Luglio 31st, 2011 Riccardo Fucile FINI, CASINI E RUTELLI ALL’ATTACCO: “ALFANO COMPIA UN ATTO DI CORAGGIO PER APRIRE UNA FASE NUOVA E SI ARRIVI ALLA NOMINA DI UN NUOVO PREMIER DI ALTO PROFILO E CON UN PROGRAMMA FORTE”… D’ALEMA SCHIERA IL PD: “NOI CI STIAMO”…IL PDL SI CHIUDE IN BAGNO
Costringere Berlusconi alle dimissioni per realizzare un nuovo governo di unità nazionale sostenuto da una maggioranza bipartisan.
Il Terzo Polo schiera i suoi tre leader per far arrivare il suo messaggio a chi nel Pdl voglia aprire una nuova stagione senza il Cavaliere.
In tre interviste pubblicate stamattina su tre quotidiani, Casini, Fini e Rutelli chiedono all’unisono un “armistizio fra l’attuale maggioranza e le forze più responsabili delle opposizioni”.
Una proposta che trova, nel Pd, l’adesione di Massimo D’Alema, mentre viene respinta in maniera compatta dal Pdl.
Parlando con il Corriere della Sera, Pier Ferdinando Casini vede nella pace tra maggioranza e l’opposizione più responsabile la possibilità per il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano di nominare al più presto un nuovo premier .
Un nuovo leader che sia “politico e non tecnico”, ha spiegato Casini.
Gli ha fatto eco dalle colonne del Quotidiano nazionale Francesco Rutelli, aggiungendo che il nuovo leader sarà anche “di alto profilo e con un programma forte”, oltre che sostenuto da una “maggioranza bipartisan di unità nazionale”, con il compito di mettere in campo nuove misure contro la crisi e tentare la riforma della legge elettorale.
Quindi Fini, sul Messaggero, bolla come “da irresponsabili a fronte della più che legittima richiesta al premier dei gruppi di opposizione di riferire subito in Parlamento sulla crisi, tanto più dopo un allarme comune delle parti sociali di cui non ho memoria di precedenti, che Berlusconi e il governo facciano finta di niente e per ora preferiscano andare in vacanza come se niente fosse”.
I tre leader terzopolisti si rivolgono esplicitamente e in particolare a un interlocutore: Angelino Alfano, il nuovo segretario del Pdl e il solo in grado di fare “un atto di coraggio per aprire la fase nuova, indispensabile per la drammatica situazione del Paese in crisi”.
In cambio, e senza essere “una sua penalizzazione”, ha incalzato in particolare Casini, è necessaria “l’uscita di Berlusconi da Palazzo Chigi”.
Uno scenario al quale aderisce, sul fronte del Pd, Massimo D’Alema: “Tutti – ha detto il presidente del Copasir – dovrebbero capire che Berlusconi porta alla rovina. Non soltanto l’economia ma anche il sistema democratico”. Secondo D’Alema ora “anche nella destra c’è chi comincia a capirlo.
Si facciano coraggio prima che sia troppo tardi”. In ogni caso “noi siamo pronti a prenderci le nostre responsabilità “.
Qulla del Terzo Polo è una “buona idea” anche secondo il democratico Giorgio Merlo, vicepresidente Commissione Vigilanza Rai.
“Dall’onorevole Casini arriva oggi una proposta seria per uscire dall’impasse in cui versa il nostro Paese e, soprattutto, il governo. Visto che, nell’opposizione, non rientriamo tra coloro che lavorano tenacemente per il ‘tanto peggio tanto meglio’, la soluzione di Casini può rappresentare un’utile opportunità , e realmente percorribile, per fare uscire il Paese dal pantano in cui si è cacciato dopo tre anni di governo del centro destra”, afferma in una nota.
Apparentemente compatto il rifiuto del Pdl: “Non ci sarà nessun suicidio assistito, nè defezioni nei numeri della maggioranza: governo e premier non cambieranno fino al termine della legislatura”, hanno replicato il capogruppo Fabrizio Cicchitto e i ministri Altero Matteoli, Anna Maria Bernini, Saverio Romano, Gianfranco Rotondi.
