emerge altresì dai tabulati telefonici che l’utenza…in uso alla Guerra il giorno 24-10-2010 alle ore 4.44 impegna la cella….ubicata in Arcore in via Buonarroti”.
Lo stesso giorno alle ore 16.25, scrive sempre la polizia giudiziaria, Eleonora De Vivo contatta Iris Berardi e le racconta che la sera precedente (cioè il 23, ndr) c’è stata una cena “a cui ha partecipato anche Barbara Guerra”.
Da questa nota della polizia giudiziaria e dalle immagini sequestrate emerge che che Barbara Guerra arrivata ad Arcore per banchetto del 23 ottobre 2010 si è trattenuta anche per il dopo cena, tanto da riprendere all’alba (ormai è scattato il 24 ottobre) una delle camere da letto di Berlusconi.
Proprio la Guerra, come abbiamo letto, è una delle beneficiarie delle macchine comprate dal premier per le ragazze che frequenta.
Gli inquirenti finora hanno riscontrato che il Cavaliere ha regalato “Mini” e altre automobili per un totale di 280 mila euro, mentre ha speso in collane almeno 240 mila euro.
Poi ci sono le buste di soldi in contanti consegnate a diverse ragazze dopo la cena, spesso insieme a cd di Mariano Apicella.
Inoltre bisogna aggiungere i bonifici.
Quelli già noti ad Alessandra Sorcinelli (160 mila euro dal 2009 al gennaio 2011.
L’ultimo bonifico 3 giorni dopo le perquisizioni) o alla mamma di Noemi Letizia, Anna Palumbo (20 mila euro).
E quelli a favore di ragazze il cui nome non era ancora venuto fuori. I versamenti più cospicui sono stati per Adelina Escalona Maria Alonso ( 50 mila euro) e Valentina Costanzo (40 mila euro).
Ci sono anche soldi per Lele Mora ed Emilio Fede, accusati insieme a Nicole Minetti di favoreggiamento della prostituzione e concorso in prostituzione minorile.
Tra agosto e ottobre 2010 la Guardia di finanza rintraccia tre versamenti di 100 mila euro ciascuno che dai conti di Berlusconi (banca popolare di Sondrio e Monte dei Paschi di Siena) finiscono a Lele Mora.
Le operazioni sono eseguite dal “cssiere” del premier, il ragionier Giuseppe Spinelli, detto “ Spin” dalla ragazze
Dopo che Mora riceve quei 300 mila euro, fa partire due assegni circolari da 50 mila euro ciascuno per Emilio Fede.
Tra le intercettazioni depositate anche quelle in cui viene fuori la paura delle ragazze quando Il Fatto quotidiano, il 26 ottobre scorso, scrive per primo la notizia (qui) sull’indagine a Milano che ruota attorno a una minorenne di nome Ruby e al presidente del Consiglio.
Si preoccupano Barbara Faggioli e Ioana Visan, detta Annina.
Temono gli sviluppi della vicenda, fanno capire che conoscono la diciassettenne marocchina.
È Barbara a chiedere all’amica: “Ma senti un po’ è uscito qualcosa? Di quella roba lì? Perchè a me Lele ha detto che è uscito”. E Annina: “Eh, leggi Il Fatto Quotidiano”. Barbara:” “Il? Che quotidiano?” Annina: “Il Fatto Quotidiano. Il Fatto”. Barbara: “Si però non è…non esiste che non avvisa, anche lui! ….Beh, ma ci sono i nomi?”. Annina: “No! No no no”.
La settimana prossima la procura dovrebbe chiudere l’inchiesta principale e inviare agli avvocati di Minetti, Mora e Fede l’avviso di conclusione delle indagini (anticamera della richiesta di rinvio a giudizio).
Nel fascicolo che spedirà ci saranno tutte queste carte ma anche nuove intercettazioni.
Antonella Mascali
(“da “Il Fatto Quotidiano“)
argomento: Berlusconi, Costume, denuncia, Giustizia, governo, PdL, Politica, radici e valori, Sicurezza | Commenta »