Secondo Cicchitto, i tre leader sono uniti solo da una pregiudiziale anti Berlusconi.
Secondo il vicepresidente dei deputati del Pdl, Napoli, “drammatizzano la situazione”.
Per il ministro Romano è ancora in piedi un complotto contro il governo mentre per il neo ministro Bernini e per il ministro Matteoli si tratta solo di “demagogia pura”.
Alle opposizioni i berlusconiani rispondono con una sfida: portare al voto a settembre una nuova mozione di sfiducia al governo e contarsi in aula alla Camera.
Mossa prevista dall’Idv che un paio di giorni fa aveva infatti presentato un suo testo. “E’ ovvio che la voteremo anche noi – ha detto Casini anticipando la posizione dell’Udc – ma non sbloccherà la situazione. Sono Pdl e Alfano a doversi muovere”.
Le vancanze dunque partono, ma sul fermo immagine di un braccio di ferro ancora del tutto immobile.
argomento: Berlusconi, Casini, Costume, economia, emergenza, Fini, governo | 1 Commento »
Luglio 31st, 2011 Riccardo Fucile GEO SRL: INSOLVENZA MILIONARIA NEI CONFRONTI DEL FISCO
La Geo srl e’ stata dichiarata fallita. 
Questo il verdetto emesso dal collegio del tribunale di Savona che si era riunito per decidere in merito all’istanza fallimentare presentata dalla procura di Savona per la Geo Srl, una delle tante società della galassia di Andrea Nucera.
A carico dell’azienda pendeva già un procedimento penale per reati fiscali di poco conto, ma gli accertamenti via via hanno svelato che l’insolvenza ha in realtà un carattere vertigionoso: la società avrebbe accumulato nei confronti del fisco un debito di 10 milioni di euro.
l tribunale savonese avrebbe ritenuto insanabile la situazione debitoria della società albenganese; il crack ammonterebbe ad oltre 10 milioni di euro, le cartelle fiscali non sarebbero mai state pagate e l’azienda avrebbe anche una notevole esposizione bancaria.
Non si esclude che il conto finale possa essere piu’ salato e una cifra più precisa si avrà solo una volta che il curatore nominato dal tribunale avrà analizzato i libri contabili.
La Geo Ssrl in passato era la società capofila dell’impero Nucera che spazia dalle costruzioni agli alberghi in Liguria, Sardegna e Madagascar. Ora dopo una serie di cambi societari la holding del gruppo sarebbe la Inpar Srl.
30 luglio 2011 (da Il Vostro Giornale)
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Fallimento Inpar ex Geo: attesa decisione giudici
Il mondo economico provinciale attende col fiato sospeso la decisione del tribunale civile di Savona sull’istanza di fallimento per la Inpar Srl (ex Geo Srl), la seconda società della galassia Nucera per la quale la Procura della Repubblica ha chiesto di dichiarare fallimento.
Secondo gli inquirenti, la situazione contabile di questa azienda sarebbe peggiore rispetto a quella della Geo Costruzioni, il sodalizio le cui sorti saranno decise mercoledì prossimo dal collegio giudicante.
30 Luglio 2011 (da Radio Savona Sound)
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Geo Srl: insolvenza milionaria nei confronti del fisco
Si è svolta questa mattina in tribunale l’udienza per la valutazione dell’istanza di fallimento, promossa dalla Procura di Savona, verso l’ormai ex Geo Srl, una delle società gravitanti intorno all’impero immobiliare Nucera.
A carico dell’azienda pendeva già un procedimento penale per reati fiscali di poco conto, ma gli accertamenti via via hanno svelato che l’insolvenza ha in realtà un carattere vertigionoso: la società avrebbe accumulato nei confronti del fisco un debito di 10 milioni di euro.
In sostanza, le cartelle fiscali non sarebbe mai state pagate e l’azienda avrebbe anche una notevole esposizione bancaria.
Secondo la Procura della Repubblica, dunque, si ravvisavano gli estremi per l’istanza fallimentare.
Quella che era la Geo Srl, con una serie di cambi di sede e di denominazione sociale, è diventata Inpar Srl.
In precedenza si occupava di costruzioni e interventi edilizi (si veda l’ex oleificio di Vadino) all’interno della holding capitanata dall’imprenditore albenganese.
Il giudice civile Marcello Bruno si è riservato sulle decisioni questa mattina e da ora scattano cinque giorni di tempo per una pronuncia sull’istanza di fallimento. Salvo rinvio, che è stato domandato dal collegio difensivo.
Sempre nella galassia di Nucera, rimane aperta la controversia sull’altra consociata, la Geo Costruzioni Srl, destinataria di una richiesta di procedura fallimentare avanzata sempre dalla Procura (mentre il creditore originario da cui era partita l’istanza, la società Pelganta di Trontano, ha desistito in quanto nel frattempo pagata).
29 luglio 2011 (da “Il Vostro Giornale”)
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La Geo Costruzioni verso il fallimento: spunta un nuovo creditore
Nuova istanza di fallimento per società del gruppo Nucera: domani si discute la situazione della Geo Srl
Fallimento in vista per la Geo Costruzioni Spa, la nota società con interessi ramificati nel ponente savonese che si è occupata, fra l’altro, del cantiere cerialese dell’area T1.
L’istanza fallimentare sarà discussa il prossimo 3 agosto, dopo essere stata rinviata proprio questa mattina su insistenza del collegio difensivo che tutela la consociata del gruppo Nucera.
In prima battuta, a chiedere la dichiarazione giudiziaria di insolvenza è stata un’azienda di Domodossola, la Pelganta Snc, che vantava un credito di circa 10 mila euro nei confronti della Geo.
In sede di causa civile è partita una segnalazione al tribunale sulla stato di affidabilità economica della società di costruzioni, rientrante nella holding capitanata dall’albenganese Andrea Nucera, tanto che la stessa Procura savonese ha avanzato un’istanza di fallimento.
Le due pratiche sono state unificate.
Mentre la Pelganta stamane si è ritirata, dichiarando desistenza in quanto già pagata nel frattempo, è però comparso un nuovo creditore.
Si tratta di un soggetto che avrebbe un credito di diverse decine di migliaia di euro nei confronti della Geo Costruzioni, secondo quanto trapelato superiore ai 100 mila.
I difensori della controllata di Nucera hanno chiesto tempo per poter approfondire la perizia di parte svolta per conto della Procura sullo stato di salute finanziaria della società , che intanto è già stata posta in liquidazione.
Le richieste di verifica sulla perizia sono state accolte dal giudice e l’esame dell’istanza fallimentare è stata aggiornata a mercoledì 3 agosto.
La Geo Costruzioni era impegnata nei lavori edilizi della T1 di Ceriale, operazione immobiliare bloccata dall’inchiesta della Procura savonese per presunta lotizzazione abusiva e irregolarità edilizie.
29 luglio 2011 (da “Il Vostro Giornale”)
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Fallimento della Cesam, 5 persone rinviate a giudizio per bancarotta fraudolenta: c’è anche Andrea Nucera
Il giudice per l’udienza preliminare Emilio Fois ha rinviato a giudizio cinque persone, accusate a vario titolo di bancarotta fraudolenta, nell’ambito dell’indagine che aveva fatto seguito al fallimento della Cesam Srl, una ditta che forniva materiali edili, dichiarata fallita nel 2009. In aula, il prossimo 8 febbraio, alla sbarra ci sarà anche l’imprenditore Andrea Nucera, 43 anni.
Oltre a lui a giudizio finiranno Fulvio Da Rold, 49 anni, Fabrizio Meirano, 45 anni, Marcello Torterolo, 48 anni, e Massimo Fantoni, 48 anni.
Secondo l’accusa Nucera sarebbe coinvolto nel fallimento della Cesam, che aveva debiti per circa un milione e mezzo di euro, perchè avrebbe costituito una sua srl, la Geosam, per acquistare alcuni crediti dell’azienda di forniture che ormai si trovava in una situazione difficile.
16 marzo 2011 (da “Il Vostro Giornale”)
argomento: Costume, Giustizia | Commenta »